L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Le immagini parlano da sole, il Napoli mantiene la vetta senza macchie ed a testa alta: i due "non casi" da moviola vanno in archivio"
29.01.2018 19:23 di Napoli Magazine

NAPOLI - Comanda Napoli, primo in classifica con merito. Dopo un primo tempo non certamente brillante, è venuta fuori la netta differenza tecnica che ha chiuso ogni tipo di discorso. Vado subito al cuore delle discussioni che hanno infiammato il post partita: ero in Tribuna Stampa, il contatto Masina-Callejon mi è parso eclatante. Tra l'altro, con VAR e AVAR sempre attenti, le decisioni sono state valutate al millimetro, per cui nulla quaestio. Nulla da dire neanche dopo aver rivisto personalmente le azioni alla moviola, incluso il controllo di coscia di Koulibaly, che non ha mai toccato con il braccio il pallone, come si evince dalla foto copertina e dal video in allegato. Insomma due "non casi" da moviola. In sala stampa, dopo il 3-1, Donadoni ha svelato un colloquio avuto durante l'intervallo con Mazzoleni, il quale gli ha spiegato che sul tocco Masina-Callejon, avvenuto in area, non era possibile stabilire l'intensità del contatto. Dalla visuale del campo, ci puo' pure stare come interpretazione a caldo, ma, ripeto, visto in real time e al replay, il tocco su Callejon sbilancia l'attaccante del Napoli in corsa, per cui è stato ingenuo Masina a poggiare la mano sullo spagnolo e il rigore è stato piu' che giusto. Analizzando invece la prestazione nel complesso, nella prima frazione di gioco, e' giusto evidenziare un Napoli non proprio brillante in difesa: Chiriches non e' apparso in grande giornata, ha mandato in difficolta' anche lo stesso Koulibaly, mentre Rui e Hysaj hanno provato in piu' di un'occasione a metterci una pezza, con discreti risultati ad onor del vero, sulle ripartenze veloci di Palacio. Quest'ultimo e' calato vistosamente nel secondo tempo, insieme al pungente Dzemaili e a tutto il Bologna. Contemporaneamente e' venuto fuori il Napoli con la doppietta stratosferica di Dries Mertens, un fenomeno nel chiudere i giochi, prima dal dischetto e poi con una parabola a giro alla Roberto Baggio. Bene anche il centrocampo con il trio della quantita' e le frecce offensive, senza dimenticare nemmeno Reina, che al momento opportuno ha risposto con grande reattivita' su Palacio e Masina. Avanti Napoli, senza macchie e senza dubbi, una capolista da applausi per bellezza del gioco (come evidenziato da Sarri, acclamato dagli ultras all'esterno dell'impianto di Fuorigrotta con lo striscione "credi, sogna e osa") e concretezza (come piace ad Allegri e alla sua Juventus poco esaltante, ma molto fortunata soprattutto per le ingenuita' avversarie). 

 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

29/01/2024 - 19:23

NAPOLI - Comanda Napoli, primo in classifica con merito. Dopo un primo tempo non certamente brillante, è venuta fuori la netta differenza tecnica che ha chiuso ogni tipo di discorso. Vado subito al cuore delle discussioni che hanno infiammato il post partita: ero in Tribuna Stampa, il contatto Masina-Callejon mi è parso eclatante. Tra l'altro, con VAR e AVAR sempre attenti, le decisioni sono state valutate al millimetro, per cui nulla quaestio. Nulla da dire neanche dopo aver rivisto personalmente le azioni alla moviola, incluso il controllo di coscia di Koulibaly, che non ha mai toccato con il braccio il pallone, come si evince dalla foto copertina e dal video in allegato. Insomma due "non casi" da moviola. In sala stampa, dopo il 3-1, Donadoni ha svelato un colloquio avuto durante l'intervallo con Mazzoleni, il quale gli ha spiegato che sul tocco Masina-Callejon, avvenuto in area, non era possibile stabilire l'intensità del contatto. Dalla visuale del campo, ci puo' pure stare come interpretazione a caldo, ma, ripeto, visto in real time e al replay, il tocco su Callejon sbilancia l'attaccante del Napoli in corsa, per cui è stato ingenuo Masina a poggiare la mano sullo spagnolo e il rigore è stato piu' che giusto. Analizzando invece la prestazione nel complesso, nella prima frazione di gioco, e' giusto evidenziare un Napoli non proprio brillante in difesa: Chiriches non e' apparso in grande giornata, ha mandato in difficolta' anche lo stesso Koulibaly, mentre Rui e Hysaj hanno provato in piu' di un'occasione a metterci una pezza, con discreti risultati ad onor del vero, sulle ripartenze veloci di Palacio. Quest'ultimo e' calato vistosamente nel secondo tempo, insieme al pungente Dzemaili e a tutto il Bologna. Contemporaneamente e' venuto fuori il Napoli con la doppietta stratosferica di Dries Mertens, un fenomeno nel chiudere i giochi, prima dal dischetto e poi con una parabola a giro alla Roberto Baggio. Bene anche il centrocampo con il trio della quantita' e le frecce offensive, senza dimenticare nemmeno Reina, che al momento opportuno ha risposto con grande reattivita' su Palacio e Masina. Avanti Napoli, senza macchie e senza dubbi, una capolista da applausi per bellezza del gioco (come evidenziato da Sarri, acclamato dagli ultras all'esterno dell'impianto di Fuorigrotta con lo striscione "credi, sogna e osa") e concretezza (come piace ad Allegri e alla sua Juventus poco esaltante, ma molto fortunata soprattutto per le ingenuita' avversarie). 

 

 

 
 
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