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MISTER Z - Napoli, è Leandrinho la punta che manca all'appello?
05.09.2017 22:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Poche ore prima della chiusura del calcio mercato, il Napoli disponeva di quattro prime punte: Mertens, Milik, Pavoletti e Zapata. Nei momenti finali, a conclusione di serrate trattative, la società azzurra si è disfatta di Pavoletti, ceduto al Cagliari, e di Zapata, ingaggiato dalla Sampdoria. Sempre in extremis, Giuntoli ha formalizzato l'accordo con il Chievo per l'acquisizione del cartellino di Inglese che, però, è rimasto a Verona dove dovrebbe giocare fino alla fine della stagione appena cominciata. Risultato finale: il Napoli ha in rosa solo due prime punte. E' possibile, ci si chiede, che ad una decisione del genere, che sembra un azzardo, non abbia contribuito anche Maurizio Sarri? In sostanza il Napoli si è privato dell'apporto di Pavoletti e Zapata senza che l'allenatore fosse d'accordo? Impossibile. Sarri ha sicuramente detto la sua sull'argomento ed ha autorizzato la cessione delle due punte centrali. Altre domande che girano vorticosamente tra i tifosi all'indomani della chiusura della campagna acquisti sono le seguenti: e se uno dei due, tra Mertens e Milik, dovesse infortunarsi? E se uno dei due fosse squalificato? Il Napoli sarebbe costretto a presentarsi in partita con una panchina priva di ricambi in attacco. Non ne parliamo poi se le due circostanze, infortunio e squalifica, dovessero sommarsi. Basterebbe un'influenza di stagione per creare una pericolosa falla nella rosa dei disponibili. Non ci sarebbero prime punte da impiegare e occorrerebbe arrangiarsi con lo spostamento di uno tra Callejon o Insigne al centro dell'attacco. Tutto questo, perché? Per risparmiare gli ingaggi di Pavoletti e Zapata, è vero, e per raggranellare qualche milione di euro che, peraltro, non è stato neppure reinvestito, anche per mancanza di tempo. Poiché non credo che la società, con il consenso di Sarri, abbia agito in maniera scriteriata e sconsiderata, ritengo che dietro la decisione di privarsi delle due punte ci sia qualcosa di diverso. Ed allora penso a Leandrinho. Sarri lo ha tenuto sotto osservazione a Dimaro per un lungo periodo di tempo. Evidentemente l'allenatore si deve essere reso conto che, con tutti i limiti dovuti alla giovanissima età, il brasiliano ha della stoffa e che potrebbe essere utile alla prima squadra a partire già da questa stagione. A questo punto potrebbe essere lui la punta che manca all'appello. In sostanza Leandrinho troverebbe quantomeno un posto in panchina nel caso in cui uno fra Mertens e Milik dovesse risultare indisponibile. Ci sono quattro mesi di tempo per valutare l'effettiva capacità del giovane brasiliano di adeguarsi all'ambiente della prima squadra. Nel caso in cui la scelta si dovesse rivelare azzardata o prematura si potrebbe a gennaio anticipare l'arrivo di Inglese dal Chievo per completare la rosa.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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MISTER Z - Napoli, è Leandrinho la punta che manca all'appello?

di Napoli Magazine

05/09/2024 - 22:40

NAPOLI - Poche ore prima della chiusura del calcio mercato, il Napoli disponeva di quattro prime punte: Mertens, Milik, Pavoletti e Zapata. Nei momenti finali, a conclusione di serrate trattative, la società azzurra si è disfatta di Pavoletti, ceduto al Cagliari, e di Zapata, ingaggiato dalla Sampdoria. Sempre in extremis, Giuntoli ha formalizzato l'accordo con il Chievo per l'acquisizione del cartellino di Inglese che, però, è rimasto a Verona dove dovrebbe giocare fino alla fine della stagione appena cominciata. Risultato finale: il Napoli ha in rosa solo due prime punte. E' possibile, ci si chiede, che ad una decisione del genere, che sembra un azzardo, non abbia contribuito anche Maurizio Sarri? In sostanza il Napoli si è privato dell'apporto di Pavoletti e Zapata senza che l'allenatore fosse d'accordo? Impossibile. Sarri ha sicuramente detto la sua sull'argomento ed ha autorizzato la cessione delle due punte centrali. Altre domande che girano vorticosamente tra i tifosi all'indomani della chiusura della campagna acquisti sono le seguenti: e se uno dei due, tra Mertens e Milik, dovesse infortunarsi? E se uno dei due fosse squalificato? Il Napoli sarebbe costretto a presentarsi in partita con una panchina priva di ricambi in attacco. Non ne parliamo poi se le due circostanze, infortunio e squalifica, dovessero sommarsi. Basterebbe un'influenza di stagione per creare una pericolosa falla nella rosa dei disponibili. Non ci sarebbero prime punte da impiegare e occorrerebbe arrangiarsi con lo spostamento di uno tra Callejon o Insigne al centro dell'attacco. Tutto questo, perché? Per risparmiare gli ingaggi di Pavoletti e Zapata, è vero, e per raggranellare qualche milione di euro che, peraltro, non è stato neppure reinvestito, anche per mancanza di tempo. Poiché non credo che la società, con il consenso di Sarri, abbia agito in maniera scriteriata e sconsiderata, ritengo che dietro la decisione di privarsi delle due punte ci sia qualcosa di diverso. Ed allora penso a Leandrinho. Sarri lo ha tenuto sotto osservazione a Dimaro per un lungo periodo di tempo. Evidentemente l'allenatore si deve essere reso conto che, con tutti i limiti dovuti alla giovanissima età, il brasiliano ha della stoffa e che potrebbe essere utile alla prima squadra a partire già da questa stagione. A questo punto potrebbe essere lui la punta che manca all'appello. In sostanza Leandrinho troverebbe quantomeno un posto in panchina nel caso in cui uno fra Mertens e Milik dovesse risultare indisponibile. Ci sono quattro mesi di tempo per valutare l'effettiva capacità del giovane brasiliano di adeguarsi all'ambiente della prima squadra. Nel caso in cui la scelta si dovesse rivelare azzardata o prematura si potrebbe a gennaio anticipare l'arrivo di Inglese dal Chievo per completare la rosa.

 

 

Mario Zaccaria

 

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