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MR Z - Napoli, l'Aurelio comunicatore che fa bene a stampa, squadra e tifosi
10.10.2017 19:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tutto è cominciato la scorsa settimana. Aurelio De Laurentiis riceve nei suoi uffici della Filmauro, di fronte al Quirinale i rappresentanti dei più importanti quotidiani e rilascia una lunga intervista che il giorno successivo riempie pagine intere. Poi è il turno di Radio Kiss Kiss, l'emittente privata che ha in dotazione in esclusiva in diritti sul Napoli. Ma non finisce qui. Il presidente degli azzurri ieri si dedica dapprima ai microfoni di Mediaset, Sky, Tv Luna e quindi a quelli di TuttomercatoWeb. Una rivoluzione copernicana. L'inizio, forse, di una nuova era. La comunicazione del Calcio Napoli - e in particolare quella del suo presidente - che era stata sempre asfittica, con interviste scarse e centellinate, subisce un vero e proprio colpo di acceleratore. E' il segno dei tempi? De Laurentiis si sarà chiesto se non valga la pena di aiutare, per quel che è possibile, Sarri e la squadra che combattono e faticano sul campo, con un'apertura alla disponibilità ed al dialogo con i giornalisti che sono poi il tramite vero ed unico con i tifosi. Chi ha realizzato queste interviste parla di un De Laurentiis come al solito spigliato e spassoso, battutista quanto basta, spavaldo quel che serve, ma soprattutto affabile, cortese, divertito e divertente amico di tutti. Insomma se è una rivoluzione studiata a tavolino, sicuramente è stata realizzata bene e con lungimiranza. In passato il presidente del Napoli ha spesso manifestato il proprio rammarico e la propria insofferenza per il fatto che i giornalisti napoletani non si dimostrassero 'vicini' alla società, tifosi della squadra. Come se i giornalisti fossero pagati per fare il tifo e non piuttosto per riferire ai loro lettori ed ai loro ascoltatori cioè che vedono e ciò che sentono. E così il rapporto tra il proprietario de Napoli e la stampa cittadina è stato sempre caratterizzato da scaramucce, polemiche, litigi e spesso e volentieri ha fatto anche capolino qualche ben assestato colpo di scimitarra. Con il Napoli in testa alla classifica e sempre più lanciato in alto nel ranking europeo, ora, anche la strategia di comunicazione ha preso una strada diversa, una strada virtuosa che porta alla crescita ed la progresso. Speriamo che tutto ciò continui. Un duraturo e sano rapporto con il massimo esponente della società non può che fare, indirettamente, il bene della società. Non c'è bisogno che i giornalisti facciano i tifosi per aiutare, e non poco, il Napoli a crescere sempre di più.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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10/10/2024 - 19:27

NAPOLI - Tutto è cominciato la scorsa settimana. Aurelio De Laurentiis riceve nei suoi uffici della Filmauro, di fronte al Quirinale i rappresentanti dei più importanti quotidiani e rilascia una lunga intervista che il giorno successivo riempie pagine intere. Poi è il turno di Radio Kiss Kiss, l'emittente privata che ha in dotazione in esclusiva in diritti sul Napoli. Ma non finisce qui. Il presidente degli azzurri ieri si dedica dapprima ai microfoni di Mediaset, Sky, Tv Luna e quindi a quelli di TuttomercatoWeb. Una rivoluzione copernicana. L'inizio, forse, di una nuova era. La comunicazione del Calcio Napoli - e in particolare quella del suo presidente - che era stata sempre asfittica, con interviste scarse e centellinate, subisce un vero e proprio colpo di acceleratore. E' il segno dei tempi? De Laurentiis si sarà chiesto se non valga la pena di aiutare, per quel che è possibile, Sarri e la squadra che combattono e faticano sul campo, con un'apertura alla disponibilità ed al dialogo con i giornalisti che sono poi il tramite vero ed unico con i tifosi. Chi ha realizzato queste interviste parla di un De Laurentiis come al solito spigliato e spassoso, battutista quanto basta, spavaldo quel che serve, ma soprattutto affabile, cortese, divertito e divertente amico di tutti. Insomma se è una rivoluzione studiata a tavolino, sicuramente è stata realizzata bene e con lungimiranza. In passato il presidente del Napoli ha spesso manifestato il proprio rammarico e la propria insofferenza per il fatto che i giornalisti napoletani non si dimostrassero 'vicini' alla società, tifosi della squadra. Come se i giornalisti fossero pagati per fare il tifo e non piuttosto per riferire ai loro lettori ed ai loro ascoltatori cioè che vedono e ciò che sentono. E così il rapporto tra il proprietario de Napoli e la stampa cittadina è stato sempre caratterizzato da scaramucce, polemiche, litigi e spesso e volentieri ha fatto anche capolino qualche ben assestato colpo di scimitarra. Con il Napoli in testa alla classifica e sempre più lanciato in alto nel ranking europeo, ora, anche la strategia di comunicazione ha preso una strada diversa, una strada virtuosa che porta alla crescita ed la progresso. Speriamo che tutto ciò continui. Un duraturo e sano rapporto con il massimo esponente della società non può che fare, indirettamente, il bene della società. Non c'è bisogno che i giornalisti facciano i tifosi per aiutare, e non poco, il Napoli a crescere sempre di più.

 

 

Mario Zaccaria

 

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