Mister Z
MR Z - Sarri, quando il gioco si fa duro, ricordati di cambiare gli uomini!
04.10.2016 20:08 di Napoli Magazine

NAPOLI - Succede anche alle grandissime squadre, ai top club del calcio internazionale. Tre giorni dopo gli impegni di Champions, nel week end appena trascorso, ci hanno lasciato le penne perfino corazzate come il Manchester City ed il Barcellona mentre altre formazioni stellari, come il Real Madrid ed il Bayern Monaco, sono appena riuscite a pareggiare in casa con avversari certamente non proibitivi. Dunque non deve meravigliare la battuta d'arresto del Napoli, per quanto inaspettata e dolorosa. E' finanche inutile e stucchevole ripetere quanto già sanno bene tutti coloro i quali masticano anche soltanto un poco di calcio, vale a dire che la Champions League assorbe energie psicofisiche in quantità industriale. E dunque quando gli impegni sono così ravvicinati e soprattutto quando ci si imbatte lungo la strada in un avversario particolarmente carico sul piano agonistico e molto ben organizzato su quello tattico, si può andare incontro a pietose figuracce. I giocatori del Napoli li abbiamo osannati dopo l'entusiasmante vittoria con il Benfica e sarebbe inconcepibile pensare che dopo poche ore siano diventati tutti brocchi. Lo stesso discorso vale per Sarri. Aveva guidato sapientemente alla vittoria la sua squadra in Champions, non può aver dimenticato dopo tre giorni come si fa l'allenatore. Insomma ci vuole sangue freddo e pazienza. Anche la questione turnover va affrontata con i piedi di piombo. Se Sarri avesse fatto ruotare di più gli uomini a disposizione ed il Napoli avesse fatto ugualmente una brutta figura (cosa peraltro possibile, visto come è andata la partita e quanto ardore ci ha messo nello scontro l'Atalanta) quanti di noi lo avrebbero tacciato di incapacità per aver esagerato nei cambi? Vi ricordate ciò che accadde a Mazzarri in un Chievo-Napoli di qualche hanno fa, quando schierò tutte o quasi le riserve di cui disponeva, fu mortificato dai veronesi e lungamente contestato poi per aver osato troppo? Insomma, doveva andare così, prendiamocela con filosofia, aspettiamo che passi presto questa sosta per gli impegni delle Nazionali (uffa...) e cerchiamo di ritrovare subito concentrazione, brillantezza fisica e soprattutto determinazione. Perché al di là degli scompensi tattici e perfino tecnici di troppi azzurri evidenziatisi a Bergamo, quel che ha lasciato francamente più sconcertati è stato l'animo con il quale la totalità dei calciatori del Napoli ha affrontato la gara. L'Atalanta è andata in vantaggio dopo pochi minuti dall'inizio della partita. Tutti ci aspettavamo una reazione furibonda, un assalto all'arma bianca, probabilmente non lucido, anche scomposto, confusionario, caotico ma almeno caratterizzato da una carica agonistica irrefrenabile. Invece sembrava che il Napoli stesse vincendo e che governasse male, con troppa superficialità e scarsa concentrazione, il proprio vantaggio. Questo è un difetto - peraltro già più volte registrato in passato - molto grave cui è necessario che Sarri dedichi sin dalla ripresa degli allenamenti buona parte del suo tempo. Al Napoli, quando gioca fuori casa, indipendentemente dal rango e dalla forza dell'avversario, manca il furore, la determinazione, la rabbia agonistica che è facile riscontrare invece in alcune altre squadre di vertice del campionato. Un esempio? La Juventus. Ma anche la Roma, quando si tratta di mostrare il carattere, in casa ed in trasferta, non scherza. Questa carenza sul piano caratteriale spiega anche lo scarso rendimento del Napoli nelle partite esterne. Una vittoria, due pareggi ed una sconfitta fuori casa dall'inizio del campionato fino ad oggi sono un bottino troppo misero. C'è qualcosa che non va. Sarri deve lavorare molto sulla testa dei sui uomini per convincerli ad avere in campo lo stesso atteggiamento a prescindere da dove si giochi. Se ce ne fosse bisogno, meglio chiamare a Castel Volturno uno psicologo che aiuti i calciatori a superare questo limite. In capo all'allenatore rimangono altre responsabilità. Non dimentichiamo che non più di dieci giorni fa ha detto che dopo la sosta sarebbero stati pronti per il debutto anche Diawara e Rog. Bene. Aspettiamo con pazienza e vorremmo vederli finalmente in campo. Non sappiamo se l'acquisto dei due sia stato caldeggiato o meno dall'allenatore. Forse li ha scelti la società, o forse no. Quel che è certo, però, è che assistere ad un nuovo caso-Grassi sarebbe assolutamente insopportabile.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

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MR Z - Sarri, quando il gioco si fa duro, ricordati di cambiare gli uomini!

di Napoli Magazine

04/10/2024 - 20:08

NAPOLI - Succede anche alle grandissime squadre, ai top club del calcio internazionale. Tre giorni dopo gli impegni di Champions, nel week end appena trascorso, ci hanno lasciato le penne perfino corazzate come il Manchester City ed il Barcellona mentre altre formazioni stellari, come il Real Madrid ed il Bayern Monaco, sono appena riuscite a pareggiare in casa con avversari certamente non proibitivi. Dunque non deve meravigliare la battuta d'arresto del Napoli, per quanto inaspettata e dolorosa. E' finanche inutile e stucchevole ripetere quanto già sanno bene tutti coloro i quali masticano anche soltanto un poco di calcio, vale a dire che la Champions League assorbe energie psicofisiche in quantità industriale. E dunque quando gli impegni sono così ravvicinati e soprattutto quando ci si imbatte lungo la strada in un avversario particolarmente carico sul piano agonistico e molto ben organizzato su quello tattico, si può andare incontro a pietose figuracce. I giocatori del Napoli li abbiamo osannati dopo l'entusiasmante vittoria con il Benfica e sarebbe inconcepibile pensare che dopo poche ore siano diventati tutti brocchi. Lo stesso discorso vale per Sarri. Aveva guidato sapientemente alla vittoria la sua squadra in Champions, non può aver dimenticato dopo tre giorni come si fa l'allenatore. Insomma ci vuole sangue freddo e pazienza. Anche la questione turnover va affrontata con i piedi di piombo. Se Sarri avesse fatto ruotare di più gli uomini a disposizione ed il Napoli avesse fatto ugualmente una brutta figura (cosa peraltro possibile, visto come è andata la partita e quanto ardore ci ha messo nello scontro l'Atalanta) quanti di noi lo avrebbero tacciato di incapacità per aver esagerato nei cambi? Vi ricordate ciò che accadde a Mazzarri in un Chievo-Napoli di qualche hanno fa, quando schierò tutte o quasi le riserve di cui disponeva, fu mortificato dai veronesi e lungamente contestato poi per aver osato troppo? Insomma, doveva andare così, prendiamocela con filosofia, aspettiamo che passi presto questa sosta per gli impegni delle Nazionali (uffa...) e cerchiamo di ritrovare subito concentrazione, brillantezza fisica e soprattutto determinazione. Perché al di là degli scompensi tattici e perfino tecnici di troppi azzurri evidenziatisi a Bergamo, quel che ha lasciato francamente più sconcertati è stato l'animo con il quale la totalità dei calciatori del Napoli ha affrontato la gara. L'Atalanta è andata in vantaggio dopo pochi minuti dall'inizio della partita. Tutti ci aspettavamo una reazione furibonda, un assalto all'arma bianca, probabilmente non lucido, anche scomposto, confusionario, caotico ma almeno caratterizzato da una carica agonistica irrefrenabile. Invece sembrava che il Napoli stesse vincendo e che governasse male, con troppa superficialità e scarsa concentrazione, il proprio vantaggio. Questo è un difetto - peraltro già più volte registrato in passato - molto grave cui è necessario che Sarri dedichi sin dalla ripresa degli allenamenti buona parte del suo tempo. Al Napoli, quando gioca fuori casa, indipendentemente dal rango e dalla forza dell'avversario, manca il furore, la determinazione, la rabbia agonistica che è facile riscontrare invece in alcune altre squadre di vertice del campionato. Un esempio? La Juventus. Ma anche la Roma, quando si tratta di mostrare il carattere, in casa ed in trasferta, non scherza. Questa carenza sul piano caratteriale spiega anche lo scarso rendimento del Napoli nelle partite esterne. Una vittoria, due pareggi ed una sconfitta fuori casa dall'inizio del campionato fino ad oggi sono un bottino troppo misero. C'è qualcosa che non va. Sarri deve lavorare molto sulla testa dei sui uomini per convincerli ad avere in campo lo stesso atteggiamento a prescindere da dove si giochi. Se ce ne fosse bisogno, meglio chiamare a Castel Volturno uno psicologo che aiuti i calciatori a superare questo limite. In capo all'allenatore rimangono altre responsabilità. Non dimentichiamo che non più di dieci giorni fa ha detto che dopo la sosta sarebbero stati pronti per il debutto anche Diawara e Rog. Bene. Aspettiamo con pazienza e vorremmo vederli finalmente in campo. Non sappiamo se l'acquisto dei due sia stato caldeggiato o meno dall'allenatore. Forse li ha scelti la società, o forse no. Quel che è certo, però, è che assistere ad un nuovo caso-Grassi sarebbe assolutamente insopportabile.

 

 

Mario Zaccaria

 

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