NAPOLI - Il Napoli a -1 dalla Roma non mi sorprende. Mentalmente, e per maturità, questo Napoli a mio avviso è già secondo e lo ha dimostrato durante questa stagione. Juventus a parte, i numeri parlano chiaro: per la prima volta, in un campionato, 4 vittorie nelle 4 partite contro le milanesi, 2 vittorie a Roma contro i giallorossi e contro la Lazio, ed in particolare le due vittorie a Milano non si verificavano dal 1932/33. Roba da capogiro, considerando anche le 11 vittorie in traferta, da record in serie A. Il calendario sorride al Napoli, che a questo punto può solo perderlo da solo il 2° posto. La Roma ormai appare in evidente difficoltà e, come previsto, dopo aver perso con la Lazio, non avrà certamente vita facile contro Milan e Juventus nelle prossime settimane. Il Napoli, dal canto suo, avrà di fronte Cagliari e Torino, per cui "l'operazione sorpasso" dovrà consumarsi proprio nelle prossime due settimane, per poi mantenere in discesa il carro durante le ultime due sfide (contro Fiorentina e Samp per il Napoli, mentre la Roma avrà dinanzi Chievo e Genoa, gare che partenopei e capitolini sulla carta possono vincere senza troppe difficoltà). I tre punti di Milano contro l'Inter, a mio avviso, sono stati fondamentali per la corsa al secondo posto ed al termine della stagione potrebbero risultare decisivi. Una vittoria da grande squadra per il Napoli, che dopo il gol di Callejon ha continuato a creare gioco ed azioni con Insigne, Zielinski e Mertens, fino ad arrivare a Rog e Milik. Da osservatore privilegiato dei fatti azzurri, non mi sono sfuggiti alcuni particolari. Stuzzicato dal sottoscritto, in conferenza stampa a Castel Volturno, sull'importanza di Mertens per la sua conferma alla guida del Napoli, Sarri ha dichiarato che una eventuale partenza del belga significherebbe la fine di un ciclo. Il mister ha poi aggiunto che non hai mai dichiarato di voler andare via da Napoli. Dunque Sarri ha affermato che la crescita del club, dal quale non intende separarsi, passa attraverso la conferma dei propri campioni. Conferma di Mertens, invocata nel post partita anche da Callejon e Insigne. E allora se Sarri non parte, se Callejon non parte e chiede la conferma di Mertens, se Insigne fa lo stesso e sostiene che il club ha un progetto vincente alla luce della sua conferma e che sa come convincere i propri campioni a restare, vuol dire che anche il belga resta. Questa è una mia deduzione. Il tempo ci dirà se ho interpretato bene o se mi sono sbagliato. Nel frattempo, tanto di cappello al team Sarri.