L'Angolo
L'ELOGIO - Bianchi: "Il Napoli è forte e può riscrivere la storia"
23.02.2018 13:32 di Napoli Magazine

NAPOLI - L'ex allenatore azzurro Ottavio Bianchi è intervenuto a Marte Sport Live: "L’Europa League è interessante dai quarti in poi, prima è difficile trovare le giuste motivazioni. Oggi l’obiettivo dichiarato del Napoli è lo scudetto ed è un obiettivo fattibile. Uscire dalle coppe sicuramente può agevolare, sia nella preparazione delle partite che nell’evitare microtraumi e infortuni. Più vivo il ricordo del mio Napoli o di quello di Sarri? C’è una differenza sostanziale, che spesso si tende a trascurare: quando sono arrivato al Napoli l’anno prima si lottava per la B, nonostante Bagni e Maradona. Oggi invece c’è più continuità ad alti livelli. Da anni il Napoli è ai vertici del calcio italiano". Quanto alle discussioni sulla qualità del gioco: "Sarri fa bene a sottolineare certi aspetti che sono importanti, ma si può apprezzare la bellezza del gioco, il feeling con la tifoseria e la qualità dello spettacolo, se poi alla fine non vinci – comunque – mancherà sempre qualcosa". "Ritrovo molto di quel connubio squadra e tifosi che c’era intorno al mio Napoli, questa è una squadra forte e può riscrivere la storia. Questa squadra è forte, lo era già perché aveva calciatori di qualità. Quando arrivai io a Napoli, la stagione precedente gli azzurri avevano lottato per non retrocedere, c’è una differenza netta. Questo Napoli però ora deve vincere, altrimenti non si è fatto nulla.Condivido l’analisi sul gioco di Sarri, sui record è giusto dire che il livello della Serie A è calato vistosamente negli ultimi anni. C’è una forbice enorme tra le prime due e le altre del campionato. Un po’ di tempo fa non era così, era difficile vincere sempre".

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23/02/2024 - 13:32

NAPOLI - L'ex allenatore azzurro Ottavio Bianchi è intervenuto a Marte Sport Live: "L’Europa League è interessante dai quarti in poi, prima è difficile trovare le giuste motivazioni. Oggi l’obiettivo dichiarato del Napoli è lo scudetto ed è un obiettivo fattibile. Uscire dalle coppe sicuramente può agevolare, sia nella preparazione delle partite che nell’evitare microtraumi e infortuni. Più vivo il ricordo del mio Napoli o di quello di Sarri? C’è una differenza sostanziale, che spesso si tende a trascurare: quando sono arrivato al Napoli l’anno prima si lottava per la B, nonostante Bagni e Maradona. Oggi invece c’è più continuità ad alti livelli. Da anni il Napoli è ai vertici del calcio italiano". Quanto alle discussioni sulla qualità del gioco: "Sarri fa bene a sottolineare certi aspetti che sono importanti, ma si può apprezzare la bellezza del gioco, il feeling con la tifoseria e la qualità dello spettacolo, se poi alla fine non vinci – comunque – mancherà sempre qualcosa". "Ritrovo molto di quel connubio squadra e tifosi che c’era intorno al mio Napoli, questa è una squadra forte e può riscrivere la storia. Questa squadra è forte, lo era già perché aveva calciatori di qualità. Quando arrivai io a Napoli, la stagione precedente gli azzurri avevano lottato per non retrocedere, c’è una differenza netta. Questo Napoli però ora deve vincere, altrimenti non si è fatto nulla.Condivido l’analisi sul gioco di Sarri, sui record è giusto dire che il livello della Serie A è calato vistosamente negli ultimi anni. C’è una forbice enorme tra le prime due e le altre del campionato. Un po’ di tempo fa non era così, era difficile vincere sempre".