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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Napoli sta toccando lo scudetto"
23.04.2018 17:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - E ora... state calmi, se potete. Perché qualcosa di irripetibile é accaduto e sta accadendo: il Napoli non ha solo battuto la Juve, all’ultimo minuto, concedendosi uno sfizio talmente indecente da diventare estasi. No, il Napoli ha messo in scena una delle migliori partite della stagione, forse non bella, ma certamente la più efficace. Autoritario e consapevole ha bloccato le corsie esterne della Juve, ha ingabbiato Dybala, ridotto a comparsa Higuain. Dato statistico impressionante: è la prima volta che la Juve non fa un tiro in porta da quando gioca in tutte le competizioni allo Stadium. Tutti al di sopra della loro media i ragazzi con la maglia col color del mare, ma, come la sua plastica elevazione che ha portato il gol, più su si erge Koulibaly, capace di recitare due, tre ruoli in commedia: splendido difensore, attaccante d’avventura. Questo e tanto altro é stato Juve-Napoli, senza correggere nulla, esaltando il sarrismo imperante: stesso modulo, stessi titolarissimi, identici cambi. Ebbene sì, la sua rivoluzione é alle porte; ora basta crederci e continuate a lottare. Perché il Napoli possiede la verità storica di questo campionato: in 33 giornate, azzurri e Juve sono stati appaiati in classifica per sei turni; Napoli in testa per 20; Juventus per sette; massimo vantaggio Napoli cinque punti; massimo vantaggio Juventus 6. Un duello stupendo. Ed è bello che si giochino ora lo scudetto domenica dopo domenica. Comunque finisca c’è una riflessione che prende quota e vola più in alto anche del calcio. La Sarri band ha fatto praticamente lo stesso campionato della più forte di tutte e tra le più forti di sempre, quella Juve che ha due squadre di primo livello da mettere in campo, che vince lo scudetto da sei anni, e ha giocato due finali di Champions su quattro. È un risultato su cui riflettere. Non solo come tifosi, ma come napoletani. Il Napoli, comunque finisca, è il frutto di qualità che non sempre sono state coltivate e sfruttate nella storia recente della nostra città, anche in ambiti diversi dal pallone. E di cui invece Napoli avrebbe un bisogno disperato, se vuole portare in tutti i campi il suo successo al livello della sue potenzialità e delle sue aspirazioni, del suo capitale umano, della sua fantasia creativa. Beh, quindi non resta che chiuderla così: stasera ci sentiamo tutti più napoletani. Speriamo lo sia ancora domani e per sempre,

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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23/04/2024 - 17:27

NAPOLI - E ora... state calmi, se potete. Perché qualcosa di irripetibile é accaduto e sta accadendo: il Napoli non ha solo battuto la Juve, all’ultimo minuto, concedendosi uno sfizio talmente indecente da diventare estasi. No, il Napoli ha messo in scena una delle migliori partite della stagione, forse non bella, ma certamente la più efficace. Autoritario e consapevole ha bloccato le corsie esterne della Juve, ha ingabbiato Dybala, ridotto a comparsa Higuain. Dato statistico impressionante: è la prima volta che la Juve non fa un tiro in porta da quando gioca in tutte le competizioni allo Stadium. Tutti al di sopra della loro media i ragazzi con la maglia col color del mare, ma, come la sua plastica elevazione che ha portato il gol, più su si erge Koulibaly, capace di recitare due, tre ruoli in commedia: splendido difensore, attaccante d’avventura. Questo e tanto altro é stato Juve-Napoli, senza correggere nulla, esaltando il sarrismo imperante: stesso modulo, stessi titolarissimi, identici cambi. Ebbene sì, la sua rivoluzione é alle porte; ora basta crederci e continuate a lottare. Perché il Napoli possiede la verità storica di questo campionato: in 33 giornate, azzurri e Juve sono stati appaiati in classifica per sei turni; Napoli in testa per 20; Juventus per sette; massimo vantaggio Napoli cinque punti; massimo vantaggio Juventus 6. Un duello stupendo. Ed è bello che si giochino ora lo scudetto domenica dopo domenica. Comunque finisca c’è una riflessione che prende quota e vola più in alto anche del calcio. La Sarri band ha fatto praticamente lo stesso campionato della più forte di tutte e tra le più forti di sempre, quella Juve che ha due squadre di primo livello da mettere in campo, che vince lo scudetto da sei anni, e ha giocato due finali di Champions su quattro. È un risultato su cui riflettere. Non solo come tifosi, ma come napoletani. Il Napoli, comunque finisca, è il frutto di qualità che non sempre sono state coltivate e sfruttate nella storia recente della nostra città, anche in ambiti diversi dal pallone. E di cui invece Napoli avrebbe un bisogno disperato, se vuole portare in tutti i campi il suo successo al livello della sue potenzialità e delle sue aspirazioni, del suo capitale umano, della sua fantasia creativa. Beh, quindi non resta che chiuderla così: stasera ci sentiamo tutti più napoletani. Speriamo lo sia ancora domani e per sempre,

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
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