L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Valeri nella "storia" come Ceccarini, Moreno e Mazzoleni"
01.03.2017 19:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Se penso a Juventus-Napoli, qual è la prima immagine che mi viene in mente? L'arbitro Valeri, non c'è dubbio, entrato nella storia del calcio come Ceccarini per lo scontro Iuliano-Ronaldo in Juventus-Inter del 1998, come Byron Moreno per Italia-Corea del Sud del 2002 o come la sestina guidata da Mazzoleni nel 2012 a Pechino nella finale di Supercoppa tra Juventus e Napoli. E mi dispiace doverlo dire, perchè non sono mai stato uno che si ferma all'errore arbitrale ma che ama approfondire i dettagli della singola partita. Ma in questo caso c'è poco da dire. Il primo tempo si è chiuso con il Napoli in vantaggio di un gol, siglato da Callejon su assist di Insigne, con qualche mugugno per la spinta (lieve ma c'e' stata) di Strinic su Dybala e il doppio intervento di Reina su Mandzukic e Lichtsteiner. Poi quello che non ti aspetti, ma analizziamo i singoli episodi. Ho visto e rivisto le immagini. Il primo rigore per fallo di Koulibaly su Dybala, per un pestone, si può dare. Nessuno nega nemmeno che Reina non si sia inteso col difensore senegalese, uscendo a vuoto in occasione del gol di Higuain, ma quello che non va giù è la dinamica della terza rete bianconera. Sul risultato di 2-1 la gara era ancora aperta e qui è entrato in scena l'arbitro, ignorando il fallo da rigore su Albiol. Errore clamoroso e dal quale è scaturito il contropiede che ha portato al penalty concesso per l'atterramento di Cuadrado quando è parso lapalissiamo il tocco di mano in anticipo del portiere antecedente all'impatto col colombiano. Calcia Dybala, 3-1, tutti a casa. Il signor Valeri, in questo caso, ha inciso sul risultato ed a casa, in fase di riflessione, dovrebbe restarci lui. In un mondo parallelo con regole diverse, probabilmente, appurato l'errore, il giudice sportivo avrebbe tolto un gol ai bianconeri con la prova tv, anche se a dir la verità i commenti post partita mi hanno lasciato a dir poco sorpreso. Nessuno nega la forza della Juventus, che avrebbe vinto ugualmente, ma non evidenziare errori così grossolani non mi è sembrato corretto. Di sicuro il calcio è uno sport opinabile e, anche se contestato, bene ha fatto il club a far sentire la propria voce attraverso due tesserati in una sorta di "comunicato stampa dal vivo". Non entro nel merito dei tweet. Ognuno può esprimere il proprio parere liberamente. So solo che un errore del genere ha pregiudicato l'accesso alla finale di Coppa Italia, fermo restando che al San Paolo il risultato può essere ribaltato. Ora calma e concentrazione. Lo sconfro diretto contro la Roma può valere tanto e poi c'è lo sfizio Real. Non è il momento di rattristarsi, ma di combattere.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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01/03/2024 - 19:00

NAPOLI - Se penso a Juventus-Napoli, qual è la prima immagine che mi viene in mente? L'arbitro Valeri, non c'è dubbio, entrato nella storia del calcio come Ceccarini per lo scontro Iuliano-Ronaldo in Juventus-Inter del 1998, come Byron Moreno per Italia-Corea del Sud del 2002 o come la sestina guidata da Mazzoleni nel 2012 a Pechino nella finale di Supercoppa tra Juventus e Napoli. E mi dispiace doverlo dire, perchè non sono mai stato uno che si ferma all'errore arbitrale ma che ama approfondire i dettagli della singola partita. Ma in questo caso c'è poco da dire. Il primo tempo si è chiuso con il Napoli in vantaggio di un gol, siglato da Callejon su assist di Insigne, con qualche mugugno per la spinta (lieve ma c'e' stata) di Strinic su Dybala e il doppio intervento di Reina su Mandzukic e Lichtsteiner. Poi quello che non ti aspetti, ma analizziamo i singoli episodi. Ho visto e rivisto le immagini. Il primo rigore per fallo di Koulibaly su Dybala, per un pestone, si può dare. Nessuno nega nemmeno che Reina non si sia inteso col difensore senegalese, uscendo a vuoto in occasione del gol di Higuain, ma quello che non va giù è la dinamica della terza rete bianconera. Sul risultato di 2-1 la gara era ancora aperta e qui è entrato in scena l'arbitro, ignorando il fallo da rigore su Albiol. Errore clamoroso e dal quale è scaturito il contropiede che ha portato al penalty concesso per l'atterramento di Cuadrado quando è parso lapalissiamo il tocco di mano in anticipo del portiere antecedente all'impatto col colombiano. Calcia Dybala, 3-1, tutti a casa. Il signor Valeri, in questo caso, ha inciso sul risultato ed a casa, in fase di riflessione, dovrebbe restarci lui. In un mondo parallelo con regole diverse, probabilmente, appurato l'errore, il giudice sportivo avrebbe tolto un gol ai bianconeri con la prova tv, anche se a dir la verità i commenti post partita mi hanno lasciato a dir poco sorpreso. Nessuno nega la forza della Juventus, che avrebbe vinto ugualmente, ma non evidenziare errori così grossolani non mi è sembrato corretto. Di sicuro il calcio è uno sport opinabile e, anche se contestato, bene ha fatto il club a far sentire la propria voce attraverso due tesserati in una sorta di "comunicato stampa dal vivo". Non entro nel merito dei tweet. Ognuno può esprimere il proprio parere liberamente. So solo che un errore del genere ha pregiudicato l'accesso alla finale di Coppa Italia, fermo restando che al San Paolo il risultato può essere ribaltato. Ora calma e concentrazione. Lo sconfro diretto contro la Roma può valere tanto e poi c'è lo sfizio Real. Non è il momento di rattristarsi, ma di combattere.

 

 

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