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DIARIO SEMI SERIO DAGLI STATES - Nunzia Marciano: "Dimenticanze e filosofia newyorkese"
03.08.2017 11:48 di Napoli Magazine

NEW YORK (USA) - DECIMO GIORNO: CI MANCAVA SOLO QUESTO!

 

Che ore sono? Le 7.00. Di Lunedì. E stamattina non posso dare nemmeno la colpa alla sveglia della cadavera: non è lei che la mette a ripetizione, sono io che ho dormito male.  Ok, telefonate mattutine, che perlomeno approfitto del fuso. Su Whatsapp ovviamente, un telefono virtuale, “quello che suona sempre anche se non uno o una non è raggiungibile, quello che ti illude non dicendoti che dall'altra parte neanche sentono che squilla. Che strano sistema o, forse, meglio così, che la voce di una signorina che ti comunica senza alcuna emozione che dall'altra parte nessuno ti potrà rispondere”. Vabbè, andiamo di shower, và. Marò è che freddo! Cioè, sto salotto che poi sarebbe la stanza della cadavera è il polo Nord! Ma a quanto la tiene l’aria?? 16 gradi?? Ma chest’è scem’ veramente! La cadavera è sul divano. Ma che cavolo di lavoro fa questa nun s’è capito! Vabbè, devo passare per forza di qui per andare in bagno. Anima e coraggio. Poi piglierò la bronchite, lo so. Bagno occupato. Mò vai capendo quale dei 3.846 inquilini che ruotano in questa casa ci starà. 7.10-7.15-7.20-7.35… Uè ma ci si sono murati nel bagno che stanno da un’ora con la doccia aperta e tra poco dichiereranno lo stato di emergenza idrica a New York?? Mi sento tanto Troisi in “Scusate il ritardo”, col fratello sempre in bagno: “Comunque s’avessà ascì, tenetemi presente”. Caffè, và. Marò che bellezza la spagnola che lo prepara sempre. Ancora non ho capito bene come si chiama ma è assai gentile, devo dire. Uh, eccola. Good morning. If I need bethroom? Ehm, sì… Ah, ci sta il tuo fidanzato?? Ah, ottimo. Gli sta urlando “Come on!!”, assafà: perlomeno si da una mossa. Apposto… Grazie spagnola. Maró e che caldo. Si muore pure a New York. Ok, tailleur e scarpetta ginnica. E anche oggi "esco di casa elegante" domani. Dunque sí, subway, scendo a Grand Central. Spè ma da dove devo uscir... ah, sì di qua, penso. Mmm, non mi sembra la solita uscita. Infatti non lo è! E mó??? Allora, non facciamoci prendere la panico... Sorry for UN?? A sinistra? Grazie! Mmm, ma a me non mi pare che sia qua... Richiedo: Sorry for UN?? A destra???? Maró! No vabbè ma è mezz'ora che giro! Menomale che tengo la scarpetta ginnica! Arrivata! Oramai avevo perso le speranze... Controll... Ma cos... Aglia!!! PULL non è spingere! È tirare! Ma che palle, pensavo di aver imparato! Niente. Push&pull resteranno sempre il mio dramma newyorkese. Almeno questo è un dramma di cui poter ridere. Per altri invece... Dall'altro lato del Mondo le cose le vedi così strane, così diverse. Non le vedi meglio o peggio: a volte le vedi e basta. A volte stare lontano ti costringe ad ammettere ciò che da vicino fingi di non vedere. E NY in questo è fantastica. È la città più incredibile del Mondo, dove freedom è uno stato d'essere, dove se per esempio piangi in metropolitana, nessuno ti disturba chiedendoti "come stai"... Ma se sto piangendo, ma come vuoi che stia, nè?? Per dire. NY ti lascia libera di essere. E di piangere. Immagina a piangere nella Vesuviana a Napoli: dopo 5 minuti si sono avvicinati in 45, ti hanno chiesto l'impossibile che manco Derrick, e hanno chiamato, nell'ordine: i tuoi genitori, i tuoi amici, i parenti, la polizia e il telefono azzurro pure se hai 35 anni, per dire. A NY no. Uh, si è già fatta ora, tra un pensiero e un altro, tra una delusione e un'altra. Subway. Stasera la stanchezza si fa sentire. E stasera la risposta è rosso. Wine. Ok, come back home. Hi! La cadavera è sul divano. Come al solito. -21 gradi. Come al solito. Uh, Gli spagnoli. Il fidanzato della spagnola, per la precisione. Come sto? InZomma. Di dove sono? Naples... ITALY. Ah, sei un fan dell'Italia? Ah, tifi Milan?? Ma sei di Madrid e tifi Milan?? Uh maró, senti... Aspe come ti chiami?? Igla?? Uh Gesù sono 10gg che sono convinta che Igla si chiami a limite la tua fidanzata. No ma tutt'appost. Dicevamo... se capisco di calcio?? Eccert... In che senso non ti sembra vero, sono FUNNY e NICE, possiamo parlare ore e ore e come faccio di cognome che così mi aggiungi su FB/Twitter/Instagram?!?! No, aspè: non solo la tua ragazza è l'unica che non sembra completamente pazza in questa casa ma è anche l'unica che fa un caffè decente, quindi se eviti di farmi schifare che già mi sta guardando storto... ti ringrazio! Eh, no, guarda, vado a dormire che già non era giornata. Sì, sì, good night. Peccato che stasera non si dormzzzz

 

UNDICESIMO GIORNO: DIMENTICANZE

 

6.30. Sempre più presto. Tra un po' inizierò a non coccarmi proprio. Resto a letto. Ci provo almeno a dormirzzzzzz.

Che ore sono? Le 7.30. Vabbè. Dunque, tanto vale alzarmi. E affrontare i drammi quotidiani. Nell'ordine: il gelo polare della stanza-salotto della cadavera; la paura di fare incontri con gente sconosciuta tra la cucina e il bagno; la speranza che lo spagnolo Milanista non abbia ancora preso possesso del bagno. Che per una che si è svegliata da 10' non è poc... Uh, maró sta già entrando! Wait-wait! Eh, can I go?? Ma aspet! Ma sta in mutande per casa??? Ma chist' è scem?! Ma io non lo so. Se la spagnola lo vatte, fa bene. Vabbè fammene scendere và che pure oggi fa un caldo di pazzi. Caro Miccio, girarti dall'altra parte se mi vedi, grazie. Subway. Arrivata. Ritorniamo femmina. Oggi è pesante. Ma assai assai. Oggi è così. Oggi canta Vasco. Dice cose, parla di Vivere. E dice che domani andrà meglio. Beh, se lo dice uno che fa 220 mila cuori in una piazza, io poco poco gli crederei. Whatsapp. Chiamiamo. A volte una telefonata ti fa capire quanto si può essere incredibilmente sulla stessa barca. E quanto poi siano fantastici i miei amici, Ma che ora s'è fatta??? Le 18?? Fermi tutti, nessuno si muova: si sono fatte le 6 del pomeriggio... E io NON HO MANGIATO?? Cioè, m'aggiù scurdat?!? No, aspe', parliamone. Va bene che sono giorni pesanti, va bene che qua cucinano 'na schifezza ma dimenticarmi di mangiare, no, non mi era mai successo! Ma comm si spiega?? Non sembro più io! Meno male che in Italia è l'1 di notte e mamma non mi chiama sennò come avrei fatto a dirle "eh, no mà, m'só scordata" alla sua domanda sul mio pranzo??? Perché non fa niente c'è stai a NY, all'ONU, a 10h di volo e 6 di fuso... Se tua mamma ti chiama è per chiederti se hai mangiato. Punto. Maró ha pure chiuso il bar qui. Vabbè, mangio una cosa al volo qui. Questo è un altro pregio di NY: puoi mangiare tutto sempre. Cioè, sempre che non prendi la bronchite quando fuori stanno 45* e nei fast food -45, ovviamente. Chissà se lo sbalzo termico rinfresca i pensieri. Magari. Dunque, sto mangiando un sandwich al formaggio. Alla modica cifra di quasi 10$. Che scuorn': se mi vede Cannavacciuolo mi tira i cuoppetielli e fa bene. Subway. Home. Uh maró lo spagnolo. Hi. Maro che incubo pur chist. Come se non ne avessi già abbastanza. Tó, la cadavera sta sveglia. E guarda la TV. In turco. Io mi arrendo. E mi cocco. La testa pesa da morire. Naturalmente non dormo. Ma ci provzzzz

 

DODICESIMO GIORNO: FILOSOFIA NEWYORKESE

 

Le 6?!?! No ma ho deciso: vado a venderlo sto latte e non se ne parla più!!! Vabbè, stamattina devo scendere presto. Telefonate mattutine. Con le amiche di una vita. Go way! Stamattina la cadavera è scesa all'alba, lo spagnolo non si vede all'orizzonte, il condizionatore a -68 gradi è spento e non ci sono sconosciuti in giro. Direi che la giornata è iniziata decentemente. Ok, oggi ho due Subway da prendere. Chissà quante ne sbaglierò. Menomale che tengo l'abbonamento settimanale sennò mi costava un capitale solo di metro' qua. Ok. Stamattina svolto: scendo direttamente coi tacchi. Caro Miccio, oggi se mi incontri ti fermo io a te. Andiamo. Uaaaaa sono arrivata a Park Avenue senza sbagliare nemmeno una metro! Sono un mostro! Mó se riesco pure a bermi quella ciofeca che qua chiamano caffè, la green card me la danno honoris causa! 68esima, Madison Avenue. Qui il negozio più scemo è Dolce&Gabbana! Maró che strade meravigliose... Anche se... Ok, i soldi sono una gran cosa. Grande assai ma la felicità è un'altra storia. Puoi avere il Mondo ma sarai sempre povero se ti manca ciò che desideri e che non puoi comprare. Mmm, quanta filosofia a primma matina. Meglio smettere. Uh Marta! Allora dove è che dobbiamo arrivare?? Dall'altro lato della città!!!?? Ah, ottimo. E dobbiamo camminare per circa due km?!!? Ma come!!!?? Oggi che ho i tacchi??? È uno scherzo vero??? Maró ma aró stamm?? Uh, ma guarda quella porta! Che numero è 1926!!! Che meraviglia! Sembra molto ITALY questo quartiere del Queens... coffe!? Ok! Anche perché quello che mi hai offerto, cioè ti ringrazio ma offrire un caffè amaro ad una napoletana. Cioè, no, yamm. No, vabbè ma qui ti danno anche l'acqua vicino! Roba che nemmeno a Milano! Ed è anche un ottimo caffè!! No, vabbè... Il cent luccicante e porta fortuna che ho trovato fuori casa di Marta fa effetto, allora. Ritorniamo? Metro. Ma che è sta folla???? Soppressa/in ritardo la corsa??? Vabbè oggi tra la porta dedicata alla SSCN, il caffè con l'acqua e la metro soppressa mi sento a Napoli! Ok, ragazzi, stasera sushi?? E sia! 26$ all u can eat!!?? Great! E non è nemmeno male! Io torno a casa. NY è davvero safe. Con la sua Subway sempre piena di perfetti sconosciuti. Che ti danno la libertà di essere pacificamente ignorata. Che sono gentili tanto da usare il sorry loro pure se la colpa è tua. E che sono altrettanto gentili da lasciarti in pace. Home. Silenzio totale. Assafà. Stasera provo a dormir... Ma che è sta voce?? Uè Ben. Che parla con la cadavera. Sul divano. In francese. Tutto apposto. Sorry, Ben could u turn down your Voice? Thanks. Fatt... No, aspe, ma sta ancora parlando!!!??? Ma è la mezza! Io mi arrendo. Veramente. In generale dico, mi arrenzzzz 

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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03/08/2024 - 11:48

NEW YORK (USA) - DECIMO GIORNO: CI MANCAVA SOLO QUESTO!

 

Che ore sono? Le 7.00. Di Lunedì. E stamattina non posso dare nemmeno la colpa alla sveglia della cadavera: non è lei che la mette a ripetizione, sono io che ho dormito male.  Ok, telefonate mattutine, che perlomeno approfitto del fuso. Su Whatsapp ovviamente, un telefono virtuale, “quello che suona sempre anche se non uno o una non è raggiungibile, quello che ti illude non dicendoti che dall'altra parte neanche sentono che squilla. Che strano sistema o, forse, meglio così, che la voce di una signorina che ti comunica senza alcuna emozione che dall'altra parte nessuno ti potrà rispondere”. Vabbè, andiamo di shower, và. Marò è che freddo! Cioè, sto salotto che poi sarebbe la stanza della cadavera è il polo Nord! Ma a quanto la tiene l’aria?? 16 gradi?? Ma chest’è scem’ veramente! La cadavera è sul divano. Ma che cavolo di lavoro fa questa nun s’è capito! Vabbè, devo passare per forza di qui per andare in bagno. Anima e coraggio. Poi piglierò la bronchite, lo so. Bagno occupato. Mò vai capendo quale dei 3.846 inquilini che ruotano in questa casa ci starà. 7.10-7.15-7.20-7.35… Uè ma ci si sono murati nel bagno che stanno da un’ora con la doccia aperta e tra poco dichiereranno lo stato di emergenza idrica a New York?? Mi sento tanto Troisi in “Scusate il ritardo”, col fratello sempre in bagno: “Comunque s’avessà ascì, tenetemi presente”. Caffè, và. Marò che bellezza la spagnola che lo prepara sempre. Ancora non ho capito bene come si chiama ma è assai gentile, devo dire. Uh, eccola. Good morning. If I need bethroom? Ehm, sì… Ah, ci sta il tuo fidanzato?? Ah, ottimo. Gli sta urlando “Come on!!”, assafà: perlomeno si da una mossa. Apposto… Grazie spagnola. Maró e che caldo. Si muore pure a New York. Ok, tailleur e scarpetta ginnica. E anche oggi "esco di casa elegante" domani. Dunque sí, subway, scendo a Grand Central. Spè ma da dove devo uscir... ah, sì di qua, penso. Mmm, non mi sembra la solita uscita. Infatti non lo è! E mó??? Allora, non facciamoci prendere la panico... Sorry for UN?? A sinistra? Grazie! Mmm, ma a me non mi pare che sia qua... Richiedo: Sorry for UN?? A destra???? Maró! No vabbè ma è mezz'ora che giro! Menomale che tengo la scarpetta ginnica! Arrivata! Oramai avevo perso le speranze... Controll... Ma cos... Aglia!!! PULL non è spingere! È tirare! Ma che palle, pensavo di aver imparato! Niente. Push&pull resteranno sempre il mio dramma newyorkese. Almeno questo è un dramma di cui poter ridere. Per altri invece... Dall'altro lato del Mondo le cose le vedi così strane, così diverse. Non le vedi meglio o peggio: a volte le vedi e basta. A volte stare lontano ti costringe ad ammettere ciò che da vicino fingi di non vedere. E NY in questo è fantastica. È la città più incredibile del Mondo, dove freedom è uno stato d'essere, dove se per esempio piangi in metropolitana, nessuno ti disturba chiedendoti "come stai"... Ma se sto piangendo, ma come vuoi che stia, nè?? Per dire. NY ti lascia libera di essere. E di piangere. Immagina a piangere nella Vesuviana a Napoli: dopo 5 minuti si sono avvicinati in 45, ti hanno chiesto l'impossibile che manco Derrick, e hanno chiamato, nell'ordine: i tuoi genitori, i tuoi amici, i parenti, la polizia e il telefono azzurro pure se hai 35 anni, per dire. A NY no. Uh, si è già fatta ora, tra un pensiero e un altro, tra una delusione e un'altra. Subway. Stasera la stanchezza si fa sentire. E stasera la risposta è rosso. Wine. Ok, come back home. Hi! La cadavera è sul divano. Come al solito. -21 gradi. Come al solito. Uh, Gli spagnoli. Il fidanzato della spagnola, per la precisione. Come sto? InZomma. Di dove sono? Naples... ITALY. Ah, sei un fan dell'Italia? Ah, tifi Milan?? Ma sei di Madrid e tifi Milan?? Uh maró, senti... Aspe come ti chiami?? Igla?? Uh Gesù sono 10gg che sono convinta che Igla si chiami a limite la tua fidanzata. No ma tutt'appost. Dicevamo... se capisco di calcio?? Eccert... In che senso non ti sembra vero, sono FUNNY e NICE, possiamo parlare ore e ore e come faccio di cognome che così mi aggiungi su FB/Twitter/Instagram?!?! No, aspè: non solo la tua ragazza è l'unica che non sembra completamente pazza in questa casa ma è anche l'unica che fa un caffè decente, quindi se eviti di farmi schifare che già mi sta guardando storto... ti ringrazio! Eh, no, guarda, vado a dormire che già non era giornata. Sì, sì, good night. Peccato che stasera non si dormzzzz

 

UNDICESIMO GIORNO: DIMENTICANZE

 

6.30. Sempre più presto. Tra un po' inizierò a non coccarmi proprio. Resto a letto. Ci provo almeno a dormirzzzzzz.

Che ore sono? Le 7.30. Vabbè. Dunque, tanto vale alzarmi. E affrontare i drammi quotidiani. Nell'ordine: il gelo polare della stanza-salotto della cadavera; la paura di fare incontri con gente sconosciuta tra la cucina e il bagno; la speranza che lo spagnolo Milanista non abbia ancora preso possesso del bagno. Che per una che si è svegliata da 10' non è poc... Uh, maró sta già entrando! Wait-wait! Eh, can I go?? Ma aspet! Ma sta in mutande per casa??? Ma chist' è scem?! Ma io non lo so. Se la spagnola lo vatte, fa bene. Vabbè fammene scendere và che pure oggi fa un caldo di pazzi. Caro Miccio, girarti dall'altra parte se mi vedi, grazie. Subway. Arrivata. Ritorniamo femmina. Oggi è pesante. Ma assai assai. Oggi è così. Oggi canta Vasco. Dice cose, parla di Vivere. E dice che domani andrà meglio. Beh, se lo dice uno che fa 220 mila cuori in una piazza, io poco poco gli crederei. Whatsapp. Chiamiamo. A volte una telefonata ti fa capire quanto si può essere incredibilmente sulla stessa barca. E quanto poi siano fantastici i miei amici, Ma che ora s'è fatta??? Le 18?? Fermi tutti, nessuno si muova: si sono fatte le 6 del pomeriggio... E io NON HO MANGIATO?? Cioè, m'aggiù scurdat?!? No, aspe', parliamone. Va bene che sono giorni pesanti, va bene che qua cucinano 'na schifezza ma dimenticarmi di mangiare, no, non mi era mai successo! Ma comm si spiega?? Non sembro più io! Meno male che in Italia è l'1 di notte e mamma non mi chiama sennò come avrei fatto a dirle "eh, no mà, m'só scordata" alla sua domanda sul mio pranzo??? Perché non fa niente c'è stai a NY, all'ONU, a 10h di volo e 6 di fuso... Se tua mamma ti chiama è per chiederti se hai mangiato. Punto. Maró ha pure chiuso il bar qui. Vabbè, mangio una cosa al volo qui. Questo è un altro pregio di NY: puoi mangiare tutto sempre. Cioè, sempre che non prendi la bronchite quando fuori stanno 45* e nei fast food -45, ovviamente. Chissà se lo sbalzo termico rinfresca i pensieri. Magari. Dunque, sto mangiando un sandwich al formaggio. Alla modica cifra di quasi 10$. Che scuorn': se mi vede Cannavacciuolo mi tira i cuoppetielli e fa bene. Subway. Home. Uh maró lo spagnolo. Hi. Maro che incubo pur chist. Come se non ne avessi già abbastanza. Tó, la cadavera sta sveglia. E guarda la TV. In turco. Io mi arrendo. E mi cocco. La testa pesa da morire. Naturalmente non dormo. Ma ci provzzzz

 

DODICESIMO GIORNO: FILOSOFIA NEWYORKESE

 

Le 6?!?! No ma ho deciso: vado a venderlo sto latte e non se ne parla più!!! Vabbè, stamattina devo scendere presto. Telefonate mattutine. Con le amiche di una vita. Go way! Stamattina la cadavera è scesa all'alba, lo spagnolo non si vede all'orizzonte, il condizionatore a -68 gradi è spento e non ci sono sconosciuti in giro. Direi che la giornata è iniziata decentemente. Ok, oggi ho due Subway da prendere. Chissà quante ne sbaglierò. Menomale che tengo l'abbonamento settimanale sennò mi costava un capitale solo di metro' qua. Ok. Stamattina svolto: scendo direttamente coi tacchi. Caro Miccio, oggi se mi incontri ti fermo io a te. Andiamo. Uaaaaa sono arrivata a Park Avenue senza sbagliare nemmeno una metro! Sono un mostro! Mó se riesco pure a bermi quella ciofeca che qua chiamano caffè, la green card me la danno honoris causa! 68esima, Madison Avenue. Qui il negozio più scemo è Dolce&Gabbana! Maró che strade meravigliose... Anche se... Ok, i soldi sono una gran cosa. Grande assai ma la felicità è un'altra storia. Puoi avere il Mondo ma sarai sempre povero se ti manca ciò che desideri e che non puoi comprare. Mmm, quanta filosofia a primma matina. Meglio smettere. Uh Marta! Allora dove è che dobbiamo arrivare?? Dall'altro lato della città!!!?? Ah, ottimo. E dobbiamo camminare per circa due km?!!? Ma come!!!?? Oggi che ho i tacchi??? È uno scherzo vero??? Maró ma aró stamm?? Uh, ma guarda quella porta! Che numero è 1926!!! Che meraviglia! Sembra molto ITALY questo quartiere del Queens... coffe!? Ok! Anche perché quello che mi hai offerto, cioè ti ringrazio ma offrire un caffè amaro ad una napoletana. Cioè, no, yamm. No, vabbè ma qui ti danno anche l'acqua vicino! Roba che nemmeno a Milano! Ed è anche un ottimo caffè!! No, vabbè... Il cent luccicante e porta fortuna che ho trovato fuori casa di Marta fa effetto, allora. Ritorniamo? Metro. Ma che è sta folla???? Soppressa/in ritardo la corsa??? Vabbè oggi tra la porta dedicata alla SSCN, il caffè con l'acqua e la metro soppressa mi sento a Napoli! Ok, ragazzi, stasera sushi?? E sia! 26$ all u can eat!!?? Great! E non è nemmeno male! Io torno a casa. NY è davvero safe. Con la sua Subway sempre piena di perfetti sconosciuti. Che ti danno la libertà di essere pacificamente ignorata. Che sono gentili tanto da usare il sorry loro pure se la colpa è tua. E che sono altrettanto gentili da lasciarti in pace. Home. Silenzio totale. Assafà. Stasera provo a dormir... Ma che è sta voce?? Uè Ben. Che parla con la cadavera. Sul divano. In francese. Tutto apposto. Sorry, Ben could u turn down your Voice? Thanks. Fatt... No, aspe, ma sta ancora parlando!!!??? Ma è la mezza! Io mi arrendo. Veramente. In generale dico, mi arrenzzzz 

 

 

Nunzia Marciano

 

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