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MR Z - Napoli, mister Sarri e la variante tattica necessaria
16.02.2016 19:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - Più che perderla il Napoli, la partita di sabato sera mi pare che l'abbia vinta Allegri. Evidentemente l'allenatore della Juventus aveva studiato molto bene in televisione la gara giocata dal Carpi al San Paolo, la settimana precedente, risolta in favore degli azzurri solo grazie ad un rigore di Higuain. E così si deve essere reso conto che per opporsi al Napoli di quest' anno c'è un solo modo: mettere 11 uomini dentro la propria metà campo quando gli azzurri attaccano. Il resto - ha pensato Allegri (il quale peraltro lo ha onestamente ed esplicitamente ammesso a fine partita negli spogliatoi ed anche con un tweet notturno) lo deve fare la fortuna, se ne ha voglia. E la fortuna, ancora una volta allo Juventus Stadium, ne ha avuto voglia, piazzando un'anca di Albiol al punto giusto al momento giusto, per farle fare la deviazione decisiva sul tiro di Zaza. E' stato così che la Juventus si è presa la vittoria, i tre punti e la testa della classifica. Insomma, Allegri le ha indovinate tutte ed ha ancora una volta dimostrato con le sue 'italianissime' decisioni tattiche che il pragmatismo, la lucidità e l'intelligenza di certi allenatori nostrani non ha uguali al mondo. Qualcuno tra i miei colleghi, anche di testate molto importanti e qualificate, ha evidentemente visto un'altra partita perché è arrivato a parlare di 'vittoria meritata' da parte della Juventus. Tutto ciò mi delude e mi avvilisce al tempo stesso. Io sono sempre del parere che i giornalisti possano tifare per una squadra (ci mancherebbe altro...) ma dico anche che questa loro passione non deve mai trasparire sui giornali, nelle tv o radio per conto delle quali esercitano il loro mestiere. Quando si lavora (e si è retribuiti) per queste testate, c'è un obbligo di serietà e di deontologia da rispettare che vincola perfino a forzare i propri sentimenti e a fare dell'obiettività una sorta di irrinunciabile missione, un credo, un'idea fissa, un dogma dal quale non si può, non si deve e non si vuole prescindere. Se vogliono scrivere da tifosi, si scelgano la testata di un sito dichiaratamente vicino ad una squadra e a quel punto (come nel mio caso) possono avere tutta la libertà di farlo. Andate a riguardare, se potete, i voti in pagella messi da alcuni quotidiani nazionali di primaria importanza e tiratura il giorno dopo la partita. Sembra che in campo ci sia stata una sola squadra, la Juventus che abbia schiacciato l'avversario. Io ho visto ben altro. E se Zaza non avesse segnato? Se fosse finita 0-0? D'altronde non credo che quel gol, realizzato a due minuti dalla fine, possa aver modificato i voti in pagella, se non dell'attaccante della Juventus e di chi (Koulibaly) se lo è lasciato colpevolmente sfuggire. La partita è stata fondamentalmente mediocre, troppo tattica e poco divertente. Se avessi fatto io le pagelle avrei dato un bel 8 ad Allegri, un 7 doveroso a Zaza, 5 a Kolibaly, 6,5 a Bonucci e Barzagli che hanno più volte salvato la loro squadre da situazioni pericolose e, per il resto, una marea di 6. Sarei stato oggettivo io, oppure lo sono stati di più i soloni che hanno riempito di 6,5 e 7 i bianconeri e mortificato con una raffica di 5 quelli del Napoli? La gara dello Juventus Stadium, comunque, appartiene ormai al passato, anche se ha dato indicazioni importanti. Ha dimostrato, infatti, che il Napoli è solido e quadrato che non può e non deve avere paura di nessuno. Il campionato è apertissimo e la lotta durerà ancora a lungo. Quel che è accaduto a Torino dovrebbe servire a Sarri per fargli capire (e con la serietà e l'umiltà che lo contraddistinguono c'è da immaginare che farà tesoro delle informazioni ricevute) che in certi casi può servire, e forse è addirittura necessario, trovare qualche variante tattica che dia maggiore imprevedibilità alla squadra. Anche perché se Allegri è un grande allenatore, non è che gli altri che siedono sulle panchine di squadre italiane siano da meno. Napoli-Carpi immagino che l'abbiano studiata o la studieranno anche loro nell'imminenza di uno scontro con gli azzurri. E se tutti impano a giocare da provinciali contro il Napoli, potrebbero essere rogne non da poco.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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16/02/2024 - 19:12

NAPOLI - Più che perderla il Napoli, la partita di sabato sera mi pare che l'abbia vinta Allegri. Evidentemente l'allenatore della Juventus aveva studiato molto bene in televisione la gara giocata dal Carpi al San Paolo, la settimana precedente, risolta in favore degli azzurri solo grazie ad un rigore di Higuain. E così si deve essere reso conto che per opporsi al Napoli di quest' anno c'è un solo modo: mettere 11 uomini dentro la propria metà campo quando gli azzurri attaccano. Il resto - ha pensato Allegri (il quale peraltro lo ha onestamente ed esplicitamente ammesso a fine partita negli spogliatoi ed anche con un tweet notturno) lo deve fare la fortuna, se ne ha voglia. E la fortuna, ancora una volta allo Juventus Stadium, ne ha avuto voglia, piazzando un'anca di Albiol al punto giusto al momento giusto, per farle fare la deviazione decisiva sul tiro di Zaza. E' stato così che la Juventus si è presa la vittoria, i tre punti e la testa della classifica. Insomma, Allegri le ha indovinate tutte ed ha ancora una volta dimostrato con le sue 'italianissime' decisioni tattiche che il pragmatismo, la lucidità e l'intelligenza di certi allenatori nostrani non ha uguali al mondo. Qualcuno tra i miei colleghi, anche di testate molto importanti e qualificate, ha evidentemente visto un'altra partita perché è arrivato a parlare di 'vittoria meritata' da parte della Juventus. Tutto ciò mi delude e mi avvilisce al tempo stesso. Io sono sempre del parere che i giornalisti possano tifare per una squadra (ci mancherebbe altro...) ma dico anche che questa loro passione non deve mai trasparire sui giornali, nelle tv o radio per conto delle quali esercitano il loro mestiere. Quando si lavora (e si è retribuiti) per queste testate, c'è un obbligo di serietà e di deontologia da rispettare che vincola perfino a forzare i propri sentimenti e a fare dell'obiettività una sorta di irrinunciabile missione, un credo, un'idea fissa, un dogma dal quale non si può, non si deve e non si vuole prescindere. Se vogliono scrivere da tifosi, si scelgano la testata di un sito dichiaratamente vicino ad una squadra e a quel punto (come nel mio caso) possono avere tutta la libertà di farlo. Andate a riguardare, se potete, i voti in pagella messi da alcuni quotidiani nazionali di primaria importanza e tiratura il giorno dopo la partita. Sembra che in campo ci sia stata una sola squadra, la Juventus che abbia schiacciato l'avversario. Io ho visto ben altro. E se Zaza non avesse segnato? Se fosse finita 0-0? D'altronde non credo che quel gol, realizzato a due minuti dalla fine, possa aver modificato i voti in pagella, se non dell'attaccante della Juventus e di chi (Koulibaly) se lo è lasciato colpevolmente sfuggire. La partita è stata fondamentalmente mediocre, troppo tattica e poco divertente. Se avessi fatto io le pagelle avrei dato un bel 8 ad Allegri, un 7 doveroso a Zaza, 5 a Kolibaly, 6,5 a Bonucci e Barzagli che hanno più volte salvato la loro squadre da situazioni pericolose e, per il resto, una marea di 6. Sarei stato oggettivo io, oppure lo sono stati di più i soloni che hanno riempito di 6,5 e 7 i bianconeri e mortificato con una raffica di 5 quelli del Napoli? La gara dello Juventus Stadium, comunque, appartiene ormai al passato, anche se ha dato indicazioni importanti. Ha dimostrato, infatti, che il Napoli è solido e quadrato che non può e non deve avere paura di nessuno. Il campionato è apertissimo e la lotta durerà ancora a lungo. Quel che è accaduto a Torino dovrebbe servire a Sarri per fargli capire (e con la serietà e l'umiltà che lo contraddistinguono c'è da immaginare che farà tesoro delle informazioni ricevute) che in certi casi può servire, e forse è addirittura necessario, trovare qualche variante tattica che dia maggiore imprevedibilità alla squadra. Anche perché se Allegri è un grande allenatore, non è che gli altri che siedono sulle panchine di squadre italiane siano da meno. Napoli-Carpi immagino che l'abbiano studiata o la studieranno anche loro nell'imminenza di uno scontro con gli azzurri. E se tutti impano a giocare da provinciali contro il Napoli, potrebbero essere rogne non da poco.

 

 

Mario Zaccaria

 

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