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LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro su NM: "Napoli, quel pomeriggio settembrino indimenticabile nello stadio del Vomero"
28.06.2017 13:11 di Napoli Magazine

NAPOLI - L'avvio del nuovo campionato si intravede sul vicino orizzonte, mentre la struttura di molte squadre è ancora in via di elaborazione. E ' il tempo degli ultimi interventi per ridisegnarne il profilo e affrontare le fatiche e le incognite del torneo. I tifosi del Napoli aspettano di conoscerne il volto nuovo, mentre tra poco gli azzurri, i noti e quelli di fresco arrivo, da Dimaro punteranno su Castel Volturno, nella dinamica attesa di presentarsi all'avvio del torneo. L'attenzione più sveglia della ''tifoseria'' mira intanto a capire se la squadra possiede un profilo importante e ben disegnato: le prime ''uscite'' potranno dare spunti utili per immaginare come potrebbe essere il nuovo ''cammino'' degli azzurri. Intanto, l'attesa smuove la memoria. Alla finestra dei ricordi si affaccia un pomeriggio settembrino, negli anni Cinquanta, indimenticabile per chi si trovò nello stadio del Vomero. Il Napoli di fronte al Torino. In campo il nuovo centravanti azzurro venuto dal Brasile, Luis Vinicio. Fischio d' inizio, passaggio al brasiliano che dà il via a una fuga sfrenata: in pochi secondi è nell'area torinese. Piegato in avanti, colpisce con forza il pallone col piede sinistro e fa ondeggiare la rete avversaria. GOL! Un urlo come il segnale di un vulcano si diffuse nell'aria. Braccia roteanti, occhi ''smerzati'', gole bollenti. Con i pugni agitati nell'aria, Vinicio corse verso la curva, trasformata in un vortice di mani protese e di grida potenti. Era il ''via'' di un rapporto importante tra il calciatore brasiliano e la squadra partenopea, esaltata dalla ''grinta'' e dal fiuto del gol che appartenevano al fuoriclasse che per cinque campionati fu anche allenatore del Napoli, con un secondo posto nel 1975. Poi la carriera di Vinicio, com'è naturale, prese ad affievolirsi. Ma il ricordo dei suoi giorni migliori resta nella storia del Napoli e del calcio in Italia.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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LA TESTA NEL PALLONE - Liguoro su NM: "Napoli, quel pomeriggio settembrino indimenticabile nello stadio del Vomero"

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28/06/2024 - 13:11

NAPOLI - L'avvio del nuovo campionato si intravede sul vicino orizzonte, mentre la struttura di molte squadre è ancora in via di elaborazione. E ' il tempo degli ultimi interventi per ridisegnarne il profilo e affrontare le fatiche e le incognite del torneo. I tifosi del Napoli aspettano di conoscerne il volto nuovo, mentre tra poco gli azzurri, i noti e quelli di fresco arrivo, da Dimaro punteranno su Castel Volturno, nella dinamica attesa di presentarsi all'avvio del torneo. L'attenzione più sveglia della ''tifoseria'' mira intanto a capire se la squadra possiede un profilo importante e ben disegnato: le prime ''uscite'' potranno dare spunti utili per immaginare come potrebbe essere il nuovo ''cammino'' degli azzurri. Intanto, l'attesa smuove la memoria. Alla finestra dei ricordi si affaccia un pomeriggio settembrino, negli anni Cinquanta, indimenticabile per chi si trovò nello stadio del Vomero. Il Napoli di fronte al Torino. In campo il nuovo centravanti azzurro venuto dal Brasile, Luis Vinicio. Fischio d' inizio, passaggio al brasiliano che dà il via a una fuga sfrenata: in pochi secondi è nell'area torinese. Piegato in avanti, colpisce con forza il pallone col piede sinistro e fa ondeggiare la rete avversaria. GOL! Un urlo come il segnale di un vulcano si diffuse nell'aria. Braccia roteanti, occhi ''smerzati'', gole bollenti. Con i pugni agitati nell'aria, Vinicio corse verso la curva, trasformata in un vortice di mani protese e di grida potenti. Era il ''via'' di un rapporto importante tra il calciatore brasiliano e la squadra partenopea, esaltata dalla ''grinta'' e dal fiuto del gol che appartenevano al fuoriclasse che per cinque campionati fu anche allenatore del Napoli, con un secondo posto nel 1975. Poi la carriera di Vinicio, com'è naturale, prese ad affievolirsi. Ma il ricordo dei suoi giorni migliori resta nella storia del Napoli e del calcio in Italia.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
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