L'Editoriale
G-FACTOR - Lucariello su "NM": Napoli, nelle mani di don Maurizio
31.03.2018 14:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - Nelle mani di don Maurizio. Bello o brutto non ce ne frega niente, a farla breve, giacchè l’unica cosa importante della giornata azzurra a Sassuolo sarà quella di portare a Napoli i tre punti. Quelli della speranza che sarebbero anche i punti della certezza di restare lassù in classifica in attesa che si compiano gli eventi legati alle nove partite al termine della stagione. Chissà cosa ne verrà fuori, Allegri non è tranquillo e lo fanno intendere tutte le sue osservazioni tese a tenere la Juventus sul pezzo su tutti i fronti. Sarri non è da meno. D’altronde si gioca la sua carta più importante della sua vita calcistica, portare la squadra del cuore allo scudetto, il terzo. Ed è una circostanza che gli crea dentro sensazioni incredibili. Entrerebbe nelle prime pagine della storia azzurra, accanto ai più grandi di tutti i tempi, in assoluto, tra Diego Armando Maradona, Ottavio Bianchi, Andrea Carnevale, Beppe Bruscolotti, Alessandro Renica, Antonio Careca e altri personaggi di così straordinario spessore. E’ rimasto tuttavia coi piedi ancorati a terra. E predica umiltà e concentrazione all’interno della casa azzurra di Castel Volturno, al fine di conservare la massima convinzione possibile nel potercela fare, senza sottovalutare chicchessia avversario. D’altronde siamo lì, allo sprint finale e sarebbe da stolti pensare che oggi ad esempio, gli avversari del Sassuolo benché tecnicamente di qualità inferiore, lascino passare indisturbati il Napoli. Ecco perché Sarri tiene tutti sotto pressione, nella maniera dovuta, nella misura giusta, evitando di portare tutti oltre ogni più logica esasperazione. Insomma, o va là o la spacca, al punto da porre da parte anche di ridiscutere con don Aurelio del suo nuovo contratto, tenendo sulle spine il patron del club di Castel Volturno costretto a fare buon viso e cattivo gioco. Nel senso che ADL quella nuova firma gliela vuole strappare ma non può che restare lì in attesa degli eventi. E se ne tormenta. Ma Sarri è irremovibile. Ora come ora è lui il più forte. Pensate un po’ se dovesse realizzare il sogno di tutti: diventerebbe il nuovo Re di Napoli.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

31/03/2024 - 14:27

NAPOLI - Nelle mani di don Maurizio. Bello o brutto non ce ne frega niente, a farla breve, giacchè l’unica cosa importante della giornata azzurra a Sassuolo sarà quella di portare a Napoli i tre punti. Quelli della speranza che sarebbero anche i punti della certezza di restare lassù in classifica in attesa che si compiano gli eventi legati alle nove partite al termine della stagione. Chissà cosa ne verrà fuori, Allegri non è tranquillo e lo fanno intendere tutte le sue osservazioni tese a tenere la Juventus sul pezzo su tutti i fronti. Sarri non è da meno. D’altronde si gioca la sua carta più importante della sua vita calcistica, portare la squadra del cuore allo scudetto, il terzo. Ed è una circostanza che gli crea dentro sensazioni incredibili. Entrerebbe nelle prime pagine della storia azzurra, accanto ai più grandi di tutti i tempi, in assoluto, tra Diego Armando Maradona, Ottavio Bianchi, Andrea Carnevale, Beppe Bruscolotti, Alessandro Renica, Antonio Careca e altri personaggi di così straordinario spessore. E’ rimasto tuttavia coi piedi ancorati a terra. E predica umiltà e concentrazione all’interno della casa azzurra di Castel Volturno, al fine di conservare la massima convinzione possibile nel potercela fare, senza sottovalutare chicchessia avversario. D’altronde siamo lì, allo sprint finale e sarebbe da stolti pensare che oggi ad esempio, gli avversari del Sassuolo benché tecnicamente di qualità inferiore, lascino passare indisturbati il Napoli. Ecco perché Sarri tiene tutti sotto pressione, nella maniera dovuta, nella misura giusta, evitando di portare tutti oltre ogni più logica esasperazione. Insomma, o va là o la spacca, al punto da porre da parte anche di ridiscutere con don Aurelio del suo nuovo contratto, tenendo sulle spine il patron del club di Castel Volturno costretto a fare buon viso e cattivo gioco. Nel senso che ADL quella nuova firma gliela vuole strappare ma non può che restare lì in attesa degli eventi. E se ne tormenta. Ma Sarri è irremovibile. Ora come ora è lui il più forte. Pensate un po’ se dovesse realizzare il sogno di tutti: diventerebbe il nuovo Re di Napoli.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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