Mister Z
MISTER Z - Napoli, sarà anche virtuale, ma è un titolo da godere!
12.01.2016 13:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Da più parti, all'indomani della vittoria del Napoli a Frosinone e della conquista da parte degli azzurri del titolo di Campioni d'inverno, mi è stato segnalato come alcuni importanti media nazionali avessero dato domenica sera molto più risalto alla vittoria della Juventus con la Sampdoria e conseguente conquista del secondo posto in classifica a pari merito con l'Inter, che non al primato del Napoli. Ho ricevuto messaggi in tal senso da un nugolo di tifosi, tra i quali cito gli amici Gigi Fedi, Bruno Ricciardelli ed i fratelli Antonio e Gianni Marigliano. Tutti si sono innervositi e mi hanno chiesto un parere 'tecnico', sul piano strettamente giornalistico, sull' 'impaginazione' decisa da tali media. La mia risposta è semplice: la giornata di domenica, giornalisticamente parlando, ha prodotto molte notizie, la più importante delle quali - quella, dunque, che meritava il maggiore spazio - era sicuramente la conquista da parte del Napoli del titolo (sia pure virtuale) di Campioni d'inverno. Segue, con un notevole distacco, la 'resurrezione' della Juventus che, grazie alla nona vittoria consecutiva, è sbarcata al secondo posto in classifica, dopo un clamoroso inseguimento. Altri spunti importanti: le sconfitte di Fiorentina ed Inter, le otto vittorie esterne (su dieci partite giocate) che uguagliano il record stabilito nella terzultima giornata della stagione 2012/2013. Come mai, allora, alcuni media hanno dato un rilievo eccessivo alla rimonta della Juventus rispetto alla conquista del primo posto in classifica a metà della stagione da parte del Napoli? Volete davvero che dia una risposta a questa domanda? Volere davvero che ricordi a tutti quanta e quale continui ad essere la capacità di alcune società sportive sull'asse Milano-Torino di incidere sul sistema dell'informazione? Evidentemente c'è una buona parte dei miei colleghi giornalisti che non vedeva l'ora di poter celebrare il 'ritorno' della Juventus e che sta già affilando le armi al solo pensiero che la squadra di Allegri, continuando imperterrita nella sua imperiosa cavalcata, possa ben presto raggiungere e superare anche il Napoli, andando brillantemente a vincere il suo ennesimo scudetto. E' di tutta evidenza che, sul piano squisitamente giornalistico, farebbe molto più comodo che il tricolore se lo aggiudicasse il Napoli. Il quinto scudetto consecutivo della Juventus servirebbe solo per soddisfare gli editori di almanacchi, ma sul popolo degli appassionati di calcio (salvo, ovviamente, i tifosi di stretta fede juventina) non potrebbe che avere lo stesso effetto soporifero di una camomilla. Che barba, che noia, che barba che noia avrebbe potuto commentare al verificarsi di una simile circostanza il formidabile e sempre compianto duo Vianello-Mondaini. Una vittoria del Napoli, invece, porterebbe una ventata nuova, un soffio di aria fresca, una linfa vitale al mondo del calcio italiano che non potrebbe che far bene a tutto il movimento. Ma questo ai tifosi, espliciti e più o meno occulti, della Juventus interessa ben poco. Quanto poi alla formidabile rimonta dei bianconeri, non è detto che debba per forza portare i frutti sperati. Spesso nel calcio sforzi psicofisici così prolungati si possono anche pagare e non sarebbe la prima volta che a rincorse a perdifiato fanno seguito improvvise e prolungate 'rotture' che ricordano l'ingloriosa fine di un cavallo bolso. E ci sono esempi nel recente passato da tenere presenti. Nella stagione 2007/2008 la Roma di Spalletti a febbraio aveva 11 punti di distacco dalla capolista Inter che si ridussero ad una sola lunghezza prima dell'ultima partita di campionato.  Alla fine del primo tempo dell'ultima giornata i giallorossi vincevano a Catania e l'Inter, anche in quella circostanza allenata da Mancini, pareggiava a Parma 0-0. Nella ripresa, però, Ibrahimovic segnò una doppietta ed il titolo andò ai nerazzurri. Non tutte le ciambelle escono con il buco e le grandi rimonte, a volte, preludono a grandissime delusioni. Perciò andiamo avanti per la nostra strada e, come predica giustamente Sarri, pensiamo al Sassuolo.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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12/01/2024 - 13:40

NAPOLI - Da più parti, all'indomani della vittoria del Napoli a Frosinone e della conquista da parte degli azzurri del titolo di Campioni d'inverno, mi è stato segnalato come alcuni importanti media nazionali avessero dato domenica sera molto più risalto alla vittoria della Juventus con la Sampdoria e conseguente conquista del secondo posto in classifica a pari merito con l'Inter, che non al primato del Napoli. Ho ricevuto messaggi in tal senso da un nugolo di tifosi, tra i quali cito gli amici Gigi Fedi, Bruno Ricciardelli ed i fratelli Antonio e Gianni Marigliano. Tutti si sono innervositi e mi hanno chiesto un parere 'tecnico', sul piano strettamente giornalistico, sull' 'impaginazione' decisa da tali media. La mia risposta è semplice: la giornata di domenica, giornalisticamente parlando, ha prodotto molte notizie, la più importante delle quali - quella, dunque, che meritava il maggiore spazio - era sicuramente la conquista da parte del Napoli del titolo (sia pure virtuale) di Campioni d'inverno. Segue, con un notevole distacco, la 'resurrezione' della Juventus che, grazie alla nona vittoria consecutiva, è sbarcata al secondo posto in classifica, dopo un clamoroso inseguimento. Altri spunti importanti: le sconfitte di Fiorentina ed Inter, le otto vittorie esterne (su dieci partite giocate) che uguagliano il record stabilito nella terzultima giornata della stagione 2012/2013. Come mai, allora, alcuni media hanno dato un rilievo eccessivo alla rimonta della Juventus rispetto alla conquista del primo posto in classifica a metà della stagione da parte del Napoli? Volete davvero che dia una risposta a questa domanda? Volere davvero che ricordi a tutti quanta e quale continui ad essere la capacità di alcune società sportive sull'asse Milano-Torino di incidere sul sistema dell'informazione? Evidentemente c'è una buona parte dei miei colleghi giornalisti che non vedeva l'ora di poter celebrare il 'ritorno' della Juventus e che sta già affilando le armi al solo pensiero che la squadra di Allegri, continuando imperterrita nella sua imperiosa cavalcata, possa ben presto raggiungere e superare anche il Napoli, andando brillantemente a vincere il suo ennesimo scudetto. E' di tutta evidenza che, sul piano squisitamente giornalistico, farebbe molto più comodo che il tricolore se lo aggiudicasse il Napoli. Il quinto scudetto consecutivo della Juventus servirebbe solo per soddisfare gli editori di almanacchi, ma sul popolo degli appassionati di calcio (salvo, ovviamente, i tifosi di stretta fede juventina) non potrebbe che avere lo stesso effetto soporifero di una camomilla. Che barba, che noia, che barba che noia avrebbe potuto commentare al verificarsi di una simile circostanza il formidabile e sempre compianto duo Vianello-Mondaini. Una vittoria del Napoli, invece, porterebbe una ventata nuova, un soffio di aria fresca, una linfa vitale al mondo del calcio italiano che non potrebbe che far bene a tutto il movimento. Ma questo ai tifosi, espliciti e più o meno occulti, della Juventus interessa ben poco. Quanto poi alla formidabile rimonta dei bianconeri, non è detto che debba per forza portare i frutti sperati. Spesso nel calcio sforzi psicofisici così prolungati si possono anche pagare e non sarebbe la prima volta che a rincorse a perdifiato fanno seguito improvvise e prolungate 'rotture' che ricordano l'ingloriosa fine di un cavallo bolso. E ci sono esempi nel recente passato da tenere presenti. Nella stagione 2007/2008 la Roma di Spalletti a febbraio aveva 11 punti di distacco dalla capolista Inter che si ridussero ad una sola lunghezza prima dell'ultima partita di campionato.  Alla fine del primo tempo dell'ultima giornata i giallorossi vincevano a Catania e l'Inter, anche in quella circostanza allenata da Mancini, pareggiava a Parma 0-0. Nella ripresa, però, Ibrahimovic segnò una doppietta ed il titolo andò ai nerazzurri. Non tutte le ciambelle escono con il buco e le grandi rimonte, a volte, preludono a grandissime delusioni. Perciò andiamo avanti per la nostra strada e, come predica giustamente Sarri, pensiamo al Sassuolo.

 

 

Mario Zaccaria

 

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