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LOTTA SCUDETTO - Napoli, servono carattere e gol per evitare alla Juventus di scappare: il percorso
05.03.2018 11:17 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Il momento è delicato. Bisogna andarci cauti altrimenti si rischia di buttare tutto all’aria dopo aver disputato un grande campionato. Non può abbattersi il Napoli dopo la sconfitta interna con la Roma. Non può lasciare via libera alla Juventus per la corsa al settimo scudetto consecutivo. Si è lavorato solo ed esclusivamente per questo titolo tricolore e per questo ci si deve rialzare velocemente. Assolutamente non si può parlare di crisi per il 4-2 incassato l’altra sera al San Paolo. Ma qualcosa è successo nella testa dei giocatori prima di scendere in campo. Qualcuno ha accusato il colpo della vittoria allo scadere della Signora firmato da Dybala. Qualche altro si è fatto trascinare dall’ansia per il pareggio velocissimo di Under dopo il vantaggio di Insigne. Risultato? Si è permesso ai giallorossi di vincere tirando cinque volta in porta e segnando quattro reti. Assurdo. Ma è successo. Eppure Sarri ha ripetuto urbi et orbi che i suoi ragazzi ce l’hanno messa tutta per aggiudicarsi l’incontro. Ben 27 tiri dalle parti di Alisson. Il portiere brasiliano è stato quello che ha tenuto sempre a galla la Roma mentre dall’altra parte Reina, non per colpa sua, ha dovuto togliere ben quattro volte il pallone dalla rete.

 

LA REAZIONE. E adesso cosa bisogna fare? Rialzarsi sotto tutti i punti di vista. Una squadra che vuole vincere il titolo non può abbattersi perché la diretta concorrente ha vinto la partita a tempo scaduto nell’unica volta che si è trovata nell’area della Lazio. E soprattutto non può andare in ambasce se gli avversari al San Paolo riequilibrano il risultato grazie ad una deviazione di Mario Rui su un tiro sporco di Under. Certo, si è giocato sempre ma due gol dopo ventisette tiri in porta sono un po’ pochi. Quindi, bisogna fare un’analisi ben precisa e cercare di ritrovare gli stimoli giusti per ripartire. Servono carattere e reti per riprendersi la scena principale. Va bene giocare il miglior calcio d’Italia ma se poi non si incassano i tre punti si va nell’oblìo della critica e si rischia di non uscirne più.

 

LA SPINTA DEI TIFOSI. Un segnale importante alla squadra l’ha mandato il San Paolo. Il popolo azzurro ha fatto capire ai suoi beniamini che nulla è compromesso. Al triplice fischio finale c’è stato un applauso incredibile come se la partita fosse stata vinta. I giocatori sono andati sotto la Curva a prendersi gli elogi della propria gente. Un esempio di attaccamento alla maglia unico, che non esiste in nessuna altra parte. Naturalmente i diretti interessati hanno apprezzato molto il gesto. Che dovrà servire a ritrovare lo spirito giusto per cercare di entrare nella storia con la conquista del terzo scudetto. Naturalmente adesso è la Juve ad avere il favore del pronostico ma c’è sempre uno scontro diretto allo Stadium che si può vincere. A patto, però, che fino ad allora non si perdano altri punti per strada. Domenica al Meazza c’è da battere l’Inter visto che poi la Signora ospiterà l’Udinese a casa propria. Non dovrebbe avere problemi la formazione bianconera a battere i friulani mentre l’impegno dei partenopei è molto più difficile. Ma non impossibile. Non si può sempre giocare bene e perdere. Sì perché contro la Roma il Napoli lo ha fatto. Stavolta è stato anche un po’ sfortunato. Ma non ci possono essere alibi. Si deve migliorare sotto tutti i punti di vista per dare soddisfazione ai propri tifosi che non molleranno mai da qui al 20 maggio.

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LOTTA SCUDETTO - Napoli, servono carattere e gol per evitare alla Juventus di scappare: il percorso

di Napoli Magazine

05/03/2024 - 11:17

Il momento è delicato. Bisogna andarci cauti altrimenti si rischia di buttare tutto all’aria dopo aver disputato un grande campionato. Non può abbattersi il Napoli dopo la sconfitta interna con la Roma. Non può lasciare via libera alla Juventus per la corsa al settimo scudetto consecutivo. Si è lavorato solo ed esclusivamente per questo titolo tricolore e per questo ci si deve rialzare velocemente. Assolutamente non si può parlare di crisi per il 4-2 incassato l’altra sera al San Paolo. Ma qualcosa è successo nella testa dei giocatori prima di scendere in campo. Qualcuno ha accusato il colpo della vittoria allo scadere della Signora firmato da Dybala. Qualche altro si è fatto trascinare dall’ansia per il pareggio velocissimo di Under dopo il vantaggio di Insigne. Risultato? Si è permesso ai giallorossi di vincere tirando cinque volta in porta e segnando quattro reti. Assurdo. Ma è successo. Eppure Sarri ha ripetuto urbi et orbi che i suoi ragazzi ce l’hanno messa tutta per aggiudicarsi l’incontro. Ben 27 tiri dalle parti di Alisson. Il portiere brasiliano è stato quello che ha tenuto sempre a galla la Roma mentre dall’altra parte Reina, non per colpa sua, ha dovuto togliere ben quattro volte il pallone dalla rete.

 

LA REAZIONE. E adesso cosa bisogna fare? Rialzarsi sotto tutti i punti di vista. Una squadra che vuole vincere il titolo non può abbattersi perché la diretta concorrente ha vinto la partita a tempo scaduto nell’unica volta che si è trovata nell’area della Lazio. E soprattutto non può andare in ambasce se gli avversari al San Paolo riequilibrano il risultato grazie ad una deviazione di Mario Rui su un tiro sporco di Under. Certo, si è giocato sempre ma due gol dopo ventisette tiri in porta sono un po’ pochi. Quindi, bisogna fare un’analisi ben precisa e cercare di ritrovare gli stimoli giusti per ripartire. Servono carattere e reti per riprendersi la scena principale. Va bene giocare il miglior calcio d’Italia ma se poi non si incassano i tre punti si va nell’oblìo della critica e si rischia di non uscirne più.

 

LA SPINTA DEI TIFOSI. Un segnale importante alla squadra l’ha mandato il San Paolo. Il popolo azzurro ha fatto capire ai suoi beniamini che nulla è compromesso. Al triplice fischio finale c’è stato un applauso incredibile come se la partita fosse stata vinta. I giocatori sono andati sotto la Curva a prendersi gli elogi della propria gente. Un esempio di attaccamento alla maglia unico, che non esiste in nessuna altra parte. Naturalmente i diretti interessati hanno apprezzato molto il gesto. Che dovrà servire a ritrovare lo spirito giusto per cercare di entrare nella storia con la conquista del terzo scudetto. Naturalmente adesso è la Juve ad avere il favore del pronostico ma c’è sempre uno scontro diretto allo Stadium che si può vincere. A patto, però, che fino ad allora non si perdano altri punti per strada. Domenica al Meazza c’è da battere l’Inter visto che poi la Signora ospiterà l’Udinese a casa propria. Non dovrebbe avere problemi la formazione bianconera a battere i friulani mentre l’impegno dei partenopei è molto più difficile. Ma non impossibile. Non si può sempre giocare bene e perdere. Sì perché contro la Roma il Napoli lo ha fatto. Stavolta è stato anche un po’ sfortunato. Ma non ci possono essere alibi. Si deve migliorare sotto tutti i punti di vista per dare soddisfazione ai propri tifosi che non molleranno mai da qui al 20 maggio.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma