L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, dai segnali di ADL alle parole di Sarri, la scelta vincente"
07.05.2018 16:41 di Napoli Magazine

NAPOLI - La Juventus è campione d'Italia, ormai è solo una formalità per darne l'ufficialità. La Vecchia Signora ha potuto godere di distrazioni, più o meno gravi, dei direttori di gara che le hanno permesso di conseguire le ultime vittorie in carrozza. Un caso fortuito che, fatalmente, ha dato una stoccata definitiva al Napoli, già stanco di suo e mentalmente fragile alla notizia dei successi bianconeri. Var o non Var, il Napoli ha lottato fin quando ha potuto. E a un certo punto ha mollato. In questa lunga cavalcata verso il sogno nel cuore dei tifosi, un elogio va fatto proprio a loro: ai supporters azzurri, che non hanno mai abbandonato la squadra. In 50mila per assistere ad una quasi vittoria, con i ritorni al gol di Mertens e Hamsik, sfuggita per due distrazioni in difesa. Due leggerezze, che hanno consegnato di fatto a Sarri e Mazzarri un pari che poco serve ad entrambi. Ora ci si interroga sul futuro. In un momento così delicato, la chiarezza è fondamentale. E per essere tali bisogna partire dal vertice della piramide. Le anticipazioni delle dichiarazioni di ADL, ad una parte della carta stampata, hanno creato trambusto, esacerbando gli animi dei tifosi. De Laurentiis, anche se ha preferito, sbagliando, di non parlare in una conferenza stampa a reti unificate in diretta tv, web e radio, che gli avrebbe evitato molte polemiche e tanti attacchi verbali ricevuti al San Paolo dagli spalti, non ha detronizzato Sarri. Le sue parole, però, sembrano ricordare quelle pronunciate in passato sia per Mazzarri che per Benitez: "Per me può restare, decida lui". E a tal proposito, nella conferenza stampa post partita, le mie tre semplici domande all'allenatore partenopeo sono state un assist chiaro ed inequivocabile: "Quant'è forte la tentazione di restare dinanzi ad una manifestazione d'amore così grande?". Tanta, giustamente, ma spesso non basta l'amore a farti restare. Mi sono calato nei suoi panni... Come si fa, dopo che un pubblico intero ti ama ed acclama, con la Curva B che scrive su uno striscione "Sarri uno di noi", a lasciare tutti ed andare altrove? Dipendesse solo dall'affetto della gente, Sarri non avrebbe dubbi. Resterebbe a vita, come da lui stesso dichiarato. E se anche Hamsik gli chiede di restare significa che, in cuor suo, sa bene che iniziare una nuova stagione con il Napoli significherebbe vincere a tutti i costi qualcosa. Dopo 3 anni, la bellezza del gioco e negli occhi di tutti, ma per continuare il progetto servirebbero colpi mirati, top players presi dal Bayern o dal Real Madrid. Prospettiva difficile da sostenere in termini economici. Dei tanti nomi finiti nel mirino di ADL, finora solo quello di Giampaolo, in stile Sarri e Mazzarri, rappresenterebbe la scelta per iniziare un nuovo progetto, ripartendo chiaramente da zero e dandogli fiducia. Pensieri e parole che si affollano nella testa di chi deve prendere decisioni, strizzando l'occhio a Conte ed Ancelotti, per vedere se l'idea può stuzzicarli, mentre non esclude il colpo di teatro finale. Ripartire da Sarri vorrebbe dire un'assunzione di responsabilita' notevole, con una città che intanto si è schierata dalla parte dell'allenatore e che vuole, nel contempo, vincere. La scelta vincente, di ripartire insieme, sarebbe gradita alla piazza, confermando i migliori e rischiando qualche milione in più sul mercato. Chi vivrà vedrà. 

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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07/05/2024 - 16:41

NAPOLI - La Juventus è campione d'Italia, ormai è solo una formalità per darne l'ufficialità. La Vecchia Signora ha potuto godere di distrazioni, più o meno gravi, dei direttori di gara che le hanno permesso di conseguire le ultime vittorie in carrozza. Un caso fortuito che, fatalmente, ha dato una stoccata definitiva al Napoli, già stanco di suo e mentalmente fragile alla notizia dei successi bianconeri. Var o non Var, il Napoli ha lottato fin quando ha potuto. E a un certo punto ha mollato. In questa lunga cavalcata verso il sogno nel cuore dei tifosi, un elogio va fatto proprio a loro: ai supporters azzurri, che non hanno mai abbandonato la squadra. In 50mila per assistere ad una quasi vittoria, con i ritorni al gol di Mertens e Hamsik, sfuggita per due distrazioni in difesa. Due leggerezze, che hanno consegnato di fatto a Sarri e Mazzarri un pari che poco serve ad entrambi. Ora ci si interroga sul futuro. In un momento così delicato, la chiarezza è fondamentale. E per essere tali bisogna partire dal vertice della piramide. Le anticipazioni delle dichiarazioni di ADL, ad una parte della carta stampata, hanno creato trambusto, esacerbando gli animi dei tifosi. De Laurentiis, anche se ha preferito, sbagliando, di non parlare in una conferenza stampa a reti unificate in diretta tv, web e radio, che gli avrebbe evitato molte polemiche e tanti attacchi verbali ricevuti al San Paolo dagli spalti, non ha detronizzato Sarri. Le sue parole, però, sembrano ricordare quelle pronunciate in passato sia per Mazzarri che per Benitez: "Per me può restare, decida lui". E a tal proposito, nella conferenza stampa post partita, le mie tre semplici domande all'allenatore partenopeo sono state un assist chiaro ed inequivocabile: "Quant'è forte la tentazione di restare dinanzi ad una manifestazione d'amore così grande?". Tanta, giustamente, ma spesso non basta l'amore a farti restare. Mi sono calato nei suoi panni... Come si fa, dopo che un pubblico intero ti ama ed acclama, con la Curva B che scrive su uno striscione "Sarri uno di noi", a lasciare tutti ed andare altrove? Dipendesse solo dall'affetto della gente, Sarri non avrebbe dubbi. Resterebbe a vita, come da lui stesso dichiarato. E se anche Hamsik gli chiede di restare significa che, in cuor suo, sa bene che iniziare una nuova stagione con il Napoli significherebbe vincere a tutti i costi qualcosa. Dopo 3 anni, la bellezza del gioco e negli occhi di tutti, ma per continuare il progetto servirebbero colpi mirati, top players presi dal Bayern o dal Real Madrid. Prospettiva difficile da sostenere in termini economici. Dei tanti nomi finiti nel mirino di ADL, finora solo quello di Giampaolo, in stile Sarri e Mazzarri, rappresenterebbe la scelta per iniziare un nuovo progetto, ripartendo chiaramente da zero e dandogli fiducia. Pensieri e parole che si affollano nella testa di chi deve prendere decisioni, strizzando l'occhio a Conte ed Ancelotti, per vedere se l'idea può stuzzicarli, mentre non esclude il colpo di teatro finale. Ripartire da Sarri vorrebbe dire un'assunzione di responsabilita' notevole, con una città che intanto si è schierata dalla parte dell'allenatore e che vuole, nel contempo, vincere. La scelta vincente, di ripartire insieme, sarebbe gradita alla piazza, confermando i migliori e rischiando qualche milione in più sul mercato. Chi vivrà vedrà. 

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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