NAPOLI - Ci sono vittorie che non sanno solo di vittoria, ma sanno di sogno, di uno di quelli da cui non ci vorrebbe mai svegliare se non per vederlo realizzarsi. Chiariamo: il Napoli gioca in un modo che pochi dubbi lascia sulla grandezza di questa squadra, ma l’anticipo della 21esima giornata di campionato, lo ha portato a Bergamo contro un’Atalanta preparata che il Napoli lo ha buttato fuori dalla coppa Italia. Uno scivolone, un gol non fatto, un pareggio: sarebbe bastato davvero poco per rischiare il sorpasso di chi insegue la capolista. Ma così non è stato. Che il campionato sia ancora lungo, è quasi scontato ricordarlo ma nessun palazzo è stato costruito in una notte e nessuno scudetto vinto in una partita. I ragazzi di mister Sarri sono imbattuti in trasferta e questo rappresenta benissimo la grinta di chi scende in campo con un obiettivo alto e preciso: vincere. Al cospetto anche di chi dagli spalti crede di offendere un giocatore avversario e straniero, lanciando oggetti. Ancora. Ma Napoli e il Napoli, sanno reagire, sanno vincere. Meritatamente. Perché per un gol dato e in presunto fuori gioco realizzato del tornato in rete Dries, ne fa un altro, regolare ma annullato capitan Hamsik. Insomma, quasi a dire che cambiando l’ordine degli addendi, il prodotto azzurro non cambia, anzi: vince come sempre. E poco o nulla, vale tutto il resto, tra chi cerca di screditare e chi di vedere rotture inesistenti. Il Napoli è più forte e vola troppo in alto per far davvero caso a chi non ha il coraggio di far parte di una squadra che gioca solo per vincere e per amare e farsi amare. Perché è così, perché ci vuole coraggio per esserci e affrontare le conseguenze dello scegliere di esserci. Un coraggio che non manca di certo a questo Napoli, un coraggio che merita di essere premiato. Uno spettacolo che ha ben meritato il rischio bronchite di chi ammalata ma senza pay tv, è uscita di casa pur di vedere gli 11 leoni battersi nell’arena avversaria. Ne è valsa la pena. E in fondo la vita è questo e ce la costruiamo in base a ciò per cui vale la pena credere e anche soffrire. E soprattutto in basa a ciò per cui vale la pena amare. E il sogno scudetto quella pena la vale, eccome.

Nunzia Marciano

Napoli Magazine

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