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IL SUPER PENSIERO - Pastore: "Napoli, la squadra più sexy d'Europa"
30.09.2016 23:13 di Napoli Magazine

NAPOLI - "Il Napoli è la squadra più sexy d'Europa": non è farina del mio sacco, non ha pronunciato queste parole "Palummella" Montuori o qualunque altro capo storico della tifoseria partenopea. Men che meno è un titolo della Gazzetta o piuttosto che del Corsport, del Corsera o di Repubblica (che preferiscono dedicare, come sempre, l'argomento dei titoli primcipali alla Juventus). No, questo titolo è nientepopodimeno che dell'Equipe, il quotidiano francese celeberrimo per l'organizzazione del Tour e che, come tutti i transalpini in genere, soffre di quel sentimento nazionalista che si richiama a Chovin,  che vuole tutto quello che è francese superiore al resto del mondo. Ebbene, stavolta l'attenzione di questo giornale è dedicata al Napoli, definito, appunto, la squadra più sexy d'Europa. Che volete che vi dica? Ne sono orgoglioso. Ed ogni figlio di Partenope dovrebbe esserlo. La definizione dell'Equipe non nasce a caso. I suoi redattori hanno seguito attentamente la gara di Champion's contro il Benfica, hanno applaudito ammirati il gioco perfetto messo in pratica dalla squadra di Sarri, hanno guardato con sbigottimento misto ad entusiasmo come questo Napoli (arrivato in Europa, nel torneo continentale più prestigioso dopo aver strappato coi denti la qualificazione senza preliminari alla Roma), aveva messo sotto la portoghese testa di serie numero 3. Una partita impeccabile, guastata solo negli ultimi 20' a risultato praticamente acquisito. Avessero ascoltato anche il commento del telecronista di Mediaset, che continuava a parlare di campanelli d'allarme ed altre amenità del genere, avrebbero riso a crepapelle, i francesi. Quel risultato, nonostante le due distrazioni finali, non era stato mai messo in discussione e parlare di pubblico del San Paolo in apprensione doveva essere presa come una "boutade", per dirla, appunto, alla francese. Ovvero l'estremo tentativo di rendere drammatica una partita che drammatica non era, ma solo bellissima e questo grazie al comportamento delle due squadre. E infatti bisogna fare i complimenti anche al Benfica, che non aveva rinnegato il suo credo tattico ma era arrivato a Fuorigrotta per giocarsi la partita. Onore ai portoghesi, dunque. Ma complimenti al Napoli, che aveva affrontato un avversario sicuramente molto più esperto con perizia e la voglia di chi intende puntare alla grande impresa. Un'impresa che lo ha portato, dopo due giornate, sul tetto d'Europa e che ha reso la qualificazione alla prossima fase di Champion's quasi una formalità (e facciamo pure gli scongiuri). Napoli sexy, dunque. Mi piace, questa definizione, che trovo del tutto azzeccata. La bellezza tattica della squadra è indubitabile. Quando gli azzurri decidono di fare le cose perbene, quando puntano a farsi ammirare dagli esteti di questo sport, ci riescono alla grande. I complimenti di Vittoria, allenatore del Benfica, sono la testimonianza più chiara di uno stato di grazia che sta travalicando i confini del calcio nazionale. Adesso il Napoli non viene guardato più con snobismo, con la puzza al naso di chi si crede più forte, ma con tutto il rispetto che merita. I 4 gol del Napoli valgono molto, ma molto più dei 4 rifilati dalla Juve alla povera Dinamo di Zagabria. Contro i croati, la Goeba ha fatto come "'o gallo 'ngopp'a munnezza", decidendo di mortificare un avversario debilitato da una campagna-svendita micidiale e che ha affrontato la manifestazione europea col morale sotto le scarpette e dopo che l'allenatore titolare era scappato via. Ma basta parlare della Juve, basta parlare della squadra che ha tantissimi fuoriclasse ma non uno straccio di gioco. Al punto che c'è qualcuno che si è preoccupato, decidendo di designare Rizzoli a Bergamo ed un certo Mazzoleni a dirigere i bianconeri. Già, Mazzoleni e Rizzoli che, insieme con Tagliavento, mi fanno ricordare (e non solo a me) una certa partita giocata in quel di Pechino. Ma, come dice de Laurentiis a Sarri che protesta, gli arbitri non si toccano. Per ora, lo accontento. E dunque, non resta a noi tutti che aspettare e vedere. Con la speranza, non so quanto fondata, che i timori della vigilia non finiscano per tramutarsi in amara realtà. Un particolare, però, mi aiuta a sperare: ed è quel "sexy" attribuito al Napoli. Se è così affascinante, come ha fatto vedere mercoledì, non ci sarà Rizzoli che tenga...      

 

 

Rosario Pastore

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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IL SUPER PENSIERO - Pastore: "Napoli, la squadra più sexy d'Europa"

di Napoli Magazine

30/09/2024 - 23:13

NAPOLI - "Il Napoli è la squadra più sexy d'Europa": non è farina del mio sacco, non ha pronunciato queste parole "Palummella" Montuori o qualunque altro capo storico della tifoseria partenopea. Men che meno è un titolo della Gazzetta o piuttosto che del Corsport, del Corsera o di Repubblica (che preferiscono dedicare, come sempre, l'argomento dei titoli primcipali alla Juventus). No, questo titolo è nientepopodimeno che dell'Equipe, il quotidiano francese celeberrimo per l'organizzazione del Tour e che, come tutti i transalpini in genere, soffre di quel sentimento nazionalista che si richiama a Chovin,  che vuole tutto quello che è francese superiore al resto del mondo. Ebbene, stavolta l'attenzione di questo giornale è dedicata al Napoli, definito, appunto, la squadra più sexy d'Europa. Che volete che vi dica? Ne sono orgoglioso. Ed ogni figlio di Partenope dovrebbe esserlo. La definizione dell'Equipe non nasce a caso. I suoi redattori hanno seguito attentamente la gara di Champion's contro il Benfica, hanno applaudito ammirati il gioco perfetto messo in pratica dalla squadra di Sarri, hanno guardato con sbigottimento misto ad entusiasmo come questo Napoli (arrivato in Europa, nel torneo continentale più prestigioso dopo aver strappato coi denti la qualificazione senza preliminari alla Roma), aveva messo sotto la portoghese testa di serie numero 3. Una partita impeccabile, guastata solo negli ultimi 20' a risultato praticamente acquisito. Avessero ascoltato anche il commento del telecronista di Mediaset, che continuava a parlare di campanelli d'allarme ed altre amenità del genere, avrebbero riso a crepapelle, i francesi. Quel risultato, nonostante le due distrazioni finali, non era stato mai messo in discussione e parlare di pubblico del San Paolo in apprensione doveva essere presa come una "boutade", per dirla, appunto, alla francese. Ovvero l'estremo tentativo di rendere drammatica una partita che drammatica non era, ma solo bellissima e questo grazie al comportamento delle due squadre. E infatti bisogna fare i complimenti anche al Benfica, che non aveva rinnegato il suo credo tattico ma era arrivato a Fuorigrotta per giocarsi la partita. Onore ai portoghesi, dunque. Ma complimenti al Napoli, che aveva affrontato un avversario sicuramente molto più esperto con perizia e la voglia di chi intende puntare alla grande impresa. Un'impresa che lo ha portato, dopo due giornate, sul tetto d'Europa e che ha reso la qualificazione alla prossima fase di Champion's quasi una formalità (e facciamo pure gli scongiuri). Napoli sexy, dunque. Mi piace, questa definizione, che trovo del tutto azzeccata. La bellezza tattica della squadra è indubitabile. Quando gli azzurri decidono di fare le cose perbene, quando puntano a farsi ammirare dagli esteti di questo sport, ci riescono alla grande. I complimenti di Vittoria, allenatore del Benfica, sono la testimonianza più chiara di uno stato di grazia che sta travalicando i confini del calcio nazionale. Adesso il Napoli non viene guardato più con snobismo, con la puzza al naso di chi si crede più forte, ma con tutto il rispetto che merita. I 4 gol del Napoli valgono molto, ma molto più dei 4 rifilati dalla Juve alla povera Dinamo di Zagabria. Contro i croati, la Goeba ha fatto come "'o gallo 'ngopp'a munnezza", decidendo di mortificare un avversario debilitato da una campagna-svendita micidiale e che ha affrontato la manifestazione europea col morale sotto le scarpette e dopo che l'allenatore titolare era scappato via. Ma basta parlare della Juve, basta parlare della squadra che ha tantissimi fuoriclasse ma non uno straccio di gioco. Al punto che c'è qualcuno che si è preoccupato, decidendo di designare Rizzoli a Bergamo ed un certo Mazzoleni a dirigere i bianconeri. Già, Mazzoleni e Rizzoli che, insieme con Tagliavento, mi fanno ricordare (e non solo a me) una certa partita giocata in quel di Pechino. Ma, come dice de Laurentiis a Sarri che protesta, gli arbitri non si toccano. Per ora, lo accontento. E dunque, non resta a noi tutti che aspettare e vedere. Con la speranza, non so quanto fondata, che i timori della vigilia non finiscano per tramutarsi in amara realtà. Un particolare, però, mi aiuta a sperare: ed è quel "sexy" attribuito al Napoli. Se è così affascinante, come ha fatto vedere mercoledì, non ci sarà Rizzoli che tenga...      

 

 

Rosario Pastore

 

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