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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Nè Sarri, nè ADL, se si perde la colpa è di tutti"
26.02.2017 20:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Quando si perde i demeriti vanno suddivisi equamente, così come quando si vince è giusto evidenziare i meriti. Ho letto ed ascoltato tante critiche nelle ultime ore. Chiarisco subito un concetto: qui non si tratta di essere nè con Sarri, nè con ADL. Qui si analizza una prestazione, singola. E quello visto al San Paolo, contro l'Atalanta, è stato un Napoli irriconoscibile. L'Atalanta ha meritato i tre punti, riuscendo a gestire il doppio vantaggio anche dopo la giusta espulsione di Kessiè per doppia ammonizione, per cui restano poche considerazioni da fare. Che succede? Si vince a Verona, e poi in casa dopo una settimana di lavoro normale arriva il passo falso. Inspiegabile e difficile da giustificare. Il ciclo che attende gli azzurri non è semplice e questo k.o. rappresenta un campanello d'allarme. A nessuno piace perdere, nè al presidente, nè all'allenatore e nemmeno alla squadra. Peccato non aver ascoltato il loro pensiero, dopo una sconfitta del genere. Il silenzio stampa non ha mai aiutato nessuno. Può andar bene per pochi momenti, al massimo per una partita. Ma restare in silenzio per difendersi da cosa e da chi, non si sa, non mi sembra una scelta vincente. Ha sinceramente stancato anche la diatriba sullo stadio. Bisogna fare i fatti, le parole se le porta via il vento. Tornando alla partita, credo che sia stato giusto dare un turno di riposo a Koulibaly. Purtroppo continua a non convincere Maksimovic, sempre in ritardo come Albiol. Hysaj, spaesato, è stato sostituito nel finale da Maggio, anche se non meritava i fischi. Ghoulam qualche cross l'ha fatto, ma il punto è che perfino a centrocampo si sono viste le note dolenti. Diawara, Hamsik e Zielinski a tratti. Soprattutto quest'ultimo. E allora non era possibile vedere Rog all'opera? Tenendo conto delle imminenti sfide in calendario, poteva essere una soluzione. Facile dirlo dopo, di sicuro. E allora mi chiedo: come mai in attacco quei tre non hanno girato? Esclusi i due pali centrati da Mertens e Insigne, si è visto pochissimo. Callejon col freno a mano tirato, e poco utili anche i subentrati Milik e Pavoletti. In parole povere: troppo brutti per essere veri. Peccato perchè le altre non si fermano e addirittura l'Atalanta è a tre punti dal Napoli. In sala stampa Gasperini ha iniziato a sognare l'Europa. Tra Coppa Italia, Champions e campionato forse conviene non perdere di vista proprio quest'ultimo obiettivo. In questo momento va difeso il terzo posto. Poi si vedrà. Solo una serata storta, dunque, resta di sicuro l'amarezza che va messa da parte. Non c'è tempo per piangere sul latte versato, ci sono Juventus, Roma e Real Madrid alla porta. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Nè Sarri, nè ADL, se si perde la colpa è di tutti"

di Napoli Magazine

26/02/2024 - 20:00

NAPOLI - Quando si perde i demeriti vanno suddivisi equamente, così come quando si vince è giusto evidenziare i meriti. Ho letto ed ascoltato tante critiche nelle ultime ore. Chiarisco subito un concetto: qui non si tratta di essere nè con Sarri, nè con ADL. Qui si analizza una prestazione, singola. E quello visto al San Paolo, contro l'Atalanta, è stato un Napoli irriconoscibile. L'Atalanta ha meritato i tre punti, riuscendo a gestire il doppio vantaggio anche dopo la giusta espulsione di Kessiè per doppia ammonizione, per cui restano poche considerazioni da fare. Che succede? Si vince a Verona, e poi in casa dopo una settimana di lavoro normale arriva il passo falso. Inspiegabile e difficile da giustificare. Il ciclo che attende gli azzurri non è semplice e questo k.o. rappresenta un campanello d'allarme. A nessuno piace perdere, nè al presidente, nè all'allenatore e nemmeno alla squadra. Peccato non aver ascoltato il loro pensiero, dopo una sconfitta del genere. Il silenzio stampa non ha mai aiutato nessuno. Può andar bene per pochi momenti, al massimo per una partita. Ma restare in silenzio per difendersi da cosa e da chi, non si sa, non mi sembra una scelta vincente. Ha sinceramente stancato anche la diatriba sullo stadio. Bisogna fare i fatti, le parole se le porta via il vento. Tornando alla partita, credo che sia stato giusto dare un turno di riposo a Koulibaly. Purtroppo continua a non convincere Maksimovic, sempre in ritardo come Albiol. Hysaj, spaesato, è stato sostituito nel finale da Maggio, anche se non meritava i fischi. Ghoulam qualche cross l'ha fatto, ma il punto è che perfino a centrocampo si sono viste le note dolenti. Diawara, Hamsik e Zielinski a tratti. Soprattutto quest'ultimo. E allora non era possibile vedere Rog all'opera? Tenendo conto delle imminenti sfide in calendario, poteva essere una soluzione. Facile dirlo dopo, di sicuro. E allora mi chiedo: come mai in attacco quei tre non hanno girato? Esclusi i due pali centrati da Mertens e Insigne, si è visto pochissimo. Callejon col freno a mano tirato, e poco utili anche i subentrati Milik e Pavoletti. In parole povere: troppo brutti per essere veri. Peccato perchè le altre non si fermano e addirittura l'Atalanta è a tre punti dal Napoli. In sala stampa Gasperini ha iniziato a sognare l'Europa. Tra Coppa Italia, Champions e campionato forse conviene non perdere di vista proprio quest'ultimo obiettivo. In questo momento va difeso il terzo posto. Poi si vedrà. Solo una serata storta, dunque, resta di sicuro l'amarezza che va messa da parte. Non c'è tempo per piangere sul latte versato, ci sono Juventus, Roma e Real Madrid alla porta. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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