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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Solo applausi per questo Napoli, obiettivo secondo posto!"
08.03.2017 14:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Cinquanta minuti in cui il Napoli ha messo sotto il Real Madrid, costringendolo anche a ripiegare in angolo e in fallo laterale. Un gol e un palo griffati Dries Mertens. Il palo di Cristiano Ronaldo. La doppietta di Sergio Ramos, due reti in fotocopia, da angoli di Kroos, con lo spagnolo salito in cielo per i due stacchi di testa imprendibili per Reina. Infine l'immeritato tris di Morata, che merita di stare in panchina per inferiorità tecnica rispetto ai titolari oltre che per l'immaturità dimostrata con la sua esultanza del tutto fuori luogo. E poi il pubblico: non una virgola fuori posto, dalle 15 (orario di apertura dei cancelli) fino ad oltre la mezzanotte. Un esempio di civiltà, com'era accaduto al Santiago Bernabeu. Ha ragione Sarri a dire che da quest'esperienza si esce con una grande carica, lo penso anche io. Non c'è tristezza, ma consapevolezza che la squadra può crescere ancora tanto. Sorrido ascoltando chi sostiene che bisogna cambiare le marcature, a uomo e non a zona sui calci piazzati: andate voi a bloccare Sergio Ramos, a zona, a uomo o con il bastone dei selfie, e poi ne riparliamo... A centrocampo Diawara, Allan e Rog, sotto la guida di Hamsik, hanno tenuto testa a fenomeni del calibro di Modric e Kroos. Bale, Cristiano Ronaldo e Benzema hanno messo paura, ma è pur vero che i gol "pesanti" sono arrivati da un difensore. E' un Napoli che dunque esce a testa altissima dalla Champions, che ora va riconquistata subito dalla porta principale. Battuta la Roma in campionato, bisogna vincere ogni partita per riconquistare il secondo posto, la giusta dimensione di una squadra sempre in costante crescita. L'atmosfera vissuta sul campo è stata da brividi: ho avuto modo di incrociare Krol, Careca e Schwoch, tre simboli di tre Napoli di tre epoche diverse, ed a tutti e tre brillavano gli occhi, con orgoglio, per questa squadra attuale che di sicuro ha riportato nei loro pensieri i momenti in cui indossavano la casacca azzurra proprio al San Paolo. Uno stadio che, dopo i primi interventi di manutenzione del Comune di Napoli, ha mostrato una Tribuna Stampa rimodernata, con bagni nuovi di zecca, ma che ha confermato un wi-fi non funzionante (perennemente k.o. in Tribuna Stampa, mentre schizza in Press Conference) ed una sala stampa improvvisata per l'occasione (per le troppe richieste) in una palestra, che ha messo così in cantina per questa sfida la consueta e più funzionale sala riservata a giornalisti ed operatori della comunicazione. Devo dir la verità: il club è sempre molto ospitale verso i media stranieri, peccato che lo stesso trattamento non venga riservato ai media napoletani ed italiani quando si va all'estero. Ritornato a casa, con il petto gonfio di orgoglio, per quanto vissuto, ho anche ascoltato le parole di De Laurentiis a Premium Sport: non entro nel merito delle considerazioni personali, perchè ognuno è libero di dire ciò che gli pare, sempre nel rispetto dei ruoli, anche se condivido il concetto che tutta l'Italia dovrebbe indignarsi ed emarginare chi si rende protagonista con i cori che augurano la morte ai napoletani attraverso l'eruzione del Vesuvio. Questione di cultura e di educazione. Un appunto però va fatto al presidente, la tiratura delle vendite dei quotidiani è calata vertiginosamente per un solo motivo: non certamente per la linea editoriale, ma perchè ormai l'informazione viaggia sul web e le notizie passano prima da noi attraverso smartphone, tablet e pc. La stagione non è finita: secondo posto e Coppa Italia restano obiettivi alla portata. La squadra e Sarri lo sanno bene, non c'è nessun caso, parola di ADL.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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08/03/2024 - 14:50

NAPOLI - Cinquanta minuti in cui il Napoli ha messo sotto il Real Madrid, costringendolo anche a ripiegare in angolo e in fallo laterale. Un gol e un palo griffati Dries Mertens. Il palo di Cristiano Ronaldo. La doppietta di Sergio Ramos, due reti in fotocopia, da angoli di Kroos, con lo spagnolo salito in cielo per i due stacchi di testa imprendibili per Reina. Infine l'immeritato tris di Morata, che merita di stare in panchina per inferiorità tecnica rispetto ai titolari oltre che per l'immaturità dimostrata con la sua esultanza del tutto fuori luogo. E poi il pubblico: non una virgola fuori posto, dalle 15 (orario di apertura dei cancelli) fino ad oltre la mezzanotte. Un esempio di civiltà, com'era accaduto al Santiago Bernabeu. Ha ragione Sarri a dire che da quest'esperienza si esce con una grande carica, lo penso anche io. Non c'è tristezza, ma consapevolezza che la squadra può crescere ancora tanto. Sorrido ascoltando chi sostiene che bisogna cambiare le marcature, a uomo e non a zona sui calci piazzati: andate voi a bloccare Sergio Ramos, a zona, a uomo o con il bastone dei selfie, e poi ne riparliamo... A centrocampo Diawara, Allan e Rog, sotto la guida di Hamsik, hanno tenuto testa a fenomeni del calibro di Modric e Kroos. Bale, Cristiano Ronaldo e Benzema hanno messo paura, ma è pur vero che i gol "pesanti" sono arrivati da un difensore. E' un Napoli che dunque esce a testa altissima dalla Champions, che ora va riconquistata subito dalla porta principale. Battuta la Roma in campionato, bisogna vincere ogni partita per riconquistare il secondo posto, la giusta dimensione di una squadra sempre in costante crescita. L'atmosfera vissuta sul campo è stata da brividi: ho avuto modo di incrociare Krol, Careca e Schwoch, tre simboli di tre Napoli di tre epoche diverse, ed a tutti e tre brillavano gli occhi, con orgoglio, per questa squadra attuale che di sicuro ha riportato nei loro pensieri i momenti in cui indossavano la casacca azzurra proprio al San Paolo. Uno stadio che, dopo i primi interventi di manutenzione del Comune di Napoli, ha mostrato una Tribuna Stampa rimodernata, con bagni nuovi di zecca, ma che ha confermato un wi-fi non funzionante (perennemente k.o. in Tribuna Stampa, mentre schizza in Press Conference) ed una sala stampa improvvisata per l'occasione (per le troppe richieste) in una palestra, che ha messo così in cantina per questa sfida la consueta e più funzionale sala riservata a giornalisti ed operatori della comunicazione. Devo dir la verità: il club è sempre molto ospitale verso i media stranieri, peccato che lo stesso trattamento non venga riservato ai media napoletani ed italiani quando si va all'estero. Ritornato a casa, con il petto gonfio di orgoglio, per quanto vissuto, ho anche ascoltato le parole di De Laurentiis a Premium Sport: non entro nel merito delle considerazioni personali, perchè ognuno è libero di dire ciò che gli pare, sempre nel rispetto dei ruoli, anche se condivido il concetto che tutta l'Italia dovrebbe indignarsi ed emarginare chi si rende protagonista con i cori che augurano la morte ai napoletani attraverso l'eruzione del Vesuvio. Questione di cultura e di educazione. Un appunto però va fatto al presidente, la tiratura delle vendite dei quotidiani è calata vertiginosamente per un solo motivo: non certamente per la linea editoriale, ma perchè ormai l'informazione viaggia sul web e le notizie passano prima da noi attraverso smartphone, tablet e pc. La stagione non è finita: secondo posto e Coppa Italia restano obiettivi alla portata. La squadra e Sarri lo sanno bene, non c'è nessun caso, parola di ADL.

 

 

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