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TONI AZZURRI - Toni Iavarone su "NM": "Napoli, ora andiamo a Madrid!"
11.02.2017 13:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - C'era pure il Real Madrid in campo al San Paolo, c'era il suo "avatar" impalpabile e  inafferrabile che vagava nei pensieri di quelli del Napoli. Si spiega così la prima mezz'ora  della Sarri band, assolutamente trascorsa con lo sguardo altrove e le gambe imbrigliate dall'imminente grande evento: Santiago Bernabeu, 15 febbraio, ore 20,45. Era quello il pericolo da temere, la linea di demarcazione che Sarri aveva tracciato e che, con un po' di suspance, il Napoli ha valicato. E in verità, l'ha fatto davvero bene, sbriciolando il muro del Genoa, con i titolarissimi e i meno titolari come Giaccherini piacevole conferma per Sarri e per le sue alchimie tattiche. C'è di più in questo Napoli che con la sfrontatezza della sua beltà, corre incontro all'avventura spagnola. Dimostra una tenacia fisica unica, mai svelata negli ultimi anni. Un mix di rapidità, accelerazioni e, sopratutto, una prepotenza nei confronti degli avversari che dimostra come questa squadra sia una forza del calcio europeo e non. Che aggiungere? Con queste condotte, il Napoli non può che continuare a stupire. Nel senso che le vittorie sono merito esclusivo di questo spumeggiante nugolo di maglie bianche e azzurre. E un ko - quando é arrivato - non é stato merito altrui, ma una gentile concessione della Sarri band. Opinioni generali, certezze e sogni assai diffusi dicono questo. Non solo dopo il Genoa e il tredicesimo risultato utile, ma perché il Napoli é tante cose messe insieme: estetica, forza, tattica, collettivo, guida tecnica. Difficile disegnarne il destino, era una squadra disabituata al successo, ora può spaziare dovunque dall'Italia all'Europa, forse cominciando da Madrid.

 

 

Toni Iavarone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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TONI AZZURRI - Toni Iavarone su "NM": "Napoli, ora andiamo a Madrid!"

di Napoli Magazine

11/02/2024 - 13:27

NAPOLI - C'era pure il Real Madrid in campo al San Paolo, c'era il suo "avatar" impalpabile e  inafferrabile che vagava nei pensieri di quelli del Napoli. Si spiega così la prima mezz'ora  della Sarri band, assolutamente trascorsa con lo sguardo altrove e le gambe imbrigliate dall'imminente grande evento: Santiago Bernabeu, 15 febbraio, ore 20,45. Era quello il pericolo da temere, la linea di demarcazione che Sarri aveva tracciato e che, con un po' di suspance, il Napoli ha valicato. E in verità, l'ha fatto davvero bene, sbriciolando il muro del Genoa, con i titolarissimi e i meno titolari come Giaccherini piacevole conferma per Sarri e per le sue alchimie tattiche. C'è di più in questo Napoli che con la sfrontatezza della sua beltà, corre incontro all'avventura spagnola. Dimostra una tenacia fisica unica, mai svelata negli ultimi anni. Un mix di rapidità, accelerazioni e, sopratutto, una prepotenza nei confronti degli avversari che dimostra come questa squadra sia una forza del calcio europeo e non. Che aggiungere? Con queste condotte, il Napoli non può che continuare a stupire. Nel senso che le vittorie sono merito esclusivo di questo spumeggiante nugolo di maglie bianche e azzurre. E un ko - quando é arrivato - non é stato merito altrui, ma una gentile concessione della Sarri band. Opinioni generali, certezze e sogni assai diffusi dicono questo. Non solo dopo il Genoa e il tredicesimo risultato utile, ma perché il Napoli é tante cose messe insieme: estetica, forza, tattica, collettivo, guida tecnica. Difficile disegnarne il destino, era una squadra disabituata al successo, ora può spaziare dovunque dall'Italia all'Europa, forse cominciando da Madrid.

 

 

Toni Iavarone

 

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