NAPOLI - Guardiolismo batte Sarrismo 4-2 al San Paolo, e permettetemi di dire che è un risultato troppo pesante, rotondo, di sicuro eccessivo per come si e' sviluppata la partita. Il Napoli ci ha provato, contro una formazione a dir poco stratosferica, dove in campo c'era gente, come Sanè e Sterling, che viaggiava a velocita' supersonica, e per questo motivo va ringraziato: nei primi 25 minuti gli uomini di Guardiola hanno avuto poco margine di azione, tant'e' vero che lo stesso allenatore, nel lungo elogio post partita, per certi versi anche un po' eccessivo, ha evidenziato la giustezza del gol di Insigne, frutto del "massacro" iniziale. Al di la' delle speranze ridotte al lumicino, per il passaggio agli Ottavi, dispiace per il pareggio svanito per errori evitabili di possesso palla svanito davanti alla propria area di rigore. In gare di questo livello, forse sarò rompiscatole, mi aspetto di piu' da un capitano esperto come Hamsik. Un po' come accaduto contro il Real Madrid con Ramos, sono arrivati due gol dai due centrali difensivi Otamendi e Stones, poi arricchiti da Aguero e Sterling. Dissento con chi ha perfino voluto vedere una qualche minima responsabiita' di Reina nelle reti subìte, frutto di azioni da manuale. Ma oltre a quest'aspetto, avrei voluto vedere la stessa partita con Ghoulam in campo fino alla fine: l'adattamento di Maggio prima e Hysaj poi hanno di fatto lasciato varchi fino a quel momento ben coperti dall'algerino. Nel post partita Sarri ha fatto capire che ora fara' di tutto per far progredire lo stato di forma di Mario Rui verso l'optimum, anche se, per stessa ammissione del tecnico, in termini di centimetri, non sara' un valore aggiunto per i palloni alti. Mi ha fatto riflettere la promessa di Guardiola, di vincere le prossime due partite, cosa che dovra' fare pure il Napoli per sperare in qualcosa di molto difficile in tutta onesta'. Personalmente, quando si inizia a dover contare sugli altri, di fiducia ne ho poca, non per mancanza di buona fede nel prossimo, ma perche' col City gia' agli Ottavi e lo Shakhtar a +6 sul Napoli, basta davvero poco per andare fuori. In questo momento storico, comunque, la priorita' diventa il campionato. Inutile girarci intorno, lo scudetto va cucito sul petto, senza se e senza ma, non per presunzione, ma perche' ci sono tutte le qualita' per riuscire nell'impresa. E la convinzione e' grande proprio dopo la doppia sfida col milionario City, che probabilmente, se andra' avanti su questi ritmi, vincera' con merito la Coppa dalle grandi orecchie. Ora si riparte dal Chievo, tre punti per ripartire, anzi per continuare la cavalcata verso il tricolore!