L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Lode a te Dries Mertens, ti vogliamo sempre così cazzimmoso! Ti toglierei dal campo solo in caso di mancanza di ossigeno..."
18.09.2017 19:57 di Napoli Magazine

NAPOLI - "Ah, come gioca bene il Napoli", avrebbe esclamato oggi il caro e compianto amico Maurizio Mosca, dopo il 6-0 degli azzurri sul Benevento. Probabilmente in molti diranno che il livello degli avversari non era all'altezza del team Sarri, ma poco importa. Sono chiacchiere irrilevanti. I numeri parlano chiaro, il tabellino pure. Vedere un Napoli in vantaggio di 4 gol, dopo appena 31 minuti, con un Reina inoperoso, Insigne su di giri, Callejon in ogni dove ed Allan goleador, lascia spazio a poche considerazioni. La risposta c'è stata. E bene ha fatto Sarri a mandare in campo i titolarissimi, perche' proprio da loro ha avuto il calcio definitivo agli spettri post Shakhtar. Una nube che si era insinuata nella testa dei giocatori, spazzata via a suon di gol. Sei reti sono tante e vanno celebrate con toni trionfalistici. Di sicuro rappresentano un buon carico di benzina in vista della sfida infrasettimanale contro la Lazio all'Olimpico, test di prestigio e sicuramente molto impegnativo. Ma intanto, e' giusto godere per la rotonda vittoria sul Benevento, presentatosi al San Paolo con belle intenzioni che pero' sono rimaste tali. Mai in partita gli uomini di Baroni, finito suo malgrado a fare lo sparring partner della domenica azzurra. Alla festa del gol è mancato solo Marek Hamsik, ma il capitano sa bene che al momento opportuno ritrovera' anche la rete. In occasione del calcio di rigore, in realta', Sarri aveva provato a sponsorizzare lo slovacco per il tiro dagli undici metri, pensando che fosse ad un gol dal record di Maradona, per stessa ammissione del tecnico in sala stampa. Mancandone tre per superare il Pibe de Oro, via libera a Mertens, appropriatosi del pallone, che in realta' avrebbe dovuto calciare Jorginho, per firmare la sua tripletta personale. Gesto "cazzimmoso", o egoistico che dir si voglia, ma ha fatto bene il numero 14 partenopeo. W la convinzione di Dries Mertens, che ha dimostrato di essere il faro dell'attacco del Napoli. Non me ne voglia Milik, ma toglierei il belga dal campo solo in caso di mancanza di ossigeno.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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di Napoli Magazine

18/09/2024 - 19:57

NAPOLI - "Ah, come gioca bene il Napoli", avrebbe esclamato oggi il caro e compianto amico Maurizio Mosca, dopo il 6-0 degli azzurri sul Benevento. Probabilmente in molti diranno che il livello degli avversari non era all'altezza del team Sarri, ma poco importa. Sono chiacchiere irrilevanti. I numeri parlano chiaro, il tabellino pure. Vedere un Napoli in vantaggio di 4 gol, dopo appena 31 minuti, con un Reina inoperoso, Insigne su di giri, Callejon in ogni dove ed Allan goleador, lascia spazio a poche considerazioni. La risposta c'è stata. E bene ha fatto Sarri a mandare in campo i titolarissimi, perche' proprio da loro ha avuto il calcio definitivo agli spettri post Shakhtar. Una nube che si era insinuata nella testa dei giocatori, spazzata via a suon di gol. Sei reti sono tante e vanno celebrate con toni trionfalistici. Di sicuro rappresentano un buon carico di benzina in vista della sfida infrasettimanale contro la Lazio all'Olimpico, test di prestigio e sicuramente molto impegnativo. Ma intanto, e' giusto godere per la rotonda vittoria sul Benevento, presentatosi al San Paolo con belle intenzioni che pero' sono rimaste tali. Mai in partita gli uomini di Baroni, finito suo malgrado a fare lo sparring partner della domenica azzurra. Alla festa del gol è mancato solo Marek Hamsik, ma il capitano sa bene che al momento opportuno ritrovera' anche la rete. In occasione del calcio di rigore, in realta', Sarri aveva provato a sponsorizzare lo slovacco per il tiro dagli undici metri, pensando che fosse ad un gol dal record di Maradona, per stessa ammissione del tecnico in sala stampa. Mancandone tre per superare il Pibe de Oro, via libera a Mertens, appropriatosi del pallone, che in realta' avrebbe dovuto calciare Jorginho, per firmare la sua tripletta personale. Gesto "cazzimmoso", o egoistico che dir si voglia, ma ha fatto bene il numero 14 partenopeo. W la convinzione di Dries Mertens, che ha dimostrato di essere il faro dell'attacco del Napoli. Non me ne voglia Milik, ma toglierei il belga dal campo solo in caso di mancanza di ossigeno.

 

 

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