L'Angolo
IL CAPITANO - Napoli, Hamsik: "Esprimiamo il più bel calcio d'Europa, quando batterò il record di Maradona sarò fiero di me"
15.04.2017 10:59 di Napoli Magazine

NAPOLI - Marek Hamsik, centrocampista e capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Se penso che sono a tre reti dal primo posto nella classifica dei marcatori della storia del Napoli? Certo che sì. Però senza farmene un’ossessione. Sono che non c’è altro da fare che segnare per arrivare a 115 ed affiancare Maradona. Tre gol sembrano pochi rispetto ai 112 che ho già fatto, forse lo sono. La cifra che ho raggiunto mi sembra di assoluto rispetto per un centrocampista. Non mi chiedete se, quando ero ragazzo, avrei potuto immaginarlo perché è un’idea che non mi è mai passata per la testa. secondo le statistiche sul finale di stagione non ho mai segnato più di due gol nelle ultime sette giornate? Vuol dire che sento il peso della stanchezza della prima fase e adesso anche quello della vecchiaia, considerato che vado per i trent’anni. Certo, pure voi, andare a scovare certi particolari… Vorrà dire che mi toccherà aspettare l’anno prossimo. In ogni caso sarà un’emozione. Se penso che nella storia del Napoli posso raggiungere il più grande di sempre e magari anche batterlo. Quel giorno, quando mi capiterà di eguagliarlo e batterlo, sarò fiero di me. Potrò andare orgoglioso di esserci riuscito. Esultanza? Non la preparo, però sospetto che possa essere una gioia diversa dal solito". Un giochino: doppietta di Hamsik e rigore al 90’, chi lo tira? "Non vado a prendermi il pallone. Aspetto me lo diano i miei compagni, che mi spingano. Qualche rigore l’ho sbagliato, non ricordo e non voglio neanche sapere quanti. In quel caso non penso mi accada di sbagliarlo, farei il possibile. Il miglior Hamsik di sempre? Non possono che essere d’accordo, è la miglior stagione della carriera. Mi sono piaciuto e penso di dovere tanto a Sarri, a questa squadra in cui riusciamo a giocare in maniera fantastica e a De Laurentiis che tiene questa società stabilmente tra le grandi. Ed è lì che vogliamo rimanere. Esprimiamo il più bel calcio d’Europa. Lo dicono innanzitutto gli altri ma in certe prestazioni è indiscutibile la qualità del nostro calcio. La partita con il Real Madrid è stata la più bella, peccato sia durato solo 45 minuti. Stavamo per compiere un’impresa. Rimpianti? Non per quella serata quanto per i punti che abbiamo lasciato per strada in campionato. Ripenso alle partite al San Paolo contro Lazio, Sassuolo e Palermo. Pensate un po’ dove saremmo adesso. Alle spalle della Juventus, contro la quale abbiamo dato vita a due sfide entusiasmanti, a dimostrazione della nostra crescita. Nel girone di ritorno abbiamo gli stessi punti dei bianconeri, vuol dire che siamo vicinissimi a loro. Paghiamo il distacco accumulato nella prima parte del campionato ma ci manca poco, questo hanno detto gli ultimi 180 minuti in cui ci siamo incrociati. La Juventus però ha meritato, giusto che sia prima. La Roma? Sono padroni del loro destino, cinque punti per superarli non sono pochi. Ma noi ci crediamo. Iniziamo a vincerle tutte, poi vediamo se la Roma sarà capace di mantenere lo stesso passo. Pronostici non ne faccio, speranze ne ho. Sarà uno straordinario finale di stagione, con i giallorossi chiaramente in vantaggio. Con il calendario non ci gioco, anche se ho ben chiare le sfide che ci aspettano. Non è possibile fare una graduatoria di difficoltà, tra noi e la Roma, ogni volta può scapparci l’imprevisto. Chi gioca non fa calcoli, è consapevole di doversi misurare sempre con nuove difficoltà". Simone Inzaghi ha detto: "Hamsik è il più forte calciatore della Serie A". "E mi ha fatto davvero piacere perché lo pensa e perché lo ha detto. Arriva da un allenatore che sul campo sta dimostrato tutte le sue capacità e che guida una delle formazioni protagoniste del campionato. E’ stato bello scoprire la sua stima, grazie di cuore".

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NAPOLI - Marek Hamsik, centrocampista e capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Se penso che sono a tre reti dal primo posto nella classifica dei marcatori della storia del Napoli? Certo che sì. Però senza farmene un’ossessione. Sono che non c’è altro da fare che segnare per arrivare a 115 ed affiancare Maradona. Tre gol sembrano pochi rispetto ai 112 che ho già fatto, forse lo sono. La cifra che ho raggiunto mi sembra di assoluto rispetto per un centrocampista. Non mi chiedete se, quando ero ragazzo, avrei potuto immaginarlo perché è un’idea che non mi è mai passata per la testa. secondo le statistiche sul finale di stagione non ho mai segnato più di due gol nelle ultime sette giornate? Vuol dire che sento il peso della stanchezza della prima fase e adesso anche quello della vecchiaia, considerato che vado per i trent’anni. Certo, pure voi, andare a scovare certi particolari… Vorrà dire che mi toccherà aspettare l’anno prossimo. In ogni caso sarà un’emozione. Se penso che nella storia del Napoli posso raggiungere il più grande di sempre e magari anche batterlo. Quel giorno, quando mi capiterà di eguagliarlo e batterlo, sarò fiero di me. Potrò andare orgoglioso di esserci riuscito. Esultanza? Non la preparo, però sospetto che possa essere una gioia diversa dal solito". Un giochino: doppietta di Hamsik e rigore al 90’, chi lo tira? "Non vado a prendermi il pallone. Aspetto me lo diano i miei compagni, che mi spingano. Qualche rigore l’ho sbagliato, non ricordo e non voglio neanche sapere quanti. In quel caso non penso mi accada di sbagliarlo, farei il possibile. Il miglior Hamsik di sempre? Non possono che essere d’accordo, è la miglior stagione della carriera. Mi sono piaciuto e penso di dovere tanto a Sarri, a questa squadra in cui riusciamo a giocare in maniera fantastica e a De Laurentiis che tiene questa società stabilmente tra le grandi. Ed è lì che vogliamo rimanere. Esprimiamo il più bel calcio d’Europa. Lo dicono innanzitutto gli altri ma in certe prestazioni è indiscutibile la qualità del nostro calcio. La partita con il Real Madrid è stata la più bella, peccato sia durato solo 45 minuti. Stavamo per compiere un’impresa. Rimpianti? Non per quella serata quanto per i punti che abbiamo lasciato per strada in campionato. Ripenso alle partite al San Paolo contro Lazio, Sassuolo e Palermo. Pensate un po’ dove saremmo adesso. Alle spalle della Juventus, contro la quale abbiamo dato vita a due sfide entusiasmanti, a dimostrazione della nostra crescita. Nel girone di ritorno abbiamo gli stessi punti dei bianconeri, vuol dire che siamo vicinissimi a loro. Paghiamo il distacco accumulato nella prima parte del campionato ma ci manca poco, questo hanno detto gli ultimi 180 minuti in cui ci siamo incrociati. La Juventus però ha meritato, giusto che sia prima. La Roma? Sono padroni del loro destino, cinque punti per superarli non sono pochi. Ma noi ci crediamo. Iniziamo a vincerle tutte, poi vediamo se la Roma sarà capace di mantenere lo stesso passo. Pronostici non ne faccio, speranze ne ho. Sarà uno straordinario finale di stagione, con i giallorossi chiaramente in vantaggio. Con il calendario non ci gioco, anche se ho ben chiare le sfide che ci aspettano. Non è possibile fare una graduatoria di difficoltà, tra noi e la Roma, ogni volta può scapparci l’imprevisto. Chi gioca non fa calcoli, è consapevole di doversi misurare sempre con nuove difficoltà". Simone Inzaghi ha detto: "Hamsik è il più forte calciatore della Serie A". "E mi ha fatto davvero piacere perché lo pensa e perché lo ha detto. Arriva da un allenatore che sul campo sta dimostrato tutte le sue capacità e che guida una delle formazioni protagoniste del campionato. E’ stato bello scoprire la sua stima, grazie di cuore".