Mister Z
MR Z - Caro Sarri, li vuoi cambiare?
18.10.2016 10:43 di Napoli Magazine

NAPOLI - Nelle scorse settimane, dopo una conferenza stampa durante la quale Maurizio Sarri aveva anticipato l'intenzione di dare spazio dopo la sosta per le partite delle Nazionali alla cinquina dei nuovi arrivati (Maksimovic, Tonelli, Giaccherini, Rog e Diawara), fino a quel momento non utilizzati, come forse i lettori di Napoli Magazine ricorderanno, avevamo dato fiducia al tecnico azzurro. Quella precisazione trasformava infatti in spiegabile e plausibile qualcosa che in quel momento appariva inspiegabile ed inammissibile. Dopo quella conferenza stampa, poi, Sarri era stato obbligato dall'infortunio riportato da Albiol all'inizio della partita con il Benfica a lanciare nella mischia anticipatamente rispetto al previsto Maksimovic, anche per l'infortunio che aveva già messo fuori gioco Chiriches. La partita con la Roma è stata la prima giocata dal Napoli dopo l'intermezzo internazionale e nuovi innesti (se si esclude, appunto, quello forzato di Maksimovic) non se ne sono visti. Negli spogliatoi durante l'intervista del dopo gara, Sarri, stimolato dalle domande dei cronisti, è tornato sull'argomento, ribadendo ancora una vota che Diawara e soprattutto Rog non sono ancora pronti e facendo capire che, per il momento, una loro utilizzazione non è da prendere in considerazione. Del croato, in particolare, l'allenatore ha detto che si allena con il Napoli da soli (?) 40 giorni che diventano 20 se si considerano i suoi reiterati impegni con la Nazionale. Ha poi aggiunto che Rog non comprende ancora l'italiano e non sa esprimersi nella nostra lingua, facendo capire che considera tale elemento un ulteriore ostacolo sulla lunga e tortuosa strada dell'inserimento. Di Tonelli, completamente guarito ormai da tempo dal fastidio al tendine rotuleo del ginocchio che lo ha messo fuori gioco per tutta la prima fase della stagione, non si parla neppure. Insomma Sarri, al di là delle parole, nei fatti conferma l'impressione che si ha di lui sin da quando è cominciata la sua avventura sulla panchina del Napoli: si affida ad un gruppo di 14-15 calciatori fidatissimi e non è aperto all'allargamento di questa lista. Le rotazioni non sono evidentemente gradite, anche se alla fine dello scorso campionato disse esplicitamente che con una rosa risicata come quella che gli era stata messa a disposizione, non poteva certo competere con la Juventus che poteva schierare addirittura due diverse squadre. Quest'anno gli acquisti - saranno anche di prospettiva, data la giovane età, ma sono indiscutibilmente anche di qualità - sono stati fatti, ma continuano a giocare sempre gli stessi. I chiarimenti forniti dall'allenatore, reiterati ormai come un mantra, cominciano a fare acqua e a diventare poco credibili, a mano a mano che passa il tempo. Di recente Sarri ha anche sostenuto che Diawara e Rog sono entrambi interdittori. Se così fosse non sarebbero indicati per dare il cambio a Jorginho e/o ad Hamsik, ma soltanto eventualmente ad Allan, al posto del quale, però, l'allenatore ha già utilizzato in diverse circostanze Zielinski. Tutto ciò che significa? Che si tratta di (quasi) inutili doppioni? Ed allora si può ipotizzare che l'acquisto dei due centrocampisti non sia stato da lui richiesto ma che si sia trattato di un'iniziativa della società. E se questo è vero, che cosa si deve pensare di Tonelli? Lo ha voluto Sarri o lo ha preso De Laurentiis, che ne annunciò l'ingaggio addirittura alla fine dello scorso campionato? E, per farla breve, i giocatori che non ha chiesto lui sono destinati a fare panchina per tutta la stagione (ve lo ricordate Grassi?) o hanno qualche speranza di mettere gli scarpini sul prato, una volta o l'altra? Tutti questi interrogativi saranno sciolti molto presto. Questa storia che Rog, diventato nel frattempo un pilastro della Nazionale croata, non può giocare nel Napoli perché non è ben inserito nei meccanismi tattici e perché parla una lingua diversa dalla nostra (ma il calcio, viene da chiedersi, si gioca con i piedi o con la bocca? E Milik, considerato da subito un titolare dall'allenatore, quando l'aveva imparato l'italiano?) fino a quando può reggere? Insomma il comportamento di Sarri apre interrogativi e scenari preoccupanti. Il Napoli ha bisogno di turnover come dimostrano le condizioni atletiche attuali di Jorginho ed anche di qualcun altro (Insigne, Hysaj, Maksimovic e lo stesso Callejon). Non vorremmo che, in attesa che Rog impari la lingua e che Diawara apprenda fino in fondo i segreti della linea del centrocampo nelle fasi di difesa e di impostazione, le avversarie dirette del Napoli si allontanino sempre di più in classifica. Se poi il problema è un altro, cioè quello che Sarri si fida solo dei giocatori espressamente scelti da lui e non da altri, allora lo dica esplicitamente, così almeno ce ne faremo una ragione.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

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18/10/2024 - 10:43

NAPOLI - Nelle scorse settimane, dopo una conferenza stampa durante la quale Maurizio Sarri aveva anticipato l'intenzione di dare spazio dopo la sosta per le partite delle Nazionali alla cinquina dei nuovi arrivati (Maksimovic, Tonelli, Giaccherini, Rog e Diawara), fino a quel momento non utilizzati, come forse i lettori di Napoli Magazine ricorderanno, avevamo dato fiducia al tecnico azzurro. Quella precisazione trasformava infatti in spiegabile e plausibile qualcosa che in quel momento appariva inspiegabile ed inammissibile. Dopo quella conferenza stampa, poi, Sarri era stato obbligato dall'infortunio riportato da Albiol all'inizio della partita con il Benfica a lanciare nella mischia anticipatamente rispetto al previsto Maksimovic, anche per l'infortunio che aveva già messo fuori gioco Chiriches. La partita con la Roma è stata la prima giocata dal Napoli dopo l'intermezzo internazionale e nuovi innesti (se si esclude, appunto, quello forzato di Maksimovic) non se ne sono visti. Negli spogliatoi durante l'intervista del dopo gara, Sarri, stimolato dalle domande dei cronisti, è tornato sull'argomento, ribadendo ancora una vota che Diawara e soprattutto Rog non sono ancora pronti e facendo capire che, per il momento, una loro utilizzazione non è da prendere in considerazione. Del croato, in particolare, l'allenatore ha detto che si allena con il Napoli da soli (?) 40 giorni che diventano 20 se si considerano i suoi reiterati impegni con la Nazionale. Ha poi aggiunto che Rog non comprende ancora l'italiano e non sa esprimersi nella nostra lingua, facendo capire che considera tale elemento un ulteriore ostacolo sulla lunga e tortuosa strada dell'inserimento. Di Tonelli, completamente guarito ormai da tempo dal fastidio al tendine rotuleo del ginocchio che lo ha messo fuori gioco per tutta la prima fase della stagione, non si parla neppure. Insomma Sarri, al di là delle parole, nei fatti conferma l'impressione che si ha di lui sin da quando è cominciata la sua avventura sulla panchina del Napoli: si affida ad un gruppo di 14-15 calciatori fidatissimi e non è aperto all'allargamento di questa lista. Le rotazioni non sono evidentemente gradite, anche se alla fine dello scorso campionato disse esplicitamente che con una rosa risicata come quella che gli era stata messa a disposizione, non poteva certo competere con la Juventus che poteva schierare addirittura due diverse squadre. Quest'anno gli acquisti - saranno anche di prospettiva, data la giovane età, ma sono indiscutibilmente anche di qualità - sono stati fatti, ma continuano a giocare sempre gli stessi. I chiarimenti forniti dall'allenatore, reiterati ormai come un mantra, cominciano a fare acqua e a diventare poco credibili, a mano a mano che passa il tempo. Di recente Sarri ha anche sostenuto che Diawara e Rog sono entrambi interdittori. Se così fosse non sarebbero indicati per dare il cambio a Jorginho e/o ad Hamsik, ma soltanto eventualmente ad Allan, al posto del quale, però, l'allenatore ha già utilizzato in diverse circostanze Zielinski. Tutto ciò che significa? Che si tratta di (quasi) inutili doppioni? Ed allora si può ipotizzare che l'acquisto dei due centrocampisti non sia stato da lui richiesto ma che si sia trattato di un'iniziativa della società. E se questo è vero, che cosa si deve pensare di Tonelli? Lo ha voluto Sarri o lo ha preso De Laurentiis, che ne annunciò l'ingaggio addirittura alla fine dello scorso campionato? E, per farla breve, i giocatori che non ha chiesto lui sono destinati a fare panchina per tutta la stagione (ve lo ricordate Grassi?) o hanno qualche speranza di mettere gli scarpini sul prato, una volta o l'altra? Tutti questi interrogativi saranno sciolti molto presto. Questa storia che Rog, diventato nel frattempo un pilastro della Nazionale croata, non può giocare nel Napoli perché non è ben inserito nei meccanismi tattici e perché parla una lingua diversa dalla nostra (ma il calcio, viene da chiedersi, si gioca con i piedi o con la bocca? E Milik, considerato da subito un titolare dall'allenatore, quando l'aveva imparato l'italiano?) fino a quando può reggere? Insomma il comportamento di Sarri apre interrogativi e scenari preoccupanti. Il Napoli ha bisogno di turnover come dimostrano le condizioni atletiche attuali di Jorginho ed anche di qualcun altro (Insigne, Hysaj, Maksimovic e lo stesso Callejon). Non vorremmo che, in attesa che Rog impari la lingua e che Diawara apprenda fino in fondo i segreti della linea del centrocampo nelle fasi di difesa e di impostazione, le avversarie dirette del Napoli si allontanino sempre di più in classifica. Se poi il problema è un altro, cioè quello che Sarri si fida solo dei giocatori espressamente scelti da lui e non da altri, allora lo dica esplicitamente, così almeno ce ne faremo una ragione.

 

 

Mario Zaccaria

 

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