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L'ANALISI - Ciro Venerato a "NM": "Sarri 'Beethoven', suona la "nona"
19.02.2018 17:45 di Napoli Magazine

NAPOLI - Sarri come Beethoven: il suo Napoli suona la “nona”. Neppure ai tempi del dioscuro Dieguito ci era riuscito: l’idea di calcio del compagno Maurizio ha quindi superato persino gli arabeschi di un fuoriclasse unico al mondo. Ennesimo record inanellato da squadra e societa’ cui non resta che dire grazie. Contro la Spal l’undici partenopeo avrebbe meritato di vincere con almeno un paio di goal di scarto: non inganni quindi il risultato minimo. Il palo di insigne, il goal annullato ad Hamsik, le diverse occasione non capitalizzate, certificano il buon momento della squadra, mai messa sotto, neppure per un minuto, dagli estensi di Leonardo Semplici. Più dura e sofferta la vittoria della solita Juve che non fa sconti neanche al cuore Toro. Troppo superiore la squadra di Allegri per lasciare punti a Mazzarri. Ha fatto a meno quasi subito di Higuain e schierato Dybala solo nel finale: una ennesima conferma della bonta’ di una rosa costruita grazie ad un supporto economico che il Napoli puo’ solo sognare. La forza della Juve esalta ancora di piu’ la qualita’ del lavoro svolto da Sarri. Gli altri si affidano al mercato, il toscano al lavoro, rendendo piu’ forte una squadra identica a quella che lo scorso anno arrivo’ terza. Con l’aggravante che per buona parte della stagione ha fatto a meno di Ghoulam, uno dei terzini mancini piu’ forti del mondo, per non dire di Milik, primo cambio offensivo. Eppure a Napoli qualche solone si permette ancora di fare le pulci al tecnico partenopeo. Ogni scusa e’ buona per attaccarlo o censurarlo. In settimana ha sentito e letto di tutto sulla formazione schierata in Europa League. Mi permetto di dire la mia.

A) La rosa del Napoli ha qualita’ ma non quantita’. I giocatori su cui Sarri ha puntato sono piu’ o meno 15 (manca all’appello Milik), il resto fa volume. Se Allegri muta uomini tra Champions e campionato (quando Max ha l’organico al completo, ovviamente) la squadra non perde qualita’ tecnica. I doppioni dei titolari sono quasi forti come chi gioca spesso, se non addirittura identici. Non credo sia possibile dire la stessa cosa per Sarri, privo tra l’altro di due lungodegenti. Di conseguenza il Napoli 2 e’ tutt’altra pasta rispetto al dream team dei titolarissimi.

B) Altri pretendevano di schierare il Napoli B contro la Spal, lasciando giocare i big in Europa League. Nulla di piu’ folle. In campionato non si puo’ scherzare visto il rendimento della Juve. Il bunker della Spal poteva essere superato solo schierando grimaldelli deputati.

C) Andare avanti in Europa avrebbe ulteriormente pregiudicato le chances tricolori. Con la rosa attuale non era possibile schierare i migliori nei quarti di Europa League con Roma e Inter alle porte dopo Cagliari. L’occasione e’ storica. Questa citta’ non vince uno scudetto dal 1990 e non mi sembra che negli ultimi 28 anni, pur ottenendo gratificanti piazzamenti nell’era di Aurelio, abbia lottato fino all’ultimo per il primo posto. Quindi bisognava fare delle scelte, credo avallate dalla tifoseria se confronto i paganti di giovedì con quelli del turno di campionato.

Il Napoli ha il diritto dovere di provarci: lo deve a se stesso e al San Paolo, da 3 anni vicinissimo a Sarri e alla rosa. Resto convinto che in estate si poteva e doveva fare di piu’ sul mercato (non Ounas, ma un esterno piu’ esperto. Cosi come andava bloccato fino a gennaio Pavoletti, considerando il lento recupero di Milik) ma nonostante questo gli azzurri dominano lo stivale. Lo scudetto, prima del confronto diretto, passera’ per le 2 gare di Milano e la partita interna con la Roma. La Juve dovra’ affrontare solo Lazio (fuori) e Milan (in casa) poi giocare il match-clou. A lume di naso il calendario sembra meno irto per la vecchia signora (priva pero’ di Higuain e Bernadeschi ko dopo il derby) prima della disfida tricolore dell’Allianz Stadium, un motivo in piu’ per dosare tutte le forze in Italia, altro che Europa League.

Nota a margine: prosegue la play station sarriana. Dopo il quarto goal rifilato alla Lazio, va segnalata la splendida rete realizzata alla Spal. La noia e’ l’asma dell’anima. Con il Napoli non si corre questo rischio.

 

 

Ciro Venerato

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'ANALISI - Ciro Venerato a "NM": "Sarri 'Beethoven', suona la "nona"

di Napoli Magazine

19/02/2024 - 17:45

NAPOLI - Sarri come Beethoven: il suo Napoli suona la “nona”. Neppure ai tempi del dioscuro Dieguito ci era riuscito: l’idea di calcio del compagno Maurizio ha quindi superato persino gli arabeschi di un fuoriclasse unico al mondo. Ennesimo record inanellato da squadra e societa’ cui non resta che dire grazie. Contro la Spal l’undici partenopeo avrebbe meritato di vincere con almeno un paio di goal di scarto: non inganni quindi il risultato minimo. Il palo di insigne, il goal annullato ad Hamsik, le diverse occasione non capitalizzate, certificano il buon momento della squadra, mai messa sotto, neppure per un minuto, dagli estensi di Leonardo Semplici. Più dura e sofferta la vittoria della solita Juve che non fa sconti neanche al cuore Toro. Troppo superiore la squadra di Allegri per lasciare punti a Mazzarri. Ha fatto a meno quasi subito di Higuain e schierato Dybala solo nel finale: una ennesima conferma della bonta’ di una rosa costruita grazie ad un supporto economico che il Napoli puo’ solo sognare. La forza della Juve esalta ancora di piu’ la qualita’ del lavoro svolto da Sarri. Gli altri si affidano al mercato, il toscano al lavoro, rendendo piu’ forte una squadra identica a quella che lo scorso anno arrivo’ terza. Con l’aggravante che per buona parte della stagione ha fatto a meno di Ghoulam, uno dei terzini mancini piu’ forti del mondo, per non dire di Milik, primo cambio offensivo. Eppure a Napoli qualche solone si permette ancora di fare le pulci al tecnico partenopeo. Ogni scusa e’ buona per attaccarlo o censurarlo. In settimana ha sentito e letto di tutto sulla formazione schierata in Europa League. Mi permetto di dire la mia.

A) La rosa del Napoli ha qualita’ ma non quantita’. I giocatori su cui Sarri ha puntato sono piu’ o meno 15 (manca all’appello Milik), il resto fa volume. Se Allegri muta uomini tra Champions e campionato (quando Max ha l’organico al completo, ovviamente) la squadra non perde qualita’ tecnica. I doppioni dei titolari sono quasi forti come chi gioca spesso, se non addirittura identici. Non credo sia possibile dire la stessa cosa per Sarri, privo tra l’altro di due lungodegenti. Di conseguenza il Napoli 2 e’ tutt’altra pasta rispetto al dream team dei titolarissimi.

B) Altri pretendevano di schierare il Napoli B contro la Spal, lasciando giocare i big in Europa League. Nulla di piu’ folle. In campionato non si puo’ scherzare visto il rendimento della Juve. Il bunker della Spal poteva essere superato solo schierando grimaldelli deputati.

C) Andare avanti in Europa avrebbe ulteriormente pregiudicato le chances tricolori. Con la rosa attuale non era possibile schierare i migliori nei quarti di Europa League con Roma e Inter alle porte dopo Cagliari. L’occasione e’ storica. Questa citta’ non vince uno scudetto dal 1990 e non mi sembra che negli ultimi 28 anni, pur ottenendo gratificanti piazzamenti nell’era di Aurelio, abbia lottato fino all’ultimo per il primo posto. Quindi bisognava fare delle scelte, credo avallate dalla tifoseria se confronto i paganti di giovedì con quelli del turno di campionato.

Il Napoli ha il diritto dovere di provarci: lo deve a se stesso e al San Paolo, da 3 anni vicinissimo a Sarri e alla rosa. Resto convinto che in estate si poteva e doveva fare di piu’ sul mercato (non Ounas, ma un esterno piu’ esperto. Cosi come andava bloccato fino a gennaio Pavoletti, considerando il lento recupero di Milik) ma nonostante questo gli azzurri dominano lo stivale. Lo scudetto, prima del confronto diretto, passera’ per le 2 gare di Milano e la partita interna con la Roma. La Juve dovra’ affrontare solo Lazio (fuori) e Milan (in casa) poi giocare il match-clou. A lume di naso il calendario sembra meno irto per la vecchia signora (priva pero’ di Higuain e Bernadeschi ko dopo il derby) prima della disfida tricolore dell’Allianz Stadium, un motivo in piu’ per dosare tutte le forze in Italia, altro che Europa League.

Nota a margine: prosegue la play station sarriana. Dopo il quarto goal rifilato alla Lazio, va segnalata la splendida rete realizzata alla Spal. La noia e’ l’asma dell’anima. Con il Napoli non si corre questo rischio.

 

 

Ciro Venerato

 

Napoli Magazine

 

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