L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, dal becero razzismo alla bottiglietta di Allan, l'orgoglio di essere partenopei e primi con 2 gol pienamente regolari!"
22.01.2018 14:14 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli resta solo al comando della classifica, dopo 21 giornate di campionato, piegando la "Bestia Nera" bergamasca tra le loro mura amiche. Un boccone duro da digerire, bloccato nella gola di molti. Dispiace per il buon Gasperini, che ha provato a piu' riprese ad arrampicarsi sugli specchi, con VARie e fantasiose tesi, atte a mascherare le pecche della prestazione positiva, ma non eccelsa, dei suoi. Il Napoli ha vinto con merito, con due gol regolari, firmati da Mertens e Hamsik, l'ultimo dei quali annullato per un fuorigioco a dir poco inesistente. Sulla rete di Mertens ho visto ed ascoltato scene e pareri incomprensibili: improvvisamente tutti tecnici ed esperti di linee e montaggi video, pronti a puntare il dito per 2 centimetri che, udite udite, per il VAR non contano. Gol regolare, quindi. Nessuno scandalo, anche se sul web si e' passati da #MertensACrotone a #MertensABergamo in un battito di clic. Il Napoli ha dato l'ennesima dimostrazione di carattere, tant'è che il team azzurro è stato piu' forte della discutibile direzione arbitrale di Orsato, il quale ha fischiato (e non fischiato) falli secondo un metro di giudizio piu' che indecifrabile, più forte dei cori razzisti contro il maestoso Koulibaly, più forte della bottiglietta lanciata su Allan (che ha ricordato l'episodio della monetina di Alemao), e piu' forte, per l'appunto, degli episodi da VAR. Una prova di personalità, dunque, che fa passare tutto in secondo piano, o quasi. Nei flash della partita, non può mancare la super parata di Reina sul mancino insidioso di Cristante, come non possono essere dimenticati la grinta e la costanza di Albiol, Jorginho, Allan e Callejon, con Hysaj, Rui e Zielinski abili a galleggiare sulla sufficienza. Bene anche i subentrati Rog (vicino al gol con un guizzo dei suoi), Maggio (per il possesso palla) e Hamsik (piu' forte della febbre). Mi e' piaciuto perfino il battibecco tra Insigne e Sarri al momento della sostituzione, due uomini veri, che non le mandano a dire. Questione di carattere, dicevamo. Per cui, solo applausi per questo Napoli, come quelli tributati dai 600 appassionati all'arrivo della squadra a Capodichino, una rosa che sa bene di poter solo migliorare. Con o senza innesti sul mercato, perche' in fondo al tunnel si intravedono gia' le sagome di Ghoulam e Milik, pronti a dare il proprio contributo nella corsa verso il sogno tricolore. Un Napoli che rende fieri di essere partenopei, una squadra che ha l'orgoglio nel proprio DNA. Avanti così!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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22/01/2024 - 14:14

NAPOLI - Il Napoli resta solo al comando della classifica, dopo 21 giornate di campionato, piegando la "Bestia Nera" bergamasca tra le loro mura amiche. Un boccone duro da digerire, bloccato nella gola di molti. Dispiace per il buon Gasperini, che ha provato a piu' riprese ad arrampicarsi sugli specchi, con VARie e fantasiose tesi, atte a mascherare le pecche della prestazione positiva, ma non eccelsa, dei suoi. Il Napoli ha vinto con merito, con due gol regolari, firmati da Mertens e Hamsik, l'ultimo dei quali annullato per un fuorigioco a dir poco inesistente. Sulla rete di Mertens ho visto ed ascoltato scene e pareri incomprensibili: improvvisamente tutti tecnici ed esperti di linee e montaggi video, pronti a puntare il dito per 2 centimetri che, udite udite, per il VAR non contano. Gol regolare, quindi. Nessuno scandalo, anche se sul web si e' passati da #MertensACrotone a #MertensABergamo in un battito di clic. Il Napoli ha dato l'ennesima dimostrazione di carattere, tant'è che il team azzurro è stato piu' forte della discutibile direzione arbitrale di Orsato, il quale ha fischiato (e non fischiato) falli secondo un metro di giudizio piu' che indecifrabile, più forte dei cori razzisti contro il maestoso Koulibaly, più forte della bottiglietta lanciata su Allan (che ha ricordato l'episodio della monetina di Alemao), e piu' forte, per l'appunto, degli episodi da VAR. Una prova di personalità, dunque, che fa passare tutto in secondo piano, o quasi. Nei flash della partita, non può mancare la super parata di Reina sul mancino insidioso di Cristante, come non possono essere dimenticati la grinta e la costanza di Albiol, Jorginho, Allan e Callejon, con Hysaj, Rui e Zielinski abili a galleggiare sulla sufficienza. Bene anche i subentrati Rog (vicino al gol con un guizzo dei suoi), Maggio (per il possesso palla) e Hamsik (piu' forte della febbre). Mi e' piaciuto perfino il battibecco tra Insigne e Sarri al momento della sostituzione, due uomini veri, che non le mandano a dire. Questione di carattere, dicevamo. Per cui, solo applausi per questo Napoli, come quelli tributati dai 600 appassionati all'arrivo della squadra a Capodichino, una rosa che sa bene di poter solo migliorare. Con o senza innesti sul mercato, perche' in fondo al tunnel si intravedono gia' le sagome di Ghoulam e Milik, pronti a dare il proprio contributo nella corsa verso il sogno tricolore. Un Napoli che rende fieri di essere partenopei, una squadra che ha l'orgoglio nel proprio DNA. Avanti così!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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