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MR Z - Napoli: Milik continua a segnare, il fantasma della Mole non risponde, e si attende Gabbiadini
20.09.2016 16:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli è in testa alla classifica. Ha il miglior attacco con 12 reti segnate, il capocannoniere Callejon, con cinque gol realizzati in quattro partite, è l'unica squadra ancora imbattuta della serie A. Tutto va bene. Le prospettive sono rosee. Sarri deve ancora lanciare altri giocatori (Diawara, Rog, Tonelli, Giaccherini e Maksimovic) che sicuramente daranno un sostanzioso contributo alla squadra, contribuiranno ad incrementarne la forza ed il tasso tecnico e daranno la possibilità all'allenatore di effettuare continue rotazioni, in campionato ed in Champions. In questo quadro così positivo, però, c'è un neo, una nota stonata: Manolo Gabbiadini. Dopo le buone prove del precampionato, l'attaccante bergamasco non è riuscito a confermare quanto di positivo aveva fatto vedere. Al momento c'è una differenza abissale tra lui e Milik che non solo si è immediatamente integrato con la squadra, ma ha dimostrato chiaramente di essere un attaccante molto concreto, destinato a fare dimenticare definitivamente ai tifosi la traumatica partenza di Gonzalo Higuain. Gabbiadini, invece, continua ad arrancare, è troppo spesso assente dal gioco, avulso dalla manovra, impossibilitato a dare il suo contributo. Sarri, giustamente, continua quando può a riproporlo, sperando evidentemente che ritrovi presto la strada del gol e con essa anche la gioia, l'allegria che sembra aver smarrito. Il Napoli, d'altronde, dopo aver disperatamente cercato sul mercato qualcuno che lo sostituisse, si è arreso di fronte all'impossibilità di ingaggiare un top player ed ha deciso di tenersi Gabbiadini. Anzi la società gli sta preparando anche il rinnovo contrattuale, che sarà definito nei prossimi giorni e che legherà il calciatore bergamasco alla maglia azzurra fino al 2021, con ingaggio portato a 2,5 milioni di euro netti più bonus, per un totale raggiungibile di 3 milioni all'anno. Eppure, nonostante queste indicazioni positive, c'è qualcosa che non va. Probabilmente tutto è legato ad un equivoco di fondo. Gabbiadini non è una prima punta, come lo sono Higuain e Milik, e va in difficoltà proprio perchè Sarri lo utilizza in quel ruolo. Forse sarebbe meglio se l'allenatore lo schierasse, almeno nelle circostanze in cui ciò è possibile, come seconda punta esterna, un ruolo che Gabbiadini ha sempre ricoperto in maniera fruttuosa, anche quando giocava nella Sampdoria. E' chiaro che il tecnico non vuole mutare la struttura di gioco e soprattutto non vuole mai privarsi del contributo di Callejon, che non solo riesce ad  essere estremamente incisivo in area di rigore, soprattutto ora che non c'è più Higuain, fino ad essere diventato il capocannoniere del torneo, ma fa anche un incredibile lavoro a centrocampo e perfino in difesa, dando equilibrio a tutta la squadra. Eppure ci sono alcune circostanze, ad esempio quando il Napoli è impegnato on casa con squadre meno titolate, in cui Sarri qualche rischio calcolato potrebbe anche prenderlo e farci vedere Gabbiadini che cosa è capace di fare giocando nel suo vero ruolo. Diversamente questa situazione potrebbe continuare a trascinarsi, facendo sempre più perdere di fiducia al calciatore, mandandolo in crisi e contribuendo a renderlo ancor meno sorridente di quanto non appaia già oggi.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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MR Z - Napoli: Milik continua a segnare, il fantasma della Mole non risponde, e si attende Gabbiadini

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20/09/2024 - 16:40

NAPOLI - Il Napoli è in testa alla classifica. Ha il miglior attacco con 12 reti segnate, il capocannoniere Callejon, con cinque gol realizzati in quattro partite, è l'unica squadra ancora imbattuta della serie A. Tutto va bene. Le prospettive sono rosee. Sarri deve ancora lanciare altri giocatori (Diawara, Rog, Tonelli, Giaccherini e Maksimovic) che sicuramente daranno un sostanzioso contributo alla squadra, contribuiranno ad incrementarne la forza ed il tasso tecnico e daranno la possibilità all'allenatore di effettuare continue rotazioni, in campionato ed in Champions. In questo quadro così positivo, però, c'è un neo, una nota stonata: Manolo Gabbiadini. Dopo le buone prove del precampionato, l'attaccante bergamasco non è riuscito a confermare quanto di positivo aveva fatto vedere. Al momento c'è una differenza abissale tra lui e Milik che non solo si è immediatamente integrato con la squadra, ma ha dimostrato chiaramente di essere un attaccante molto concreto, destinato a fare dimenticare definitivamente ai tifosi la traumatica partenza di Gonzalo Higuain. Gabbiadini, invece, continua ad arrancare, è troppo spesso assente dal gioco, avulso dalla manovra, impossibilitato a dare il suo contributo. Sarri, giustamente, continua quando può a riproporlo, sperando evidentemente che ritrovi presto la strada del gol e con essa anche la gioia, l'allegria che sembra aver smarrito. Il Napoli, d'altronde, dopo aver disperatamente cercato sul mercato qualcuno che lo sostituisse, si è arreso di fronte all'impossibilità di ingaggiare un top player ed ha deciso di tenersi Gabbiadini. Anzi la società gli sta preparando anche il rinnovo contrattuale, che sarà definito nei prossimi giorni e che legherà il calciatore bergamasco alla maglia azzurra fino al 2021, con ingaggio portato a 2,5 milioni di euro netti più bonus, per un totale raggiungibile di 3 milioni all'anno. Eppure, nonostante queste indicazioni positive, c'è qualcosa che non va. Probabilmente tutto è legato ad un equivoco di fondo. Gabbiadini non è una prima punta, come lo sono Higuain e Milik, e va in difficoltà proprio perchè Sarri lo utilizza in quel ruolo. Forse sarebbe meglio se l'allenatore lo schierasse, almeno nelle circostanze in cui ciò è possibile, come seconda punta esterna, un ruolo che Gabbiadini ha sempre ricoperto in maniera fruttuosa, anche quando giocava nella Sampdoria. E' chiaro che il tecnico non vuole mutare la struttura di gioco e soprattutto non vuole mai privarsi del contributo di Callejon, che non solo riesce ad  essere estremamente incisivo in area di rigore, soprattutto ora che non c'è più Higuain, fino ad essere diventato il capocannoniere del torneo, ma fa anche un incredibile lavoro a centrocampo e perfino in difesa, dando equilibrio a tutta la squadra. Eppure ci sono alcune circostanze, ad esempio quando il Napoli è impegnato on casa con squadre meno titolate, in cui Sarri qualche rischio calcolato potrebbe anche prenderlo e farci vedere Gabbiadini che cosa è capace di fare giocando nel suo vero ruolo. Diversamente questa situazione potrebbe continuare a trascinarsi, facendo sempre più perdere di fiducia al calciatore, mandandolo in crisi e contribuendo a renderlo ancor meno sorridente di quanto non appaia già oggi.

 

 

Mario Zaccaria

 

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