NAPOLI -  Il problema è sulle spalle di Sarri, che sta già studiando le possibili soluzioni: Mertens non potrà sostenere tutto il peso dell'attacco, in attesa dell'arrivo di Inglese a gennaio: sarebbe tra l'altro inumano non pensare ad una alternativa di spessore s'intende, sino alla conclusione della stagione. D'altronde era anche inimmaginabile ritenere di poter sostenere tre competizioni con due soli attaccanti, e cioè Mertens e Milik sulla strada del recupero, prima della nuova bastonata. Certo, bisognava prendere un terzo attaccante a tempo debito, considerando la perentorietà delle cessioni di Zapata e Pavoletti. Ma quello che è fatto è fatto, pur se resta un interrogativo: Sarri non si era posto il problema sul ridotto organico dell'attaccante centrale? Problema che comunque ricade su di lui. Le soluzioni sono già state prospettate. Il rebus si scioglierà al momento opportuno con lo spostamento di Callejon al centro della prima linea e con un inserimento sulla destra - più Rog che Ounas - al posto dell'insostituibile spagnolo sul lungolinea. Un'altra variante è legata ad un eventuale cambiamento di modulo con Insigne trequartista, o comunque ad altre alchimie tattiche. Sarri però ama il gioco semplice, rapido ed efficace ed appare poco propenso a rivoluzionare tematiche che hanno finora consentito al Napoli di imporsi ad ogni livello. Va anche detto però che Sarri qualche esperimento lo ha già provato nei giorni scorsi a Castel Volturno. Chissà, potrebbe proporre qualcosa di diverso anche nel corso del match col Cagliari... Prima però delle prove generali, domenica bisognerà sistemare innanzitutto il risultato.

Gianfranco Lucariello

Napoli Magazine

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