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NAPOLI - Allan: "Sarri con Guardiola è tra i più bravi al mondo, siamo uno spettacolo ed il merito è suo, Mertens è un fuoriclasse, sulla Nazionale..."
13.10.2017 11:07 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il centrocampista azzurro Allan ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Scudetto? Io ci credo. Io cattivo? E perché?... Guardatemi, sembro cattivo? Il ruolo lo interpreto a modo mio: tanta lealtà, con animosità ma senza dosi di perfidia: contate i miei cartellini gialli ed anche quelli rossi in carriera. Sono frontale, diretto, sincero sempre, anche nelle giocate. Poi è chiaro che la partita a volte rischia di portarti allo scontro fisico. Ma questo è il gioco. Però io sono trasparente. Io imitatore di Sarri? Mi viene bene ma certe cose non vanno pubblicizzate. Aiutano a stemperare la tensione, quella che lui avverte in maniera visibile. Più si avvicina il fischio d’inizio, più l’adrenalina lo prende. Adesso ho più spazio? E' una questione di condizione, va in campo chi sta meglio, chi dà maggiori garanzie. Io so che dietro le sue scelte c’è solo l’interesse collettivo, quindi quello del Napoli. Sarri con Guardiola è tra i più bravi al mondo, dico di più: tra i primi cinque allenatori in circolazione. Il Napoli è uno spettacolo ed il merito è suo: come giochiamo noi, soltanto il Manchester City. Sono un consumatore di calcio, guardo tutto quello che c’è in tv e non ho trovato altro. Poi può darsi mi sbagli e che sia di parte, ma noi e il City siamo il divertimento. Gara con la Roma? Questa è una partita che non può consentire distrazioni, agli inglesi penseremo dopo. L’Olimpico aiuterà a capire un paio di cose e chi vincerà uscirà dallo stadio con maggior consapevolezza delle proprie forze. Chi rischia di più? Le gare non si possono prevedere. Ma noi stiamo bene, anche se riconosciamo il grande valore dell’avversario. Sarà un match bellissimo, ne sono convinto. Uno spot per il calcio. Juventus? Chi vince lo scudetto per sei anni di seguito è favorito. Lo sono ancora loro. Ma noi ci siamo avvicinati. E anche la Roma. Il Milan ha speso tanto: dunque rientra tra le favorite. E anche l’Inter ha investito. Noi siamo gli stessi dell’anno scorso, che vuol dire altro: per esempio che c’è la fiducia cieca in questi uomini ed in questo progetto. E noi siamo grati per questa stima. Però la Juve ha il proprio curriculum che parla per sé. Io allenatore? Lo fanno i miei amici, con i quali ho giocato in passato, e mi chiedono tutto del mister: come organizza la settimana, cosa ci fa fare, come gestisce le situazioni esterne. Sono da sei anni in Italia, ho imparato discretamente l’italiano e anche il calcio. Qui a Napoli mi sento a casa mia, ma Udine mi ha aiutato ad esplorare questo Paese meraviglioso. Scudetto? Non sono scaramantico ma realista. Siamo all’ottava di campionato, c’è tutto ancora da giocare. A marzo si vedrà dove siamo arrivati e dove potremo arrivare. Il Napoli mi ha trascinato nell’elite del calcio, ho grande visibilità e sono cresciuto. Rispetto le scelte del Ct ma penso di aver raggiunto un livello tale che posso avere la legittima aspirazione della convocazione nel Brasile. E forse la merito anche. Tite ha cambiato il Brasile, i risultati sono stati straordinari, la qualificazione è avvenuta attraverso partite gustosissime. Spero di riuscire a convincerlo. Mertens? E’ un fuoriclasse, ma in campo e fuori. Scherziamo tanto, ragazzo eccezionale. E poi quando ti punta... Io in giro mica ne vedo poi tanti bravi come lui...!".

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NAPOLI - Allan: "Sarri con Guardiola è tra i più bravi al mondo, siamo uno spettacolo ed il merito è suo, Mertens è un fuoriclasse, sulla Nazionale..."

di Napoli Magazine

13/10/2024 - 11:07

NAPOLI - Il centrocampista azzurro Allan ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Scudetto? Io ci credo. Io cattivo? E perché?... Guardatemi, sembro cattivo? Il ruolo lo interpreto a modo mio: tanta lealtà, con animosità ma senza dosi di perfidia: contate i miei cartellini gialli ed anche quelli rossi in carriera. Sono frontale, diretto, sincero sempre, anche nelle giocate. Poi è chiaro che la partita a volte rischia di portarti allo scontro fisico. Ma questo è il gioco. Però io sono trasparente. Io imitatore di Sarri? Mi viene bene ma certe cose non vanno pubblicizzate. Aiutano a stemperare la tensione, quella che lui avverte in maniera visibile. Più si avvicina il fischio d’inizio, più l’adrenalina lo prende. Adesso ho più spazio? E' una questione di condizione, va in campo chi sta meglio, chi dà maggiori garanzie. Io so che dietro le sue scelte c’è solo l’interesse collettivo, quindi quello del Napoli. Sarri con Guardiola è tra i più bravi al mondo, dico di più: tra i primi cinque allenatori in circolazione. Il Napoli è uno spettacolo ed il merito è suo: come giochiamo noi, soltanto il Manchester City. Sono un consumatore di calcio, guardo tutto quello che c’è in tv e non ho trovato altro. Poi può darsi mi sbagli e che sia di parte, ma noi e il City siamo il divertimento. Gara con la Roma? Questa è una partita che non può consentire distrazioni, agli inglesi penseremo dopo. L’Olimpico aiuterà a capire un paio di cose e chi vincerà uscirà dallo stadio con maggior consapevolezza delle proprie forze. Chi rischia di più? Le gare non si possono prevedere. Ma noi stiamo bene, anche se riconosciamo il grande valore dell’avversario. Sarà un match bellissimo, ne sono convinto. Uno spot per il calcio. Juventus? Chi vince lo scudetto per sei anni di seguito è favorito. Lo sono ancora loro. Ma noi ci siamo avvicinati. E anche la Roma. Il Milan ha speso tanto: dunque rientra tra le favorite. E anche l’Inter ha investito. Noi siamo gli stessi dell’anno scorso, che vuol dire altro: per esempio che c’è la fiducia cieca in questi uomini ed in questo progetto. E noi siamo grati per questa stima. Però la Juve ha il proprio curriculum che parla per sé. Io allenatore? Lo fanno i miei amici, con i quali ho giocato in passato, e mi chiedono tutto del mister: come organizza la settimana, cosa ci fa fare, come gestisce le situazioni esterne. Sono da sei anni in Italia, ho imparato discretamente l’italiano e anche il calcio. Qui a Napoli mi sento a casa mia, ma Udine mi ha aiutato ad esplorare questo Paese meraviglioso. Scudetto? Non sono scaramantico ma realista. Siamo all’ottava di campionato, c’è tutto ancora da giocare. A marzo si vedrà dove siamo arrivati e dove potremo arrivare. Il Napoli mi ha trascinato nell’elite del calcio, ho grande visibilità e sono cresciuto. Rispetto le scelte del Ct ma penso di aver raggiunto un livello tale che posso avere la legittima aspirazione della convocazione nel Brasile. E forse la merito anche. Tite ha cambiato il Brasile, i risultati sono stati straordinari, la qualificazione è avvenuta attraverso partite gustosissime. Spero di riuscire a convincerlo. Mertens? E’ un fuoriclasse, ma in campo e fuori. Scherziamo tanto, ragazzo eccezionale. E poi quando ti punta... Io in giro mica ne vedo poi tanti bravi come lui...!".