NAPOLI - Non mi importa della classifica, non mi interessa nemmeno della posizione finale, questo Napoli è la squadra più forte d'Italia. Lo dico, convinto, dopo aver studiato i numeri e soprattutto dopo aver guardato negli occhi tutti i protagonisti e gli avversari del team Sarri, ad un passo dal traguardo dopo la lunga stagione vissuta. L'ho letto anche negli occhi dell'ex bandiera azzurra Ruud Krol, in tribuna Stampa, a seguire divertito questo Napoli. La Fiorentina, che ha perso 4-1 al San Paolo, non ha sbagliato partita, anche se il risultato finale questo lascia intendere. La maturità mentale raggiunta è impressionate, perchè il Napoli sa ormai di essere forte e di partire già con un paio di gol di vantaggio sugli avversari, forte del fantastico gioco costruito ad arte dall'allenatore. E allora, dunque, dispiace che questo spettacolo sia in dirittura d'arrivo. Ma cresce l'entusiasmo, in vista della prossima stagione. Mertens, ormai, va considerato un attaccante centrale. Sembra ormai un bomber di vecchia data, quello che quando ha mezzo pallone, seppur con un fazzoletto di terreno di gioco disponibile, non ti perdona. Ed infatti, dopo il palo nel primo tempo, non si è arreso ed ha fornito un assist al bacio a Insigne, senza dimenticare di timbrare il cartellino ben due volte. E se poi trova spazio anche Koulibaly nell'elenco dei marcatori ti vien da pensare che questa squadra davvero inizia a maturare, grazie pure ad un Reina provvidenziale in tre occasioni, con due ottimi interventi su Ilicic ed uno su Tello. In poche parole, un Napoli da applausi. Un plauso lo meritano tutto, con l'augurio che l'anno prossimo possa essere quello buono per il tricolore, fermo restando che questa stagione resta da incorniciare, anche senza trofei. Ma se ci si diverte così, anche i trofei passano in secondo piano, fermo restando la necessità di vincere. Diamo tempo al tempo.