L'Editoriale
VIDEO - Napoli, Edo De Laurentiis: "Rispetto per i tifosi, bisogna onorare maglia e stipendio!", tanti elogi per Montervino e Calaiò
19.11.2019 22:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il vice presidente del Napoli, Edo De Laurentiis presente alla cena di presentazione, da "D'Angelo Santa Caterina", della kermesse "4-4-2 - La Fiera del Calcio", ha rilasciato alcune dichiarazioni ai presenti: "Servirebbero figure come Calaiò e Montervino negli spogliatoi del calcio italiano. Montervino è un uomo che tiene alla società, lo stipendio mensile va rispettato, va onorata la maglia e la città. I giovani sono il futuro del calcio. A loro in tenera in età vanno inculcati i principi fondamentali del nostro sport, che non sono essenzialmente sportivi, ma anche umani e morali. I giocatori di oggi sono professionisti che guadagnano fior di milioni, sono dipendenti a tutti gli effetti di aziende. Il tifoso viene allo stadio per il giocatore quindi ci vuole rispetto, rispetto e rispetto. Mi ricordo una chiamata di Montervino in cui chiedeva a mio padre di tornare dalle proprie mogli dopo un ritiro di quattro settimane. Con il buon senso si ottiene tutto, bisogna rispettare il posto di lavoro, i ragazzi sono pur sempre dipendenti. Salendo di categoria per un calciatore cambiano le abitudini? Loro, (riferendosi a Calaiò e Montervino, ndr) hanno dimostrato di avere le p***e, hanno affrontato campi durissimi e ne sono usciti fuori da grandi vincitori”.

 

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19/11/2024 - 22:58

NAPOLI - Il vice presidente del Napoli, Edo De Laurentiis presente alla cena di presentazione, da "D'Angelo Santa Caterina", della kermesse "4-4-2 - La Fiera del Calcio", ha rilasciato alcune dichiarazioni ai presenti: "Servirebbero figure come Calaiò e Montervino negli spogliatoi del calcio italiano. Montervino è un uomo che tiene alla società, lo stipendio mensile va rispettato, va onorata la maglia e la città. I giovani sono il futuro del calcio. A loro in tenera in età vanno inculcati i principi fondamentali del nostro sport, che non sono essenzialmente sportivi, ma anche umani e morali. I giocatori di oggi sono professionisti che guadagnano fior di milioni, sono dipendenti a tutti gli effetti di aziende. Il tifoso viene allo stadio per il giocatore quindi ci vuole rispetto, rispetto e rispetto. Mi ricordo una chiamata di Montervino in cui chiedeva a mio padre di tornare dalle proprie mogli dopo un ritiro di quattro settimane. Con il buon senso si ottiene tutto, bisogna rispettare il posto di lavoro, i ragazzi sono pur sempre dipendenti. Salendo di categoria per un calciatore cambiano le abitudini? Loro, (riferendosi a Calaiò e Montervino, ndr) hanno dimostrato di avere le p***e, hanno affrontato campi durissimi e ne sono usciti fuori da grandi vincitori”.