L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "La luce di gioia nel cuore dei napoletani, oltre le bacheche!"
09.04.2018 16:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dalla depressione alla gioia, nel giro di 5 minuti. Tutti i 46.601 spettatori sugli spalti, più gli altri sparsi per il mondo, erano ben consapevoli che una sconfitta contro il Chievo, a questo punto della stagione, avrebbe significato l'addio ai sogni di gloria. Ma il calcio e' bello perche' non ha mai un copione gia' scritto, cosi' mentre in molti abbandonavano gli spalti, per eccesso di pessimismo, ecco l'imponderabile. Prima il pareggio di Milik di testa, da ariete puro, ottimamente imbeccato da Insigne, bersagliato eccessivamente per gli errori di misura, poi il boato di gioia per il gol decisivo allo scadere di Diawara, con un destro a giro, proprio alla Insigne! La strada resta in salita, ma un -4 dalla Juve tiene ancora aperta qualche speranza. Di sicuro da questa sfida ne emerge un aspetto: il Napoli è visibilmente stanco ed è forse giunto il momento di dare spazio dal primo minuto a chi finora di campo ne ha visto poco. Prendiamo Diawara: una prestazione non di certo esaltante, dettata dalla consapevolezza di essere in campo per la squalifica di Jorginho e per la poca continuità negli ultimi 5 mesi, ed un gol che però ha avuto un peso specifico enorme. Che dire di Milik? Ormai appare evidente che merita la maglia da titolare, ha un passo diverso rispetto ai compagni e agli avversari, oltre a tanta voglia di far gol. Tra gli appunti che avra' preso Sarri, anche gli scambi in rapidita' proprio tra l'attaccante slovacco e Mertens, che ha sbagliato il rigore ma è riuscito comunque a creare superiorita' numerica contro un Chievo arroccato in difesa, molto fortunato e cinico a sfruttare l'unico errore del duo Koulibaly-Tonelli, prima di piegarsi sotto i colpi del Napoli. Non sarà stata una finale di Champions League, non sarà questa una squadra che ha vinto o vincerà migliaia di trofei, ma dal San Paolo me ne sono uscito con un'immagine ancora viva negli occhi: la gioia dei tifosi per un gol vittoria, un semplice gol come avveniva in zona Mazzarri. Nel calcio si vive di emozioni e fin quando ci sarà questo pathos, come fu per il gol di Cavani al Lecce o di Denis al Milan, per intenderci, ci sarà sempre luce nel cuore dei napoletani. Non esistono solo le bacheche.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "La luce di gioia nel cuore dei napoletani, oltre le bacheche!"

di Napoli Magazine

09/04/2024 - 16:22

NAPOLI - Dalla depressione alla gioia, nel giro di 5 minuti. Tutti i 46.601 spettatori sugli spalti, più gli altri sparsi per il mondo, erano ben consapevoli che una sconfitta contro il Chievo, a questo punto della stagione, avrebbe significato l'addio ai sogni di gloria. Ma il calcio e' bello perche' non ha mai un copione gia' scritto, cosi' mentre in molti abbandonavano gli spalti, per eccesso di pessimismo, ecco l'imponderabile. Prima il pareggio di Milik di testa, da ariete puro, ottimamente imbeccato da Insigne, bersagliato eccessivamente per gli errori di misura, poi il boato di gioia per il gol decisivo allo scadere di Diawara, con un destro a giro, proprio alla Insigne! La strada resta in salita, ma un -4 dalla Juve tiene ancora aperta qualche speranza. Di sicuro da questa sfida ne emerge un aspetto: il Napoli è visibilmente stanco ed è forse giunto il momento di dare spazio dal primo minuto a chi finora di campo ne ha visto poco. Prendiamo Diawara: una prestazione non di certo esaltante, dettata dalla consapevolezza di essere in campo per la squalifica di Jorginho e per la poca continuità negli ultimi 5 mesi, ed un gol che però ha avuto un peso specifico enorme. Che dire di Milik? Ormai appare evidente che merita la maglia da titolare, ha un passo diverso rispetto ai compagni e agli avversari, oltre a tanta voglia di far gol. Tra gli appunti che avra' preso Sarri, anche gli scambi in rapidita' proprio tra l'attaccante slovacco e Mertens, che ha sbagliato il rigore ma è riuscito comunque a creare superiorita' numerica contro un Chievo arroccato in difesa, molto fortunato e cinico a sfruttare l'unico errore del duo Koulibaly-Tonelli, prima di piegarsi sotto i colpi del Napoli. Non sarà stata una finale di Champions League, non sarà questa una squadra che ha vinto o vincerà migliaia di trofei, ma dal San Paolo me ne sono uscito con un'immagine ancora viva negli occhi: la gioia dei tifosi per un gol vittoria, un semplice gol come avveniva in zona Mazzarri. Nel calcio si vive di emozioni e fin quando ci sarà questo pathos, come fu per il gol di Cavani al Lecce o di Denis al Milan, per intenderci, ci sarà sempre luce nel cuore dei napoletani. Non esistono solo le bacheche.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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