NAPOLI - La storiografia del calcio dirà, nei suoi racconti, che in tre atti il tentativo del Napoli di superare il Real Madrid si arenò al San Paolo dopo un buon inizio dei partenopei. Così, il film della partita di Champions avrà tre atti: il primo, con gli azzurri ben decisi a rincorrere ed afferrare la supremazia in campo. Il secondo, con il risveglio forte degli spagnoli per conquistare il risultato finale. Il terzo, con l'esaurimento della spinta e il sopravvento decisivo del Real. Un finale che conferma le previsioni, basate sulla forza ben nota del team iberico. Ma che sottolinea anche un buon giudizio sulla resistenza della squadra azzurra, che ha lasciato sul campo la difficile idea di superare il turno confermando, nello stesso tempo, diverse caratteristiche positive. Preciso e convinto il giudizio di Hamsik: ''Usciamo a testa alta, possiamo stare con i più grandi. Peccato per i gol presi sui calci piazzati. Lì dobbiamo migliorare''. Un giudizio non negativo viene anche dal comportamento del Napoli in fase offensiva. Nel primo tempo, 11 tiri verso la porta del Real. Dicono le statistiche che i madrileni non ne subivano tanti dal 2013. A testimonianza che gli azzurri si son battuti con determinazione contro quei fortissimi avversari. Perciò a fine partita la squadra è stata salutata con gli applausi dei tifosi. Segno di consapevolezza della superiorità tecnica degli avversari e di comprensione piena sulla positiva volontà dei calciatori azzurri. Il rapporto sempre vivo e forte tra sostenitori e squadra è un antico e straordinario elemento che rende tanto forte e particolare il loro legame di vicinanza e sostegno. All'insegna del semplice ma ''storico'' motto che riscalda i cuori: ''Forza Napoli'' .