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LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro su NM: "Napoli, quella memorabile vittoria al Vomero contro la Juventus"
23.03.2017 17:14 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il calendario calcistico di serie A si intreccia fatalmente con quello dei tornei internazionali e della Coppa Italia e da questa vicinanza nascono spesso appuntamenti ''forti''. Stavolta sono stabiliti due incontri ravvicinati tra Napoli e Juventus: prima per il campionato di serie A, poi per le semifinali di Coppa Italia che impegna le due squadre. Una coincidenza e un'attesa ancor più forte, sorretta anche da ricordi in gran quantiità. Chi segue il Napoli dagli anni del Vomero ha nella memoria ricordi che richiamano sensazioni e stati d'animo incancellabili. Quando gli azzurri giocavano ''in casa'', lo stadio in collina inondato da una marea di spettatori offriva un gran colpo d'occhio, affiancato da un fortissimo incitamento vocale. Le formazioni delle squadre, messe in onda dal diffusore collocato in alto, sulle gradinate dei ''Distinti'', erano il segnale del prossimo ''via''. Subito dopo, accanto all'uscita dagli spogliatoi, il ''comandante'' Lauro prendeva posto sullo sgabello dal quale avrebbe seguito la partita, dopo aver tirato le sue calze verso le ginocchia. Un gesto sempre ripetuto, immancabile. L'ingresso delle squadre era annunciato dalla voce potente di un tifoso, sempre il medesimo, sistemato nel settore ''distinti'' , proprio sul tettuccio del corridoio d'ingresso in campo dei calciatori. Un grido possente e chiaro: '' Ebbi' 'lloco....'' . E scattava l'incitamento corale della tifoseria. L'epoca del Vomero continuò senza che il Napoli potesse conquistare un ruolo di concreto aspirante allo scudetto. Tra i piazzamenti migliori dell'epoca ci fu un quarto posto nel 1958. Quando al Vomero arrivò la Juve con Charles e Sivori una folla enorme riempì le gradinate, incapaci di contenere tutti gli spettatori. Allora l'arbitro Lo Bello consentì di sistemare un gran numero di tifosi a bordo del terreno di gioco. E non ci fu alcun gesto negativo da parte degli spettatori ''in campo''. Il Napoli vinse la partita con un memorabile 4 a 3. Poi arrivò l'epoca dello stadio di Fuorigrotta.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro su NM: "Napoli, quella memorabile vittoria al Vomero contro la Juventus"

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23/03/2024 - 17:14

NAPOLI - Il calendario calcistico di serie A si intreccia fatalmente con quello dei tornei internazionali e della Coppa Italia e da questa vicinanza nascono spesso appuntamenti ''forti''. Stavolta sono stabiliti due incontri ravvicinati tra Napoli e Juventus: prima per il campionato di serie A, poi per le semifinali di Coppa Italia che impegna le due squadre. Una coincidenza e un'attesa ancor più forte, sorretta anche da ricordi in gran quantiità. Chi segue il Napoli dagli anni del Vomero ha nella memoria ricordi che richiamano sensazioni e stati d'animo incancellabili. Quando gli azzurri giocavano ''in casa'', lo stadio in collina inondato da una marea di spettatori offriva un gran colpo d'occhio, affiancato da un fortissimo incitamento vocale. Le formazioni delle squadre, messe in onda dal diffusore collocato in alto, sulle gradinate dei ''Distinti'', erano il segnale del prossimo ''via''. Subito dopo, accanto all'uscita dagli spogliatoi, il ''comandante'' Lauro prendeva posto sullo sgabello dal quale avrebbe seguito la partita, dopo aver tirato le sue calze verso le ginocchia. Un gesto sempre ripetuto, immancabile. L'ingresso delle squadre era annunciato dalla voce potente di un tifoso, sempre il medesimo, sistemato nel settore ''distinti'' , proprio sul tettuccio del corridoio d'ingresso in campo dei calciatori. Un grido possente e chiaro: '' Ebbi' 'lloco....'' . E scattava l'incitamento corale della tifoseria. L'epoca del Vomero continuò senza che il Napoli potesse conquistare un ruolo di concreto aspirante allo scudetto. Tra i piazzamenti migliori dell'epoca ci fu un quarto posto nel 1958. Quando al Vomero arrivò la Juve con Charles e Sivori una folla enorme riempì le gradinate, incapaci di contenere tutti gli spettatori. Allora l'arbitro Lo Bello consentì di sistemare un gran numero di tifosi a bordo del terreno di gioco. E non ci fu alcun gesto negativo da parte degli spettatori ''in campo''. Il Napoli vinse la partita con un memorabile 4 a 3. Poi arrivò l'epoca dello stadio di Fuorigrotta.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
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