L'Editoriale
L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "Non fatelo arrabbiare, ditegli grazie"
12.03.2018 13:17 di Napoli Magazine

NAPOLI - Provo a mettermi nei panni di Maurizio Sarri, lo seguo da vicino per lavoro e per questo lo osservo da posizione privilegiata da quando ha messo piede a Napoli. Al di là del bel gioco e del "metodo sarriano", sottolineati perfino da Spalletti, va riconosciuto al tecnico un merito: a 10 giornate dalla fine del campionato, ha portato la sua squadra a contendere il titolo alla Juventus, dopo sei anni di dominio incontrastato in bianco e nero. Con pochi titolari, ma buoni, senza un ariete in attacco, dovendo far fronte a due infortuni pesantissimi e traendo il massimo da ogni singolo calciatore. A Milano contro l'Inter, è vero che ci sono stati soltanto 2 tiri nello specchio della porta, contro l'unico tiro nerazzurro, ma va anche detto che le due formazioni si sono affrontate tatticamente e mentalmente. I due portieri sono stati impegnati pochissimo, eccezion fatta per il tuffo di Reina con Skriniar bravo a colpire il palo di testa su punizione di Cancelo. Per il resto poco o nulla. L'Inter ha mostrato scarsa qualità ed una magra convinzione di poter scavalcare la linea difensiva partenopea, con Icardi e Perisic chiusi ad ogni timido affondo. Il Napoli non ha giocato male: di sicuro qualche singolo, mi viene da pensare ad esempio a Callejon, avrebbe potuto calibrare meglio qualche passaggio o tirare diversamente verso la porta di Handanovic, senza lasciarsi andare a leziosismi inconcludenti. Se prima il percorso verso lo scudetto si era fatto difficile, con i bianconeri virtualmente a +4 se batteranno in casa mercoledi' l'Atalanta nel recupero, ora lo e' ancora di piu'. Al Napoli non resta che provare a vincerle tutte, incluso lo scontro diretto del 22 aprile a Torino, successo che potrebbe non bastare se la Vecchia Signora non commetterà nemmeno un mezzo passo falso. In tal caso nulla da dire. Siamo uomini, non robot. E a Sarri perdoniamogli pure qualche parolina a caldo fuori posto, finora ha già fatto tantissimo. Non fatelo arrabbiare sottolineandogli cose che già sa, ditegli grazie, anche a microfoni spenti. Poi a fine stagione gli diremo che bisognava fare qualcosa in piu' in Europa e in Coppa Italia. "Si, ma con quali uomini?", dirà lui. E si ripartirà per una nuova stagione, magari con qualche pedina in piu' per far fronte in maniera adeguata a tutte le competizioni.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "Non fatelo arrabbiare, ditegli grazie"

di Napoli Magazine

12/03/2024 - 13:17

NAPOLI - Provo a mettermi nei panni di Maurizio Sarri, lo seguo da vicino per lavoro e per questo lo osservo da posizione privilegiata da quando ha messo piede a Napoli. Al di là del bel gioco e del "metodo sarriano", sottolineati perfino da Spalletti, va riconosciuto al tecnico un merito: a 10 giornate dalla fine del campionato, ha portato la sua squadra a contendere il titolo alla Juventus, dopo sei anni di dominio incontrastato in bianco e nero. Con pochi titolari, ma buoni, senza un ariete in attacco, dovendo far fronte a due infortuni pesantissimi e traendo il massimo da ogni singolo calciatore. A Milano contro l'Inter, è vero che ci sono stati soltanto 2 tiri nello specchio della porta, contro l'unico tiro nerazzurro, ma va anche detto che le due formazioni si sono affrontate tatticamente e mentalmente. I due portieri sono stati impegnati pochissimo, eccezion fatta per il tuffo di Reina con Skriniar bravo a colpire il palo di testa su punizione di Cancelo. Per il resto poco o nulla. L'Inter ha mostrato scarsa qualità ed una magra convinzione di poter scavalcare la linea difensiva partenopea, con Icardi e Perisic chiusi ad ogni timido affondo. Il Napoli non ha giocato male: di sicuro qualche singolo, mi viene da pensare ad esempio a Callejon, avrebbe potuto calibrare meglio qualche passaggio o tirare diversamente verso la porta di Handanovic, senza lasciarsi andare a leziosismi inconcludenti. Se prima il percorso verso lo scudetto si era fatto difficile, con i bianconeri virtualmente a +4 se batteranno in casa mercoledi' l'Atalanta nel recupero, ora lo e' ancora di piu'. Al Napoli non resta che provare a vincerle tutte, incluso lo scontro diretto del 22 aprile a Torino, successo che potrebbe non bastare se la Vecchia Signora non commetterà nemmeno un mezzo passo falso. In tal caso nulla da dire. Siamo uomini, non robot. E a Sarri perdoniamogli pure qualche parolina a caldo fuori posto, finora ha già fatto tantissimo. Non fatelo arrabbiare sottolineandogli cose che già sa, ditegli grazie, anche a microfoni spenti. Poi a fine stagione gli diremo che bisognava fare qualcosa in piu' in Europa e in Coppa Italia. "Si, ma con quali uomini?", dirà lui. E si ripartirà per una nuova stagione, magari con qualche pedina in piu' per far fronte in maniera adeguata a tutte le competizioni.

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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