Napoli MagazineNapoli Magazine onlineuuid:2e3ed185-2070-478c-85f7-0c6a57cd8bc4;id=76012024-03-28T20:37:27Z1393035COMUNE DI NAPOLI - Insediato il Comitato di coordinamento per "Napoli Capitale Europea dello Sport 2026", tutte le informazioniAlla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, si è insediato questo pomeriggio, con una prima riunione nella sala Giunta di Palazzo san Giacomo, il Comitato di coordinamento per l’organizzazione dell’evento “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”. Ne fanno parte: per il Comune di Napoli l’assessora allo Sport e alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante, il presidente della Commissione consiliare Sport Gennaro Esposito e il capo di gabinetto Maria Grazia Falciatore; per la Città Metropolitana di Napoli il consigliere con delega allo Sport Sergio Colella; per il CONI Campania il presidente Sergio Roncelli; per il Comitato Italiano Paralimpico Campania la rappresentante Alessandra Migliaccio; per la delegazione italiana di ACES - Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport il presidente Vincenzo Lupattelli (all’incontro ha preso parte anche il delegato ACES per la Campania Mauro Brancaccio); per il Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Campane il presidente Antonio Garofalo. Al Comitato spetta il compito di definire le attività di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026. La designazione di Napoli è avvenuta a valle di un percorso di selezione attraverso il quale ACES ha valutato non solo gli impianti che dovranno ospitare le competizioni, ma anche le politiche per lo sport attuate a livello locale. Nel ballottaggio finale con la città di Saragozza, Napoli è stata premiata perché ritenuta un “lodevole esempio di promozione dello sport per tutti, come mezzo per migliorare la salute, promuovere l’integrazione sociale, facilitare l’istruzione e promuovere il rispetto”. Raccoglierà il testimone da Tallinn, la città estone designata Capitale Europea dello Sport per il 2025.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T18:45:00ZAlla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, si è insediato questo pomeriggio, con una prima riunione nella sala Giunta di Palazzo san Giacomo, il Comitato di coordinamento per l’organizzazione dell’evento “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”. Ne fanno parte: per il Comune di Napoli l’assessora allo Sport e alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante, il presidente della Commissione consiliare Sport Gennaro Esposito e il capo di gabinetto Maria Grazia Falciatore; per la Città Metropolitana di Napoli il consigliere con delega allo Sport Sergio Colella; per il CONI Campania il presidente Sergio Roncelli; per il Comitato Italiano Paralimpico Campania la rappresentante Alessandra Migliaccio; per la delegazione italiana di ACES - Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport il presidente Vincenzo Lupattelli (all’incontro ha preso parte anche il delegato ACES per la Campania Mauro Brancaccio); per il Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Campane il presidente Antonio Garofalo. Al Comitato spetta il compito di definire le attività di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026. La designazione di Napoli è avvenuta a valle di un percorso di selezione attraverso il quale ACES ha valutato non solo gli impianti che dovranno ospitare le competizioni, ma anche le politiche per lo sport attuate a livello locale. Nel ballottaggio finale con la città di Saragozza, Napoli è stata premiata perché ritenuta un “lodevole esempio di promozione dello sport per tutti, come mezzo per migliorare la salute, promuovere l’integrazione sociale, facilitare l’istruzione e promuovere il rispetto”. Raccoglierà il testimone da Tallinn, la città estone designata Capitale Europea dello Sport per il 2025.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171393017VIDEO - Briatore operato al cuore: "La prevenzione è fondamentale""La prevenzione medica è fondamentale! A seguito di un controllo di routine, sono stato operato al cuore poiché avevo una massa benigna che è stata rimossa con un intervento mininvasivo, usando una tecnica endoscopica. L’intervento è perfettamente riuscito, ed io ringrazio calorosamente il Prof. Francesco Maisano, il Team della Terapia Intensiva Cardiochirurgica e del mitico Reparto 1° Q del San Raffaele", scrive su Instagram l'imprenditore Flavio Briatore, pubblicando il seguente video. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Flavio Briatore (@briatoreflavio)2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T17:20:00Z"La prevenzione medica è fondamentale! A seguito di un controllo di routine, sono stato operato al cuore poiché avevo una massa benigna che è stata rimossa con un intervento mininvasivo, usando una tecnica endoscopica. L’intervento è perfettamente riuscito, ed io ringrazio calorosamente il Prof. Francesco Maisano, il Team della Terapia Intensiva Cardiochirurgica e del mitico Reparto 1° Q del San Raffaele", scrive su Instagram l'imprenditore Flavio Briatore, pubblicando il seguente video. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Flavio Briatore (@briatoreflavio)Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171393008VIDEO - Il sindaco Manfredi: "Sopralluogo sulla Linea 6 con visita alla stazione di Chiaia, ci auguriamo l'apertura entro l'estate""Questa mattina sopralluogo sull'intera Linea 6 con visita alla stazione di Chiaia. I lavori procedono e contiamo di aprire l’intera tratta, che collegherà Piazza Municipio alla Mostra d’Oltremare e allo Stadio Maradona, passando per varie stazioni delle aree di Fuorigrotta e di Chiaia, entro questa estate. La riapertura della Linea 6 rappresenta un grande tassello per la mobilità della nostra città con l'obiettivo di rendere il trasporto pubblico sempre più efficiente ed interconnesso", scrive su Instagram Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, pubblicando il seguente video. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Gaetano Manfredi (@manfredi_official)2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T16:42:00Z"Questa mattina sopralluogo sull'intera Linea 6 con visita alla stazione di Chiaia. I lavori procedono e contiamo di aprire l’intera tratta, che collegherà Piazza Municipio alla Mostra d’Oltremare e allo Stadio Maradona, passando per varie stazioni delle aree di Fuorigrotta e di Chiaia, entro questa estate. La riapertura della Linea 6 rappresenta un grande tassello per la mobilità della nostra città con l'obiettivo di rendere il trasporto pubblico sempre più efficiente ed interconnesso", scrive su Instagram Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, pubblicando il seguente video. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Gaetano Manfredi (@manfredi_official)Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392987ANM - Metro, funicolari e trasporto in superficie: ecco gli orari di servizio nel giorno di Pasqua a NapoliANM - Servizio giorno di Pasqua 2024 Metro linea 1 Sospensione dell’esercizio alle ore 13:30. Ultime corse: da Piscinola ore 12:30 e da Garibaldi ore 13:00; Riapertura pomeridiana con prima corsa da Piscinola ore 16:50 e da Garibaldi ore 17:30. Resteranno chiuse le seconde uscite di Montedonzelli e Toledo II (Montecalvario). Funicolari Centrale e Montesanto: prima corsa ore 07:00 ultima corsa ore 13:30 con sospensione. Riapertura pomeridiana con prima corsa alle ore 16:30 e ultima corsa alle ore 23:30. Mergellina: prima corsa ore 07:00, ultima corsa ore 13:30 con chiusura pomeridiana. Ascensori In servizio dalle ore 07:00 alle ore 13:30. Trasporto in superficie Il servizio sarà sospeso tra le ore 13:30 e le ore 16:00 circa - ultime corse ore 13:00 circa; la linea Alibus effettuerà servizio ordinario. Parcheggi Spalti e Frullone apertura dalle ore 07:20 alle ore 01:30; Mancini apertura dalle ore 07:20 alle ore 23:30; Brin e Colli Aminei aperti h 24; Chiaiano apertura dalle ore 07:50 alle ore 22:50. INFO E AGGIORNAMENTI: Contact center ANM al numero verde 800 639525 e profili social media facebook e twitter @anmnapoli attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 6.30 alle ore 20.002024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T15:57:00ZANM - Servizio giorno di Pasqua 2024 Metro linea 1 Sospensione dell’esercizio alle ore 13:30. Ultime corse: da Piscinola ore 12:30 e da Garibaldi ore 13:00; Riapertura pomeridiana con prima corsa da Piscinola ore 16:50 e da Garibaldi ore 17:30. Resteranno chiuse le seconde uscite di Montedonzelli e Toledo II (Montecalvario). Funicolari Centrale e Montesanto: prima corsa ore 07:00 ultima corsa ore 13:30 con sospensione. Riapertura pomeridiana con prima corsa alle ore 16:30 e ultima corsa alle ore 23:30. Mergellina: prima corsa ore 07:00, ultima corsa ore 13:30 con chiusura pomeridiana. Ascensori In servizio dalle ore 07:00 alle ore 13:30. Trasporto in superficie Il servizio sarà sospeso tra le ore 13:30 e le ore 16:00 circa - ultime corse ore 13:00 circa; la linea Alibus effettuerà servizio ordinario. Parcheggi Spalti e Frullone apertura dalle ore 07:20 alle ore 01:30; Mancini apertura dalle ore 07:20 alle ore 23:30; Brin e Colli Aminei aperti h 24; Chiaiano apertura dalle ore 07:50 alle ore 22:50. INFO E AGGIORNAMENTI: Contact center ANM al numero verde 800 639525 e profili social media facebook e twitter @anmnapoli attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 6.30 alle ore 20.00Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392937A NAPOLI - Il Prefetto: "Durante le feste di Pasqua vigileremo giorno e notte""Vigileremo giorno e notte. L’attenzione per l’allarme attentati su chiese, piazze e gli hub dei trasporti è massima", assicura il prefetto di Napoli Michele Di Bari. Pronto un piano con una mappa precisa di tutti i luoghi a rischio tra Napoli e provincia, nelle ore che precedono il picco di arrivi di turisti per le festività di Pasqua. Di Bari ne parla con “Repubblica” appena terminato, ieri alle 13, un Comitato per l’ordine della sicurezza e l’ordine pubblico convocato su un livello di allerta, che si è alzato dopo l’attentato in Russia.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T12:51:00Z"Vigileremo giorno e notte. L’attenzione per l’allarme attentati su chiese, piazze e gli hub dei trasporti è massima", assicura il prefetto di Napoli Michele Di Bari. Pronto un piano con una mappa precisa di tutti i luoghi a rischio tra Napoli e provincia, nelle ore che precedono il picco di arrivi di turisti per le festività di Pasqua. Di Bari ne parla con “Repubblica” appena terminato, ieri alle 13, un Comitato per l’ordine della sicurezza e l’ordine pubblico convocato su un livello di allerta, che si è alzato dopo l’attentato in Russia.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392906LEGAMBIENTE - Dossier #sempreverde con dati sul verde urbano, verde scolastico nei cinque capoluoghi di provincia della Campania con un Focus sulla città di NapoliVolontari di Legambiente, associazioni e cittadini stamattina hanno promossoun flashmob al largo San Giovanni a Carbonara nei pressi del parco Re Ladislao,un parchetto piccolo che per anni si è trovato in uno stato di abbandono e dunque inaccessibile e solo qualche mese fa con tanto di taglio del nastro del sindaco è stato riaperto ma in realtà nonostante gli orari di apertura siano 8-18 nel pomeriggio risulta quasi sempre chiuso e quindi comunque non fruibile dalla cittadinanza.Lamobilitazione di Legambienteè stata l'occasione per presentare#sempreverde, dossier di Legambiente permonitorare lo stato di abbandono di parchi e del verde urbano in Campania con un focus sulla città di Napoli. Secondo le stime della FAO-commenta Legambiente nel dossier- entro il2050 nelle aree urbanevivrà la maggioranza della popolazione, circa il 70%, e quindi ilverde urbano, e in particolare la presenza di alberi, nelle nostre cittàsaranno un prezioso alleato nell’adattamento al cambiamento climatico e nel contrasto all’inquinamento atmosferico,oltre che essere uno strumento per ridurre la perdita di biodiversità. Inoltre, grazie alla loro funzione di depuratori di aria e di climatizzatori naturali sarà ridotta la formazione delle “isole di calore” e saranno mitigati gli effetti delle cosiddette “piogge intense”.Secondo gli ultimi datiISTAT relativi al 2021 sul verde, elaborati da Legambientenelle cinque città capoluogo di provincia campane , le tipologie “grandi parchi urbani”, “verde attrezzato” nonché “verde storico” raggiungono insieme una estensione765 ettari,con una media di6,2 m2/ab, un valore ben al di sotto di quello medio nazionaleche è pari a 12 m2/ab.La città di Caserta,con ca. 16 m2/ab, è sicuramente il capoluogo che presenta la più alta quantità per cittadino di verde adibito a grandi parchi e di tipo attrezzato e di verde storico (si pensi solo al Parco della Reggia di Caserta). MentreBenevento si attesta, con 12 m2/ab sulla media nazionale,decisamente al di sotto (tra i 5 e i 6 m2/ab) sono inveceAvellino, Napoli e Salerno.Rispetto alla loro estensione assoluta,Napolicon 164 ha la maggiore estensione di verde storico, seguita daCasertacon 82 ha, così comeNapolicon 291 ha è la città con la maggior quantità di verde adibito a grandi parchi urbani, seguita ancora daCasertacon 30 ettari. Sono, invece,Benevento e Salernole città con la più alta estensione di verde attrezzato rispettivamente con 54 ettari e 26 ettari “Il tema del Verde Urbano, e oggi della Forestazione Urbana- dichiaraMariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania-è diventato centrale nelle agende politiche, assumendo sempre più importanza la rinaturalizzazione del territorio e il potenziamento delle infrastrutture verdi e blu, soprattutto nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. Questa nuova edizione di#semprepiùverdeassocia al carattere informativo, proprio di un dossier, quello manualistico a beneficio dei cittadini e delle istituzioni pubbliche, volto soprattutto a favorire il dialogo, il confronto, la collaborazione tra loro.Troppo spesso, infatti, si osserva che al tema del verde viene attribuito un ruolo secondario, con una scarsa dotazione di bilancio e di personale. Addirittura, prende sempre più piede l’esternalizzazione della responsabilità della gestione del verde, che senza un'adeguata regolamentazione, tende di fatto alla privatizzazione. Le nostre amministrazioni ancora fanno fatica a prendere coscienza che il verde urbano contribuisce straordinariamente a rendere migliore la qualità della vita rendendo una pluralità di servizi ecosistemici ai cittadini.” Park litter, rifiuti nei parchi urbani.Secondo l'indagine Park Litter 2023 sono698 i rifiuti raccolti e catalogatida 48 volontari di Legambiente negli 11 transetti eseguiti in10 parchi urbani tra Napoli e Pozzuoli, circa 0,6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il67% di polimeri artificiali (plastiche)per un totale di 468 rifiuti, perl’11,6% di carta e cartone (81 rifiuti), per l’11,5% di vetro e ceramica (80) e per il 5,7% di metallo (40).Entrando nel dettaglio dei rifiuti rinvenuti, a farla da padrone sono i mozziconi di sigarette che rappresentano il 32,1% dei rifiuti raccolti (224 su 698 totali), seguiti da pezzi e frammenti non identificabili di plastica (pari al 16,2% del totale), materiale da costruzione (tegole, mattoni, il 6,3%), bottiglie di vetro e pezzi di bottiglie (27, il 3,9%), sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (24, il 3,4%). Per quanto riguarda i mozziconi di sigarette ben 62 mozziconi sono stati monitorati nel Parco Totò. Menzione per il Parco Mascagna dove nessun mozzicone è stato monitorato. Verde scolastico.Tutti gli aspetti positivi legati al verde cittadino acquistano un valore ancora più importante all’interno del contesto scolastico. I giardini scolastici, infatti, regalano un enorme valore aggiunto per la crescita sana di bambini e ragazzi, offrendo, oltre ai numerosi benefici fisici e per la salute, un luogo di incontro, di gioco e socialità durante la ricreazione e possono, inoltre, essere inseriti nella programmazione scolastica, non solo come luoghi dove praticare l’attività sportiva ma anche per la didattica all’aperto. Gli ultimi dati ISTAT ci dicono che, complessivamente, nei cinque capoluoghi della Campania sono119 gli ettari di verde adibiti a giardini scolastici.In particolare, la città diNapolicon i suoi 87,4 ettari, pari al 7,0% del proprio verde urbano, è la città con la maggiore quantità di giardini scolastici, seguita daSalernocon 16,5 ettari, pari al 6,7% del totale del verde cittadino. Mentre gli altri 4 capoluoghi registrano una percentuale superiore alla media nazionale, solo Benevento ha una percentuale più bassa (2,5%), sia rispetto al dato regionale che nazionale Focus Città di Napoli. Partiamo da un semplice dato:se il Comune di Napoli avesse opportunamente tenuto conto della L. 10/2013, delle Linee Guida Ministeriali e dei tanti ulteriori riferimenti di indirizzo prodotti dal Ministero dell’Ambiente dal 2014 al 2020 in rapporto ai nuovi nati e ai bimbi adottati, avrebbe dovuto piantare almeno 54.700 alberi per una superficie di almeno 137 ettari(considerando un sesto di impianto di 16 mq/albero): un altro parco di Capodimonte! In realtà, pur considerando alcuni interventi di sostituzione e impianto ex novo di alberature,gli alberi negli anni sono stati soprattutto abbattuti e ancor più spesso compromessi da una cattiva gestione fatta di errate pratiche colturali,emblematicamente rappresentate dalle drastiche potature e dalle capitozzature, spesso anche offerte e condotte da privati, nonché da ricorrenti tagli agli apparati radicali prodotti durante lavori per le reti dei sottoservizi, o da danni prodotti da lavori infrastrutturali. Quindi sostanzialmentenon sono state realizzate molte nuove messe a dimora di piante,mentre sono stati molti gli abbattimenti e compromissioni degli alberi esistenti, il tutto in mancanza degli indispensabili strumenti di cui alla L.10/2013 (censimento, regolamento piano del verde).Alle mobilitazioni degli ambientalisti e dei cittadini e alla richiesta di affrontare in maniera organica la tematica del verde si sono addotte le solite motivazioni di mancanza di personale e di fondi. Eppure –scrive Legambiente nel dossier-sul finire della scorsa consiliatura Napoli ha potuto godere di una quantità ingente di finanziamenti (ca. 30 Meuro in totale) erogati sia dalla Città Metropolitana che dalla Regione Campania. Con queste due azioni, maturate purtroppo durante il lockdown e il confinamento dovuti alla pandemia, alcun confronto è stato avviato con la cittadinanza e con le associazioni, da sempre impegnate sulla problematica. In particolare,la Regione Campania,nell’ambito nel POC Campania 2014/2020 Programma di “Riqualificazione aree verdi in parchi urbani, aree naturali e giardini storici ha finanziato con15 M euro la Riqualificazione di 26 Parchi delle Municipalità della città di Napoli.Entrando nel merito dei Progetti, il programma della Regione Campania ha interessato una superficie totale di verde urbano di 277.669 m2. Le procedure di appalto della Regione hanno contemplato la suddivisione dei 26 parchi in 4 lotti e l’importo medio per ciascun parco è risultato di ca. 650.000 €, con punte dai 200.000 € agli 800.000 €. Contemporaneamente laCittà Metropolitana,grazie ai fondi per le attività di forestazione urbana concessi dal Ministero dell’Ambiente a partire dal 2020-2021ha finanziato il Comune di Napoli per la riqualificazione di 19 Parchi Urbani per un totale di 13,880 Meuro.I fondi stanziati dalla Città Metropolitana hanno interessato la riqualificazione per una superficie totale di 1.968.869 m2 (grazie alla presenza del Parco dei Camaldoli). L’assegnazione dei fondi si è basata su progetti per l’88% allo stadio del solo Studio di Fattibilità e per il 12% allo stadio del Progetto Definitivo. La media degli importi è stata di poco più di 700.000 € a parco con punte da 2 Meuro (per la sola Villa Comunale e il Parco urbano dei Camaldoli) a 200.000 €. “Gli interventi previsti in questo ultimo caso -commenta Anna Savarese, direttivo Legambiente Campania-sono stati simili a quelli messi a bando dalla Regione con una forte predominanza delle opere connesse (pavimentazione, balaustre, illuminazione, aree attrezzate per il gioco, panchine, videosorveglianza, aree attrezzate per il gioco dei bambini, strutture per la guardiania ecc.) rispetto al verde per il quale si è previsto anche in questo caso la sola riqualificazione con ripristino di siepi, cespugli sulle scarpate e posa di tappezzanti sui versanti scoscesi, sistemazione delle scarpate, molte rimozioni e qualche messa a dimora di nuovi alberi.Complessivamentead oggi si sono realizzati i lavori finanziati dalla Regione e parte di quelli finanziati dalla Città Metropolitana, ma già emergono i problemi connessi alla gestione,in gran parte affidata a quanto è dato di sapere alla Napoli Servizi, anche in ragione al ricorso in alcuni casi (come ad esempio per il Giardino del Molosiglio che è anche un parco storico) di affidamenti a soggetti del terzo settore in assenza di un opportuno regolamento. Inoltre i grandi parchi finanziati dalla Città Metropolitana sembra stiano via via per essere tutti appaltati, ma soprattutto per il parco Virgiliano e per la Villa Comunale non è stato possibile ancora vedere i progetti, anche alla luce di altre risorse finanziarie reperite intanto dal Comune.”2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T10:31:00ZVolontari di Legambiente, associazioni e cittadini stamattina hanno promossoun flashmob al largo San Giovanni a Carbonara nei pressi del parco Re Ladislao,un parchetto piccolo che per anni si è trovato in uno stato di abbandono e dunque inaccessibile e solo qualche mese fa con tanto di taglio del nastro del sindaco è stato riaperto ma in realtà nonostante gli orari di apertura siano 8-18 nel pomeriggio risulta quasi sempre chiuso e quindi comunque non fruibile dalla cittadinanza.Lamobilitazione di Legambienteè stata l'occasione per presentare#sempreverde, dossier di Legambiente permonitorare lo stato di abbandono di parchi e del verde urbano in Campania con un focus sulla città di Napoli. Secondo le stime della FAO-commenta Legambiente nel dossier- entro il2050 nelle aree urbanevivrà la maggioranza della popolazione, circa il 70%, e quindi ilverde urbano, e in particolare la presenza di alberi, nelle nostre cittàsaranno un prezioso alleato nell’adattamento al cambiamento climatico e nel contrasto all’inquinamento atmosferico,oltre che essere uno strumento per ridurre la perdita di biodiversità. Inoltre, grazie alla loro funzione di depuratori di aria e di climatizzatori naturali sarà ridotta la formazione delle “isole di calore” e saranno mitigati gli effetti delle cosiddette “piogge intense”.Secondo gli ultimi datiISTAT relativi al 2021 sul verde, elaborati da Legambientenelle cinque città capoluogo di provincia campane , le tipologie “grandi parchi urbani”, “verde attrezzato” nonché “verde storico” raggiungono insieme una estensione765 ettari,con una media di6,2 m2/ab, un valore ben al di sotto di quello medio nazionaleche è pari a 12 m2/ab.La città di Caserta,con ca. 16 m2/ab, è sicuramente il capoluogo che presenta la più alta quantità per cittadino di verde adibito a grandi parchi e di tipo attrezzato e di verde storico (si pensi solo al Parco della Reggia di Caserta). MentreBenevento si attesta, con 12 m2/ab sulla media nazionale,decisamente al di sotto (tra i 5 e i 6 m2/ab) sono inveceAvellino, Napoli e Salerno.Rispetto alla loro estensione assoluta,Napolicon 164 ha la maggiore estensione di verde storico, seguita daCasertacon 82 ha, così comeNapolicon 291 ha è la città con la maggior quantità di verde adibito a grandi parchi urbani, seguita ancora daCasertacon 30 ettari. Sono, invece,Benevento e Salernole città con la più alta estensione di verde attrezzato rispettivamente con 54 ettari e 26 ettari “Il tema del Verde Urbano, e oggi della Forestazione Urbana- dichiaraMariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania-è diventato centrale nelle agende politiche, assumendo sempre più importanza la rinaturalizzazione del territorio e il potenziamento delle infrastrutture verdi e blu, soprattutto nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. Questa nuova edizione di#semprepiùverdeassocia al carattere informativo, proprio di un dossier, quello manualistico a beneficio dei cittadini e delle istituzioni pubbliche, volto soprattutto a favorire il dialogo, il confronto, la collaborazione tra loro.Troppo spesso, infatti, si osserva che al tema del verde viene attribuito un ruolo secondario, con una scarsa dotazione di bilancio e di personale. Addirittura, prende sempre più piede l’esternalizzazione della responsabilità della gestione del verde, che senza un'adeguata regolamentazione, tende di fatto alla privatizzazione. Le nostre amministrazioni ancora fanno fatica a prendere coscienza che il verde urbano contribuisce straordinariamente a rendere migliore la qualità della vita rendendo una pluralità di servizi ecosistemici ai cittadini.” Park litter, rifiuti nei parchi urbani.Secondo l'indagine Park Litter 2023 sono698 i rifiuti raccolti e catalogatida 48 volontari di Legambiente negli 11 transetti eseguiti in10 parchi urbani tra Napoli e Pozzuoli, circa 0,6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il67% di polimeri artificiali (plastiche)per un totale di 468 rifiuti, perl’11,6% di carta e cartone (81 rifiuti), per l’11,5% di vetro e ceramica (80) e per il 5,7% di metallo (40).Entrando nel dettaglio dei rifiuti rinvenuti, a farla da padrone sono i mozziconi di sigarette che rappresentano il 32,1% dei rifiuti raccolti (224 su 698 totali), seguiti da pezzi e frammenti non identificabili di plastica (pari al 16,2% del totale), materiale da costruzione (tegole, mattoni, il 6,3%), bottiglie di vetro e pezzi di bottiglie (27, il 3,9%), sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (24, il 3,4%). Per quanto riguarda i mozziconi di sigarette ben 62 mozziconi sono stati monitorati nel Parco Totò. Menzione per il Parco Mascagna dove nessun mozzicone è stato monitorato. Verde scolastico.Tutti gli aspetti positivi legati al verde cittadino acquistano un valore ancora più importante all’interno del contesto scolastico. I giardini scolastici, infatti, regalano un enorme valore aggiunto per la crescita sana di bambini e ragazzi, offrendo, oltre ai numerosi benefici fisici e per la salute, un luogo di incontro, di gioco e socialità durante la ricreazione e possono, inoltre, essere inseriti nella programmazione scolastica, non solo come luoghi dove praticare l’attività sportiva ma anche per la didattica all’aperto. Gli ultimi dati ISTAT ci dicono che, complessivamente, nei cinque capoluoghi della Campania sono119 gli ettari di verde adibiti a giardini scolastici.In particolare, la città diNapolicon i suoi 87,4 ettari, pari al 7,0% del proprio verde urbano, è la città con la maggiore quantità di giardini scolastici, seguita daSalernocon 16,5 ettari, pari al 6,7% del totale del verde cittadino. Mentre gli altri 4 capoluoghi registrano una percentuale superiore alla media nazionale, solo Benevento ha una percentuale più bassa (2,5%), sia rispetto al dato regionale che nazionale Focus Città di Napoli. Partiamo da un semplice dato:se il Comune di Napoli avesse opportunamente tenuto conto della L. 10/2013, delle Linee Guida Ministeriali e dei tanti ulteriori riferimenti di indirizzo prodotti dal Ministero dell’Ambiente dal 2014 al 2020 in rapporto ai nuovi nati e ai bimbi adottati, avrebbe dovuto piantare almeno 54.700 alberi per una superficie di almeno 137 ettari(considerando un sesto di impianto di 16 mq/albero): un altro parco di Capodimonte! In realtà, pur considerando alcuni interventi di sostituzione e impianto ex novo di alberature,gli alberi negli anni sono stati soprattutto abbattuti e ancor più spesso compromessi da una cattiva gestione fatta di errate pratiche colturali,emblematicamente rappresentate dalle drastiche potature e dalle capitozzature, spesso anche offerte e condotte da privati, nonché da ricorrenti tagli agli apparati radicali prodotti durante lavori per le reti dei sottoservizi, o da danni prodotti da lavori infrastrutturali. Quindi sostanzialmentenon sono state realizzate molte nuove messe a dimora di piante,mentre sono stati molti gli abbattimenti e compromissioni degli alberi esistenti, il tutto in mancanza degli indispensabili strumenti di cui alla L.10/2013 (censimento, regolamento piano del verde).Alle mobilitazioni degli ambientalisti e dei cittadini e alla richiesta di affrontare in maniera organica la tematica del verde si sono addotte le solite motivazioni di mancanza di personale e di fondi. Eppure –scrive Legambiente nel dossier-sul finire della scorsa consiliatura Napoli ha potuto godere di una quantità ingente di finanziamenti (ca. 30 Meuro in totale) erogati sia dalla Città Metropolitana che dalla Regione Campania. Con queste due azioni, maturate purtroppo durante il lockdown e il confinamento dovuti alla pandemia, alcun confronto è stato avviato con la cittadinanza e con le associazioni, da sempre impegnate sulla problematica. In particolare,la Regione Campania,nell’ambito nel POC Campania 2014/2020 Programma di “Riqualificazione aree verdi in parchi urbani, aree naturali e giardini storici ha finanziato con15 M euro la Riqualificazione di 26 Parchi delle Municipalità della città di Napoli.Entrando nel merito dei Progetti, il programma della Regione Campania ha interessato una superficie totale di verde urbano di 277.669 m2. Le procedure di appalto della Regione hanno contemplato la suddivisione dei 26 parchi in 4 lotti e l’importo medio per ciascun parco è risultato di ca. 650.000 €, con punte dai 200.000 € agli 800.000 €. Contemporaneamente laCittà Metropolitana,grazie ai fondi per le attività di forestazione urbana concessi dal Ministero dell’Ambiente a partire dal 2020-2021ha finanziato il Comune di Napoli per la riqualificazione di 19 Parchi Urbani per un totale di 13,880 Meuro.I fondi stanziati dalla Città Metropolitana hanno interessato la riqualificazione per una superficie totale di 1.968.869 m2 (grazie alla presenza del Parco dei Camaldoli). L’assegnazione dei fondi si è basata su progetti per l’88% allo stadio del solo Studio di Fattibilità e per il 12% allo stadio del Progetto Definitivo. La media degli importi è stata di poco più di 700.000 € a parco con punte da 2 Meuro (per la sola Villa Comunale e il Parco urbano dei Camaldoli) a 200.000 €. “Gli interventi previsti in questo ultimo caso -commenta Anna Savarese, direttivo Legambiente Campania-sono stati simili a quelli messi a bando dalla Regione con una forte predominanza delle opere connesse (pavimentazione, balaustre, illuminazione, aree attrezzate per il gioco, panchine, videosorveglianza, aree attrezzate per il gioco dei bambini, strutture per la guardiania ecc.) rispetto al verde per il quale si è previsto anche in questo caso la sola riqualificazione con ripristino di siepi, cespugli sulle scarpate e posa di tappezzanti sui versanti scoscesi, sistemazione delle scarpate, molte rimozioni e qualche messa a dimora di nuovi alberi.Complessivamentead oggi si sono realizzati i lavori finanziati dalla Regione e parte di quelli finanziati dalla Città Metropolitana, ma già emergono i problemi connessi alla gestione,in gran parte affidata a quanto è dato di sapere alla Napoli Servizi, anche in ragione al ricorso in alcuni casi (come ad esempio per il Giardino del Molosiglio che è anche un parco storico) di affidamenti a soggetti del terzo settore in assenza di un opportuno regolamento. Inoltre i grandi parchi finanziati dalla Città Metropolitana sembra stiano via via per essere tutti appaltati, ma soprattutto per il parco Virgiliano e per la Villa Comunale non è stato possibile ancora vedere i progetti, anche alla luce di altre risorse finanziarie reperite intanto dal Comune.”Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392904ONU - Volker Turk: plausibile caso che Israele usi la fame come arma di guerra a GazaL'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un'intervista alla Bbc che Israele ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria a Gaza e che esiste un caso "plausibile" secondo cui Israele stia usando la fame come arma di guerra a Gaza. Türk ha affermato che se l'intento fosse dimostrato, ciò equivarrebbe a un crimine di guerra.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T10:01:00ZL'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un'intervista alla Bbc che Israele ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria a Gaza e che esiste un caso "plausibile" secondo cui Israele stia usando la fame come arma di guerra a Gaza. Türk ha affermato che se l'intento fosse dimostrato, ciò equivarrebbe a un crimine di guerra.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392892EUROPEE - Nardella: "L'Europa nuota in mezzo ad un fiume con una forte corrente"Europee - Nardella, sindaco di Firenze, a 24 Mattino su Radio 24: l'Europa nuota in mezzo a fiume con una forte corrente "Le elezioni del 9 giugno sono davvero cruciali, è come se l'Europa fosse un nuotatore in mezzo al fiume con la corrente forte. C'è chi vuole che torni indietro, alla riva da cui è partito, e sono i partiti più conservatori, nazionalisti, antieuropei, e c'è chi si batte perché il nuotatore per salvarsi vada dall'altro lato e finisca il tragitto. Secondo me va finito questo tragitto per avere un'Europa più forte, per esempio sulla politica estera e sul lavoro". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a 24 Mattino su Radio 24, a proposito delle Europee. Sempre in riferimento al lavoro per Nardella serve "un'Europa dove i diritti dei lavoratori e i salari siano uguali in tutti i Paesi europei". Sulle Europee "ho dato la mia disponibilità alla candidatura sapendo che la decisione spetterà ai gruppi dirigenti del Pd. Se costruiamo a livello di Italia centrale una lista competitiva come anche le altre circoscrizioni possiamo dare una mano grande al partito. Più la lista è competitiva con figure rappresentative, meglio andrà il Pd che da un lato può acquisire consensi di opinione pubblica e dal proprio bacino, dall'altro può utilizzare al meglio il valore aggiunto dei candidati. A volte la sensazione è che sia per qualcuno, ma mi riferisco in generale, la sensazione che il parlamento europeo venga visto come un parcheggio dorato. In realtà è lì che si prendono le decisioni. Il 70% delle leggi italiane dipendono dalle direttive e dai regolamenti europei". Pasqua - Nardella, sindaco di Firenze, a 24 Mattino su Radio 24: a Firenze tavolo tecnico per misure sicurezza "Oggi in prefettura ci sarà un tavolo tecnico per stabilire nel dettaglio le misure di sicurezza ma già posso anticipare che ci sarà una particolare attenzione per i luoghi di culto. C'è la concomitanza della fine del Ramadan con la Pasqua cattolica". Lo afferma il sindaco di Firenze Dario Nardella a 24 Mattino su Radio 24, a proposito dell'allerta attentati in vista delle feste di Pasqua. "Firenze insieme alle altre altri grandi città italiane è particolarmente attenzionata proprio per la situazione critica internazionale dopo l'attentato a Mosca e anche perché in generale per le festività c'è sempre un'attenzione particolare", ha aggiunto il sindaco a Radio 24. Per quanto riguarda "l'affluenza" di turisti "siamo piacevolmente colpiti, si prevede un 3% in più rispetto alla Pasqua dell'anno scorso che è stata molto importante. Questo significa che i turisti italiani e stranieri non sono particolarmente preoccupati da problemi di sicurezza ma anche che avremo opportunità economiche per le nostre imprese nella nostra città e nell'area metropolitana. Questo 3% significa che ci sarà aumento per il settore alberghiero ed extralberghiero nei giorni della Pasqua".2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T09:37:00ZEuropee - Nardella, sindaco di Firenze, a 24 Mattino su Radio 24: l'Europa nuota in mezzo a fiume con una forte corrente "Le elezioni del 9 giugno sono davvero cruciali, è come se l'Europa fosse un nuotatore in mezzo al fiume con la corrente forte. C'è chi vuole che torni indietro, alla riva da cui è partito, e sono i partiti più conservatori, nazionalisti, antieuropei, e c'è chi si batte perché il nuotatore per salvarsi vada dall'altro lato e finisca il tragitto. Secondo me va finito questo tragitto per avere un'Europa più forte, per esempio sulla politica estera e sul lavoro". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a 24 Mattino su Radio 24, a proposito delle Europee. Sempre in riferimento al lavoro per Nardella serve "un'Europa dove i diritti dei lavoratori e i salari siano uguali in tutti i Paesi europei". Sulle Europee "ho dato la mia disponibilità alla candidatura sapendo che la decisione spetterà ai gruppi dirigenti del Pd. Se costruiamo a livello di Italia centrale una lista competitiva come anche le altre circoscrizioni possiamo dare una mano grande al partito. Più la lista è competitiva con figure rappresentative, meglio andrà il Pd che da un lato può acquisire consensi di opinione pubblica e dal proprio bacino, dall'altro può utilizzare al meglio il valore aggiunto dei candidati. A volte la sensazione è che sia per qualcuno, ma mi riferisco in generale, la sensazione che il parlamento europeo venga visto come un parcheggio dorato. In realtà è lì che si prendono le decisioni. Il 70% delle leggi italiane dipendono dalle direttive e dai regolamenti europei". Pasqua - Nardella, sindaco di Firenze, a 24 Mattino su Radio 24: a Firenze tavolo tecnico per misure sicurezza "Oggi in prefettura ci sarà un tavolo tecnico per stabilire nel dettaglio le misure di sicurezza ma già posso anticipare che ci sarà una particolare attenzione per i luoghi di culto. C'è la concomitanza della fine del Ramadan con la Pasqua cattolica". Lo afferma il sindaco di Firenze Dario Nardella a 24 Mattino su Radio 24, a proposito dell'allerta attentati in vista delle feste di Pasqua. "Firenze insieme alle altre altri grandi città italiane è particolarmente attenzionata proprio per la situazione critica internazionale dopo l'attentato a Mosca e anche perché in generale per le festività c'è sempre un'attenzione particolare", ha aggiunto il sindaco a Radio 24. Per quanto riguarda "l'affluenza" di turisti "siamo piacevolmente colpiti, si prevede un 3% in più rispetto alla Pasqua dell'anno scorso che è stata molto importante. Questo significa che i turisti italiani e stranieri non sono particolarmente preoccupati da problemi di sicurezza ma anche che avremo opportunità economiche per le nostre imprese nella nostra città e nell'area metropolitana. Questo 3% significa che ci sarà aumento per il settore alberghiero ed extralberghiero nei giorni della Pasqua".Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392873TERREMOTO - Scossa di magnitudo 4.1 in Friuli Venezia GiuliaL'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha aggiornato i dati relativi al terremoto avvenuto alle 22:19 di ieri in Friuli Venezia Giulia: il sisma ha avuto magnitudo 4.1, ipocentro a 10 chilometri di profondità ed epicentro a 5 chilometri dai comuni di Socchieve (Udine) e di Tramonti di Sopra (Pordenone). Al momento sono seguite almeno sei lievi scosse di assestamento, la più forte delle quali di magnitudo 2.3 alle 22:45.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-28T08:04:00ZL'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha aggiornato i dati relativi al terremoto avvenuto alle 22:19 di ieri in Friuli Venezia Giulia: il sisma ha avuto magnitudo 4.1, ipocentro a 10 chilometri di profondità ed epicentro a 5 chilometri dai comuni di Socchieve (Udine) e di Tramonti di Sopra (Pordenone). Al momento sono seguite almeno sei lievi scosse di assestamento, la più forte delle quali di magnitudo 2.3 alle 22:45.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392812UNIVERSITA' - Alessandro Buttà confermato Direttore Generale della Federico IIAlessandro Buttà ricoprirà la massima carica amministrativadell’Università degli Studi di Napoli Federico IIfino al 2027.Il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, dopo il parere favorevole del Senato Accademico, ha approvato nel pomeriggio di oggi la proposta delRettore Matteo Lorito.Buttà, classe ’67, daluglio 2021è Direttore Generale della Federico II, università tra le più antiche al mondo che quest’anno compie otto secoli. Laureato a pieni voti in Scienze Economiche e Marittime, Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, è dal 2003 all’Università Federico II e si occupa principalmente di innovazione organizzativa e controllo di gestione. Promotore e coordinatore di progetti di notevole importanza con Enti e Aziende nazionali e internazionali, dalla Apple al Tribunale di Napoli al Ministero di Giustizia, e di iniziative pregevoli e significative, come la realizzazione di Facoltà universitarie in Uganda, siede a tavoli tecnici di grande rilevanza. Da Direttore Generale ha sempre avuto grande attenzione per il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario che reputa il motore dell’Ateneo. Alessandro Buttà, è figura di riferimento e di supporto per i rettori che si sono succeduti in Ateneo dal suo arrivo ad oggi per le sue capacità e competenze.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T19:24:00ZAlessandro Buttà ricoprirà la massima carica amministrativadell’Università degli Studi di Napoli Federico IIfino al 2027.Il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, dopo il parere favorevole del Senato Accademico, ha approvato nel pomeriggio di oggi la proposta delRettore Matteo Lorito.Buttà, classe ’67, daluglio 2021è Direttore Generale della Federico II, università tra le più antiche al mondo che quest’anno compie otto secoli. Laureato a pieni voti in Scienze Economiche e Marittime, Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, è dal 2003 all’Università Federico II e si occupa principalmente di innovazione organizzativa e controllo di gestione. Promotore e coordinatore di progetti di notevole importanza con Enti e Aziende nazionali e internazionali, dalla Apple al Tribunale di Napoli al Ministero di Giustizia, e di iniziative pregevoli e significative, come la realizzazione di Facoltà universitarie in Uganda, siede a tavoli tecnici di grande rilevanza. Da Direttore Generale ha sempre avuto grande attenzione per il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario che reputa il motore dell’Ateneo. Alessandro Buttà, è figura di riferimento e di supporto per i rettori che si sono succeduti in Ateneo dal suo arrivo ad oggi per le sue capacità e competenze.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392800GOVERNO - Meloni: "Presto una norma sulle liste di attesa e la mobilità sanitaria""Stiamo lavorando a un provvedimento sulle liste d'attesa, con un'attenzione particolare alle regioni che hanno un'alta mobilità passiva. Ossia "quando per curarsi una personsi deve trasferire e la sua regione paga l'altra". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della puntata di Fuori dal coro, in onda questa sera su Rete4. "Non voglio anticipare niente - ha spiegato - ma arriverà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". A Mario Giordano che le domandava del problema delle liste d'attesa in sanità, Meloni ha replicato che "l'organizzazione compete per buona parte, quasi totalmente, alle Regioni. La prima cosa che possiamo fare noi, pur nella difficoltà economica che affrontiamo, è metterci i soldi per affrontare i problemi, perché il tema è importante". "Voglio rivendicare che nonostante la situazione di bilancio abbastanza complessa, il Fondo sanitario nel 2024 arriva al suo massimo storico. Noi - ha aggiunto ci abbiamo messo tre miliardi in più rispetto all'anno precedente e ci siamo concentrati su quello che impatta di più sui cittadini, le liste d'attesa. Stiamo utilizzando queste risorse per rinnovare il contratto degli operatori della sanità e quindi per combattere anche la carenza di personale che c'è, e per i progetti che sono specificamente destinati all'abbattimento delle liste d'attesa".2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T18:28:00Z"Stiamo lavorando a un provvedimento sulle liste d'attesa, con un'attenzione particolare alle regioni che hanno un'alta mobilità passiva. Ossia "quando per curarsi una personsi deve trasferire e la sua regione paga l'altra". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della puntata di Fuori dal coro, in onda questa sera su Rete4. "Non voglio anticipare niente - ha spiegato - ma arriverà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". A Mario Giordano che le domandava del problema delle liste d'attesa in sanità, Meloni ha replicato che "l'organizzazione compete per buona parte, quasi totalmente, alle Regioni. La prima cosa che possiamo fare noi, pur nella difficoltà economica che affrontiamo, è metterci i soldi per affrontare i problemi, perché il tema è importante". "Voglio rivendicare che nonostante la situazione di bilancio abbastanza complessa, il Fondo sanitario nel 2024 arriva al suo massimo storico. Noi - ha aggiunto ci abbiamo messo tre miliardi in più rispetto all'anno precedente e ci siamo concentrati su quello che impatta di più sui cittadini, le liste d'attesa. Stiamo utilizzando queste risorse per rinnovare il contratto degli operatori della sanità e quindi per combattere anche la carenza di personale che c'è, e per i progetti che sono specificamente destinati all'abbattimento delle liste d'attesa".Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392793UCRAINA - Zelensky visita la zona nord-est: "Rafforziamo le nostre difese""Continua la costruzione di fortificazioni nella regione nord-orientale di Sumy. Ho ispezionato trincee, posti di tiro, di comando e di osservazione. Stiamo rafforzando le nostre difese. Sono grato a tutti coloro che partecipano a questo lavoro". Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video che lo mostra mentre cammina dentro le trincee.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T17:52:00Z"Continua la costruzione di fortificazioni nella regione nord-orientale di Sumy. Ho ispezionato trincee, posti di tiro, di comando e di osservazione. Stiamo rafforzando le nostre difese. Sono grato a tutti coloro che partecipano a questo lavoro". Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video che lo mostra mentre cammina dentro le trincee.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392788REATI CONTRO GLI ANIMALI - L'On. Brambilla: "In aula il 15 aprile, ora impegno di tutti senza tentennamenti"“Ringrazio il presidente dei deputati di “Noi moderati”, on. Maurizio Lupi, e la conferenza dei capigruppo per aver stabilito che la discussione generale sulla proposta di legge AC30 in materia di reati contro gli animali, di cui sono prima firmataria e relatrice, si terrà nell’aula di Montecitorio il 15 aprile. Ogni giorno, quasi senza eccezione, le cronache ripresentano il tema all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica, alla quale milioni di italiani che amano e rispettano gli animali chiedono interventi adeguati sotto forma, innanzitutto, di pene più severe. Confido che tutti i gruppi lavoreranno, senza rinvii, tentennamenti o artificiose distinzioni, per ottenere il risultato auspicato dalla società civile”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, Noi moderati, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente, commenta la decisione assunta dalla conferenza dei capigruppo.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T17:27:00Z“Ringrazio il presidente dei deputati di “Noi moderati”, on. Maurizio Lupi, e la conferenza dei capigruppo per aver stabilito che la discussione generale sulla proposta di legge AC30 in materia di reati contro gli animali, di cui sono prima firmataria e relatrice, si terrà nell’aula di Montecitorio il 15 aprile. Ogni giorno, quasi senza eccezione, le cronache ripresentano il tema all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica, alla quale milioni di italiani che amano e rispettano gli animali chiedono interventi adeguati sotto forma, innanzitutto, di pene più severe. Confido che tutti i gruppi lavoreranno, senza rinvii, tentennamenti o artificiose distinzioni, per ottenere il risultato auspicato dalla società civile”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, Noi moderati, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente, commenta la decisione assunta dalla conferenza dei capigruppo.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171391376ORA LEGALE - Lancette avanti di un'ora nella notte di PasquaTorna l'ora legale cheha inizio l'ultima domenica di marzo. Quest'anno cade nel giorno di Pasqua e dunque nellanotte tra sabato 30 marzo e domenica 31 marzo, le lancette andranno spostate in avanti dalle 2 alle 3 di notte. In tale notte si dormirà un'ora in meno ma poi si potrà godere di un'ora di sole in più.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T17:13:00ZTorna l'ora legale cheha inizio l'ultima domenica di marzo. Quest'anno cade nel giorno di Pasqua e dunque nellanotte tra sabato 30 marzo e domenica 31 marzo, le lancette andranno spostate in avanti dalle 2 alle 3 di notte. In tale notte si dormirà un'ora in meno ma poi si potrà godere di un'ora di sole in più.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392769VIDEO - Riscossione, il Comune di Napoli incassa 35 milioni in pochi mesiSono35 milioni di eurole risorse cheNapoli Obiettivo Valore, società di progetto che affianca ilComune di Napolinella gestione delle entrate tributarie, ha incassato al 15 marzo nei primi mesi di attività. Questo il dato diffuso oggiin Sala della Giunta a Palazzo San GiacomodalSindaco di NapoliGaetano Manfredi, con l’Assessore al BilancioPier Paolo Baretta, laResponsabile Entrate del ComunePaola Sabadine il Presidente di Napoli Obiettivo ValoreLuca Bianchi,in occasione della conferenza stampa di presentazione della campagna di Napoli Obiettivo Valore. A due anni dalla firma delPatto per Napoli, stipulato tra l’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Sindaco Gaetano Manfredi, prosegue l’impegno dell’Amministrazione per garantire alla cittàuna gestione finanziaria solida per il benessere futuro. Risorse significative per la città di Napoli che dimostrano l’impegno e la serietà del progetto che,graziealla collaborazione tra Napoli Obiettivo Valore e la cittadinanza, si pone come obiettivo il recupero dioltre 1 miliardo di euro in 10 anni. Più nello specifico, dall’avvio effettivo della campagna di riscossione avvenuto lo scorso ottobre, la Società ha già inviato400 mila atti di riscossioneai cittadini inadempienti per un valore totale di380 milioni di euro. L’incasso complessivo di 34 milioni e 976 mila euro tra già riscosso e rateizzato è composto da tre diverse voci: il recupero dellaTaRi, per circa20,5 milioni di euro, quello dell’IMU(oltre12,7 milioni di euro) e più di1,7 milioni di europer violazioni delCodice della strada. Il dato è in linea con le previsioni della Società per i primi mesi di attività; le entrate aumenteranno sensibilmente con l’avvio delle procedure sanzionatorie ai cittadini che continuano ad essere morosi. Il lavoro di riscossione procede con l’obiettivo di arrivare a600 mila atti inviatiprima del periodo estivo.Dopo un iniziale periodo di avvio delle procedure e consolidamento delle attività, oggi Napoli Obiettivo Valore può vantare una piena operatività, mirata a ottenere un incremento costante delle risorse. A dimostrazione dell’impegno costante della Società nel garantire una gestione finanziaria solida per il benessere futuro della città, inoltre, Napoli Obiettivo Valore ha presentato anche la nuova campagna di comunicazione“Che Valore ha Napoli per te?”,per sensibilizzare i cittadini napoletani sulla necessità di contribuire alle risorse pubbliche. La campagna recentemente avviata in tutta la città di Napoli, con affissioni cartacee e ledwall, ha l’obiettivo di valorizzare i benefici concreti del nuovo metodo di riscossione e di diffondere una maggiore consapevolezza tra i cittadini per il miglioramento della qualitàdei progetti pubblici e dei servizi essenziali per la comunità.Ogni cittadino partecipa così attivamente allo sviluppo di una Napoli migliore. La trasparenza e la vicinanza ai cittadini guidano l’operato della Società, che ha unosportello già attivo presso la sede della Società di Progetto al Centro direzionalecui si aggiungeranno10 Uffici locali presso ognuna delle 10 Municipalità della città . Con un'ampia disponibilità di orari per appuntamenti prenotabili direttamente on line mediante il sitowww.napoliobiettivovalore.it, i cittadini potranno raccogliere informazioni e ricevere il supporto richiesto per affrontare situazioni specifiche o risolvere eventuali problematiche. La presenza di sportelli sul territoriosi affianca a tutti i canali di contatto già avviati da Napoli Obiettivo Valore sin dall'inizio del progetto, come un call center, un sito internet per la modulistica necessaria per le richieste in autotutela, di rateizzazione e di accesso agli atti, e la possibilità di gestire atti coattivi e le relative richieste di informazione per email o tramite PEC “L'Amministrazione -ha sottolineato il sindaco di Napoli,Gaetano Manfredi-sta procedendo nella direzione del recupero delle risorse per il miglioramento dei servizi pubblici e il benessere della comunità. In linea con gli obiettivi del Patto per Napoli, l'impegno per una gestione più solida delle finanze pubbliche e per il miglioramento della riscossione sta dando i primi buoni risultati. L'attività di Napoli Obiettivo Valore, società di progetto che affianca il Comune in questa operazione, dimostra che la collaborazione di tutti i cittadini è fondamentale: soltanto l'equità sociale può garantire lo sviluppo dell'intera città al fine di migliorare sempre più i servizi ai cittadini”. “Dopo l’approvazione nelle scorse settimane dello schema di bilancio, i dati sul primo anno di attività di Napoli Obiettivo Valore confermano che siamo sul percorso giusto e in linea con gli obiettivi del Patto per Napoli, siglato due anni fa con il Governo Draghi. Stiamo colmando il deficit strutturale nella riscossione dei tributi, attraverso un sistema più efficiente ed efficace, basato sul senso di responsabilità dei cittadini, che ci permetterà di abbattere il debito, di avere maggiori risorse per la gestione quotidiana della città e, nel lungo periodo, di tagliare le tasse”ha dichiaratoPier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio del Comune di Napoli. “Siamo molto soddisfatti per i primi risultati che stiamo ottenendo, in linea con gli impegni presi. Stiamo lavorando per costruire un nuovo rapporto con i cittadini basato su efficienza e trasparenza, portando benefici all’amministrazione e al territorio. Il claim della campagna, “che valore ha Napoli per te” riassume il messaggio di un lavoro che ha bisogno della collaborazione dei cittadini per contribuire al miglioramento della Città. I primi risultati ci dimostrano che stiamo procedendo nella direzione giusta, grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti”ha commentatoLuca Bianchi, Presidente di Napoli Obiettivo Valore. Presentati i risultati dei primi mesi di attività della società Napoli Obiettivo Valore che collabora, con il Comune di Napoli, alla gestione delle entrate tributarie. Recuperate risorse da TaRi, IMU e Codice della Strada destinate a servizi essenziali per la città. Nel video, ecco il servizio della web tv del Comune di Napoli.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T16:13:00ZSono35 milioni di eurole risorse cheNapoli Obiettivo Valore, società di progetto che affianca ilComune di Napolinella gestione delle entrate tributarie, ha incassato al 15 marzo nei primi mesi di attività. Questo il dato diffuso oggiin Sala della Giunta a Palazzo San GiacomodalSindaco di NapoliGaetano Manfredi, con l’Assessore al BilancioPier Paolo Baretta, laResponsabile Entrate del ComunePaola Sabadine il Presidente di Napoli Obiettivo ValoreLuca Bianchi,in occasione della conferenza stampa di presentazione della campagna di Napoli Obiettivo Valore. A due anni dalla firma delPatto per Napoli, stipulato tra l’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Sindaco Gaetano Manfredi, prosegue l’impegno dell’Amministrazione per garantire alla cittàuna gestione finanziaria solida per il benessere futuro. Risorse significative per la città di Napoli che dimostrano l’impegno e la serietà del progetto che,graziealla collaborazione tra Napoli Obiettivo Valore e la cittadinanza, si pone come obiettivo il recupero dioltre 1 miliardo di euro in 10 anni. Più nello specifico, dall’avvio effettivo della campagna di riscossione avvenuto lo scorso ottobre, la Società ha già inviato400 mila atti di riscossioneai cittadini inadempienti per un valore totale di380 milioni di euro. L’incasso complessivo di 34 milioni e 976 mila euro tra già riscosso e rateizzato è composto da tre diverse voci: il recupero dellaTaRi, per circa20,5 milioni di euro, quello dell’IMU(oltre12,7 milioni di euro) e più di1,7 milioni di europer violazioni delCodice della strada. Il dato è in linea con le previsioni della Società per i primi mesi di attività; le entrate aumenteranno sensibilmente con l’avvio delle procedure sanzionatorie ai cittadini che continuano ad essere morosi. Il lavoro di riscossione procede con l’obiettivo di arrivare a600 mila atti inviatiprima del periodo estivo.Dopo un iniziale periodo di avvio delle procedure e consolidamento delle attività, oggi Napoli Obiettivo Valore può vantare una piena operatività, mirata a ottenere un incremento costante delle risorse. A dimostrazione dell’impegno costante della Società nel garantire una gestione finanziaria solida per il benessere futuro della città, inoltre, Napoli Obiettivo Valore ha presentato anche la nuova campagna di comunicazione“Che Valore ha Napoli per te?”,per sensibilizzare i cittadini napoletani sulla necessità di contribuire alle risorse pubbliche. La campagna recentemente avviata in tutta la città di Napoli, con affissioni cartacee e ledwall, ha l’obiettivo di valorizzare i benefici concreti del nuovo metodo di riscossione e di diffondere una maggiore consapevolezza tra i cittadini per il miglioramento della qualitàdei progetti pubblici e dei servizi essenziali per la comunità.Ogni cittadino partecipa così attivamente allo sviluppo di una Napoli migliore. La trasparenza e la vicinanza ai cittadini guidano l’operato della Società, che ha unosportello già attivo presso la sede della Società di Progetto al Centro direzionalecui si aggiungeranno10 Uffici locali presso ognuna delle 10 Municipalità della città . Con un'ampia disponibilità di orari per appuntamenti prenotabili direttamente on line mediante il sitowww.napoliobiettivovalore.it, i cittadini potranno raccogliere informazioni e ricevere il supporto richiesto per affrontare situazioni specifiche o risolvere eventuali problematiche. La presenza di sportelli sul territoriosi affianca a tutti i canali di contatto già avviati da Napoli Obiettivo Valore sin dall'inizio del progetto, come un call center, un sito internet per la modulistica necessaria per le richieste in autotutela, di rateizzazione e di accesso agli atti, e la possibilità di gestire atti coattivi e le relative richieste di informazione per email o tramite PEC “L'Amministrazione -ha sottolineato il sindaco di Napoli,Gaetano Manfredi-sta procedendo nella direzione del recupero delle risorse per il miglioramento dei servizi pubblici e il benessere della comunità. In linea con gli obiettivi del Patto per Napoli, l'impegno per una gestione più solida delle finanze pubbliche e per il miglioramento della riscossione sta dando i primi buoni risultati. L'attività di Napoli Obiettivo Valore, società di progetto che affianca il Comune in questa operazione, dimostra che la collaborazione di tutti i cittadini è fondamentale: soltanto l'equità sociale può garantire lo sviluppo dell'intera città al fine di migliorare sempre più i servizi ai cittadini”. “Dopo l’approvazione nelle scorse settimane dello schema di bilancio, i dati sul primo anno di attività di Napoli Obiettivo Valore confermano che siamo sul percorso giusto e in linea con gli obiettivi del Patto per Napoli, siglato due anni fa con il Governo Draghi. Stiamo colmando il deficit strutturale nella riscossione dei tributi, attraverso un sistema più efficiente ed efficace, basato sul senso di responsabilità dei cittadini, che ci permetterà di abbattere il debito, di avere maggiori risorse per la gestione quotidiana della città e, nel lungo periodo, di tagliare le tasse”ha dichiaratoPier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio del Comune di Napoli. “Siamo molto soddisfatti per i primi risultati che stiamo ottenendo, in linea con gli impegni presi. Stiamo lavorando per costruire un nuovo rapporto con i cittadini basato su efficienza e trasparenza, portando benefici all’amministrazione e al territorio. Il claim della campagna, “che valore ha Napoli per te” riassume il messaggio di un lavoro che ha bisogno della collaborazione dei cittadini per contribuire al miglioramento della Città. I primi risultati ci dimostrano che stiamo procedendo nella direzione giusta, grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti”ha commentatoLuca Bianchi, Presidente di Napoli Obiettivo Valore. Presentati i risultati dei primi mesi di attività della società Napoli Obiettivo Valore che collabora, con il Comune di Napoli, alla gestione delle entrate tributarie. Recuperate risorse da TaRi, IMU e Codice della Strada destinate a servizi essenziali per la città. Nel video, ecco il servizio della web tv del Comune di Napoli.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392768SUDAN - Save the Children: si intensifica la crisi al confine con il Sud Sudan dove arrivano quotidianamente circa 1.000 persone dopo quasi un anno di guerraCirca 1.000 persone al giorno fuggono dal Sudan nel Sud Sudan dopo quasi un anno di guerra, in un caldo torrido e con bambini che hanno un disperato bisogno di sostegno. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Più di 600.000 persone – sia rifugiati che rimpatriati – hanno attraversato il confine dallo scorso aprile, arrivando in una regione già alle prese con una grave crisi alimentare, e i numeri continuano a crescere poiché le ostilità non mostrano segnali di attenuazione. La maggior parte delle persone arriva senza nulla, avendo perso la casa e i mezzi di sussistenza. Alcuni bambini hanno riferito di aver visto i propri cari, compresi i propri genitori, uccisi lungo il percorso. La maggior parte è arrivata, a piedi o su carri trainati da asini, al valico di frontiera di Joda, nello Stato dell'Alto Nilo, dove fino a 200 persone alla volta vengono stipate in camion con solo posti in piedi. Le destinazioni sono due centri di transito sovraffollati nella vicina Renk, un viaggio di due ore su strade sterrate con temperature che raggiungono i 45 gradi Celsius (113 Fahrenheit) mentre il Sud Sudan combatte la peggiore ondata di caldo degli ultimi quattro anni. Di solito trascorrono circa due settimane nei centri – che ospitano oltre 15.000 persone, anche se sono stati costruiti per non più di 3.000 – dove cibo e acqua scarseggiano, l’assistenza sanitaria è limitata e molti dormono fuori in rifugi di fortuna. Da lì 500 persone alla volta vengono caricate su chiatte per un viaggio di due giorni lungo il Nilo per dirigersi verso altre destinazioni nel Sud Sudan o caricate su camion per un viaggio di 12 ore fino al campo profughi di Maban. La maggior parte di queste famiglie sono già state sfollate. Molti sono fuggiti in Sudan dal Sud Sudan nel 2013, quando è scoppiata una diffusa violenza tra le comunità appena due anni dopo che il Paese aveva celebrato la sua indipendenza come nazione più giovane del mondo. Nonostante l’accordo di pace del 2018, il Sud Sudan sta ancora affrontando una delle crisi umanitarie più gravi del mondo, afflitto da continue violenze, ripetuti disastri climatici, fame diffusa, sfollamenti di massa e prezzi in aumento. Già prima della guerra in Sudan circa 9 milioni di persone – circa il 75% della popolazione – tra cui quasi 5 milioni di bambini, avevano bisogno di assistenza umanitaria. Per le persone che fuggono dal conflitto in Sudan, tuttavia, la vita in Sud Sudan è un’opzione migliore. Secondo gli ultimi dati dell’UNHCR, circa 1,75 milioni di persone hanno lasciato il Sudan, dirette in Sud Sudan, Etiopia, Ciad, Repubblica Centrafricana ed Egitto. Amira*, 37 anni, cittadina sudsudanese, ha attraversato il confine con il Sud Sudan con il marito e due bambini piccoli all'inizio di marzo prima di essere portata in uno dei centri di transito di Renk. Lavorava in un ospedale di Khartoum come infermiera chirurgica quando sono iniziati gli scontri ed è rimasta intrappolata nel seminterrato per tre giorni prima di poter tornare a casa. “Abbiamo perso ogni cosa. Abbiamo lasciato tutto alle spalle", ha detto. “Io e mio marito avevamo entrambi un buon lavoro e mio figlio era felice a scuola, ma le cose sono cambiate da un giorno all’altro. Quando sono iniziati i combattimenti non abbiamo avuto altra scelta che andarcene. Le nostre vite a Khartoum sono state distrutte. Sono cambiate tante cose in un anno, ma ora entrambi vogliamo solo trovare un lavoro e sistemarci di nuovo, così che i nostri figli possano andare a scuola”. Per i piccoli dei centri di transito di Renk, Save the Children ha aperto Spazi a misura di bambino, dove possono giocare, dipingere, ballare, imparare e ricevere supporto psicosociale. Margret, 25 anni, viene dal Sud Sudan e fa parte del team di Save the Children che lavora con i bambini nei centri. È fuggita in Sudan durante il conflitto in Sud Sudan ed è stata costretta a fuggire nuovamente quando sono scoppiati scontri armati a Khartoum lo scorso aprile. Margret ha impiegato cinque giorni per raggiungere Renk. È stata derubata dei pochi averi che era riuscita a portare con sé.“Hanno preso il mio portatile e il mio telefono. La vita è molto difficile lì. Hanno ucciso il mio amico”, ha riferito. “Mi sento meglio qui. Posso giocare con i bambini: mi fanno sorridere di nuovo”. Dall’escalation della violenza in Sudan, Save the Children ha ampliato le sue operazioni a Renk per assistere le famiglie. I team dell’Organizzazione operano al confine per garantire protezione a bambini e famiglie, per aiutarli a salire e scendere dai camion, provvedere ai loro bisogni immediati e al benessere emotivo, nonché per cercare di riunire i minori non accompagnati alle loro famiglie. “Vogliamo garantire che i bambini che arrivano qui siano protetti, ricevano il sostegno psicosociale di cui hanno bisogno e che le ragazze e i ragazzi non accompagnati si riuniscano alle loro famiglie il più rapidamente possibile. Ma c’è ancora molto da fare”, ha dichiaratoPornpun Rabiltossaporn, Direttore di Save the Children in Sud Sudan,sottolineando che i bisogni sono molto maggiori del sostegno attualmente disponibile. La Direttrice Generale di Save the Children International, Inger Ashing, ha visitato Renk questo mese per attirare l’attenzione sulla crescente crisi e chiedere finanziamenti urgenti visti i bisogni impellenti. L’appello delle Nazioni Unite di 1,8 miliardi di dollari di finanziamento a favore del Sud Sudan è stato finora finanziato solo al 18%.“Questa è una delle crisi più trascurate al mondo - ha detto - e sta peggiorando di giorno in giorno. Ho sentito tante storie strazianti da parte dei bambini. Alcuni hanno visto i loro genitori uccisi. Altri sono stati separati dalle loro famiglie. Molti mi hanno detto che volevano solo un po’ di normalità e tornare a scuola. È devastante pensare che questo viaggio non sia la fine del loro calvario ma solo l’inizio, molti di loro non sanno dove stanno andando e sono senza risorse. La maggior parte degli sfollati trascorre in media sette anni in movimento. Questa è la metà del tempo dedicato all’istruzione di un minore”. “Nessun bambino dovrebbe svegliarsi temendo per la propria incolumità, preoccupato per quando mangerà la prossima volta e senza sapere dove dormirà la notte. Nessun minore dovrebbe rimanere senza istruzione. La comunità internazionale deve farsi avanti per impegnare i finanziamenti e le risorse necessarie prima che sia troppo tardi” ha concluso Inger Ashing. Save the Children opera in Sud Sudan dal 1991, fornendo ai bambini accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria e al supporto nutrizionale, e alle famiglie sicurezza alimentare e assistenza per i mezzi di sussistenza. Nel 2023, i programmi dell’Organizzazione hanno raggiunto oltre 1,9 milioni di persone, tra cui 1,1 milioni di bambini, e quest’anno Save the Children spera di raggiungere 1,4 milioni di persone in Sud Sudan. * I nomi sono stati modificati per motivi di protezione2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T16:11:00ZCirca 1.000 persone al giorno fuggono dal Sudan nel Sud Sudan dopo quasi un anno di guerra, in un caldo torrido e con bambini che hanno un disperato bisogno di sostegno. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Più di 600.000 persone – sia rifugiati che rimpatriati – hanno attraversato il confine dallo scorso aprile, arrivando in una regione già alle prese con una grave crisi alimentare, e i numeri continuano a crescere poiché le ostilità non mostrano segnali di attenuazione. La maggior parte delle persone arriva senza nulla, avendo perso la casa e i mezzi di sussistenza. Alcuni bambini hanno riferito di aver visto i propri cari, compresi i propri genitori, uccisi lungo il percorso. La maggior parte è arrivata, a piedi o su carri trainati da asini, al valico di frontiera di Joda, nello Stato dell'Alto Nilo, dove fino a 200 persone alla volta vengono stipate in camion con solo posti in piedi. Le destinazioni sono due centri di transito sovraffollati nella vicina Renk, un viaggio di due ore su strade sterrate con temperature che raggiungono i 45 gradi Celsius (113 Fahrenheit) mentre il Sud Sudan combatte la peggiore ondata di caldo degli ultimi quattro anni. Di solito trascorrono circa due settimane nei centri – che ospitano oltre 15.000 persone, anche se sono stati costruiti per non più di 3.000 – dove cibo e acqua scarseggiano, l’assistenza sanitaria è limitata e molti dormono fuori in rifugi di fortuna. Da lì 500 persone alla volta vengono caricate su chiatte per un viaggio di due giorni lungo il Nilo per dirigersi verso altre destinazioni nel Sud Sudan o caricate su camion per un viaggio di 12 ore fino al campo profughi di Maban. La maggior parte di queste famiglie sono già state sfollate. Molti sono fuggiti in Sudan dal Sud Sudan nel 2013, quando è scoppiata una diffusa violenza tra le comunità appena due anni dopo che il Paese aveva celebrato la sua indipendenza come nazione più giovane del mondo. Nonostante l’accordo di pace del 2018, il Sud Sudan sta ancora affrontando una delle crisi umanitarie più gravi del mondo, afflitto da continue violenze, ripetuti disastri climatici, fame diffusa, sfollamenti di massa e prezzi in aumento. Già prima della guerra in Sudan circa 9 milioni di persone – circa il 75% della popolazione – tra cui quasi 5 milioni di bambini, avevano bisogno di assistenza umanitaria. Per le persone che fuggono dal conflitto in Sudan, tuttavia, la vita in Sud Sudan è un’opzione migliore. Secondo gli ultimi dati dell’UNHCR, circa 1,75 milioni di persone hanno lasciato il Sudan, dirette in Sud Sudan, Etiopia, Ciad, Repubblica Centrafricana ed Egitto. Amira*, 37 anni, cittadina sudsudanese, ha attraversato il confine con il Sud Sudan con il marito e due bambini piccoli all'inizio di marzo prima di essere portata in uno dei centri di transito di Renk. Lavorava in un ospedale di Khartoum come infermiera chirurgica quando sono iniziati gli scontri ed è rimasta intrappolata nel seminterrato per tre giorni prima di poter tornare a casa. “Abbiamo perso ogni cosa. Abbiamo lasciato tutto alle spalle", ha detto. “Io e mio marito avevamo entrambi un buon lavoro e mio figlio era felice a scuola, ma le cose sono cambiate da un giorno all’altro. Quando sono iniziati i combattimenti non abbiamo avuto altra scelta che andarcene. Le nostre vite a Khartoum sono state distrutte. Sono cambiate tante cose in un anno, ma ora entrambi vogliamo solo trovare un lavoro e sistemarci di nuovo, così che i nostri figli possano andare a scuola”. Per i piccoli dei centri di transito di Renk, Save the Children ha aperto Spazi a misura di bambino, dove possono giocare, dipingere, ballare, imparare e ricevere supporto psicosociale. Margret, 25 anni, viene dal Sud Sudan e fa parte del team di Save the Children che lavora con i bambini nei centri. È fuggita in Sudan durante il conflitto in Sud Sudan ed è stata costretta a fuggire nuovamente quando sono scoppiati scontri armati a Khartoum lo scorso aprile. Margret ha impiegato cinque giorni per raggiungere Renk. È stata derubata dei pochi averi che era riuscita a portare con sé.“Hanno preso il mio portatile e il mio telefono. La vita è molto difficile lì. Hanno ucciso il mio amico”, ha riferito. “Mi sento meglio qui. Posso giocare con i bambini: mi fanno sorridere di nuovo”. Dall’escalation della violenza in Sudan, Save the Children ha ampliato le sue operazioni a Renk per assistere le famiglie. I team dell’Organizzazione operano al confine per garantire protezione a bambini e famiglie, per aiutarli a salire e scendere dai camion, provvedere ai loro bisogni immediati e al benessere emotivo, nonché per cercare di riunire i minori non accompagnati alle loro famiglie. “Vogliamo garantire che i bambini che arrivano qui siano protetti, ricevano il sostegno psicosociale di cui hanno bisogno e che le ragazze e i ragazzi non accompagnati si riuniscano alle loro famiglie il più rapidamente possibile. Ma c’è ancora molto da fare”, ha dichiaratoPornpun Rabiltossaporn, Direttore di Save the Children in Sud Sudan,sottolineando che i bisogni sono molto maggiori del sostegno attualmente disponibile. La Direttrice Generale di Save the Children International, Inger Ashing, ha visitato Renk questo mese per attirare l’attenzione sulla crescente crisi e chiedere finanziamenti urgenti visti i bisogni impellenti. L’appello delle Nazioni Unite di 1,8 miliardi di dollari di finanziamento a favore del Sud Sudan è stato finora finanziato solo al 18%.“Questa è una delle crisi più trascurate al mondo - ha detto - e sta peggiorando di giorno in giorno. Ho sentito tante storie strazianti da parte dei bambini. Alcuni hanno visto i loro genitori uccisi. Altri sono stati separati dalle loro famiglie. Molti mi hanno detto che volevano solo un po’ di normalità e tornare a scuola. È devastante pensare che questo viaggio non sia la fine del loro calvario ma solo l’inizio, molti di loro non sanno dove stanno andando e sono senza risorse. La maggior parte degli sfollati trascorre in media sette anni in movimento. Questa è la metà del tempo dedicato all’istruzione di un minore”. “Nessun bambino dovrebbe svegliarsi temendo per la propria incolumità, preoccupato per quando mangerà la prossima volta e senza sapere dove dormirà la notte. Nessun minore dovrebbe rimanere senza istruzione. La comunità internazionale deve farsi avanti per impegnare i finanziamenti e le risorse necessarie prima che sia troppo tardi” ha concluso Inger Ashing. Save the Children opera in Sud Sudan dal 1991, fornendo ai bambini accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria e al supporto nutrizionale, e alle famiglie sicurezza alimentare e assistenza per i mezzi di sussistenza. Nel 2023, i programmi dell’Organizzazione hanno raggiunto oltre 1,9 milioni di persone, tra cui 1,1 milioni di bambini, e quest’anno Save the Children spera di raggiungere 1,4 milioni di persone in Sud Sudan. * I nomi sono stati modificati per motivi di protezioneCopyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392749NEWS - Giornata del mare, alla Marina Militare il premio Circoli Nautici della Campania“Per il sostengo umanitario, sociale e sanitario, unito alla costante opera svolta per la salvaguardia della vita in mare”: è questa la motivazione alla base della decisione di tutti gli aderenti all'associazione dei Circoli Nautici della Campania a conferire alla Marina Militare il riconoscimento attribuito ogni anno dall'organismo. Giunto alla terza edizione, il premio verrà consegnato in occasione della Giornata del mare e della cultura marina, in programma alla base navale della Marina di Napoli il prossimo 11 aprile. Proprio per definire nel dettaglio il programma della giornata, che vivrà anche sulle esposizioni presso gli stand e sulle visite guidate sulle navi che saranno sistemate nella zona del molo di San Vincenzo, nei giorni scorsi al Circolo Savoia si è svolta una specifica assemblea dei soci. Tra i punti all'ordine del giorno, la definizione del programma della manifestazione. Presente anche il consigliere regionale Francesco Picarone, grazie al quale tre anni fa si è di fatto costituita l'associazione dei Circoli Nautici della Campania: “L'impegno che ancora oggi viene profuso da ognuno dei ventidue rappresentanti – ha detto nel suo intervento – dimostra che felice fu l'idea di mettere assieme tutte quelle realtà legate al mare che, fino a pochi anni fa, pur parlando di tematiche comuni, lo facevano in modo non compatto. L'obiettivo è di continuare su questa strada e sono certo che, vista l'omogeneità di vedete, ciò sarà sicuramente fatto”. A parlare nello specifico della Giornata del mare e della cultura marina è stato il presidente, Gianluigi Ascione: “Siamo contenti perché, dopo i primi anni in cui abbiamo dovuto far capire l'importanza dell'evento, oggi sono le scuole a contattare l'associazione per chiedere di partecipare all'iniziativa dell'11 aprile. Sono certo che la manifestazione si svolgerà in un clima di festa e condivisione, con al centro l'importanza della risorsa mare nel contesto socio-economico della nostra regione”.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T14:38:00Z“Per il sostengo umanitario, sociale e sanitario, unito alla costante opera svolta per la salvaguardia della vita in mare”: è questa la motivazione alla base della decisione di tutti gli aderenti all'associazione dei Circoli Nautici della Campania a conferire alla Marina Militare il riconoscimento attribuito ogni anno dall'organismo. Giunto alla terza edizione, il premio verrà consegnato in occasione della Giornata del mare e della cultura marina, in programma alla base navale della Marina di Napoli il prossimo 11 aprile. Proprio per definire nel dettaglio il programma della giornata, che vivrà anche sulle esposizioni presso gli stand e sulle visite guidate sulle navi che saranno sistemate nella zona del molo di San Vincenzo, nei giorni scorsi al Circolo Savoia si è svolta una specifica assemblea dei soci. Tra i punti all'ordine del giorno, la definizione del programma della manifestazione. Presente anche il consigliere regionale Francesco Picarone, grazie al quale tre anni fa si è di fatto costituita l'associazione dei Circoli Nautici della Campania: “L'impegno che ancora oggi viene profuso da ognuno dei ventidue rappresentanti – ha detto nel suo intervento – dimostra che felice fu l'idea di mettere assieme tutte quelle realtà legate al mare che, fino a pochi anni fa, pur parlando di tematiche comuni, lo facevano in modo non compatto. L'obiettivo è di continuare su questa strada e sono certo che, vista l'omogeneità di vedete, ciò sarà sicuramente fatto”. A parlare nello specifico della Giornata del mare e della cultura marina è stato il presidente, Gianluigi Ascione: “Siamo contenti perché, dopo i primi anni in cui abbiamo dovuto far capire l'importanza dell'evento, oggi sono le scuole a contattare l'associazione per chiedere di partecipare all'iniziativa dell'11 aprile. Sono certo che la manifestazione si svolgerà in un clima di festa e condivisione, con al centro l'importanza della risorsa mare nel contesto socio-economico della nostra regione”.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392679A NAPOLI - Flashmob di Legambiente per accendere i riflettori sul verde in città, giovedì 28 marzo Il tema del Verde Urbano, e oggi della Forestazione Urbana, è diventato centrale nelle agende politiche, assumendo sempre più importanza la rinaturalizzazione del territorio e il potenziamento delle infrastrutture verdi e blu, soprattutto nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. Non tutte le istituzioni però pongono la giusta attenzione alla tematica, dotandosi dei fondamentali strumenti di gestione e prevedendo adeguate risorse dedicate nell’ambito di una visione strategica complessiva. Infatti, le politiche di molti enti sono ancora inadeguate per reggere a questa importante sfida. Legambiente per accendere i riflettori sul verde in cittàorganizza unflashmob domani28 marzo nei pressi del ParcoRe Ladislao, Largo San Giovanni a Carbonaraore 11.00 che come altri parchi della città presenta criticità strutturali e di accesso. Durante flashmobLegambiente presenta nuova edizione dossier#semprepiuverde con dati, criticità e buone pratiche del verde urbano nei 5 capoluoghi di provincia2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T11:20:00ZIl tema del Verde Urbano, e oggi della Forestazione Urbana, è diventato centrale nelle agende politiche, assumendo sempre più importanza la rinaturalizzazione del territorio e il potenziamento delle infrastrutture verdi e blu, soprattutto nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. Non tutte le istituzioni però pongono la giusta attenzione alla tematica, dotandosi dei fondamentali strumenti di gestione e prevedendo adeguate risorse dedicate nell’ambito di una visione strategica complessiva. Infatti, le politiche di molti enti sono ancora inadeguate per reggere a questa importante sfida. Legambiente per accendere i riflettori sul verde in cittàorganizza unflashmob domani28 marzo nei pressi del ParcoRe Ladislao, Largo San Giovanni a Carbonaraore 11.00 che come altri parchi della città presenta criticità strutturali e di accesso. Durante flashmobLegambiente presenta nuova edizione dossier#semprepiuverde con dati, criticità e buone pratiche del verde urbano nei 5 capoluoghi di provinciaCopyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392634LOTTO - A Giugliano in Campania giocato 8 volte lo stesso ambo e centrate vincite per 200mila euroL'ultima estrazione del Lotto ha visto come protagonista Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, dove sono state centrate 8 vincite della Top Ten del concorso in questione. Le otto vincite da 25.000 euro ciascuna - riporta Agimeg - sono state realizzate grazie all'ambo 32-65 sulla ruota di Palermo. Per ogni giocata sono stati puntati 100 euro e se si trattasse di un singolo giocatore la vincita totale ammonterebbe a 200.000 euro.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T08:40:00ZL'ultima estrazione del Lotto ha visto come protagonista Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, dove sono state centrate 8 vincite della Top Ten del concorso in questione. Le otto vincite da 25.000 euro ciascuna - riporta Agimeg - sono state realizzate grazie all'ambo 32-65 sulla ruota di Palermo. Per ogni giocata sono stati puntati 100 euro e se si trattasse di un singolo giocatore la vincita totale ammonterebbe a 200.000 euro.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392680INFANZIA - Save the Children: a Caivano un nuovo Polo Millegiorni, firmata la Convenzione tra l’Organizzazione, il Commissario straordinario di Governo e il Comune di CaivanoPromuovere l’accesso ad opportunità educative e di cura per i bambini e le bambine nella primissima infanzia e per le loro famiglie, integrare l’offerta formativa del territorio rafforzando la partecipazione dei bambini da 0 a 6 anni a esperienze educative di qualità, ridurre i fattori di vulnerabilità dei nuclei familiari più fragili e rafforzare le competenze genitoriali. Sono i principali obiettivi delPolo Millegiorni, uno spazio educativo che nascerà nella zona del Parco Verde di Caivano in un’area dedicata all’interno dell’istituto scolastico “Collodi” e sarà attivato e coordinato da Save the Children, anche mediante il coinvolgimento di attori sociali, sanitari ed educativi del territorio. Il progetto è al centro dellaConvenzionesiglata oggi tra Save the Children, il Commissario straordinario per il risanamento e la riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, Fabio Ciciliano, e lo stesso Comune di Caivano. Save the Children ha attivato dal 2022 il Programma Poli Millegiorni in diverse aree del territorio italiano caratterizzate da carenza di servizi educativi per la prima infanzia e alti livelli di vulnerabilità socio-economiche vissuti dalle famiglie che le abitano. Il programma sperimenta poli educativimultidisciplinari in favore di bambine e bambini tra 0 e 6 anni e dei loro genitori. Ad oggi sono già attivi 6 progetti territoriali nelle città di Bari, Catania, Locri, San Luca, Tivoli e Moncalieri, realizzati in partenariato con gli enti pubblici e associazioni del territorio. Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità dichiara: “ll progetto del Polo Millegiorni va nella direzione di quella collaborazione tra istituzioni e associazionismo che è la chiave per intervenire con efficacia e capillarità in ambito sociale. Il nostro governo crede molto nel ruolo educativo delle famiglie, che va promosso e sostenuto, e iniziative di questo tipo rispondono a questa esigenza. Caivano per noi non è solo una missione ma un modello di intervento”. “La partecipazione ad attività educative sin dai primi mille giorni di vita è una chiave determinante per prevenire la povertà educativa e per assicurare a tutti i bambini e le bambine la possibilità di crescere liberamente e far fiorire i propri talenti. Le disuguaglianze educative si manifestano infatti molto prima dell’ingresso nella scuola primaria con conseguenze particolarmente gravi in un Paese dove manca a tutt’oggi una rete capillare di asili nido. Per questa ragione Save the Children è impegnata a promuovere spazi educativi di qualità per i bambini e le bambine tra gli zero e i sei anni e per le loro famiglie”, sottolinea Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children. “Siamo lieti di avere l’opportunità di realizzare questo progetto anche a Caivano, in rete con tutte le realtà del territorio, con l’auspicio che l’impegno a favore della prima infanzia possa estendersi a tutte le aree del Paese in condizioni di disagio sociale ed economico”. Il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano, aggiunge: "Sono estremamente soddisfatto per il raggiungimento di questo importante traguardo. Save the Children, partner internazionale di prestigio, metterà a disposizione di tutti i cittadini di Caivano le proprie competenze e il proprio know-how, rappresentando una risorsa preziosa per l'intero territorio. I lavori, affidati a Sport e Salute, avranno inizio immediatamente dopo Pasqua e procederanno spediti per garantire la disponibilità della struttura e dei servizi prima dell'estate. Nel piano straordinario, approvato dal Governo Meloni lo scorso dicembre, ci siamo posti l'obiettivo ambizioso di affrontare tutte le situazioni di vulnerabilità sociale. L'apertura del Polo Millegiorni e dello Spazio Mamme va proprio in questa direzione, contribuendo a ridurre le disuguaglianze socio-economiche familiari e a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica". Al termine della fase di ristrutturazione e adeguamento degli spazi , Save the Children si farà carico di realizzare il progetto del Polo Millegiorni dedicato ai bambini nella fascia zero-sei anni e alle loro famiglie.Le attività saranno gratuite e implementate durante tutto l’anno. In particolare, nel Polo verranno offerti unservizio educativo mattutino per i bambini da 0 a 3 annielaboratori educativi settimanali per genitori e bambini da 0 a 6 anni(accompagnamento alla lettura e intelligenza numerica, psicomotricità, attività sportive), chesaranno l’occasione per i nuclei di ritrovarsi in uno spazio a loro dedicato. Saranno attivatisportelli aperti alle famigliedove si svolgeranno azioni di sostegno alla genitorialità e incontri con gli attori del territorio, al fine di costruire unarete di servizi rivolti alla cura, al supporto e presa in carico dei nuclei più vulnerabili. Il progetto prevede inoltre lacreazione di uno Spazio Mamme,un luogo laboratoriale e di ascolto dedicato alla cura, all’empowerment e alla protezione di mamme e donne, in base al modellopromosso da Save the Children dal 2014 e attualmente presente in 11 città. Lo Spazio Mamme prevede, tra le altre, attività di orientamento al lavoro e inserimento lavorativo, ascolto, supporto e orientamento, doti di cura e di protezione per la realizzazione di percorsi personalizzati di presa in carico. Complessivamente, nei primi due anni di attività si prevede che il Polo Millegiorni di Caivano coinvolga come destinatari degli interventi 120 bambini e bambine tra gli zero e i sei anni (tra i quali 18/20 bambini e bambine tra gli zero e i tre anni accolti nel servizio educativo mattutino) e 130 genitori, mentre almeno 40 mamme saranno coinvolte nelle attività dello Spazio a loro dedicato. Tra gli obiettivi del nuovo Polo vi è anche quello di rafforzare la rete con i servizi educativi, sanitari e sociali del territorio: si prevede di coinvolgere in attività di formazione e di confronto almeno 50 operatrici e operatori.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T11:22:00ZPromuovere l’accesso ad opportunità educative e di cura per i bambini e le bambine nella primissima infanzia e per le loro famiglie, integrare l’offerta formativa del territorio rafforzando la partecipazione dei bambini da 0 a 6 anni a esperienze educative di qualità, ridurre i fattori di vulnerabilità dei nuclei familiari più fragili e rafforzare le competenze genitoriali. Sono i principali obiettivi delPolo Millegiorni, uno spazio educativo che nascerà nella zona del Parco Verde di Caivano in un’area dedicata all’interno dell’istituto scolastico “Collodi” e sarà attivato e coordinato da Save the Children, anche mediante il coinvolgimento di attori sociali, sanitari ed educativi del territorio. Il progetto è al centro dellaConvenzionesiglata oggi tra Save the Children, il Commissario straordinario per il risanamento e la riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, Fabio Ciciliano, e lo stesso Comune di Caivano. Save the Children ha attivato dal 2022 il Programma Poli Millegiorni in diverse aree del territorio italiano caratterizzate da carenza di servizi educativi per la prima infanzia e alti livelli di vulnerabilità socio-economiche vissuti dalle famiglie che le abitano. Il programma sperimenta poli educativimultidisciplinari in favore di bambine e bambini tra 0 e 6 anni e dei loro genitori. Ad oggi sono già attivi 6 progetti territoriali nelle città di Bari, Catania, Locri, San Luca, Tivoli e Moncalieri, realizzati in partenariato con gli enti pubblici e associazioni del territorio. Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità dichiara: “ll progetto del Polo Millegiorni va nella direzione di quella collaborazione tra istituzioni e associazionismo che è la chiave per intervenire con efficacia e capillarità in ambito sociale. Il nostro governo crede molto nel ruolo educativo delle famiglie, che va promosso e sostenuto, e iniziative di questo tipo rispondono a questa esigenza. Caivano per noi non è solo una missione ma un modello di intervento”. “La partecipazione ad attività educative sin dai primi mille giorni di vita è una chiave determinante per prevenire la povertà educativa e per assicurare a tutti i bambini e le bambine la possibilità di crescere liberamente e far fiorire i propri talenti. Le disuguaglianze educative si manifestano infatti molto prima dell’ingresso nella scuola primaria con conseguenze particolarmente gravi in un Paese dove manca a tutt’oggi una rete capillare di asili nido. Per questa ragione Save the Children è impegnata a promuovere spazi educativi di qualità per i bambini e le bambine tra gli zero e i sei anni e per le loro famiglie”, sottolinea Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children. “Siamo lieti di avere l’opportunità di realizzare questo progetto anche a Caivano, in rete con tutte le realtà del territorio, con l’auspicio che l’impegno a favore della prima infanzia possa estendersi a tutte le aree del Paese in condizioni di disagio sociale ed economico”. Il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano, aggiunge: "Sono estremamente soddisfatto per il raggiungimento di questo importante traguardo. Save the Children, partner internazionale di prestigio, metterà a disposizione di tutti i cittadini di Caivano le proprie competenze e il proprio know-how, rappresentando una risorsa preziosa per l'intero territorio. I lavori, affidati a Sport e Salute, avranno inizio immediatamente dopo Pasqua e procederanno spediti per garantire la disponibilità della struttura e dei servizi prima dell'estate. Nel piano straordinario, approvato dal Governo Meloni lo scorso dicembre, ci siamo posti l'obiettivo ambizioso di affrontare tutte le situazioni di vulnerabilità sociale. L'apertura del Polo Millegiorni e dello Spazio Mamme va proprio in questa direzione, contribuendo a ridurre le disuguaglianze socio-economiche familiari e a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica". Al termine della fase di ristrutturazione e adeguamento degli spazi , Save the Children si farà carico di realizzare il progetto del Polo Millegiorni dedicato ai bambini nella fascia zero-sei anni e alle loro famiglie.Le attività saranno gratuite e implementate durante tutto l’anno. In particolare, nel Polo verranno offerti unservizio educativo mattutino per i bambini da 0 a 3 annielaboratori educativi settimanali per genitori e bambini da 0 a 6 anni(accompagnamento alla lettura e intelligenza numerica, psicomotricità, attività sportive), chesaranno l’occasione per i nuclei di ritrovarsi in uno spazio a loro dedicato. Saranno attivatisportelli aperti alle famigliedove si svolgeranno azioni di sostegno alla genitorialità e incontri con gli attori del territorio, al fine di costruire unarete di servizi rivolti alla cura, al supporto e presa in carico dei nuclei più vulnerabili. Il progetto prevede inoltre lacreazione di uno Spazio Mamme,un luogo laboratoriale e di ascolto dedicato alla cura, all’empowerment e alla protezione di mamme e donne, in base al modellopromosso da Save the Children dal 2014 e attualmente presente in 11 città. Lo Spazio Mamme prevede, tra le altre, attività di orientamento al lavoro e inserimento lavorativo, ascolto, supporto e orientamento, doti di cura e di protezione per la realizzazione di percorsi personalizzati di presa in carico. Complessivamente, nei primi due anni di attività si prevede che il Polo Millegiorni di Caivano coinvolga come destinatari degli interventi 120 bambini e bambine tra gli zero e i sei anni (tra i quali 18/20 bambini e bambine tra gli zero e i tre anni accolti nel servizio educativo mattutino) e 130 genitori, mentre almeno 40 mamme saranno coinvolte nelle attività dello Spazio a loro dedicato. Tra gli obiettivi del nuovo Polo vi è anche quello di rafforzare la rete con i servizi educativi, sanitari e sociali del territorio: si prevede di coinvolgere in attività di formazione e di confronto almeno 50 operatrici e operatori.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392628A BALTIMORA - La nave aveva superato i controlli nel 2023, niente da fare per i 6 operai dispersi"Data la temperatura dell'acqua e il tempo trascorso dal crollo del ponte non crediamo che riusicremo a trovare nessuno dei sei dispersi ancora vivo". Lo ha detto il capo della Guardia Costiera di Baltimora l'ammiraglio Shannon Gilreath dopo aver annunciato la sospensione delle ricerche con i sommazzatori. Aveva superato due ispezioni nel 2023 la nave portacontainer che si è schiantata contro il ponte di Baltimora abbattendolo, causando numerosi feriti, mentre sei operai ancora sono dispersi. Ne dà notizia l'autorità portuale di Singapore, sottolineando che le certificazioni che attestano l'integrità strutturale e delle attrezzature della Dali - questo il nome del natante - erano valide al momento dell'incidente. Il cargo batte bandiera di Singapore, è largo 48 metri, lungo 300 ed è stato costruito nel 2015. Era diretto a Colombo e avrebbe dovuto arrivare il 22 aprile a destinazione.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-27T08:10:00Z"Data la temperatura dell'acqua e il tempo trascorso dal crollo del ponte non crediamo che riusicremo a trovare nessuno dei sei dispersi ancora vivo". Lo ha detto il capo della Guardia Costiera di Baltimora l'ammiraglio Shannon Gilreath dopo aver annunciato la sospensione delle ricerche con i sommazzatori. Aveva superato due ispezioni nel 2023 la nave portacontainer che si è schiantata contro il ponte di Baltimora abbattendolo, causando numerosi feriti, mentre sei operai ancora sono dispersi. Ne dà notizia l'autorità portuale di Singapore, sottolineando che le certificazioni che attestano l'integrità strutturale e delle attrezzature della Dali - questo il nome del natante - erano valide al momento dell'incidente. Il cargo batte bandiera di Singapore, è largo 48 metri, lungo 300 ed è stato costruito nel 2015. Era diretto a Colombo e avrebbe dovuto arrivare il 22 aprile a destinazione.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392605NEWS - Ucraina ad Euro 2024, Zelensky: "Grazie per le emozioni regalate all’intero Paese"Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyj, tramite i social, si è complimentato con la sua Nazionale, che ha conquistato un posto alla fase finale di Euro 2024. Questo il suo messaggio su twitter: “Grazie ragazzi! Grazie, squadra! Per le emozioni significative regalate all’intero Paese, per l’importante vittoria e per l’accesso a EURO 2024. Per aver dimostrato ancora una volta: ogni volta che gli ucraini affrontano difficoltà ma non si arrendono e continuano a lottare, sicuramente vincono. Nei momenti in cui il nemico cerca di distruggerci, dimostriamo ogni giorno che gli ucraini esistono e ci saranno. L’Ucraina è e sarà! Grazie per la vittoria! Gloria all’Ucraina!”.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T23:30:00ZIl presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyj, tramite i social, si è complimentato con la sua Nazionale, che ha conquistato un posto alla fase finale di Euro 2024. Questo il suo messaggio su twitter: “Grazie ragazzi! Grazie, squadra! Per le emozioni significative regalate all’intero Paese, per l’importante vittoria e per l’accesso a EURO 2024. Per aver dimostrato ancora una volta: ogni volta che gli ucraini affrontano difficoltà ma non si arrendono e continuano a lottare, sicuramente vincono. Nei momenti in cui il nemico cerca di distruggerci, dimostriamo ogni giorno che gli ucraini esistono e ci saranno. L’Ucraina è e sarà! Grazie per la vittoria! Gloria all’Ucraina!”.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392559SEFITAL FINANZIAMENTI - Realizza i Tuoi Sogni con Prestiti Zero Spese!Hai un progetto importante in mente? Che si tratti di aiutare i tuoi figli a sposarsi, di affrontare una spesa imprevista, o di realizzare un viaggio di nozze, Sefital Finanziamenti è quiper aiutarti a rendere tutto questo possibile. Da oltre trent'anni, Sefital Finanziamenti si impegna a realizzare i progetti dei propri clienti, offrendo soluzioni finanziarie su misura per ogni esigenza. Contatta il numero 800.45.22.45 per un preventivo gratuito oppure visita il sito web: https://sefital-prestiti.it/. CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU' >>>2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T19:28:00ZHai un progetto importante in mente? Che si tratti di aiutare i tuoi figli a sposarsi, di affrontare una spesa imprevista, o di realizzare un viaggio di nozze, Sefital Finanziamenti è quiper aiutarti a rendere tutto questo possibile. Da oltre trent'anni, Sefital Finanziamenti si impegna a realizzare i progetti dei propri clienti, offrendo soluzioni finanziarie su misura per ogni esigenza. Contatta il numero 800.45.22.45 per un preventivo gratuito oppure visita il sito web: https://sefital-prestiti.it/. CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU' >>>Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392544NEWS - Ladri massacrano un povero cane anziano che abbaia a Serle (BS), On. Brambilla: "Vicinanza alla famiglia, serve approvare la mia PDL per punire questi criminali"“Tengo a esprimere la massima solidarietà e vicinanza alla famiglia che, in provincia di Brescia, è stata vittima di ladri e criminali violenti della peggior specie che hanno massacrato anche il loro povero cane. Chi uccide un animale con simile crudeltà non può farla franca: per questo serve approvare al più presto la mia proposta di legge per inasprire le pene!”. A dirlo l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e prima firmataria e relatrice dell’AC30, pdl “trasversale” che riforma le norme del codice penale per chi uccide e maltratta gli animali, commentando l’uccisione di un meticcio di dodici anni a Serle (Brescia) da parte di alcuni ladri: il povero cane abbaiava e cercava di ostacolarli e i malviventi non hanno esitato un solo istante a prenderlo a calci fino a farlo morire tra atroci sofferenze. “Se verranno identificati e arrestati - prosegue la deputata - questi “mostri senza pietà” come li ha giustamente definitivi la figlia della famiglia colpita potrebbero forse andare in carcere, peraltro per un brevissimo periodo, solo per il furto o il cumulo di reati: l’uccisione di un animale domestico, di per sé, è un reato considerato ancora troppo blando. Penso che le cose debbano cambiare, e in fretta, come chiede la sensibilità degli italiani. Per questo è arrivata l’ora di approvare la mia proposta di legge per avere sanzioni severe per chi maltratta e uccide gli animali. Rivolgo quindi un appello a tutte le forze politiche affinché sostengano finalmente la riforma senza più distinguo e tentennamenti”.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T18:18:00Z“Tengo a esprimere la massima solidarietà e vicinanza alla famiglia che, in provincia di Brescia, è stata vittima di ladri e criminali violenti della peggior specie che hanno massacrato anche il loro povero cane. Chi uccide un animale con simile crudeltà non può farla franca: per questo serve approvare al più presto la mia proposta di legge per inasprire le pene!”. A dirlo l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente e prima firmataria e relatrice dell’AC30, pdl “trasversale” che riforma le norme del codice penale per chi uccide e maltratta gli animali, commentando l’uccisione di un meticcio di dodici anni a Serle (Brescia) da parte di alcuni ladri: il povero cane abbaiava e cercava di ostacolarli e i malviventi non hanno esitato un solo istante a prenderlo a calci fino a farlo morire tra atroci sofferenze. “Se verranno identificati e arrestati - prosegue la deputata - questi “mostri senza pietà” come li ha giustamente definitivi la figlia della famiglia colpita potrebbero forse andare in carcere, peraltro per un brevissimo periodo, solo per il furto o il cumulo di reati: l’uccisione di un animale domestico, di per sé, è un reato considerato ancora troppo blando. Penso che le cose debbano cambiare, e in fretta, come chiede la sensibilità degli italiani. Per questo è arrivata l’ora di approvare la mia proposta di legge per avere sanzioni severe per chi maltratta e uccide gli animali. Rivolgo quindi un appello a tutte le forze politiche affinché sostengano finalmente la riforma senza più distinguo e tentennamenti”.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392285NEWS - Allarme bomba in alcune stazioni della Puglia, indaga la DdaLa Dda di Bari ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per fare chiarezza sull'allarme bomba di questa mattina che ha interessato le stazioni ferroviarie di Trani, Barletta e Bari-Palese. A Trani il sindaco ha chiuso per alcune ore tutte le scuole, mentre la circolazione ferroviaria è sospesa tra Barletta e Bari dalle 6.26. A quanto si apprende, è ipotizzabile un reato distrettuale, ad esempio il terrorismo. La vicenda è tutta da chiarire e si attendono gli esiti degli accertamenti sul liquido contenuto nei flaconi trovati nel beauty lasciato nella stazione di Trani nel quale erano contenuti anche cavi e un telefonino.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T15:28:00ZLa Dda di Bari ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per fare chiarezza sull'allarme bomba di questa mattina che ha interessato le stazioni ferroviarie di Trani, Barletta e Bari-Palese. A Trani il sindaco ha chiuso per alcune ore tutte le scuole, mentre la circolazione ferroviaria è sospesa tra Barletta e Bari dalle 6.26. A quanto si apprende, è ipotizzabile un reato distrettuale, ad esempio il terrorismo. La vicenda è tutta da chiarire e si attendono gli esiti degli accertamenti sul liquido contenuto nei flaconi trovati nel beauty lasciato nella stazione di Trani nel quale erano contenuti anche cavi e un telefonino.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392541MALTEMPO - Napoli, allerta meteo gialla dalle ore 12:00 del 27 marzo alle ore 12:00 del 28 marzo, chiusi i parchi cittadiniAvviso di allerta meteo per fenomeni meteorologici avversi previsti dalle ore 12:00 del 27/03/2024 alle ore 12:00 del 28 marzo 2024 Saranno chiusi i parchi cittadini. Sarà chiuso, inoltre, il pontile nord di Bagnoli e interdetto l'accesso alle spiagge pubbliche cittadine. Fenomeni rilevanti: Precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o isolato temporale, puntualmente di moderata intensità. Livello di allerta: GIALLA (ordinaria) Tipologia di rischio: Idrogeologico Localizzato Principali scenari di evento ed effetti al suolo: - Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; - Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse; - Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno; - Possibili cadute massi in più punti del territorio ed occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche fragili. Norme comportamentali in caso di avviso di allerta meteo per fenomeni idrogeologici rilevanti - Evitare di frequentare locali interrati o posti a pian terreno, principalmente se lungo assi stradali notoriamente interessati da grossi deflussi idrici e comunque tenere costantemente monitorato il livello delle acque di deflusso. In caso di allagamento staccare subito l'energia elettrica; - In caso di necessità di attraversare in auto un sottopasso stradale, sito critico in occasione di allerta meteo, procedete con molta cautela, verificandone la praticabilità e, in caso contrario, datene immediata comunicazione ai numeri di emergenza 112, 113, 115. - Si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione nei siti già segnalati per il rischio idrogeologico (versanti e pendii per possibili frane e smottamenti) e idraulico (sottopassi e aree di collettori fognari per possibili allagamenti). l sottopassi ed i siti cittadini oggetto di attenzione, eventualmente interdetti in caso di forte pioggia, sono i seguenti: 1. Sottopasso di Via Claudio/Stadio San Paolo (lato sx) (Fuorigrotta) 2. Sottopassi di Viale dei Ciliegi (Chiaiano) 3. Sottopasso di via Vicinale Cupa San Severino/Via Antonio de Ferraris (Poggioreale) 4. Sottopasso di Via Comunale San Severino/Via Fasano (Poggioreale) 5. Sottopasso di Via Enrico Russo (Barra) 6. Sottopasso di Via Mastellone (Barra) 7. Sottopassi del Centro Direzionale di Napoli (Poggioreale) 8. Arena S. Antonio altezza Via Ben Hur (Soccavo) Specifica delle "Zone d'Interesse": Zona 1: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 4: Alta Irpinia e Sannio; Zona 5: Tusciano e Alto Sele; Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento; Zona 7: Tanagro; Zona 8: Basso Cilento. ???? Avviso di allerta meteo per fenomeni meteorologici avversi previsti dalle ore 12:00 del 27 marzo alle ore 12:00 del 28 marzo 2024 ??Livello di allerta: ???????????? ??Leggi l'avviso sul sito??https://t.co/P9y0jJ3jFK#allertameteoNA #Napoli pic.twitter.com/SQzyCueHhr — Comune di Napoli (@ComuneNapoli) March 26, 20242024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T18:00:00ZAvviso di allerta meteo per fenomeni meteorologici avversi previsti dalle ore 12:00 del 27/03/2024 alle ore 12:00 del 28 marzo 2024 Saranno chiusi i parchi cittadini. Sarà chiuso, inoltre, il pontile nord di Bagnoli e interdetto l'accesso alle spiagge pubbliche cittadine. Fenomeni rilevanti: Precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o isolato temporale, puntualmente di moderata intensità. Livello di allerta: GIALLA (ordinaria) Tipologia di rischio: Idrogeologico Localizzato Principali scenari di evento ed effetti al suolo: - Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; - Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse; - Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno; - Possibili cadute massi in più punti del territorio ed occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche fragili. Norme comportamentali in caso di avviso di allerta meteo per fenomeni idrogeologici rilevanti - Evitare di frequentare locali interrati o posti a pian terreno, principalmente se lungo assi stradali notoriamente interessati da grossi deflussi idrici e comunque tenere costantemente monitorato il livello delle acque di deflusso. In caso di allagamento staccare subito l'energia elettrica; - In caso di necessità di attraversare in auto un sottopasso stradale, sito critico in occasione di allerta meteo, procedete con molta cautela, verificandone la praticabilità e, in caso contrario, datene immediata comunicazione ai numeri di emergenza 112, 113, 115. - Si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione nei siti già segnalati per il rischio idrogeologico (versanti e pendii per possibili frane e smottamenti) e idraulico (sottopassi e aree di collettori fognari per possibili allagamenti). l sottopassi ed i siti cittadini oggetto di attenzione, eventualmente interdetti in caso di forte pioggia, sono i seguenti: 1. Sottopasso di Via Claudio/Stadio San Paolo (lato sx) (Fuorigrotta) 2. Sottopassi di Viale dei Ciliegi (Chiaiano) 3. Sottopasso di via Vicinale Cupa San Severino/Via Antonio de Ferraris (Poggioreale) 4. Sottopasso di Via Comunale San Severino/Via Fasano (Poggioreale) 5. Sottopasso di Via Enrico Russo (Barra) 6. Sottopasso di Via Mastellone (Barra) 7. Sottopassi del Centro Direzionale di Napoli (Poggioreale) 8. Arena S. Antonio altezza Via Ben Hur (Soccavo) Specifica delle "Zone d'Interesse": Zona 1: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 4: Alta Irpinia e Sannio; Zona 5: Tusciano e Alto Sele; Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento; Zona 7: Tanagro; Zona 8: Basso Cilento. ???? Avviso di allerta meteo per fenomeni meteorologici avversi previsti dalle ore 12:00 del 27 marzo alle ore 12:00 del 28 marzo 2024 ??Livello di allerta: ???????????? ??Leggi l'avviso sul sito??https://t.co/P9y0jJ3jFK#allertameteoNA #Napoli pic.twitter.com/SQzyCueHhr — Comune di Napoli (@ComuneNapoli) March 26, 2024Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392533IL RAPPER - Geolier all'Università Federico II: "Su Napoli ci sono tanti stupidi pregiudizi"Accolto dagli applausi dell'aula magna della Università Federico II, Emanuele Palumbo, ovvero il rapper Geolier, ha fatto il suo ingresso nell'ateneo con sede a Scampia. Maglione blu e cappellino rosso con visiera in testa, Geolier si è subito sottoposto alle domande degli studenti in sala, circa 500. "Sono felice, mi sento anche onorato di stare qui tra voi. Qua dentro non posso insegnare niente a nessuno, anzi posso solo imparare. Non è una lezione, ma una chiacchierata tra amici e ho mille paure e mille ansie come le avete voi", ha detto. Poi il suo giudizio su Napoli e i pregiudizi che l'accompagnano. "Tutti i pregiudizi su Napoli sono sbagliati. Il pregiudizio più brutto - spiega - che ho sentito è quello sull'orologio, di chi viene da Milano e chiede di tenergli da parte la collanina o l'orologio. Mi danno fastidio, sono pregiudizi stupidi, perché poi vediamo che nella classifica dei reati Napoli viene dopo tante grandi città. In tutto il mondo c'è un lato buono e uno cattivo. Napoli non è solo un lato cattivo, ha anche tante cose belle". Ecco il video pubblicato sul canale Youtube dell'Università Federico II.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T17:25:00ZAccolto dagli applausi dell'aula magna della Università Federico II, Emanuele Palumbo, ovvero il rapper Geolier, ha fatto il suo ingresso nell'ateneo con sede a Scampia. Maglione blu e cappellino rosso con visiera in testa, Geolier si è subito sottoposto alle domande degli studenti in sala, circa 500. "Sono felice, mi sento anche onorato di stare qui tra voi. Qua dentro non posso insegnare niente a nessuno, anzi posso solo imparare. Non è una lezione, ma una chiacchierata tra amici e ho mille paure e mille ansie come le avete voi", ha detto. Poi il suo giudizio su Napoli e i pregiudizi che l'accompagnano. "Tutti i pregiudizi su Napoli sono sbagliati. Il pregiudizio più brutto - spiega - che ho sentito è quello sull'orologio, di chi viene da Milano e chiede di tenergli da parte la collanina o l'orologio. Mi danno fastidio, sono pregiudizi stupidi, perché poi vediamo che nella classifica dei reati Napoli viene dopo tante grandi città. In tutto il mondo c'è un lato buono e uno cattivo. Napoli non è solo un lato cattivo, ha anche tante cose belle". Ecco il video pubblicato sul canale Youtube dell'Università Federico II.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392497HAITI - Save the Children, una famiglia su 5 sull’orlo della carestia a Port-Au-PrinceL’Organizzazione esorta tutte le parti a fare il possibile per proteggere i bambini e rispettare il diritto umanitario e chiede inoltre alla comunità internazionale di aumentare urgentemente i finanziamenti per la crisi in corso Circa cinque milioni di persone ad Haiti, tra cui un bambino su due, si trovano oggi ad affrontare livelli acuti di insicurezza alimentare e il 20% delle famiglie nella sola capitale è a un passo dalla carestia. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. L’aumento della violenza delle bande e la diminuzione degli aiuti ad Haiti stanno alimentando una crisi alimentare senza precedenti nel Paese. Secondo un’analisi dei dati dell’Integrated Food Security Classification[1], più di 1,6 milioni di persone ad Haiti sono sull’orlo della carestia, tra loro più di 600.000 sono bambini. La situazione nel Paese è peggiorata in modo significativo negli ultimi anni, passando da 3,7 milioni di haitiani che soffrivano la fame e avevano un livello di insicurezza alimentare nel 2019 a quasi cinque milioni nel 2024, quasi la metà della popolazione del Paese. La violenza armata ad Haiti ha trasformato le aree urbane in campi di battaglia, provocando lo sfollamento di oltre 360.000 persone[2]. La violenza delle bande e i blocchi stradali hanno inoltre ostacolato il flusso di beni essenziali, facendo salire alle stelle i prezzi dei prodotti alimentari e impedendo alle organizzazioni umanitarie di distribuire cibo salvavita. "La crisi in corso ad Haiti si sta rapidamente deteriorando, mentre le bande stringono la presa su circa il 90% di Port-au-Prince. Le famiglie stanno perdendo la loro fonte di sostentamento e viene negato loro l'accesso al cibo essenziale e ai servizi medici. Purtroppo, una famiglia su cinque nell’area metropolitana di Port-au-Prince è ormai a un passo dalla carestia, mentre la violenza armata e i blocchi stradali ostacolano gli sforzi umanitari delle organizzazioni, che si stanno affrettando per fornire aiuti in ogni modo possibile. I dati appena diffusi sottolineano la gravità della situazione, rivelando che altri 200.000 bambini sprofonderanno nella fame acuta tra marzo e giugno. Ciò porterà il numero totale di bambini che affrontano una grave insicurezza alimentare a quasi due milioni. Se la violenza delle bande peggiorasse ulteriormente ad Haiti, la minaccia della carestia metterebbe ulteriormente a rischio tante vite umane” ha dichiarato Chantal Sylvie Imbeault, Direttrice di Save the Children ad Haiti. Tutte le parti devono fare il possibile per proteggere i bambini e rispettare il diritto umanitario internazionale. Save the Children chiede inoltre alla comunità internazionale di aumentare urgentemente i finanziamenti umanitari per la crisi ad Haiti. L’Organizzazione sta lavorando 24 ore su 24 per sostenere i bambini intrappolati in un ciclo mortale di violenza, povertà e fame. Sta sostenendo economicamente le famiglie in modo che possano acquistare cibo e altri beni di prima necessità e fornendo supporto sanitario e nutrizionale, compreso il trattamento per i bambini affetti da malnutrizione e la consulenza nutrizionale agli operatori sanitari. Save the Children sta inoltre aiutando i minori ad accedere all’acqua, ai servizi igienico-sanitari, a continuare ad apprendere e a garantire che siano protetti da sfruttamento e abusi. Save the Children opera ad Haiti dal 1978, sia nelle comunità urbane che rurali.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T14:55:00ZL’Organizzazione esorta tutte le parti a fare il possibile per proteggere i bambini e rispettare il diritto umanitario e chiede inoltre alla comunità internazionale di aumentare urgentemente i finanziamenti per la crisi in corso Circa cinque milioni di persone ad Haiti, tra cui un bambino su due, si trovano oggi ad affrontare livelli acuti di insicurezza alimentare e il 20% delle famiglie nella sola capitale è a un passo dalla carestia. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. L’aumento della violenza delle bande e la diminuzione degli aiuti ad Haiti stanno alimentando una crisi alimentare senza precedenti nel Paese. Secondo un’analisi dei dati dell’Integrated Food Security Classification[1], più di 1,6 milioni di persone ad Haiti sono sull’orlo della carestia, tra loro più di 600.000 sono bambini. La situazione nel Paese è peggiorata in modo significativo negli ultimi anni, passando da 3,7 milioni di haitiani che soffrivano la fame e avevano un livello di insicurezza alimentare nel 2019 a quasi cinque milioni nel 2024, quasi la metà della popolazione del Paese. La violenza armata ad Haiti ha trasformato le aree urbane in campi di battaglia, provocando lo sfollamento di oltre 360.000 persone[2]. La violenza delle bande e i blocchi stradali hanno inoltre ostacolato il flusso di beni essenziali, facendo salire alle stelle i prezzi dei prodotti alimentari e impedendo alle organizzazioni umanitarie di distribuire cibo salvavita. "La crisi in corso ad Haiti si sta rapidamente deteriorando, mentre le bande stringono la presa su circa il 90% di Port-au-Prince. Le famiglie stanno perdendo la loro fonte di sostentamento e viene negato loro l'accesso al cibo essenziale e ai servizi medici. Purtroppo, una famiglia su cinque nell’area metropolitana di Port-au-Prince è ormai a un passo dalla carestia, mentre la violenza armata e i blocchi stradali ostacolano gli sforzi umanitari delle organizzazioni, che si stanno affrettando per fornire aiuti in ogni modo possibile. I dati appena diffusi sottolineano la gravità della situazione, rivelando che altri 200.000 bambini sprofonderanno nella fame acuta tra marzo e giugno. Ciò porterà il numero totale di bambini che affrontano una grave insicurezza alimentare a quasi due milioni. Se la violenza delle bande peggiorasse ulteriormente ad Haiti, la minaccia della carestia metterebbe ulteriormente a rischio tante vite umane” ha dichiarato Chantal Sylvie Imbeault, Direttrice di Save the Children ad Haiti. Tutte le parti devono fare il possibile per proteggere i bambini e rispettare il diritto umanitario internazionale. Save the Children chiede inoltre alla comunità internazionale di aumentare urgentemente i finanziamenti umanitari per la crisi ad Haiti. L’Organizzazione sta lavorando 24 ore su 24 per sostenere i bambini intrappolati in un ciclo mortale di violenza, povertà e fame. Sta sostenendo economicamente le famiglie in modo che possano acquistare cibo e altri beni di prima necessità e fornendo supporto sanitario e nutrizionale, compreso il trattamento per i bambini affetti da malnutrizione e la consulenza nutrizionale agli operatori sanitari. Save the Children sta inoltre aiutando i minori ad accedere all’acqua, ai servizi igienico-sanitari, a continuare ad apprendere e a garantire che siano protetti da sfruttamento e abusi. Save the Children opera ad Haiti dal 1978, sia nelle comunità urbane che rurali.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392491MALTEMPO - Campania, allerta meteo gialla per temporali dalle 12 di mercoledì 27 marzo alle 12 di giovedì 28 marzoALLERTA METEO GIALLA PER TEMPORALI DALLE 12 DI DOMANI SU TUTTA LA CAMPANIA La Protezione Civile della Regione, in considerazione delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un nuovo avviso di allerta meteo di livello Giallo per piogge e temporali valido dalle 12 di domani, mercoledì 27 marzo, alle 12 di giovedì 28 marzo, su tutta la Campania. Su queste zone si prevedono precipitazioni, anche a carattere di intenso rovescio o temporale. Attenzione dovrà essere posta al rischio idrogeologico: tra le principali conseguenze dell'impatto al suolo delle piogge e dei temporali si segnalano possibili allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, caduta massi e frane. Si ricorda che è attualmente in vigore un precedente avviso di allerta meteo di colore Giallo inviato ieri dalla stessa Protezione civile regionale e valido fino alle 20 di oggi solo sulla fascia costiera. La criticità riprende a partire dalle 12 di domani.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T14:30:00ZALLERTA METEO GIALLA PER TEMPORALI DALLE 12 DI DOMANI SU TUTTA LA CAMPANIA La Protezione Civile della Regione, in considerazione delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un nuovo avviso di allerta meteo di livello Giallo per piogge e temporali valido dalle 12 di domani, mercoledì 27 marzo, alle 12 di giovedì 28 marzo, su tutta la Campania. Su queste zone si prevedono precipitazioni, anche a carattere di intenso rovescio o temporale. Attenzione dovrà essere posta al rischio idrogeologico: tra le principali conseguenze dell'impatto al suolo delle piogge e dei temporali si segnalano possibili allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, caduta massi e frane. Si ricorda che è attualmente in vigore un precedente avviso di allerta meteo di colore Giallo inviato ieri dalla stessa Protezione civile regionale e valido fino alle 20 di oggi solo sulla fascia costiera. La criticità riprende a partire dalle 12 di domani.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392448LA TRAGEDIA - Usa: urto con una nave cargo, crolla il ponte di Baltimora, in salvo due persone, una ventina i dispersiIl ponte Francis Scott Key di Baltimora, nello Stato americano del Maryland, è crollato nella notte in seguito all'urto con una nave cargo battente bandiera di Singapore. In salvo due persone, una ventina i dispersi. L'urto è avvenuto intorno all'1:30 del mattino (le 6:30 in Italia). La portacontainer ha preso fuoco ed è affondata. Le squadre di soccorso hanno stabilito che ci sono veicoli nel fiume Patapsco, ma non è ancora chiaro quanti siano: lo ha detto in una conferenza stampa il capo dei vigili del fuoco della città, James Wallace, come riporta la Cnn. "Il nostro sonar ha rilevato la presenza di veicoli sommersi", ha affermato Wallace: "Non li abbiamo ancora contati". In precedenza i media statunitensi avevano parlato di almeno sette veicoli precipitati nel fiume. "Questa è una tragedia inconcepibile... i nostri pensieri vanno alle persone coinvolte": lo ha detto il sindaco di Baltimora, Brendon Scott, commentando in una conferenza stampa il crollo del ponte. Tutti i membri dell'equipaggio del mercantile Dali che ha provocato il crollo del ponte Francis Scott-Key di Baltimora sono illesi. Lo ha reso noto la società armatoriale. A bordo della nave c'erano due comandanti. La causa della collisione deve essere ancora determinata e i proprietari stanno collaborando con le autorità, secondo una dichiarazione resa al New York Times. Tutte le strade dirette a Baltimora sono state chiuse. E' stata chiusa anche la I-695 che usava il ponte per far superare agli automobilisti il porto e evitare il centro della citta'.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T11:49:00ZIl ponte Francis Scott Key di Baltimora, nello Stato americano del Maryland, è crollato nella notte in seguito all'urto con una nave cargo battente bandiera di Singapore. In salvo due persone, una ventina i dispersi. L'urto è avvenuto intorno all'1:30 del mattino (le 6:30 in Italia). La portacontainer ha preso fuoco ed è affondata. Le squadre di soccorso hanno stabilito che ci sono veicoli nel fiume Patapsco, ma non è ancora chiaro quanti siano: lo ha detto in una conferenza stampa il capo dei vigili del fuoco della città, James Wallace, come riporta la Cnn. "Il nostro sonar ha rilevato la presenza di veicoli sommersi", ha affermato Wallace: "Non li abbiamo ancora contati". In precedenza i media statunitensi avevano parlato di almeno sette veicoli precipitati nel fiume. "Questa è una tragedia inconcepibile... i nostri pensieri vanno alle persone coinvolte": lo ha detto il sindaco di Baltimora, Brendon Scott, commentando in una conferenza stampa il crollo del ponte. Tutti i membri dell'equipaggio del mercantile Dali che ha provocato il crollo del ponte Francis Scott-Key di Baltimora sono illesi. Lo ha reso noto la società armatoriale. A bordo della nave c'erano due comandanti. La causa della collisione deve essere ancora determinata e i proprietari stanno collaborando con le autorità, secondo una dichiarazione resa al New York Times. Tutte le strade dirette a Baltimora sono state chiuse. E' stata chiusa anche la I-695 che usava il ponte per far superare agli automobilisti il porto e evitare il centro della citta'.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392427VIDEO - Metro Linea 1, abbattuto l'ultimo diaframma della galleria verso l'aeroporto di CapodichinoE' stato abbattuto a Napoli l'ultimo diaframma della galleria da piazza Di Vittorio a Napoli verso Capodichino per la linea 1 della metropolitana. L'operazione dopo che sono state eseguite tutte le prove e le attività propedeutiche, tra cui saggi, carotaggi e tracciamenti, finalizzate alla definizione delle modalità di demolizione del diaframma di arrivo della galleria naturale, proveniente dalla stazione di Secondigliano, nella camera di ventilazione, in corrispondenza di piazza Di Vittorio. Ultimato questo intervento, si procederà con il completamento della galleria naturale fino alla stazione Di Vittorio, in viale Umberto Maddalena, per una lunghezza complessiva di circa 300 metri, e quindi con la chiusura dei lavori dell'anello metropolitano tra Piscinola e Capodichino di competenza Eav/Regione Campania. La tratta Piscinola-Capodichino ha una lunghezza complessiva di 4,1 chilometri, realizzata in prosecuzione della linea da Aversa Centro, costituirà il completamento dell'anello della Metropolitana di Napoli permettendo a tutta la periferia nord di Napoli (Miano, Secondigliano, Scampia e San Pietro a Patierno) il collegamento con gli hub di trasporto cittadino (treni, porto, aeroporto) e una mobilità più agevole delle periferie. L'intervento prevede quattro nuove stazioni: Miano, Regina Margherita, Secondigliano, Di Vittorio per ognuna delle quali sono previste opere per la riqualificazione viaria ed ambientale degli ambiti circostanti attraverso la riconnessione della viabilità esistente e la realizzazione di nuovi collegamenti, con beneficio per l'intera città. Umberto De Gregorio, presidente Eav, ha scritto su Facebook: "Una grande emozione: è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria da Di Vittorio verso Capodichino per la linea metropolitana uno , stazione appaltante EAV / Regione Campania. I lavori sono oramai ad oltre l’80 per cento. Cinque anni fa eravamo praticamente a zero. La tratta Piscinola-Capodichino ha una lunghezza complessiva di 4,1 km, realizzata in prosecuzione della linea da Aversa Centro, costituirà il completamento dell’anello della Metropolitana di Napoli permettendo a tutta la periferia nord di Napoli (Miano, Secondigliano, Scampia e S. Pietro a Patierno) il collegamento con gli Hub di trasporto cittadini (treni, porto, aeroporto) e una mobilità più agevole delle periferie. L’intervento prevede 4 nuove stazioni: Miano, Regina Margherita, Secondigliano, Di Vittorio. L’intervento complessivo realizza opere superficiali che cambieranno non solo la connettività ma anche il volto dei quartieri di Miano, Secondigliano a Piscinola e Scampia. Il cronoprogramma prevede l’apertura della linea da Aversa sino a Secondigliano entro il 2025 e sino a Di Vittorio entro metà 2027. Le stazioni Miano, Regina Margherita e Secondigliano saranno completate entro il 2025 e la stazione Di Vittorio entro il 2026". Ecco un video pubblicato su Facebook dal presidente Eav, Umberto De Gregorio2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T10:22:00ZE' stato abbattuto a Napoli l'ultimo diaframma della galleria da piazza Di Vittorio a Napoli verso Capodichino per la linea 1 della metropolitana. L'operazione dopo che sono state eseguite tutte le prove e le attività propedeutiche, tra cui saggi, carotaggi e tracciamenti, finalizzate alla definizione delle modalità di demolizione del diaframma di arrivo della galleria naturale, proveniente dalla stazione di Secondigliano, nella camera di ventilazione, in corrispondenza di piazza Di Vittorio. Ultimato questo intervento, si procederà con il completamento della galleria naturale fino alla stazione Di Vittorio, in viale Umberto Maddalena, per una lunghezza complessiva di circa 300 metri, e quindi con la chiusura dei lavori dell'anello metropolitano tra Piscinola e Capodichino di competenza Eav/Regione Campania. La tratta Piscinola-Capodichino ha una lunghezza complessiva di 4,1 chilometri, realizzata in prosecuzione della linea da Aversa Centro, costituirà il completamento dell'anello della Metropolitana di Napoli permettendo a tutta la periferia nord di Napoli (Miano, Secondigliano, Scampia e San Pietro a Patierno) il collegamento con gli hub di trasporto cittadino (treni, porto, aeroporto) e una mobilità più agevole delle periferie. L'intervento prevede quattro nuove stazioni: Miano, Regina Margherita, Secondigliano, Di Vittorio per ognuna delle quali sono previste opere per la riqualificazione viaria ed ambientale degli ambiti circostanti attraverso la riconnessione della viabilità esistente e la realizzazione di nuovi collegamenti, con beneficio per l'intera città. Umberto De Gregorio, presidente Eav, ha scritto su Facebook: "Una grande emozione: è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria da Di Vittorio verso Capodichino per la linea metropolitana uno , stazione appaltante EAV / Regione Campania. I lavori sono oramai ad oltre l’80 per cento. Cinque anni fa eravamo praticamente a zero. La tratta Piscinola-Capodichino ha una lunghezza complessiva di 4,1 km, realizzata in prosecuzione della linea da Aversa Centro, costituirà il completamento dell’anello della Metropolitana di Napoli permettendo a tutta la periferia nord di Napoli (Miano, Secondigliano, Scampia e S. Pietro a Patierno) il collegamento con gli Hub di trasporto cittadini (treni, porto, aeroporto) e una mobilità più agevole delle periferie. L’intervento prevede 4 nuove stazioni: Miano, Regina Margherita, Secondigliano, Di Vittorio. L’intervento complessivo realizza opere superficiali che cambieranno non solo la connettività ma anche il volto dei quartieri di Miano, Secondigliano a Piscinola e Scampia. Il cronoprogramma prevede l’apertura della linea da Aversa sino a Secondigliano entro il 2025 e sino a Di Vittorio entro metà 2027. Le stazioni Miano, Regina Margherita e Secondigliano saranno completate entro il 2025 e la stazione Di Vittorio entro il 2026". Ecco un video pubblicato su Facebook dal presidente Eav, Umberto De GregorioCopyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392391A BALTIMORA - Stati Uniti, crolla un ponte dopo un urto con una nave, decine di persone finite in acquaIl Francis Scott Key Bridge a Baltimora, nel Maryland, è crollatodopo che una nave si è scontrata con esso martedì mattina presto. Martedì intorno all'1:30 è arrivata la notizia che una grande nave si è schiantata contro il ponte, prendendo fuoco prima di affondare e facendo cadere diversi veicoli nell'acqua sottostante. Il WTOP ha contattato i vigili del fuoco e i soccorsi di Baltimora e i funzionari dei trasporti per un commento e per cercare di capire cosa sia successo. «Si temono diverse vittime», hanno detto alcuni funzionari del luogo. Decine di persone sono finite in acqua, riporta il New York Times.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-26T07:54:00ZIl Francis Scott Key Bridge a Baltimora, nel Maryland, è crollatodopo che una nave si è scontrata con esso martedì mattina presto. Martedì intorno all'1:30 è arrivata la notizia che una grande nave si è schiantata contro il ponte, prendendo fuoco prima di affondare e facendo cadere diversi veicoli nell'acqua sottostante. Il WTOP ha contattato i vigili del fuoco e i soccorsi di Baltimora e i funzionari dei trasporti per un commento e per cercare di capire cosa sia successo. «Si temono diverse vittime», hanno detto alcuni funzionari del luogo. Decine di persone sono finite in acqua, riporta il New York Times.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392372NEWS - L'Onu chiede per la prima volta il cessate il fuoco a GazaDopo quasi 6 mesi di guerra l'Onu, per la prima volta, ha votato per un cessate il fuoco immediato a Gaza, favorito dall'astensione degli Usa in Consiglio di sicurezza. Una decisione che ha fatto infuriare Israele, che ha bollato il mancato veto dell'alleato americano come "un passo indietro" dell'amministrazione Biden. La risoluzione, ha attaccato lo Stato ebraico, non cita Hamas e non favorisce la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia. Per ora - mentre sono aperte le trattative con Hamas a Doha mediate dagli Usa, dal Qatar e dall'Egitto - la mossa americana ha avuto come effetto immediato l'annullamento da parte del premier Benyamin Netanyahu della missione di alti esponenti israeliani che, su richiesta del capo della Casa Bianca, avrebbero dovuto recarsi a Washington per discutere della guerra e dell'annunciata operazione militare a Rafah. Al contrario, Hamas ha esultato per il voto dell'Onu e si è detta disponibile "ad impegnarsi in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei detenuti di entrambe le parti". Nel documento approvato dal Consiglio di Sicurezza con 14 voti a favore e, appunto, l'astensione Usa si chiede un "cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie". Un testo che ha ricevuto il plauso della comunità internazionale, Italia compresa.La Francia è andata oltre, chiedendo un cessate il fuoco "permanente" al termine del Ramadan, il 9 aprile.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T22:50:00ZDopo quasi 6 mesi di guerra l'Onu, per la prima volta, ha votato per un cessate il fuoco immediato a Gaza, favorito dall'astensione degli Usa in Consiglio di sicurezza. Una decisione che ha fatto infuriare Israele, che ha bollato il mancato veto dell'alleato americano come "un passo indietro" dell'amministrazione Biden. La risoluzione, ha attaccato lo Stato ebraico, non cita Hamas e non favorisce la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia. Per ora - mentre sono aperte le trattative con Hamas a Doha mediate dagli Usa, dal Qatar e dall'Egitto - la mossa americana ha avuto come effetto immediato l'annullamento da parte del premier Benyamin Netanyahu della missione di alti esponenti israeliani che, su richiesta del capo della Casa Bianca, avrebbero dovuto recarsi a Washington per discutere della guerra e dell'annunciata operazione militare a Rafah. Al contrario, Hamas ha esultato per il voto dell'Onu e si è detta disponibile "ad impegnarsi in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei detenuti di entrambe le parti". Nel documento approvato dal Consiglio di Sicurezza con 14 voti a favore e, appunto, l'astensione Usa si chiede un "cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie". Un testo che ha ricevuto il plauso della comunità internazionale, Italia compresa.La Francia è andata oltre, chiedendo un cessate il fuoco "permanente" al termine del Ramadan, il 9 aprile.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392343LUTTO - E' morto Ambrogio Pelagalli, l'ex calciatore del Milan aveva 84 anniÈ morto, all'età di 84 anni, Ambrogio Pelagalli, uno dei giocatori più amati del Milan negli anni Sessanta. Nato a Pieve Porto Moroine (Pavia) il 15 febbraio 1940, era cresciuto calcisticamente nel Dagrada Manzoni, un settore giovanile collegato alla squadra rossonera. Il suo primo contratto con il Milan l'ha firmato all’età di 14 anni, assieme al suo compagno e grande amico Giovanni Trapattoni. Nel 1961-62 lo scudetto con la maglia rossonera, nel 1963 la vittoria della Coppa dei Campioni.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T19:43:00ZÈ morto, all'età di 84 anni, Ambrogio Pelagalli, uno dei giocatori più amati del Milan negli anni Sessanta. Nato a Pieve Porto Moroine (Pavia) il 15 febbraio 1940, era cresciuto calcisticamente nel Dagrada Manzoni, un settore giovanile collegato alla squadra rossonera. Il suo primo contratto con il Milan l'ha firmato all’età di 14 anni, assieme al suo compagno e grande amico Giovanni Trapattoni. Nel 1961-62 lo scudetto con la maglia rossonera, nel 1963 la vittoria della Coppa dei Campioni.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392313IL PROGETTO - Roadshow "Sii Saggio, Guida Sicuro", tappa al Museo Civico Archeologico di Mondragone martedì 26 marzoOltre 6500 studenti formati e 27 tappe in tutto il territorio campano, sono i numeri della X edizione del progetto #siisaggioguidasicuro,promosso dalla Regione Campania e attuato dall’ANCI Campania in collaborazione con l’Associazione Meridiani con l’obiettivo di educare i giovani a comportamenti responsabili e corretti per una guida sicura. Ad ospitare la ventisettesima tappa delroadshow“Sii Saggio, Guida Sicuro”martedì 26 marzo dalle ore 10:00 alle 12,30 sarà il Museo Civico Archeologico di Mondragone (CE). I saluti affidati aFrancesco Lavagna, Sindaco Comune di Mondragone, precedono gli interventi diMaria Rella Riccardi, Consultant Associazione Meridiani - Referente Progetto Scuola “Sii Saggio, Guida Sicuro” UniNA,Ten. Col. Antonio Bandelli, Comandante Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone. Introduce e modera l’incontroAntonella Scarano, Consultant Associazione Meridiani - Referente Progetto Scuola “Sii Saggio, Guida Sicuro” UniNA. #siisaggioguidasicuro punta a sviluppare incontri di educazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale presso gli Istituti scolastici di primo e secondo grado e presso le Università graziealla partecipazione e alla collaborazione del personale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Anas, dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, di tutte le Forze dell’Ordine. Patrocinio morale di Enti ed Istituzioni di categoria e da Rai Campaniae media partnership diRai Pubblica Utilità,Rai IsoradioeInfoCilentoTv. L’obiettivo è quello di educare i giovani a comportamenti responsabili e corretti per una guida sicura, coinvolgendo le amministrazioni comunali secondo una priorità basata sull’incidentalità registrata sulle tratte stradali di competenza. Alla sua X edizione, il progetto ha incontrato ad oggioltre30 mila studentidegli istituti di primo e secondo gradodel territorio campano e degli atenei della regione Campania. Ricordiamo che l’appuntamento di chiusura della decima edizione si terràl’8 maggio 2024con la premiazione del concorso di idee“Inventa una soluzione per la sicurezza stradale”alTeatro Mercadanteein Piazza Municipiosarà allestito, con il contributo degli Enti, Fondazioni e Associazione di categoria che collaborano al progetto, il “Villaggio sulla Sicurezza stradale” che ospiterà testimonial del mondo televisivo, dello spettacolo e dello sport a cura del CONI Campania che affiancano e sostengono da anni il progetto. Il Villaggio saràpunto di qualità per il pubblico che degusterà ottime delizie eno-gastronomichea cura della Baita del Re Resort.L’aspetto tecnico è affidato al Gruppo Adler di Paolo Scudieri. La sicurezza è affidata a Universo Humanitas. La X edizione del progetto “Sii Saggio, Guida Sicuro” è curata nella parte grafica da Walton Zed, considerato tra i più promettenti artisti italiani.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T17:30:00ZOltre 6500 studenti formati e 27 tappe in tutto il territorio campano, sono i numeri della X edizione del progetto #siisaggioguidasicuro,promosso dalla Regione Campania e attuato dall’ANCI Campania in collaborazione con l’Associazione Meridiani con l’obiettivo di educare i giovani a comportamenti responsabili e corretti per una guida sicura. Ad ospitare la ventisettesima tappa delroadshow“Sii Saggio, Guida Sicuro”martedì 26 marzo dalle ore 10:00 alle 12,30 sarà il Museo Civico Archeologico di Mondragone (CE). I saluti affidati aFrancesco Lavagna, Sindaco Comune di Mondragone, precedono gli interventi diMaria Rella Riccardi, Consultant Associazione Meridiani - Referente Progetto Scuola “Sii Saggio, Guida Sicuro” UniNA,Ten. Col. Antonio Bandelli, Comandante Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone. Introduce e modera l’incontroAntonella Scarano, Consultant Associazione Meridiani - Referente Progetto Scuola “Sii Saggio, Guida Sicuro” UniNA. #siisaggioguidasicuro punta a sviluppare incontri di educazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale presso gli Istituti scolastici di primo e secondo grado e presso le Università graziealla partecipazione e alla collaborazione del personale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Anas, dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, di tutte le Forze dell’Ordine. Patrocinio morale di Enti ed Istituzioni di categoria e da Rai Campaniae media partnership diRai Pubblica Utilità,Rai IsoradioeInfoCilentoTv. L’obiettivo è quello di educare i giovani a comportamenti responsabili e corretti per una guida sicura, coinvolgendo le amministrazioni comunali secondo una priorità basata sull’incidentalità registrata sulle tratte stradali di competenza. Alla sua X edizione, il progetto ha incontrato ad oggioltre30 mila studentidegli istituti di primo e secondo gradodel territorio campano e degli atenei della regione Campania. Ricordiamo che l’appuntamento di chiusura della decima edizione si terràl’8 maggio 2024con la premiazione del concorso di idee“Inventa una soluzione per la sicurezza stradale”alTeatro Mercadanteein Piazza Municipiosarà allestito, con il contributo degli Enti, Fondazioni e Associazione di categoria che collaborano al progetto, il “Villaggio sulla Sicurezza stradale” che ospiterà testimonial del mondo televisivo, dello spettacolo e dello sport a cura del CONI Campania che affiancano e sostengono da anni il progetto. Il Villaggio saràpunto di qualità per il pubblico che degusterà ottime delizie eno-gastronomichea cura della Baita del Re Resort.L’aspetto tecnico è affidato al Gruppo Adler di Paolo Scudieri. La sicurezza è affidata a Universo Humanitas. La X edizione del progetto “Sii Saggio, Guida Sicuro” è curata nella parte grafica da Walton Zed, considerato tra i più promettenti artisti italiani.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392296CONFINDUSTRIA - Rapporto PMI Campania 2023: favorire l'accesso al credito e sostenere gli investimentiFacilitare l’accesso al credito e sostenere gli investimenti. Rendere strutturali il credito di imposta nella Zes unica, riducendo la soglia minima di 200 mila euro, e la riforma del Fondo di garanzia per le Pmi, innalzando la soglia a 5 o 10 milioni. E poi, ancora: cumulabilità degli incentivi Transizione 5.0 con il credito d’imposta della Zes unica; credito d’imposta sulle spese relative ai basket bond, incentivi alla patrimonializzazione, agevolazioni incrementali e sgravi fiscali per le PMI delle aree interne. Sono alcune delle proposte avanzate ai policy maker, con l’obiettivo di favorire la crescita delle piccole e medie imprese, che emergono dal “Rapporto Pmi Campania 2023” realizzato dal Centro studi e da Piccola Industria di Confindustria Campania in collaborazione con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli e con il contributo di Abi. Lo studio è stato presentato oggi all’Unione industriali di Napoli da Pasquale Lampugnale (presidente regionale e vicepresidente nazionale PI Confindustria) e Francesco izzo (Ordinario di Strategie e management dell’Innovazione presso l’Universita` della Campania Luigi Vanvitelli) nel corso di un incontro, coordinato dal direttore del Mattino Francesco De Core, al quale hanno partecipato anche Costanzo Jannotti Pecci (presidente f.f. di Confindustria Campania), Alessandro Fontana (direttore del Centro studi di Confindustria), Giovanni Sabatini (Direttore generale Abi) e Francesco Minotti (amministratore delegato di Mediocredito Centrale). Gli interventi Pasquale Lampugnale, presidente regionale e vicepresidente nazionale PI Confindustria, ha affermato: “Le Pmi campane hanno bisogno di strumenti di sostegno agli investimenti, in particolare per affrontare sfide epocali come la transizione digitale e la sostenibilità. Le attuali condizioni di accesso al credito e alla finanza non favoriscono però gli investimenti, e senza questi ultimi si mette a rischio la competitività del Paese. In attesa del possibile allentamento della stretta monetaria della BCE, che ha finora spiazzato la domanda di credito delle imprese e penalizzato soprattutto le Pmi, alle quali sono applicati in media tassi di interesse più elevati, occorre intervenire tempestivamente rafforzando le misure di accesso al credito e alla finanza alternativa da parte delle PMI, affiancandole agli altri incentivi essenziali ma da soli non sufficienti. E’ opportuno ad esempio rendere strutturale la già positiva riforma del Fondo di garanzia per le Pmi aumentando il sistema delle coperture e mantenendo ai massimi il sostegno agli investimenti”. Francesco Minotti, AD di Mediocredito Centrale, ha dichiarato: “Viviamo in un contesto economico che va affrontato accelerando la doppia transizione digitale e sostenibile. Il Rapporto PMI Campania sottolinea il ruolo della politica economica nell’agevolare i cambiamenti e sostenere la crescita che nel 2023 si rivela più robusta di quanto previsto. Un ruolo che emerge con il Fondo di garanzia per le PMI, gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero delle imprese e del Made in Italy. La Campania nel 2023 risulta la terza regione per utilizzo di questo strumento per importo dei finanziamenti garantiti. Dopo l’esplosione delle domande che ha sostenuto la liquidità delle imprese nella fase emergenziale, il Fondo di garanzia si sta avviando a una nuova normalità che consolida, tra l’altro, il suo ruolo nel sostegno agli investimenti su tutto il territorio nazionale e nella stessa Campania”. Giovanni Sabatini, Direttore generale Abi, ha aggiunto: "Il Rapporto Pmi Campania evidenzia l’impegno ed i buoni risultati conseguiti dalle imprese, nazionali e campane, nella gestione delle complessità indotte dall’incerto quadro congiunturale. Le banche operanti in Italia sono ogni giorno a fianco delle imprese offrendo una ampia gamma di soluzioni per realizzare gli ingenti investimenti necessari ad affrontare con successo le grandi sfide che abbiamo di fronte, come quelle della transizione verso un’economia più sostenibile e della trasformazione digitale. Le banche sono partner delle imprese anche per facilitarne l’accesso al mercato dei capitali con strumenti come i minibond e i basket bond, risultati particolarmente utilizzati anche dalle imprese campane". Lo scenario e le sfide Il rapporto evidenzia come, in un contesto di rallentamento dell’economia italiana ed europea, restino evidenti forti elementi di incertezza che rendono lo scenario ormai strutturalmente instabile. Negli ultimi anni il Sud ha continuato in ogni caso la sua crescita, compensando le perdite del 2020. La crescita e` guidata da servizi e costruzioni, mentre l'industria contribuisce in misura minore. Anche la Campania nel 2023 continua a crescere, ma con velocità minore rispetto al biennio precedente, soprattutto a causa del calo dei consumi delle famiglie. Le previsioni 2024 e 2025 indicano un leggero recupero grazie all’impatto degli investimenti del PNRR. A destare preoccupazione sono gli alti tassi di poverta`, aggravati da occupazione precaria e bassa intensita` di lavoro. Il contesto presenta sfide significative tanto per l'Italia quanto per la Campania. Il disegno di legge per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario avrà implicazioni significative sul governo e sull'organizzazione delle politiche regionali. Sul fronte degli investimenti pubblici, si allarga lo scostamento tra spesa effettiva e spesa attesa del PNRR. Il Rapporto Pmi Campania 2023 presenta alcuni focus significativi: Credito e performance economico–finanziaria La situazione economica della regione è complessivamente positiva, con segnali di miglioramento nella performance e nella solidita` finanziaria. Restano, in termini di criticita` da affrontare, la dipendenza da fonti di finanziamento esterne a breve termine e la limitata propensione agli investimenti in attivita` immateriali. A fornire un'analisi della situazione bancaria in Campania è l’Abi, che nel Rapporto evidenzia come il rischio di credito delle imprese sia leggermente cresciuto, pur rimanendo inferiore ai livelli pre-crisi finanziaria, e comunque superiore alla media nazionale. Il costo del credito per le imprese campane resta maggiore della media nazionale, mentre il loro rapporto fra crediti deteriorati e totale crediti si e` ridotto fino alla media nazionale. La proiezione internazionale I flussi di esportazione consentono di valutare la competitivita` del sistema industriale regionale: le tendenze del 2023 sono positive, mantenendo lo slancio positivo degli anni precedenti. Nei primi nove mesi del 2023 (non considerando dunque gli eventi e i conflitti dell'ultimo trimestre a Gaza e nel Mar Rosso, che hanno rallentato i flussi commerciali internazionali) le esportazioni regionali hanno registrato un aumento significativo del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Napoli ha trainato questa crescita (+47%) segnando un secondo anno di espansione dopo il +28,9% registrato nei primi nove mesi del 2022. Il saldo della bilancia commerciale regionale e` passato da -3,3 miliardi nel 2022 a +1,6 mld nel 2023. Resta da valutare, in settori come beni alimentari e l'import di prodotti tessili per la moda, quale sarà l’impatto nei prossimi mesi della crisi medio-orientale. Il settore farmaceutico ha la performance piu` brillante (+113,5% rispetto al 2022), seguito da mezzi di trasporto (+48,3%), elettronica (+30%) e apparecchi elettrici (+18,7). L'Europa resta il principale mercato di sbocco (70% del totale). Nei primi nove mesi del 2023, la Svizzera ha superato gli Usa come principale destinazione dell'export campano. Il clima di fiducia delle imprese campane e il focus sostenibilità Il Rapporto illustra anche i risultati dell'indagine condotta sul grado di fiducia degli associati a Piccola Industria Confindustria Campania. Nonostante una leggera contrazione rispetto al 2022, i dati del 2023 sull'andamento del fatturato risultano positivi con il 41,5% delle imprese che ha registrato un aumento superiore al 10%. Il 77,9% delle imprese nel 2023 ha assunto personale, e il 75,4% prevede di farlo nel 2024. Le attese per l’anno in corso sono ottimistiche: nonostante l’incertezza diffusa e la complessita` dello scenario generale, le imprese guardano al futuro con fiducia, puntando su innovazione, sostenibilita`, ottimizzazione nell’impiego delle risorse ed efficienza produttiva e diversificazione delle attivita`. Del campione di imprese selezionate, il 12% sara` obbligato a rendicontare gli impatti ambientali, sociali ed economici secondo le regole della Corporate Sustainability Reporting Directive, mentre il 15% gia` pubblica un bilancio di sostenibilita`. Il 45% delle imprese ha inoltre relazioni con banche che applicano criteri ESG per la valutazione del merito di credito. Dall’analisi emerge come, alla luce delle trasformazioni in atto e del contesto turbolento, sia sempre piu` determinante il ruolo della politica economica e degli interventi di sostegno alle imprese per agevolare i cambiamenti e adattarsi alle nuove regole. Le proposte Come favorire dunque la crescita delle Pmi campane? Questi i principali interventi da realizzare, secondo gli autori del Rapporto: Rendere strutturale il credito di imposta nella Zes unica riducendo la soglia minima di 200 mila euro; Riformare il Fondo di garanzia per le PMI rendendo strutturale il sostegno investimenti e liquidità, innalzando la soglia a 5/10 milioni di euro; Cumulabilità degli incentivi di Transizione 5.0 con il credito di imposta della Zes unica; Promuovere la crescita dimensionale delle PMI attraverso un credito d’imposta sulle spese relative ai basket bond Favorire gli incentivi alla patrimonializzazione; Prevedere incentivi incrementali e sgravi fiscali per le PMI delle aree interne.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T16:13:00ZFacilitare l’accesso al credito e sostenere gli investimenti. Rendere strutturali il credito di imposta nella Zes unica, riducendo la soglia minima di 200 mila euro, e la riforma del Fondo di garanzia per le Pmi, innalzando la soglia a 5 o 10 milioni. E poi, ancora: cumulabilità degli incentivi Transizione 5.0 con il credito d’imposta della Zes unica; credito d’imposta sulle spese relative ai basket bond, incentivi alla patrimonializzazione, agevolazioni incrementali e sgravi fiscali per le PMI delle aree interne. Sono alcune delle proposte avanzate ai policy maker, con l’obiettivo di favorire la crescita delle piccole e medie imprese, che emergono dal “Rapporto Pmi Campania 2023” realizzato dal Centro studi e da Piccola Industria di Confindustria Campania in collaborazione con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli e con il contributo di Abi. Lo studio è stato presentato oggi all’Unione industriali di Napoli da Pasquale Lampugnale (presidente regionale e vicepresidente nazionale PI Confindustria) e Francesco izzo (Ordinario di Strategie e management dell’Innovazione presso l’Universita` della Campania Luigi Vanvitelli) nel corso di un incontro, coordinato dal direttore del Mattino Francesco De Core, al quale hanno partecipato anche Costanzo Jannotti Pecci (presidente f.f. di Confindustria Campania), Alessandro Fontana (direttore del Centro studi di Confindustria), Giovanni Sabatini (Direttore generale Abi) e Francesco Minotti (amministratore delegato di Mediocredito Centrale). Gli interventi Pasquale Lampugnale, presidente regionale e vicepresidente nazionale PI Confindustria, ha affermato: “Le Pmi campane hanno bisogno di strumenti di sostegno agli investimenti, in particolare per affrontare sfide epocali come la transizione digitale e la sostenibilità. Le attuali condizioni di accesso al credito e alla finanza non favoriscono però gli investimenti, e senza questi ultimi si mette a rischio la competitività del Paese. In attesa del possibile allentamento della stretta monetaria della BCE, che ha finora spiazzato la domanda di credito delle imprese e penalizzato soprattutto le Pmi, alle quali sono applicati in media tassi di interesse più elevati, occorre intervenire tempestivamente rafforzando le misure di accesso al credito e alla finanza alternativa da parte delle PMI, affiancandole agli altri incentivi essenziali ma da soli non sufficienti. E’ opportuno ad esempio rendere strutturale la già positiva riforma del Fondo di garanzia per le Pmi aumentando il sistema delle coperture e mantenendo ai massimi il sostegno agli investimenti”. Francesco Minotti, AD di Mediocredito Centrale, ha dichiarato: “Viviamo in un contesto economico che va affrontato accelerando la doppia transizione digitale e sostenibile. Il Rapporto PMI Campania sottolinea il ruolo della politica economica nell’agevolare i cambiamenti e sostenere la crescita che nel 2023 si rivela più robusta di quanto previsto. Un ruolo che emerge con il Fondo di garanzia per le PMI, gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero delle imprese e del Made in Italy. La Campania nel 2023 risulta la terza regione per utilizzo di questo strumento per importo dei finanziamenti garantiti. Dopo l’esplosione delle domande che ha sostenuto la liquidità delle imprese nella fase emergenziale, il Fondo di garanzia si sta avviando a una nuova normalità che consolida, tra l’altro, il suo ruolo nel sostegno agli investimenti su tutto il territorio nazionale e nella stessa Campania”. Giovanni Sabatini, Direttore generale Abi, ha aggiunto: "Il Rapporto Pmi Campania evidenzia l’impegno ed i buoni risultati conseguiti dalle imprese, nazionali e campane, nella gestione delle complessità indotte dall’incerto quadro congiunturale. Le banche operanti in Italia sono ogni giorno a fianco delle imprese offrendo una ampia gamma di soluzioni per realizzare gli ingenti investimenti necessari ad affrontare con successo le grandi sfide che abbiamo di fronte, come quelle della transizione verso un’economia più sostenibile e della trasformazione digitale. Le banche sono partner delle imprese anche per facilitarne l’accesso al mercato dei capitali con strumenti come i minibond e i basket bond, risultati particolarmente utilizzati anche dalle imprese campane". Lo scenario e le sfide Il rapporto evidenzia come, in un contesto di rallentamento dell’economia italiana ed europea, restino evidenti forti elementi di incertezza che rendono lo scenario ormai strutturalmente instabile. Negli ultimi anni il Sud ha continuato in ogni caso la sua crescita, compensando le perdite del 2020. La crescita e` guidata da servizi e costruzioni, mentre l'industria contribuisce in misura minore. Anche la Campania nel 2023 continua a crescere, ma con velocità minore rispetto al biennio precedente, soprattutto a causa del calo dei consumi delle famiglie. Le previsioni 2024 e 2025 indicano un leggero recupero grazie all’impatto degli investimenti del PNRR. A destare preoccupazione sono gli alti tassi di poverta`, aggravati da occupazione precaria e bassa intensita` di lavoro. Il contesto presenta sfide significative tanto per l'Italia quanto per la Campania. Il disegno di legge per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario avrà implicazioni significative sul governo e sull'organizzazione delle politiche regionali. Sul fronte degli investimenti pubblici, si allarga lo scostamento tra spesa effettiva e spesa attesa del PNRR. Il Rapporto Pmi Campania 2023 presenta alcuni focus significativi: Credito e performance economico–finanziaria La situazione economica della regione è complessivamente positiva, con segnali di miglioramento nella performance e nella solidita` finanziaria. Restano, in termini di criticita` da affrontare, la dipendenza da fonti di finanziamento esterne a breve termine e la limitata propensione agli investimenti in attivita` immateriali. A fornire un'analisi della situazione bancaria in Campania è l’Abi, che nel Rapporto evidenzia come il rischio di credito delle imprese sia leggermente cresciuto, pur rimanendo inferiore ai livelli pre-crisi finanziaria, e comunque superiore alla media nazionale. Il costo del credito per le imprese campane resta maggiore della media nazionale, mentre il loro rapporto fra crediti deteriorati e totale crediti si e` ridotto fino alla media nazionale. La proiezione internazionale I flussi di esportazione consentono di valutare la competitivita` del sistema industriale regionale: le tendenze del 2023 sono positive, mantenendo lo slancio positivo degli anni precedenti. Nei primi nove mesi del 2023 (non considerando dunque gli eventi e i conflitti dell'ultimo trimestre a Gaza e nel Mar Rosso, che hanno rallentato i flussi commerciali internazionali) le esportazioni regionali hanno registrato un aumento significativo del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Napoli ha trainato questa crescita (+47%) segnando un secondo anno di espansione dopo il +28,9% registrato nei primi nove mesi del 2022. Il saldo della bilancia commerciale regionale e` passato da -3,3 miliardi nel 2022 a +1,6 mld nel 2023. Resta da valutare, in settori come beni alimentari e l'import di prodotti tessili per la moda, quale sarà l’impatto nei prossimi mesi della crisi medio-orientale. Il settore farmaceutico ha la performance piu` brillante (+113,5% rispetto al 2022), seguito da mezzi di trasporto (+48,3%), elettronica (+30%) e apparecchi elettrici (+18,7). L'Europa resta il principale mercato di sbocco (70% del totale). Nei primi nove mesi del 2023, la Svizzera ha superato gli Usa come principale destinazione dell'export campano. Il clima di fiducia delle imprese campane e il focus sostenibilità Il Rapporto illustra anche i risultati dell'indagine condotta sul grado di fiducia degli associati a Piccola Industria Confindustria Campania. Nonostante una leggera contrazione rispetto al 2022, i dati del 2023 sull'andamento del fatturato risultano positivi con il 41,5% delle imprese che ha registrato un aumento superiore al 10%. Il 77,9% delle imprese nel 2023 ha assunto personale, e il 75,4% prevede di farlo nel 2024. Le attese per l’anno in corso sono ottimistiche: nonostante l’incertezza diffusa e la complessita` dello scenario generale, le imprese guardano al futuro con fiducia, puntando su innovazione, sostenibilita`, ottimizzazione nell’impiego delle risorse ed efficienza produttiva e diversificazione delle attivita`. Del campione di imprese selezionate, il 12% sara` obbligato a rendicontare gli impatti ambientali, sociali ed economici secondo le regole della Corporate Sustainability Reporting Directive, mentre il 15% gia` pubblica un bilancio di sostenibilita`. Il 45% delle imprese ha inoltre relazioni con banche che applicano criteri ESG per la valutazione del merito di credito. Dall’analisi emerge come, alla luce delle trasformazioni in atto e del contesto turbolento, sia sempre piu` determinante il ruolo della politica economica e degli interventi di sostegno alle imprese per agevolare i cambiamenti e adattarsi alle nuove regole. Le proposte Come favorire dunque la crescita delle Pmi campane? Questi i principali interventi da realizzare, secondo gli autori del Rapporto: Rendere strutturale il credito di imposta nella Zes unica riducendo la soglia minima di 200 mila euro; Riformare il Fondo di garanzia per le PMI rendendo strutturale il sostegno investimenti e liquidità, innalzando la soglia a 5/10 milioni di euro; Cumulabilità degli incentivi di Transizione 5.0 con il credito di imposta della Zes unica; Promuovere la crescita dimensionale delle PMI attraverso un credito d’imposta sulle spese relative ai basket bond Favorire gli incentivi alla patrimonializzazione; Prevedere incentivi incrementali e sgravi fiscali per le PMI delle aree interne.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392295GAZA - Save the Children: le parole diventino ora azioni concrete per proteggere i bambiniA più di un milione di bambini intrappolati a Gaza è stata concessa oggi la speranza di una breve tregua, dopo il voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a favore di una risoluzione temporanea per il cessate il fuoco, ha affermato Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Tuttavia, sebbene la risoluzione odierna sul cessate il fuoco sia un passo fondamentale, è cruciale che sia attuata immediatamente e sostenuta in modo definitivo per proteggere i bambini e prevenire ulteriori atrocità. “La decisione odierna del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha il potenziale per diventare un’ancora di salvezza per i minori di Gaza, che vengono bombardati, mutilati e affamati. Questa risoluzione chiede un cessate il fuoco temporaneo immediato, che deve essere attuato subito e prorogato in via definitiva, perché la vita dei bambini è appesa ad un filo”, ha dichiaratoXavier Joubert, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati. “Il mondo sta osservando se gli Stati membri adempiono ai propri obblighi e traducono queste parole in fatti. La comunità internazionale – Consiglio di Sicurezza dell'ONU, Assemblea Generale e tutti i suoi Stati Membri – deve compiere passi rapidi e significativi per attuare immediatamente la decisione odierna e fare tutto ciò che è in suo potere per garantirne l'estensione definitiva. La vita dei bambini dipende da questo. Se questo risultato non sarà pienamente raggiunto, sarà l’ennesimo fallimento, con conseguenze devastanti per i più piccoli”, ha conclusoXavier Joubert.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T16:11:00ZA più di un milione di bambini intrappolati a Gaza è stata concessa oggi la speranza di una breve tregua, dopo il voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a favore di una risoluzione temporanea per il cessate il fuoco, ha affermato Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Tuttavia, sebbene la risoluzione odierna sul cessate il fuoco sia un passo fondamentale, è cruciale che sia attuata immediatamente e sostenuta in modo definitivo per proteggere i bambini e prevenire ulteriori atrocità. “La decisione odierna del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha il potenziale per diventare un’ancora di salvezza per i minori di Gaza, che vengono bombardati, mutilati e affamati. Questa risoluzione chiede un cessate il fuoco temporaneo immediato, che deve essere attuato subito e prorogato in via definitiva, perché la vita dei bambini è appesa ad un filo”, ha dichiaratoXavier Joubert, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati. “Il mondo sta osservando se gli Stati membri adempiono ai propri obblighi e traducono queste parole in fatti. La comunità internazionale – Consiglio di Sicurezza dell'ONU, Assemblea Generale e tutti i suoi Stati Membri – deve compiere passi rapidi e significativi per attuare immediatamente la decisione odierna e fare tutto ciò che è in suo potere per garantirne l'estensione definitiva. La vita dei bambini dipende da questo. Se questo risultato non sarà pienamente raggiunto, sarà l’ennesimo fallimento, con conseguenze devastanti per i più piccoli”, ha conclusoXavier Joubert.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392291LOTTO - In Campania vincite per 35mila euroCampania premiata da Lotto. Nel concorso di venerdì 22 marzo, secondo Agipronews, nella regione sono state centrate vincite totali per 35mila euro. A Montoro, in provincia di Avellino, sono stati vinti 23.750 euro da un fortunato giocatore, grazie alla combinazione 2-3-36 sulla ruota di Palermo. A Napoli, invece, la fortuna ha portato nelle tasche di un giocatore 11.250 euro grazie al terno secco 3-25-50 sulla ruota di Palermo e a una giocata di appena 2,50 euro. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 3,7 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 307 milioni di euro dall’inizio del 2024.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T15:51:00ZCampania premiata da Lotto. Nel concorso di venerdì 22 marzo, secondo Agipronews, nella regione sono state centrate vincite totali per 35mila euro. A Montoro, in provincia di Avellino, sono stati vinti 23.750 euro da un fortunato giocatore, grazie alla combinazione 2-3-36 sulla ruota di Palermo. A Napoli, invece, la fortuna ha portato nelle tasche di un giocatore 11.250 euro grazie al terno secco 3-25-50 sulla ruota di Palermo e a una giocata di appena 2,50 euro. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 3,7 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 307 milioni di euro dall’inizio del 2024.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392287LUTTO - E' morto Fritz Wepper, il celebre assistente dell'ispettore Derrick, l'attore tedesco aveva 82 anniL'attore tedesco Fritz Wepper è morto all'età di 82 anni. Lo riportano Bild e altri media. Wepper fu il celebre assistente Harry Klein nella serie televisiva L'ispettore Derrick e recitò a lungo nella serie Un ciclone in convento.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T15:34:00ZL'attore tedesco Fritz Wepper è morto all'età di 82 anni. Lo riportano Bild e altri media. Wepper fu il celebre assistente Harry Klein nella serie televisiva L'ispettore Derrick e recitò a lungo nella serie Un ciclone in convento.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392280MALTEMPO - Napoli, allerta meteo per temporali dalle ore 8 alle ore 20 di martedì 26 marzo, chiusi i parchi cittadiniAvviso di allerta meteo per fenomeni meteorologici avversi previsti dalle ore 8:00 alle ore 20:00 di martedì 26 marzo 2024 Saranno chiusi i parchi cittadini. Sarà chiuso, inoltre, il pontile nord di Bagnoli e interdetto l'accesso alle spiagge pubbliche cittadine. Fenomeni rilevanti: Precipitazioni da locali a sparse, anche a carattere di rovescio o isolato temporale, puntualmente di moderata intensità. Livello di allerta: GIALLA (ordinaria) Tipologia di rischio: Idrogeologico Localizzato Principali scenari di evento ed effetti al suolo: - Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; - Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse; - Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno; - Possibili cadute massi in più punti del territorio ed occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche fragili. Norme comportamentali in caso di avviso di allerta meteo per fenomeni idrogeologici rilevanti - Evitare di frequentare locali interrati o posti a pian terreno, principalmente se lungo assi stradali notoriamente interessati da grossi deflussi idrici e comunque tenere costantemente monitorato il livello delle acque di deflusso. In caso di allagamento staccare subito l'energia elettrica; - In caso di necessità di attraversare in auto un sottopasso stradale, sito critico in occasione di allerta meteo, procedete con molta cautela, verificandone la praticabilità e, in caso contrario, datene immediata comunicazione ai numeri di emergenza 112, 113, 115. - Si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione nei siti già segnalati per il rischio idrogeologico (versanti e pendii per possibili frane e smottamenti) e idraulico (sottopassi e aree di collettori fognari per possibili allagamenti). l sottopassi ed i siti cittadini oggetto di attenzione, eventualmente interdetti in caso di forte pioggia, sono i seguenti: 1. Sottopasso di Via Claudio/Stadio San Paolo (lato sx) (Fuorigrotta) 2. Sottopassi di Viale dei Ciliegi (Chiaiano) 3. Sottopasso di via Vicinale Cupa San Severino/Via Antonio de Ferraris (Poggioreale) 4. Sottopasso di Via Comunale San Severino/Via Fasano (Poggioreale) 5. Sottopasso di Via Enrico Russo (Barra) 6. Sottopasso di Via Mastellone (Barra) 7. Sottopassi del Centro Direzionale di Napoli (Poggioreale) 8. Arena S. Antonio altezza Via Ben Hur (Soccavo) Specifica delle "Zone d'Interesse": Zona 1: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 4: Alta Irpinia e Sannio; Zona 5: Tusciano e Alto Sele; Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento; Zona 7: Tanagro; Zona 8: Basso Cilento.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T15:12:00ZAvviso di allerta meteo per fenomeni meteorologici avversi previsti dalle ore 8:00 alle ore 20:00 di martedì 26 marzo 2024 Saranno chiusi i parchi cittadini. Sarà chiuso, inoltre, il pontile nord di Bagnoli e interdetto l'accesso alle spiagge pubbliche cittadine. Fenomeni rilevanti: Precipitazioni da locali a sparse, anche a carattere di rovescio o isolato temporale, puntualmente di moderata intensità. Livello di allerta: GIALLA (ordinaria) Tipologia di rischio: Idrogeologico Localizzato Principali scenari di evento ed effetti al suolo: - Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; - Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse; - Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); - Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno; - Possibili cadute massi in più punti del territorio ed occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche fragili. Norme comportamentali in caso di avviso di allerta meteo per fenomeni idrogeologici rilevanti - Evitare di frequentare locali interrati o posti a pian terreno, principalmente se lungo assi stradali notoriamente interessati da grossi deflussi idrici e comunque tenere costantemente monitorato il livello delle acque di deflusso. In caso di allagamento staccare subito l'energia elettrica; - In caso di necessità di attraversare in auto un sottopasso stradale, sito critico in occasione di allerta meteo, procedete con molta cautela, verificandone la praticabilità e, in caso contrario, datene immediata comunicazione ai numeri di emergenza 112, 113, 115. - Si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione nei siti già segnalati per il rischio idrogeologico (versanti e pendii per possibili frane e smottamenti) e idraulico (sottopassi e aree di collettori fognari per possibili allagamenti). l sottopassi ed i siti cittadini oggetto di attenzione, eventualmente interdetti in caso di forte pioggia, sono i seguenti: 1. Sottopasso di Via Claudio/Stadio San Paolo (lato sx) (Fuorigrotta) 2. Sottopassi di Viale dei Ciliegi (Chiaiano) 3. Sottopasso di via Vicinale Cupa San Severino/Via Antonio de Ferraris (Poggioreale) 4. Sottopasso di Via Comunale San Severino/Via Fasano (Poggioreale) 5. Sottopasso di Via Enrico Russo (Barra) 6. Sottopasso di Via Mastellone (Barra) 7. Sottopassi del Centro Direzionale di Napoli (Poggioreale) 8. Arena S. Antonio altezza Via Ben Hur (Soccavo) Specifica delle "Zone d'Interesse": Zona 1: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 4: Alta Irpinia e Sannio; Zona 5: Tusciano e Alto Sele; Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento; Zona 7: Tanagro; Zona 8: Basso Cilento.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392230MALTEMPO - Campania, allerta meteo gialla per temporali dalle ore 8 alle ore 20 di martedì 26 marzoLa Protezione Civile della Regione Campania, in considerazione delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un avviso di allerta meteo di livello Giallo. Si prevedono piogge, rovesci e temporali anche intensi dalle 8 alle 20 di domani, martedì 26 marzo. La zona interessata è la fascia costiera dal litorale casertano fino al Sele e precisamente: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana (zona di allerta 1), Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno, Monti Picentini (zona di allerta 3), Tusciano e Alto Sele (zona di allerta 5). Attenzione dovrà essere posta al rischio idrogeologico: tra le principali conseguenze dell'impatto al suolo delle piogge e dei temporali si segnalano possibili allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, caduta massi e frane.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T11:39:00ZLa Protezione Civile della Regione Campania, in considerazione delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un avviso di allerta meteo di livello Giallo. Si prevedono piogge, rovesci e temporali anche intensi dalle 8 alle 20 di domani, martedì 26 marzo. La zona interessata è la fascia costiera dal litorale casertano fino al Sele e precisamente: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana (zona di allerta 1), Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno, Monti Picentini (zona di allerta 3), Tusciano e Alto Sele (zona di allerta 5). Attenzione dovrà essere posta al rischio idrogeologico: tra le principali conseguenze dell'impatto al suolo delle piogge e dei temporali si segnalano possibili allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, caduta massi e frane.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 06439881217139219810ELOTTO - Vinti 10mila euro a NapoliLe ultime estrazioni del 10eLotto hanno regalato agli appassionati grandi vincite in tutta Italia. Le due vincite più alte sono pari a 10.000 euro ciascuno e sono state realizzate a Napoli e Guardiagrele, in provincia di Chieti, a fronte di puntate molto basse: rispettivamente 4 euro e 1 euro. Entrambe le giocate sono state fatte nella Modalità Frequente, ovvero quella che si gioca ogni 5 minuti. E' quanto riporta l'agenzia di stampa 'Agimeg'. A seguire ci sono le due vincite da 7.500 euro ciascuna a Lentini (SR) e Bresso (MI) per effetto di un '6' e un '4'.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T09:48:00ZLe ultime estrazioni del 10eLotto hanno regalato agli appassionati grandi vincite in tutta Italia. Le due vincite più alte sono pari a 10.000 euro ciascuno e sono state realizzate a Napoli e Guardiagrele, in provincia di Chieti, a fronte di puntate molto basse: rispettivamente 4 euro e 1 euro. Entrambe le giocate sono state fatte nella Modalità Frequente, ovvero quella che si gioca ogni 5 minuti. E' quanto riporta l'agenzia di stampa 'Agimeg'. A seguire ci sono le due vincite da 7.500 euro ciascuna a Lentini (SR) e Bresso (MI) per effetto di un '6' e un '4'.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392197LEGAMBIENTE - Negli ultimi cinque anni in Campania oltre 23mila reati contro l'ambienteC'è un virus da combattere che dura da anni. Il “virus” dell’ecomafiache non si arresta né conosce crisi. Negliultimi cinque anni inCampania sono23.037i reati contro l'ambiente, con 20.543persone denunciate,183persone arrestatee 7.888sequestri effettuati.La maggior parte dei reati sono concentrati nellaProvincia di Napoli e Salerno,in particolar modo in questi ultimi cinque anni,il 32%dei reati contro l'ambiente pari7.399sono concentratinell'area metropolitana napoletanamentreil 18%pari4.227 nella provincia salernitana.In questi anni a spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sonostati circa 80 clan attivi in tutte le filiere analizzate da Legambiente: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. È questa la fotografia della Campania scattata dalRapporto Ecomafia 2023 con i nuovi dati degli ultimi cinque anni di criminalità ambientale in Campaniapresentato stamattina pressoil Casale di Teverolaccio a Succivo,sedeoperativadel circolo Legambiente Geofilos e dellaCooperativa Terra Felix oggetto negli ultimi mesi di atti intimidatori.Importante, per queste ragioni, la presenza istituzionale: alla conferenza stampa sono intervenuti il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il presidente della Commissione parlamentare Ecomafia, Jacopo Morrone, Federico Cafiero de Raho, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Antonio Ricci, procuratore aggiunto della Procura di Napoli, Maria Antonietta Troncone, procuratore della Repubblica della Procura di Napoli Nord, Mario Morcone, assessore alla Sicurezza, Legalità a Immigrazione della Regione Campania, Ciro Silvestro, viceprefetto incaricato per la “Terra dei fuochi”, il comandante del Gruppo Carabinieri Tutela ambientale e sicurezza energetica di Napoli, ten. col. Pasquale Starace. In sala, tra i presenti, i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto a livello provinciale e regionale. “I numeri e le storie raccolte nel rapporto – dichiaraMariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania-confermano il lavoro importante svolto da forze dell’ordine, Capitanerie di porto, enti di controllo e magistratura.E dovrebbero sollecitare risposte coerenti ed efficaci da parte di chi ha responsabilità politiche e istituzionali.Le ecomafie continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di piùcriminalità ambientale, economica e organizzatain un triangolo perfetto.È urgente affiancare alla risposta giudiziaria,una risposta politica-istituzionale ancora troppo carente. Siamo ancora in attesa che inizi concretamente con tempi e regole certe la bonifica del territorio, di azioni concrete per la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti che fermino quei “tour” che da sempre alimentano le ecomafie. Così come siamo in attesa delle ruspe per abbattere il cemento illegale, una delle ferite aperte della nostra regione alimentata da una classe politica che continua a proporre condoni per meri calcoli elettorali o perché, in molti casi, è direttamente coinvolta in questi fenomeni.” Le piaghe da sanare –Come dimostrano i dati dei reati degli ultimi cinque anni,ilciclo dei rifiuti restail settore maggiormente interessato dai fenomeni più gravi di criminalità ambientale: dal 2018 sono8.461ireaticontestati, con8.307persone denunciate,118arresti e4.343sequestri. LaProvincia di Napolicon2.308 reati e 2.629persone denunciate risulta la provincia più colpita, seguita dallaProvincia di Casertacon1.156reati, e956persone denunciate. La Campania continua a bruciare di rifiuti. Dal primo censimento avviato da Legambiente nel 2013 al 30 aprile 2023 gli incendi ai vari tipi di impianti di gestione di rifiuti in Campaniasono stati 177, seconda regione d'Italia dopo la Sicilia. LaCampaniasi conferma capitale delcemento connectioncon7.360reati accertati dal 2018 con7.694persone denunciate,33persone arrestate e1554sequestri effettuati. Laprovincia di Avellinocon 1.922 reati, 1.934 persone denunciate si conferma in testa alla classifica provinciale, seguita da quelle diNapolicon 1.702 reati eSalerno(1.491). In Campania dal2004 al 2022il numero delle demolizioni eseguite è del 13,1% (pari a 3.107)dei23.635 immobili abusiviper i quali è stato stabilito l’abbattimento da parte dei110 Comuniche hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente, pari al20% del campione totale. Secondo l’ultimo rapporto sul BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat, secondo le stime elaborate in collaborazione con il Cresme, la situazionein Campaniarimane “insostenibile”,con50,4 abitazioni costruite illegalmente ogni 100 realizzatenel rispetto delle regole. Laprovincia con il migliore rapporto tra ordinanze emesse ed eseguite dai comunidel suo territorio è quella diBenevento(32%) con 462 ordinanze emesse e 148 demolizioni eseguite, segueprovincia di Avellinocon 1.695 ordinanze di demolizioni emesse e 516 eseguite pari al 30,4%.Salernocon 4.864 ordinanze e 686 eseguite (14,1%).Chiudono Casertacon 887 ordinanze di demolizioni e 116 eseguite (13,1%) e laProvincia di Napolicon 15.727 ordinanze e solo 1641 eseguiti pari al 10,4% “Abbiamo scelto di presentare a Succivo il Rapporto Ecomafia- commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente- come risposta ai continui attacchi intimidatori nei confronti della nostra cooperativa e per ribadire con chiarezza che verra' rispedito al mittente ogni tentativo di voler mettere in ginocchio l'esperienza dei ragazzi e soci di Succivo. Sin dal 1994, anno della prima presentazione del Rapporto sulle ecomafie abbiamo acceso i riflettori sulla Campania e in questi trent'anni nel nostro agire politico associativo la lotta ai “ladri di futuro” è stata prioritaria con iniziative, denunce, mobilitazioni. E' necessario mettere in campo maggiori attività di prevenzione e di controllo, nuove normative stringenti come i delitti contro le agromafie e la fauna che ancora faticano a vedere la luce e avvalersi della nuova direttiva europea sui crimini ambientali recependo in tempi brevi. La direttiva-conclude Ciafani-approvata a fine febbraio dal parlamento europeo, prevede nuovi illeciti come l’ecocidio, un inasprimento delle sanzioni, maggiori tutele per chi denuncia e l'impegno di facilitare l'accesso alla giustizia per le associazioni”2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T09:45:00ZC'è un virus da combattere che dura da anni. Il “virus” dell’ecomafiache non si arresta né conosce crisi. Negliultimi cinque anni inCampania sono23.037i reati contro l'ambiente, con 20.543persone denunciate,183persone arrestatee 7.888sequestri effettuati.La maggior parte dei reati sono concentrati nellaProvincia di Napoli e Salerno,in particolar modo in questi ultimi cinque anni,il 32%dei reati contro l'ambiente pari7.399sono concentratinell'area metropolitana napoletanamentreil 18%pari4.227 nella provincia salernitana.In questi anni a spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sonostati circa 80 clan attivi in tutte le filiere analizzate da Legambiente: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. È questa la fotografia della Campania scattata dalRapporto Ecomafia 2023 con i nuovi dati degli ultimi cinque anni di criminalità ambientale in Campaniapresentato stamattina pressoil Casale di Teverolaccio a Succivo,sedeoperativadel circolo Legambiente Geofilos e dellaCooperativa Terra Felix oggetto negli ultimi mesi di atti intimidatori.Importante, per queste ragioni, la presenza istituzionale: alla conferenza stampa sono intervenuti il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il presidente della Commissione parlamentare Ecomafia, Jacopo Morrone, Federico Cafiero de Raho, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Antonio Ricci, procuratore aggiunto della Procura di Napoli, Maria Antonietta Troncone, procuratore della Repubblica della Procura di Napoli Nord, Mario Morcone, assessore alla Sicurezza, Legalità a Immigrazione della Regione Campania, Ciro Silvestro, viceprefetto incaricato per la “Terra dei fuochi”, il comandante del Gruppo Carabinieri Tutela ambientale e sicurezza energetica di Napoli, ten. col. Pasquale Starace. In sala, tra i presenti, i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto a livello provinciale e regionale. “I numeri e le storie raccolte nel rapporto – dichiaraMariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania-confermano il lavoro importante svolto da forze dell’ordine, Capitanerie di porto, enti di controllo e magistratura.E dovrebbero sollecitare risposte coerenti ed efficaci da parte di chi ha responsabilità politiche e istituzionali.Le ecomafie continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di piùcriminalità ambientale, economica e organizzatain un triangolo perfetto.È urgente affiancare alla risposta giudiziaria,una risposta politica-istituzionale ancora troppo carente. Siamo ancora in attesa che inizi concretamente con tempi e regole certe la bonifica del territorio, di azioni concrete per la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti che fermino quei “tour” che da sempre alimentano le ecomafie. Così come siamo in attesa delle ruspe per abbattere il cemento illegale, una delle ferite aperte della nostra regione alimentata da una classe politica che continua a proporre condoni per meri calcoli elettorali o perché, in molti casi, è direttamente coinvolta in questi fenomeni.” Le piaghe da sanare –Come dimostrano i dati dei reati degli ultimi cinque anni,ilciclo dei rifiuti restail settore maggiormente interessato dai fenomeni più gravi di criminalità ambientale: dal 2018 sono8.461ireaticontestati, con8.307persone denunciate,118arresti e4.343sequestri. LaProvincia di Napolicon2.308 reati e 2.629persone denunciate risulta la provincia più colpita, seguita dallaProvincia di Casertacon1.156reati, e956persone denunciate. La Campania continua a bruciare di rifiuti. Dal primo censimento avviato da Legambiente nel 2013 al 30 aprile 2023 gli incendi ai vari tipi di impianti di gestione di rifiuti in Campaniasono stati 177, seconda regione d'Italia dopo la Sicilia. LaCampaniasi conferma capitale delcemento connectioncon7.360reati accertati dal 2018 con7.694persone denunciate,33persone arrestate e1554sequestri effettuati. Laprovincia di Avellinocon 1.922 reati, 1.934 persone denunciate si conferma in testa alla classifica provinciale, seguita da quelle diNapolicon 1.702 reati eSalerno(1.491). In Campania dal2004 al 2022il numero delle demolizioni eseguite è del 13,1% (pari a 3.107)dei23.635 immobili abusiviper i quali è stato stabilito l’abbattimento da parte dei110 Comuniche hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente, pari al20% del campione totale. Secondo l’ultimo rapporto sul BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat, secondo le stime elaborate in collaborazione con il Cresme, la situazionein Campaniarimane “insostenibile”,con50,4 abitazioni costruite illegalmente ogni 100 realizzatenel rispetto delle regole. Laprovincia con il migliore rapporto tra ordinanze emesse ed eseguite dai comunidel suo territorio è quella diBenevento(32%) con 462 ordinanze emesse e 148 demolizioni eseguite, segueprovincia di Avellinocon 1.695 ordinanze di demolizioni emesse e 516 eseguite pari al 30,4%.Salernocon 4.864 ordinanze e 686 eseguite (14,1%).Chiudono Casertacon 887 ordinanze di demolizioni e 116 eseguite (13,1%) e laProvincia di Napolicon 15.727 ordinanze e solo 1641 eseguiti pari al 10,4% “Abbiamo scelto di presentare a Succivo il Rapporto Ecomafia- commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente- come risposta ai continui attacchi intimidatori nei confronti della nostra cooperativa e per ribadire con chiarezza che verra' rispedito al mittente ogni tentativo di voler mettere in ginocchio l'esperienza dei ragazzi e soci di Succivo. Sin dal 1994, anno della prima presentazione del Rapporto sulle ecomafie abbiamo acceso i riflettori sulla Campania e in questi trent'anni nel nostro agire politico associativo la lotta ai “ladri di futuro” è stata prioritaria con iniziative, denunce, mobilitazioni. E' necessario mettere in campo maggiori attività di prevenzione e di controllo, nuove normative stringenti come i delitti contro le agromafie e la fauna che ancora faticano a vedere la luce e avvalersi della nuova direttiva europea sui crimini ambientali recependo in tempi brevi. La direttiva-conclude Ciafani-approvata a fine febbraio dal parlamento europeo, prevede nuovi illeciti come l’ecocidio, un inasprimento delle sanzioni, maggiori tutele per chi denuncia e l'impegno di facilitare l'accesso alla giustizia per le associazioni”Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392241TURISMO - Pasqua con chi vuoi ma anche da soli: si viaggia persino in solitaria pur di non rinunciare all'esperienza italiana, tutte le città e i trendPasqua con chi vuoi ma eventualmente, pur di non rinunciare ad un soggiorno nella Penisola si viaggia anche in solitaria. Infatti, si soggiorneràdi coppiaper il 29,0%circa dei passeggeri mentreil 34,2% visiterà l’Italia da solo; segue il10,0% di piccoli gruppi di quattro passeggerie un'ulteriore 9,6% di tre. Ad oggi sonocirca 217 mila i passeggeri aeroportuali confermati per le due settimane di Pasqua, dal 25 marzo al 7 aprile 2024, il 9,0% in più rispetto al medesimo periodo pasquale del 2023 (3-16 aprile). Aumenta di 1 notte ladurata del soggiornocheraggiunge le 10,2 nottimentre diminuisce il tasso di cancellazione delle prenotazioni del - 0,4%. I principali Paesi di provenienza vedono in testa ilmercato interno dell’Italia, seguito dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dal Regno Unito,dalla Corea del Sud, dal Brasile e dai Paesi Bassi. Seul, Parigi, Madrid, New York, Los Angeles e Buenos Airesle grandi città di partenza dei turisti che verranno in Italia. Considerando solo gli arrivitra il venerdì prima di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo,l’aumento sfiora il 15,6%per 63 mila prenotazioni confermate. GliUSAsi confermanoil primo paesedi provenienza estera, con oltre 11 mila prenotazioni, il 17,7% sul complessivo. Seguono Germania, Francia e Spagna, con arrivi aeroportuali che incidono rispettivamente per il 5,2%, 4,6% e 3,6%. Attesi inoltre britannici (3,5%), brasiliani (2,6%), coreani (2,2%), portoghesi (2,1%) e canadesi (1,9%). Ilsoggiorno più lungolo effettueranno ibrasilianiper i quali sono previsti circa20 notti. Per i canadesi saranno 11 le notti in Italia, per gli statunitensi e i coreani 9, per i britannici 7, per gli spagnoli e i tedeschi 6 e per i portoghesi 5. Saranno, invece,12 mila gli italianiche si sposteranno in aereo lungo la penisolain questi 4 giorni,il 19,2% del totale. Sarà ilsabato 30 marzo la giornata di maggiore affluenza del turismo nelle nostre strutture ricettiveitaliane, quando letariffe mediedel ricettivo raggiungerannoper una camera doppia il prezzo di 154 euro a camera. Tra le mete più gettonate del periodo sicuramentela montagna del Trentino-Alto Adigema anche dellaValle d'Aostaele città con Roma in testa, ma anche laLiguria per le prime vacanze al mare, laToscana, l’Abruzzo, il Veneto e la Campania con le loro offerte multi-prodotto. IL TREND GENERALE A partiredal mese di aprile del 2023 i passeggeri aeroportuali hanno segnato costantemente risultati migliori del 2019, anno record del turismo italiano. I primi consuntivi digennaio 2024, con 12,6 milioni di passeggerisupera decisamente le aspettative (Fonte Ufficio Studi ENIT su dati ASSAEROPORTI) Il turismo in Italia nel 2023 ha segnato una netta crescita e ripresa sul passato, con oltre125 milioni gli arrivi turisticinelle strutture ricettive in Italia(+5,5% sul 2022),di cui 62,8 milioni di turisti stranieri(+14,0%sul 2022). I flussi complessivi contano, quindi,oltre 431 milioni di pernottamentituristici nelle strutture ricettive italiane(+4,6%sul 2022),di cui 222,6 di turisti stranieri(+10,7%sul 2022). “Nel 2019 avevamo contato 220 milioni di presenze internazionali. Ora abbiamo recuperato appieno e superiamo – anche se di poco (0,9%) – i valori del 2023. E’ quindi arrivato il momento dismettere di pensare solo alla ripresa dei volumi e riprendere a mettere la nostra attenzione sui temi della qualità, incremento del valore e sostenibilità, specie sociale oltre che ambientale.Per fare questo dobbiamo lavorare a fondo sull’offerta per dinamizzare e rafforzare lanostracapacità di attrarre i mercati internazionalidurante tutto l’arco dell’anno,soprattutto nelle stagioni di spalla.I dati del 2023 ci confortano perché già la quota estera risultava più incisiva nei mesi primaverili e nel bimestre settembre-ottobre” commenta Alessandra Priante Presidente Enit. Fondamentale dunque la sostenibilità, inclusa quellasostenibilità economica. “E i numeri ci danno ragione: tra gennaio e dicembre 2023il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia registra un avanzo di oltre 20,2 miliardi di euro, in aumento del +10,7%rispetto al 2022, con unacrescita della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia che nei dati provvisori per il totale 2023 segna il +16,6%” conclude Priante. Dai dati ufficiali Eurostat,nel 2023 l’Italia è la seconda destinazione per presenze internazionali (e totali) in Europa. Un’Europa che si posiziona in testa alle destinazioni 2024 e 2025per crescita dei pernottamenti,dovel’Italia (+15%) è seconda dietro la Germania(+19%) che deve però la sua crescita per lo più al mercato interno. Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana sono le principali mete del turismo internazionale, sia in termini di arrivi che di pernottamenti e anche dispesa turistica dall’estero che nel 2023 raggiunge nel totale Italia i 51,6 miliardi di euro. Degli 85,7 milioni di viaggiatori internazionali del 2023circa 15 milionisono venutiper lavoro, quasi 35 milioni per vacanza, oltre 11 milioni in visita ad amici e parenti, il turismo delle radici, uno dei vettori principali sul turismo estero specie dai mercati lontani. Per i viaggi di vacanzain Italia gli stranieri spendono32 miliardi di euro, il 62,2% del totale 2023, in aumento del+21,0%circa rispetto al 2022. Le entrate derivanti dai viaggi di lavoro, oltre 7,3 miliardi di euro, rappresentano il 14,2% e crescono del +14,0% rispetto al 2022.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T12:20:00ZPasqua con chi vuoi ma eventualmente, pur di non rinunciare ad un soggiorno nella Penisola si viaggia anche in solitaria. Infatti, si soggiorneràdi coppiaper il 29,0%circa dei passeggeri mentreil 34,2% visiterà l’Italia da solo; segue il10,0% di piccoli gruppi di quattro passeggerie un'ulteriore 9,6% di tre. Ad oggi sonocirca 217 mila i passeggeri aeroportuali confermati per le due settimane di Pasqua, dal 25 marzo al 7 aprile 2024, il 9,0% in più rispetto al medesimo periodo pasquale del 2023 (3-16 aprile). Aumenta di 1 notte ladurata del soggiornocheraggiunge le 10,2 nottimentre diminuisce il tasso di cancellazione delle prenotazioni del - 0,4%. I principali Paesi di provenienza vedono in testa ilmercato interno dell’Italia, seguito dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dal Regno Unito,dalla Corea del Sud, dal Brasile e dai Paesi Bassi. Seul, Parigi, Madrid, New York, Los Angeles e Buenos Airesle grandi città di partenza dei turisti che verranno in Italia. Considerando solo gli arrivitra il venerdì prima di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo,l’aumento sfiora il 15,6%per 63 mila prenotazioni confermate. GliUSAsi confermanoil primo paesedi provenienza estera, con oltre 11 mila prenotazioni, il 17,7% sul complessivo. Seguono Germania, Francia e Spagna, con arrivi aeroportuali che incidono rispettivamente per il 5,2%, 4,6% e 3,6%. Attesi inoltre britannici (3,5%), brasiliani (2,6%), coreani (2,2%), portoghesi (2,1%) e canadesi (1,9%). Ilsoggiorno più lungolo effettueranno ibrasilianiper i quali sono previsti circa20 notti. Per i canadesi saranno 11 le notti in Italia, per gli statunitensi e i coreani 9, per i britannici 7, per gli spagnoli e i tedeschi 6 e per i portoghesi 5. Saranno, invece,12 mila gli italianiche si sposteranno in aereo lungo la penisolain questi 4 giorni,il 19,2% del totale. Sarà ilsabato 30 marzo la giornata di maggiore affluenza del turismo nelle nostre strutture ricettiveitaliane, quando letariffe mediedel ricettivo raggiungerannoper una camera doppia il prezzo di 154 euro a camera. Tra le mete più gettonate del periodo sicuramentela montagna del Trentino-Alto Adigema anche dellaValle d'Aostaele città con Roma in testa, ma anche laLiguria per le prime vacanze al mare, laToscana, l’Abruzzo, il Veneto e la Campania con le loro offerte multi-prodotto. IL TREND GENERALE A partiredal mese di aprile del 2023 i passeggeri aeroportuali hanno segnato costantemente risultati migliori del 2019, anno record del turismo italiano. I primi consuntivi digennaio 2024, con 12,6 milioni di passeggerisupera decisamente le aspettative (Fonte Ufficio Studi ENIT su dati ASSAEROPORTI) Il turismo in Italia nel 2023 ha segnato una netta crescita e ripresa sul passato, con oltre125 milioni gli arrivi turisticinelle strutture ricettive in Italia(+5,5% sul 2022),di cui 62,8 milioni di turisti stranieri(+14,0%sul 2022). I flussi complessivi contano, quindi,oltre 431 milioni di pernottamentituristici nelle strutture ricettive italiane(+4,6%sul 2022),di cui 222,6 di turisti stranieri(+10,7%sul 2022). “Nel 2019 avevamo contato 220 milioni di presenze internazionali. Ora abbiamo recuperato appieno e superiamo – anche se di poco (0,9%) – i valori del 2023. E’ quindi arrivato il momento dismettere di pensare solo alla ripresa dei volumi e riprendere a mettere la nostra attenzione sui temi della qualità, incremento del valore e sostenibilità, specie sociale oltre che ambientale.Per fare questo dobbiamo lavorare a fondo sull’offerta per dinamizzare e rafforzare lanostracapacità di attrarre i mercati internazionalidurante tutto l’arco dell’anno,soprattutto nelle stagioni di spalla.I dati del 2023 ci confortano perché già la quota estera risultava più incisiva nei mesi primaverili e nel bimestre settembre-ottobre” commenta Alessandra Priante Presidente Enit. Fondamentale dunque la sostenibilità, inclusa quellasostenibilità economica. “E i numeri ci danno ragione: tra gennaio e dicembre 2023il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia registra un avanzo di oltre 20,2 miliardi di euro, in aumento del +10,7%rispetto al 2022, con unacrescita della spesa dei viaggiatori stranieri in Italia che nei dati provvisori per il totale 2023 segna il +16,6%” conclude Priante. Dai dati ufficiali Eurostat,nel 2023 l’Italia è la seconda destinazione per presenze internazionali (e totali) in Europa. Un’Europa che si posiziona in testa alle destinazioni 2024 e 2025per crescita dei pernottamenti,dovel’Italia (+15%) è seconda dietro la Germania(+19%) che deve però la sua crescita per lo più al mercato interno. Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana sono le principali mete del turismo internazionale, sia in termini di arrivi che di pernottamenti e anche dispesa turistica dall’estero che nel 2023 raggiunge nel totale Italia i 51,6 miliardi di euro. Degli 85,7 milioni di viaggiatori internazionali del 2023circa 15 milionisono venutiper lavoro, quasi 35 milioni per vacanza, oltre 11 milioni in visita ad amici e parenti, il turismo delle radici, uno dei vettori principali sul turismo estero specie dai mercati lontani. Per i viaggi di vacanzain Italia gli stranieri spendono32 miliardi di euro, il 62,2% del totale 2023, in aumento del+21,0%circa rispetto al 2022. Le entrate derivanti dai viaggi di lavoro, oltre 7,3 miliardi di euro, rappresentano il 14,2% e crescono del +14,0% rispetto al 2022.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392193LOTTO - A Pompei vinti 15mila euroL'estrazione del sabato del Lotto si è rivelata particolarmente ricca e ha regalato vincite interessanti lungo tutto lo stivale. La più alta è stata realizzata a Capaci, in provincia di Palermo, grazie ad un terno da 69.000 euro (con i numeri 5-19-76) sulla ruota del capoluogo siciliano, a fronte di una puntata da 21 euro complessivi (6 euro sull'ambo e 15 sul terno). E' quanto riporta l'agenzia di stampa 'Agimeg'. Al secondo posto ci sono i 22.500 euro vinti a Roma per effetto di un terno su Tutte le Ruote. Chiude il podio la vincita da 21.375 euro centrata ad Abano Terme, in provincia di Padova. Festeggia anche Pompei, in provincia di Napoli, con un terno da 15.000 euro. Invece, a Sedriano, in provincia di Milano con una vincita da 12.450 euro.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T09:33:00ZL'estrazione del sabato del Lotto si è rivelata particolarmente ricca e ha regalato vincite interessanti lungo tutto lo stivale. La più alta è stata realizzata a Capaci, in provincia di Palermo, grazie ad un terno da 69.000 euro (con i numeri 5-19-76) sulla ruota del capoluogo siciliano, a fronte di una puntata da 21 euro complessivi (6 euro sull'ambo e 15 sul terno). E' quanto riporta l'agenzia di stampa 'Agimeg'. Al secondo posto ci sono i 22.500 euro vinti a Roma per effetto di un terno su Tutte le Ruote. Chiude il podio la vincita da 21.375 euro centrata ad Abano Terme, in provincia di Padova. Festeggia anche Pompei, in provincia di Napoli, con un terno da 15.000 euro. Invece, a Sedriano, in provincia di Milano con una vincita da 12.450 euro.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392192STRAGE A MOSCA - Arrestati quattro terroristi, messi in custodia cautelare per due mesiI quattro presunti autori dell'attacco al Crocus City Hall di Mosca, che ha causato la morte di 137 persone, sono stati messi in custodia cautelare per due mesi da un tribunale della capitale russa. I quattro sono accusati di "terrorismo" e rischiano l'ergastolo, ha affermato in una nota il tribunale Basmanny di Mosca. La loro custodia cautelare, fissata fino al 22 maggio, potrà essere prorogata in attesa del processo, la cui data non è stata ancora fissata.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T09:27:00ZI quattro presunti autori dell'attacco al Crocus City Hall di Mosca, che ha causato la morte di 137 persone, sono stati messi in custodia cautelare per due mesi da un tribunale della capitale russa. I quattro sono accusati di "terrorismo" e rischiano l'ergastolo, ha affermato in una nota il tribunale Basmanny di Mosca. La loro custodia cautelare, fissata fino al 22 maggio, potrà essere prorogata in attesa del processo, la cui data non è stata ancora fissata.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392021IN UCRAINA - Kharkiv ancora al buio, 200mila persone senza correnteDuecentomila persone sono ancora senza corrente elettrica a Kharkiv, città dell'Ucraina orientale pesantemente bombardata dall'esercito russo venerdì. Lo ha scritto su Telegram il governatore Oleg Syniegubov, come riporta Ukrinform. "Attualmente, fino a 200 mila utenti non hanno luce", ha detto Syniegubov, ricordando che le infrastrutture della città sono state attaccate con missili S-300 e Iskander-M. Kharkiv è da 48 ore al buio - ha aggiunto - l'illuminazione stradale e i trasporti alimentati con l'elettricità sono fuori uso.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-24T11:55:00ZDuecentomila persone sono ancora senza corrente elettrica a Kharkiv, città dell'Ucraina orientale pesantemente bombardata dall'esercito russo venerdì. Lo ha scritto su Telegram il governatore Oleg Syniegubov, come riporta Ukrinform. "Attualmente, fino a 200 mila utenti non hanno luce", ha detto Syniegubov, ricordando che le infrastrutture della città sono state attaccate con missili S-300 e Iskander-M. Kharkiv è da 48 ore al buio - ha aggiunto - l'illuminazione stradale e i trasporti alimentati con l'elettricità sono fuori uso.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392174YEMEN - Save the Children: dopo nove anni di conflitto e due di tregua, 4,5 milioni di bambini non frequentano la scuola e l’abbandono scolastico è in aumentoDopo nove anni di conflitto in Yemen, due bambini su cinque, ovvero 4,5 milioni, non frequentano la scuola, e i minori sfollati hanno il doppio delle probabilità di abbandonarla rispetto ai loro coetanei, secondo un nuovo rapporto di Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Il rapporto, intitolato “Hanging in the Balance: Yemeni Children’s Struggle for Education”, ha rilevato che un terzo delle famiglie intervistate in Yemen ha almeno un bambino che ha abbandonato la scuola negli ultimi due anni nonostante la tregua mediata dalle Nazioni Unite che è entrata in vigore nel 2022. Sebbene sia ufficialmente scaduta nell’ottobre 2022, le parti in conflitto hanno continuato ad aderire ai suoi elementi fondamentali e i combattimenti su larga scala non si sono riaccesi. Tuttavia, mentre il tasso di mortalità è diminuito, tre quarti degli studenti (76%) hanno riferito che il loro senso di sicurezza non è aumentato, mentre il 14% delle famiglie cita la violenza come causa diretta dell’abbandono scolastico. La violenza in corso e il collasso dell’economia in Yemen hanno spinto due terzi della popolazione al di sotto della soglia di povertà e hanno provocato lo sfollamento di circa 4,5 milioni di persone, ovvero il 14% della popolazione, la maggior parte della quale è stata sfollata più volte. L’analisi di Save the Children ha rilevato che i bambini sfollati sono due volte più vulnerabili all’abbandono scolastico e, nonostante il ritorno nell’area di origine riduca del 20% la vulnerabilità dei minori sfollati interni all’abbandono scolastico, la continua insicurezza impedisce loro di tornare a casa. Le tasse scolastiche mensili e il costo dei libri di testo stanno mettendo l’istruzione fuori dalla portata di molti, il 20% delle famiglie dichiara di non potersela permettere. Oltre il 44% degli operatori sanitari e dei bambini intervistati ha affermato che la necessità di sostenere economicamente la propria famiglia è stata una delle ragioni principali dell’abbandono scolastico. Hani*, 48 anni, è un insegnante, costretto a ritirare due delle sue quattro figlie dalla scuola a causa dei costi elevati. "Le spese scolastiche per ogni bambino possono raggiungere più del 25% del mio stipendio, che è di 76.300 Riyal (circa 46 dollari), e non è nemmeno sufficiente a coprire il cibo di cui abbiamo bisogno." Il paniere alimentare minimo – l’importo necessario per sostenere una famiglia di sette persone per un mese – costa in media 85 dollari in Yemen. Rami*, un ragazzo di 12 anni, ha detto che ha dovuto abbandonare la scuola per mantenere la sua famiglia. "Come posso andare a scuola quando so che non possiamo coprire le spese e i miei fratelli hanno bisogno di cibo? Devo lasciarla e lavorare" ha sostenuto. “A nove anni dall’inizio di questo conflitto dimenticato, stiamo affrontando un’emergenza educativa come mai prima d’ora. Ciò che emerge dal nostro ultimo rapporto deve essere un campanello d’allarme per agire ora al fine di proteggere questi bambini e il loro futuro. Sebbene la tregua abbia ridotto parte della violenza, non ha mai portato la stabilità di cui le famiglie hanno disperatamente bisogno per ricostruire le proprie vite. Le famiglie in Yemen hanno bisogno di un cessate il fuoco ufficiale, senza il quale rimangono nel limbo. Non possiamo lasciare che questi bambini, che non desiderano altro che la sicurezza e la possibilità di imparare, perdano di vista un futuro pieno di possibilità. Ogni bambino merita di crescere in sicurezza, con un accesso a un’istruzione di qualità e un orizzonte pieno di promesse. Più aspettiamo, più difficile sarà ottenere un impatto duraturo” ha dichiarato Mohamed Mannaa, Direttore ad interim di Save the Children in Yemen. L’impatto della crisi educativa sui bambini in Yemen e sul loro futuro è profondo. Senza un intervento immediato, un’intera generazione rischia di rimanere indietro, con conseguenze a lungo termine per la ripresa e lo sviluppo del Paese. Save the Children invita tutte le parti interessate, comprese le autorità yemenite, gli Stati donatori, le istituzioni e gli attori umanitari, ad affrontare con urgenza queste sfide. Ciò include l’impegno per un rinnovato processo di pace, la garanzia della protezione delle scuole e degli studenti, l’aumento dei finanziamenti per l’istruzione e il potenziamento degli interventi integrati di protezione dell’infanzia. Da oltre 60 anni Save the Children si impegna a sostenere i bambini in Yemen. Attualmente l’Organizzazione è attiva in 11 governatorati, focalizzata su sicurezza alimentare, salute, nutrizione, protezione dei bambini, istruzione e acqua, servizi igienico-sanitari e igiene (WASH). Il lavoro di Save the Children comprende programmi sanitari e nutrizionali, accesso all’istruzione attraverso l’apprendimento non formale e la formazione degli insegnanti, sforzi per la protezione dell’infanzia e rafforzamento della resilienza della comunità con assistenza in denaro e opportunità di sostentamento.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T08:27:00ZDopo nove anni di conflitto in Yemen, due bambini su cinque, ovvero 4,5 milioni, non frequentano la scuola, e i minori sfollati hanno il doppio delle probabilità di abbandonarla rispetto ai loro coetanei, secondo un nuovo rapporto di Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Il rapporto, intitolato “Hanging in the Balance: Yemeni Children’s Struggle for Education”, ha rilevato che un terzo delle famiglie intervistate in Yemen ha almeno un bambino che ha abbandonato la scuola negli ultimi due anni nonostante la tregua mediata dalle Nazioni Unite che è entrata in vigore nel 2022. Sebbene sia ufficialmente scaduta nell’ottobre 2022, le parti in conflitto hanno continuato ad aderire ai suoi elementi fondamentali e i combattimenti su larga scala non si sono riaccesi. Tuttavia, mentre il tasso di mortalità è diminuito, tre quarti degli studenti (76%) hanno riferito che il loro senso di sicurezza non è aumentato, mentre il 14% delle famiglie cita la violenza come causa diretta dell’abbandono scolastico. La violenza in corso e il collasso dell’economia in Yemen hanno spinto due terzi della popolazione al di sotto della soglia di povertà e hanno provocato lo sfollamento di circa 4,5 milioni di persone, ovvero il 14% della popolazione, la maggior parte della quale è stata sfollata più volte. L’analisi di Save the Children ha rilevato che i bambini sfollati sono due volte più vulnerabili all’abbandono scolastico e, nonostante il ritorno nell’area di origine riduca del 20% la vulnerabilità dei minori sfollati interni all’abbandono scolastico, la continua insicurezza impedisce loro di tornare a casa. Le tasse scolastiche mensili e il costo dei libri di testo stanno mettendo l’istruzione fuori dalla portata di molti, il 20% delle famiglie dichiara di non potersela permettere. Oltre il 44% degli operatori sanitari e dei bambini intervistati ha affermato che la necessità di sostenere economicamente la propria famiglia è stata una delle ragioni principali dell’abbandono scolastico. Hani*, 48 anni, è un insegnante, costretto a ritirare due delle sue quattro figlie dalla scuola a causa dei costi elevati. "Le spese scolastiche per ogni bambino possono raggiungere più del 25% del mio stipendio, che è di 76.300 Riyal (circa 46 dollari), e non è nemmeno sufficiente a coprire il cibo di cui abbiamo bisogno." Il paniere alimentare minimo – l’importo necessario per sostenere una famiglia di sette persone per un mese – costa in media 85 dollari in Yemen. Rami*, un ragazzo di 12 anni, ha detto che ha dovuto abbandonare la scuola per mantenere la sua famiglia. "Come posso andare a scuola quando so che non possiamo coprire le spese e i miei fratelli hanno bisogno di cibo? Devo lasciarla e lavorare" ha sostenuto. “A nove anni dall’inizio di questo conflitto dimenticato, stiamo affrontando un’emergenza educativa come mai prima d’ora. Ciò che emerge dal nostro ultimo rapporto deve essere un campanello d’allarme per agire ora al fine di proteggere questi bambini e il loro futuro. Sebbene la tregua abbia ridotto parte della violenza, non ha mai portato la stabilità di cui le famiglie hanno disperatamente bisogno per ricostruire le proprie vite. Le famiglie in Yemen hanno bisogno di un cessate il fuoco ufficiale, senza il quale rimangono nel limbo. Non possiamo lasciare che questi bambini, che non desiderano altro che la sicurezza e la possibilità di imparare, perdano di vista un futuro pieno di possibilità. Ogni bambino merita di crescere in sicurezza, con un accesso a un’istruzione di qualità e un orizzonte pieno di promesse. Più aspettiamo, più difficile sarà ottenere un impatto duraturo” ha dichiarato Mohamed Mannaa, Direttore ad interim di Save the Children in Yemen. L’impatto della crisi educativa sui bambini in Yemen e sul loro futuro è profondo. Senza un intervento immediato, un’intera generazione rischia di rimanere indietro, con conseguenze a lungo termine per la ripresa e lo sviluppo del Paese. Save the Children invita tutte le parti interessate, comprese le autorità yemenite, gli Stati donatori, le istituzioni e gli attori umanitari, ad affrontare con urgenza queste sfide. Ciò include l’impegno per un rinnovato processo di pace, la garanzia della protezione delle scuole e degli studenti, l’aumento dei finanziamenti per l’istruzione e il potenziamento degli interventi integrati di protezione dell’infanzia. Da oltre 60 anni Save the Children si impegna a sostenere i bambini in Yemen. Attualmente l’Organizzazione è attiva in 11 governatorati, focalizzata su sicurezza alimentare, salute, nutrizione, protezione dei bambini, istruzione e acqua, servizi igienico-sanitari e igiene (WASH). Il lavoro di Save the Children comprende programmi sanitari e nutrizionali, accesso all’istruzione attraverso l’apprendimento non formale e la formazione degli insegnanti, sforzi per la protezione dell’infanzia e rafforzamento della resilienza della comunità con assistenza in denaro e opportunità di sostentamento.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392168ONU - Guterres: "Sta crescendo il consenso internazionale sul cessate il fuoco a Gaza"Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha sottolineato "il crescente consenso internazionale nel dire a Israele che è necessario un cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza. Nella conferenza stampa tenuta ad Amman, in Giordania, Guterres ha rimarcato che "all'inizio, la nostra voce era relativamente sola, ma ora vediamo sempre più comunità internazionale riconoscere la stessa cosa". Il segretario generale ha poi aggiunto: "E c'è anche un crescente consenso nel dire chiaramente agli israeliani che qualsiasi invasione di terra a Rafah potrebbe significare un catastrofico disastro umanitario".2024-03-28T20:37:27Z2024-03-25T08:10:00ZIl segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha sottolineato "il crescente consenso internazionale nel dire a Israele che è necessario un cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza. Nella conferenza stampa tenuta ad Amman, in Giordania, Guterres ha rimarcato che "all'inizio, la nostra voce era relativamente sola, ma ora vediamo sempre più comunità internazionale riconoscere la stessa cosa". Il segretario generale ha poi aggiunto: "E c'è anche un crescente consenso nel dire chiaramente agli israeliani che qualsiasi invasione di terra a Rafah potrebbe significare un catastrofico disastro umanitario".Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 064398812171392094STRAGE A MOSCA - Sale il bilancio delle vittime e dei feritiE' salito a 137 il numero degli uccisinell'attacco di venerdì sera al Crocus City Hall di Mosca, quattro in più rispetto al bilancio di ieri. Lo ha reso noto il Comitato investigativo russo, citato dalle agenzie di Mosca, aggiungendo che sul luogo sono stati trovati due fucili mitragliatori Kalshnikov e molte munizioni non utilizzate. Il numero dei feriti è di 180, riferisce l'agenzia russa Tass, che in un primo momento aveva attribuito la cifra al numero dei decessi.2024-03-28T20:37:27Z2024-03-24T18:15:00ZE' salito a 137 il numero degli uccisinell'attacco di venerdì sera al Crocus City Hall di Mosca, quattro in più rispetto al bilancio di ieri. Lo ha reso noto il Comitato investigativo russo, citato dalle agenzie di Mosca, aggiungendo che sul luogo sono stati trovati due fucili mitragliatori Kalshnikov e molte munizioni non utilizzate. Il numero dei feriti è di 180, riferisce l'agenzia russa Tass, che in un primo momento aveva attribuito la cifra al numero dei decessi.Copyright - Napoli Magazine 1998-2016. Tutti i diritti riservati. Napoli Magazine S.r.l. - P.I. 06439881217