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MR Z - Napoli, stringi i denti e resisti!
12.12.2017 10:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Resistere! E' la parola d'ordine per il Napoli. La situazione è difficile e il momento è delicato. La squadra ha perso la bussola, ha smarrito la sicurezza, non trova più appoggio su una condizione fisica che, complice forse anche l'avvio anticipato della preparazione, era stata scintillante per tutta la prima parte della stagione e tale era rimasta fino a un paio di settimane fa. C'è da stringere i denti. Al calo psicofisico si aggiunge anche il peso - oggettivamente insopportabile - degli infortuni di Milik, Ghoulam ed Insigne, i primi due già da tempo eliminati dai giochi ed il terzo affetto da un malanno subdolo che non si sa ancora per quanto tempo lo terrà bloccato. E allora bisogna resistere, nel senso che bisognerà in qualche modo limitare i danni nelle prossime quattro partite ed arrivare finalmente alla sosta - proprio quest'anno, purtroppo, inopinatamente ritardata - che sarà utile per far riposare i calciatori e per far intervenire sul mercato la società. Ricapitoliamo. Il Napoli giocherà il 16 dicembre a Torino con i granata, il 23 dicembre in casa con la Sampdoria, il 29 dicembre a Crotone ed il 6 gennaio al San Paolo con il Verona. A quel punto il campionato si ferma e riprende il 21 gennaio con la trasferta a Bergamo con l'Atalanta. Il 21 gennaio la rosa potrà essere stata adeguatamente rinforzata, non solo con Inglese, ma soprattutto con un terzino di fascia, possibilmente ambidestro. Insigne, se la prudenza e la scienza stabiliranno che è utile o perfino indispensabile una sosta lunga ai box, potrà eventualmente tornare in pista ed inoltre comincerà a rivedersi sul terreno di gioco, sia pure con un approccio inizialmente timido, anche Milik, perché nel frattempo saranno trascorsi 4 mesi dall'intervento di ricostruzione del legamento crociato e il polacco potrà ricominciare a rientrare progressivamente nel gruppo. Dunque si deve resistere. Lo sforzo maggiore va prodotto ovviamente con Torino e Sampdoria, avversarie più difficili da affrontare rispetto a Crotone e Verona. Contro queste ultime, anche un Napoli 'dimezzato' e con una condizione atletica approssimativa, è di un livello nettamente superiore, circostanza che dovrebbe garantire una certa tranquillità. Il resto dovrà farlo Sarri. Nel senso che l'allenatore si dovrebbe convincere - già sabato prossimo a Torino - ad utilizzare di più le poche risorse di cui dispone in panchina, soprattutto a centrocampo e in attacco. E' forse venuto il momento che, ad esempio, Rog e Giaccherini vadano in campo dal primo minuto per far respirare un po' i loro compagni di squadra e per far valere quella rabbia agonistica che sicuramente vorrebbero sprigionare e che può diventare una risorsa per la squadra in un momento così complicato e delicato. Speriamo che l'allenatore, anche nelle prossime giornate, non si incaponisca soltanto con i soliti cambi (Diawara, Chiriches, Maggio). C'è bisogno di freschezza e di rabbia e se si perde qualcosa sotto l'aspetto tecnico e tattico, non fa niente, ce ne faremo tutti una ragione.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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12/12/2024 - 10:30

NAPOLI - Resistere! E' la parola d'ordine per il Napoli. La situazione è difficile e il momento è delicato. La squadra ha perso la bussola, ha smarrito la sicurezza, non trova più appoggio su una condizione fisica che, complice forse anche l'avvio anticipato della preparazione, era stata scintillante per tutta la prima parte della stagione e tale era rimasta fino a un paio di settimane fa. C'è da stringere i denti. Al calo psicofisico si aggiunge anche il peso - oggettivamente insopportabile - degli infortuni di Milik, Ghoulam ed Insigne, i primi due già da tempo eliminati dai giochi ed il terzo affetto da un malanno subdolo che non si sa ancora per quanto tempo lo terrà bloccato. E allora bisogna resistere, nel senso che bisognerà in qualche modo limitare i danni nelle prossime quattro partite ed arrivare finalmente alla sosta - proprio quest'anno, purtroppo, inopinatamente ritardata - che sarà utile per far riposare i calciatori e per far intervenire sul mercato la società. Ricapitoliamo. Il Napoli giocherà il 16 dicembre a Torino con i granata, il 23 dicembre in casa con la Sampdoria, il 29 dicembre a Crotone ed il 6 gennaio al San Paolo con il Verona. A quel punto il campionato si ferma e riprende il 21 gennaio con la trasferta a Bergamo con l'Atalanta. Il 21 gennaio la rosa potrà essere stata adeguatamente rinforzata, non solo con Inglese, ma soprattutto con un terzino di fascia, possibilmente ambidestro. Insigne, se la prudenza e la scienza stabiliranno che è utile o perfino indispensabile una sosta lunga ai box, potrà eventualmente tornare in pista ed inoltre comincerà a rivedersi sul terreno di gioco, sia pure con un approccio inizialmente timido, anche Milik, perché nel frattempo saranno trascorsi 4 mesi dall'intervento di ricostruzione del legamento crociato e il polacco potrà ricominciare a rientrare progressivamente nel gruppo. Dunque si deve resistere. Lo sforzo maggiore va prodotto ovviamente con Torino e Sampdoria, avversarie più difficili da affrontare rispetto a Crotone e Verona. Contro queste ultime, anche un Napoli 'dimezzato' e con una condizione atletica approssimativa, è di un livello nettamente superiore, circostanza che dovrebbe garantire una certa tranquillità. Il resto dovrà farlo Sarri. Nel senso che l'allenatore si dovrebbe convincere - già sabato prossimo a Torino - ad utilizzare di più le poche risorse di cui dispone in panchina, soprattutto a centrocampo e in attacco. E' forse venuto il momento che, ad esempio, Rog e Giaccherini vadano in campo dal primo minuto per far respirare un po' i loro compagni di squadra e per far valere quella rabbia agonistica che sicuramente vorrebbero sprigionare e che può diventare una risorsa per la squadra in un momento così complicato e delicato. Speriamo che l'allenatore, anche nelle prossime giornate, non si incaponisca soltanto con i soliti cambi (Diawara, Chiriches, Maggio). C'è bisogno di freschezza e di rabbia e se si perde qualcosa sotto l'aspetto tecnico e tattico, non fa niente, ce ne faremo tutti una ragione.

 

 

Mario Zaccaria

 

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