L'Angolo
IL COMMENTO - Corbo: "De Laurentiis e Sarri insieme andranno oltre, impossibile immaginarli divisi, il Napoli non ha mai fatto meglio"
06.03.2017 12:06 di Napoli Magazine Fonte: Antonio Corbo per Repubblica

NAPOLI - Potevano vedersi solo lì, dove cominciano e finiscono i cinepanettoni. Dopo 40 minuti di parole e stoccate nella sede di Filmauro, ancora scossi per la tensione dell'incontro, De Laurentiis e Sarri si sono salutati con un abbraccio. Non tutto è stato chiarito, ma niente hanno nascosto: avevano molto da dirsi dopo la serataccia di Madrid, quando il presidente con la valigia già chiusa per il lungo viaggio a Los Angeles fu dominato da delusione ed ira. Aveva sperato davvero che il suo Napoli potesse imporre al Real Madrid tra le suggestioni del Bernabeu. E accusò in eurovisione il designer più fine del campionato italiano.
Manca un giorno alla seconda sfida con il Real Madrid, e ne sono passati 18 da quella sera. Nel calcio sono lunghi come anni. Il Napoli ancora sabato mattina era una scena in disordine, come un set dopo gli scontri western. Squadra compatta con l'allenatore, barricato nelle sue certezze, ma bruciavano le sconfitte con Atalanta e Juve. Della società, solo Cristiano Giuntoli gli è rimasto vicino, aiutandolo a riflettere sulle accuse del presidente. Una era stata esplicita: perché non gioca Rog? L'altra discutibile: perché il Napoli aveva lasciato in tribuna Pavoletti, acquistato d'urgenza? Per un ventottenne 12,5 milioni sono abbastanza nella logica commerciale di Aurelio De Laurentiis.
La formidabile vittoria sulla Roma ha spazzato i rancori, l'incontro alla Filmauro era opportuno, non ha chiarito tutte le incomprensioni ma ripristinato un rapporto professionale. Si era interrotto non a Madrid, ma il 16 ottobre dopo la gara di andata proprio con la Roma. Quando la sconfitta al San Paolo (1-3) non fu tollerata dal presidente: secondo lui, troppi degli acquisti non erano stati ancora schierati e valorizzati.
Ora i due si conoscono meglio. Avevano facce torve ma si sono guardati negli occhi. All'intelligenza di entrambi è affidato il definitivo rilancio del Napoli. De Laurentiis può vantarsi dopo la formidabile prova di Rog di averne sollecitato l'impiego. Ma non può neanche dimenticare i suoi errori. La sera del 15 febbraio scelse la sede ed il momento peggiori per polemizzare con Sarri. Dopo tredici anni, la sua eccentrica esuberanza lo porta a violare le regole elementari di un grande presidente: la chiassate in pubblico o gli algidi tweet, come il distacco frequente dalla squadra, affidata all'amministratore Chiavelli per la definizione dei premi.
Anche Sarri deve ammettere qualche ritardo: promuove titolare Rog solo il 28 febbraio contro la Juve, sette mesi dopo l'acquisto. Lo conferma con la Roma ed è un successo. Rog è il giocatore che mancava: un mediano di tecnica e sostanza, da alternare a Zielinski più scattante, di inserimenti esplosivi ma meno risoluto nei contrasti. Con Hamsik, Diawara ed Allan chi ha un centrocampo più forte e longevo?
Sarri con la costanza del suo insegnamento è oggi il tecnico italiano più interessante, maestro di calcio nuovo, profeta di grande futuro, tatticamente ha stravolto la Roma nel primo tempo. La vittoria gli consente di lottare con il Napoli per la seconda volta contro la Roma per l'ingresso in Champions senza preliminari. Un genio adorabile ma testardo: sarà perfetto quando attuerà i cambi di formazione e modulo non per necessità, ma per intuito e scelta.
De Laurentiis e Sarri insieme andranno oltre, impossibile immaginarli divisi. Il Napoli non ha mai fatto meglio. Stretta di mano e avanti Real.

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06/03/2024 - 12:06

NAPOLI - Potevano vedersi solo lì, dove cominciano e finiscono i cinepanettoni. Dopo 40 minuti di parole e stoccate nella sede di Filmauro, ancora scossi per la tensione dell'incontro, De Laurentiis e Sarri si sono salutati con un abbraccio. Non tutto è stato chiarito, ma niente hanno nascosto: avevano molto da dirsi dopo la serataccia di Madrid, quando il presidente con la valigia già chiusa per il lungo viaggio a Los Angeles fu dominato da delusione ed ira. Aveva sperato davvero che il suo Napoli potesse imporre al Real Madrid tra le suggestioni del Bernabeu. E accusò in eurovisione il designer più fine del campionato italiano.
Manca un giorno alla seconda sfida con il Real Madrid, e ne sono passati 18 da quella sera. Nel calcio sono lunghi come anni. Il Napoli ancora sabato mattina era una scena in disordine, come un set dopo gli scontri western. Squadra compatta con l'allenatore, barricato nelle sue certezze, ma bruciavano le sconfitte con Atalanta e Juve. Della società, solo Cristiano Giuntoli gli è rimasto vicino, aiutandolo a riflettere sulle accuse del presidente. Una era stata esplicita: perché non gioca Rog? L'altra discutibile: perché il Napoli aveva lasciato in tribuna Pavoletti, acquistato d'urgenza? Per un ventottenne 12,5 milioni sono abbastanza nella logica commerciale di Aurelio De Laurentiis.
La formidabile vittoria sulla Roma ha spazzato i rancori, l'incontro alla Filmauro era opportuno, non ha chiarito tutte le incomprensioni ma ripristinato un rapporto professionale. Si era interrotto non a Madrid, ma il 16 ottobre dopo la gara di andata proprio con la Roma. Quando la sconfitta al San Paolo (1-3) non fu tollerata dal presidente: secondo lui, troppi degli acquisti non erano stati ancora schierati e valorizzati.
Ora i due si conoscono meglio. Avevano facce torve ma si sono guardati negli occhi. All'intelligenza di entrambi è affidato il definitivo rilancio del Napoli. De Laurentiis può vantarsi dopo la formidabile prova di Rog di averne sollecitato l'impiego. Ma non può neanche dimenticare i suoi errori. La sera del 15 febbraio scelse la sede ed il momento peggiori per polemizzare con Sarri. Dopo tredici anni, la sua eccentrica esuberanza lo porta a violare le regole elementari di un grande presidente: la chiassate in pubblico o gli algidi tweet, come il distacco frequente dalla squadra, affidata all'amministratore Chiavelli per la definizione dei premi.
Anche Sarri deve ammettere qualche ritardo: promuove titolare Rog solo il 28 febbraio contro la Juve, sette mesi dopo l'acquisto. Lo conferma con la Roma ed è un successo. Rog è il giocatore che mancava: un mediano di tecnica e sostanza, da alternare a Zielinski più scattante, di inserimenti esplosivi ma meno risoluto nei contrasti. Con Hamsik, Diawara ed Allan chi ha un centrocampo più forte e longevo?
Sarri con la costanza del suo insegnamento è oggi il tecnico italiano più interessante, maestro di calcio nuovo, profeta di grande futuro, tatticamente ha stravolto la Roma nel primo tempo. La vittoria gli consente di lottare con il Napoli per la seconda volta contro la Roma per l'ingresso in Champions senza preliminari. Un genio adorabile ma testardo: sarà perfetto quando attuerà i cambi di formazione e modulo non per necessità, ma per intuito e scelta.
De Laurentiis e Sarri insieme andranno oltre, impossibile immaginarli divisi. Il Napoli non ha mai fatto meglio. Stretta di mano e avanti Real.

Fonte: Antonio Corbo per Repubblica