Mister Z
MR Z - Sarri, non tenerci sulle spine!
15.05.2018 17:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - La pazienza è un conto. La professionalità, il senso del dovere sono il sale di un mestiere e caratterizzano il modo di fare e il modo di essere di una persona perbene. L'esagerazione, però, è un'altra cosa. Non mi sarei aspettato da Maurizio Sarri un comportamento come quello che sta tenendo. Il problema non è se abbia deciso di andar via, se sia intenzionato a restare o se sia ancora indeciso sul da farsi. In questo caso è l'atteggiamento generale che, per quanto mi riguarda, lascia a desiderare. Questa esasperata (ed esasperante) volontà di non discutere apertamente del 'problema' francamente non sta né in cielo né in terra. Basterebbe parlare chiaro e dire esattamente qual è la situazione al momento. Ad esempio: ho già deciso che cosa fare, ma lo renderò di pubblico dominio il tale giorno. Oppure: sono indeciso, non so ancora che cosa farò, per avere le idee chiare ho bisogno di un'altra settimana, dieci giorni, un mese, un anno, un secolo di riflessione. Invece dall'allenatore del Napoli arrivano in relazione al 'problema' solo mezze frasi, dichiarazioni criptiche, allusioni più o meno vaghe. Alla scusa dei primati da stabilire (prima il tema era battere il record assoluto di punti, adesso siamo passati al desiderio sfrenato di stracciare anche quel record, arrivando a quota 91 in classifica, dopo il Crotone quale nuovo traguardo nascerà?) non ci crede più nessuno. Tanto per fare un esempio, l'incontro con De Laurentiis sarebbe potuto avvenire ieri, nella giornata di riposo della squadra e la preparazione dell'epica gara con il Crotone non ne avrebbe sicuramente risentito in termini negativi. Invece, niente. Sorge naturale la domanda: perché? Non sarebbe più normale e più rispettoso delle attese dei tifosi un comportamento naturale, tipo pane al pane e vino al vino? Queste cortine fumogene e che cosa servono? Devono nascondere qualcosa? Sarri attende forse che si faccia avanti qualche società disponibile a pagare la clausola rescissoria che gli ha fatto qualche promessa e che ancora non ha bussato alla porta del Napoli per concludere? Ha paura che diventando di dominio pubblico la sua decisione di andar via il suo rapporto con i tifosi possa incrinarsi prima della partita con il Crotone che chiuderà la stagione? E allora che cosa dobbiamo aspettarci? Un giro di campo finale con la manina agitata che fa ciao ciao? E che razza di commiato sarebbe mai questo? Troppi interrogativi, troppe domande, troppo tempo perduto. Un finale che non mi sarei aspettato e che acuisce ancor di più la delusione per lo scudetto accarezzato e poi sfumato.

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

15/05/2024 - 17:12

NAPOLI - La pazienza è un conto. La professionalità, il senso del dovere sono il sale di un mestiere e caratterizzano il modo di fare e il modo di essere di una persona perbene. L'esagerazione, però, è un'altra cosa. Non mi sarei aspettato da Maurizio Sarri un comportamento come quello che sta tenendo. Il problema non è se abbia deciso di andar via, se sia intenzionato a restare o se sia ancora indeciso sul da farsi. In questo caso è l'atteggiamento generale che, per quanto mi riguarda, lascia a desiderare. Questa esasperata (ed esasperante) volontà di non discutere apertamente del 'problema' francamente non sta né in cielo né in terra. Basterebbe parlare chiaro e dire esattamente qual è la situazione al momento. Ad esempio: ho già deciso che cosa fare, ma lo renderò di pubblico dominio il tale giorno. Oppure: sono indeciso, non so ancora che cosa farò, per avere le idee chiare ho bisogno di un'altra settimana, dieci giorni, un mese, un anno, un secolo di riflessione. Invece dall'allenatore del Napoli arrivano in relazione al 'problema' solo mezze frasi, dichiarazioni criptiche, allusioni più o meno vaghe. Alla scusa dei primati da stabilire (prima il tema era battere il record assoluto di punti, adesso siamo passati al desiderio sfrenato di stracciare anche quel record, arrivando a quota 91 in classifica, dopo il Crotone quale nuovo traguardo nascerà?) non ci crede più nessuno. Tanto per fare un esempio, l'incontro con De Laurentiis sarebbe potuto avvenire ieri, nella giornata di riposo della squadra e la preparazione dell'epica gara con il Crotone non ne avrebbe sicuramente risentito in termini negativi. Invece, niente. Sorge naturale la domanda: perché? Non sarebbe più normale e più rispettoso delle attese dei tifosi un comportamento naturale, tipo pane al pane e vino al vino? Queste cortine fumogene e che cosa servono? Devono nascondere qualcosa? Sarri attende forse che si faccia avanti qualche società disponibile a pagare la clausola rescissoria che gli ha fatto qualche promessa e che ancora non ha bussato alla porta del Napoli per concludere? Ha paura che diventando di dominio pubblico la sua decisione di andar via il suo rapporto con i tifosi possa incrinarsi prima della partita con il Crotone che chiuderà la stagione? E allora che cosa dobbiamo aspettarci? Un giro di campo finale con la manina agitata che fa ciao ciao? E che razza di commiato sarebbe mai questo? Troppi interrogativi, troppe domande, troppo tempo perduto. Un finale che non mi sarei aspettato e che acuisce ancor di più la delusione per lo scudetto accarezzato e poi sfumato.

 

Mario Zaccaria

 

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