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LA TESTA NEL PALLONE - Mimmo Liguoro su NM: "Napoli, a chi pazzea c' 'o ciuccio nun le mancano 'e cavuce"
23.02.2017 19:41 di Napoli Magazine

NAPOLI - "La vittoria di un gruppo umile e grande, che lascia sempre tutto sul campo". Le parole di Reina dopo la partita vinta col Chievo focalizzano una realtà propria del Napoli e mirano all'esterno del club quanto all'interno, per sottolineare l'impegno pieno della squadra in questo momento importante del Campionato. Le polemiche, anche se tenui, non aiutano il cammino, mentre le dichiarazioni in positivo rendono possibile riflessioni pacate e trasmissioni di pensieri e volontà. Dopo il risultato negativo in Champions, il campionato ha offerto la possibilità di una presa d'aria, utile al momento e in prospettiva. Un proverbio nato nella intelligenza popolare napoletana afferma che ''a chi pazzea c' 'o ciuccio nun le mancano 'e cavuce''. Non sempre il ciuccio se ne ricorda ma quando gli torna a mente, il risultato è positivo. Anche perchè mette in guardia da possibili cali di tensione, di vedute o di consapevolezza. Occorre tenere sveglia la riflessione sulle capacità della squadra, il cui gioco quando riesce a espandersi mette in mostra una presenza piena in campo, con un ritmo di presenza e possesso del pallone che crea sbandamento nelle intenzioni degli avversari. Un ''modello'' che deve restare in vigore per offrire alla squadra spazi e tattiche produttive. La capacità, poi, di realizzare le spinte di gioco spetta ai calciatori della ''linea di fuoco''. La tecnica, la capacità, la ''stoffa" vanno messe in moto dalla volontà di ben figurare e di spingere in alto la squadra. Nell'album storico del Napoli ci sono validi esempi. I tifosi li ricordano. Come non ricordare, ad esempio, Luciano Comaschi, terzino di classe e forza, beniamino dei tifosi per la sua fiera volontà. A suo tempo, gli dedicai dei ''versi'' per sottolinearne la grinta agonistica, unita alla capacità di fare da 'muro'. Il finale dice così: Quando Comaschi / ruggiva sul pallone / migliaia di voci urlavano : '' 'O LIONE...''.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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LA TESTA NEL PALLONE - Mimmo Liguoro su NM: "Napoli, a chi pazzea c' 'o ciuccio nun le mancano 'e cavuce"

di Napoli Magazine

23/02/2024 - 19:41

NAPOLI - "La vittoria di un gruppo umile e grande, che lascia sempre tutto sul campo". Le parole di Reina dopo la partita vinta col Chievo focalizzano una realtà propria del Napoli e mirano all'esterno del club quanto all'interno, per sottolineare l'impegno pieno della squadra in questo momento importante del Campionato. Le polemiche, anche se tenui, non aiutano il cammino, mentre le dichiarazioni in positivo rendono possibile riflessioni pacate e trasmissioni di pensieri e volontà. Dopo il risultato negativo in Champions, il campionato ha offerto la possibilità di una presa d'aria, utile al momento e in prospettiva. Un proverbio nato nella intelligenza popolare napoletana afferma che ''a chi pazzea c' 'o ciuccio nun le mancano 'e cavuce''. Non sempre il ciuccio se ne ricorda ma quando gli torna a mente, il risultato è positivo. Anche perchè mette in guardia da possibili cali di tensione, di vedute o di consapevolezza. Occorre tenere sveglia la riflessione sulle capacità della squadra, il cui gioco quando riesce a espandersi mette in mostra una presenza piena in campo, con un ritmo di presenza e possesso del pallone che crea sbandamento nelle intenzioni degli avversari. Un ''modello'' che deve restare in vigore per offrire alla squadra spazi e tattiche produttive. La capacità, poi, di realizzare le spinte di gioco spetta ai calciatori della ''linea di fuoco''. La tecnica, la capacità, la ''stoffa" vanno messe in moto dalla volontà di ben figurare e di spingere in alto la squadra. Nell'album storico del Napoli ci sono validi esempi. I tifosi li ricordano. Come non ricordare, ad esempio, Luciano Comaschi, terzino di classe e forza, beniamino dei tifosi per la sua fiera volontà. A suo tempo, gli dedicai dei ''versi'' per sottolinearne la grinta agonistica, unita alla capacità di fare da 'muro'. Il finale dice così: Quando Comaschi / ruggiva sul pallone / migliaia di voci urlavano : '' 'O LIONE...''.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
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