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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Grazie a Lorenzo e al VAR"
19.11.2017 17:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tirare, segnare, esultare, fermare, dubitare, disperare... e poi esultare di nuovo. In sintesi, il VAR nella notte napoletana di Napoli-Milan. Chiariamo, Dio la benedica, quando dà ragione a squadra e città azzurre, mentre Napoli benedice Dio per aver inventato Koulibaly ma veder esultare a scoppio ritardato fa un effetto strano, va detto. Pare quasi un premere Pausa, un fermare le emozioni, capire se sono lecite o no, se si è visto giusto o no, e poi, finalmente, viverle. I più positivi diranno che quelle emozioni è meglio viverle due volte che non viverle affatto o ancora peggio, illudersi di averle vissute per poi dovervi rinunciare. E allora ok, va bene il VAR e chi l’ha inventata, va bene al Napoli che mantiene la vetta solinga e ivi resta a guardare chi segue nell’attesa che si compia la tredicesima di questo campionato, che tutte giochino la loro partita dopo aver guardato il prodigio azzurro in maglia nera. Lassù in vetta, mirabile squadrone che gode del suo figlio partenopeo incredibilmente escluso da quei giochi nazionali dove messo in grado di giocare come sa fare, avrebbe fatto la differenza come di misura l’ha fatta il suo compagno dal sangue brasiliano, e insieme avrebbero evitato quella cocente delusione, ora realtà, ad un’intera nazionale che tra una manciata di mesi realizzerà di non esserci ai Mondiali, di non poter unire uno stivale che si scopre tricolore solo una volta ogni 4 anni, nel Mondo e in Europa: Lorenzo sigla il primo dei due gol che regalano la gioia di una domenica a guardare tutto e tutti dall’alto in basso, nonostante i diavoli riescano nell’impresa di un gol di bandiera dato grazie al VAR, pure esso. Certo, il distacco va allargato, non bisogna subire reti assurdi nei minuti di recupero, chi è dietro deve esserlo ancora di più, ma il segnale è lanciato: la squadra da battere per tutti è il Napoli, quello degli 11 leoni, quello di bravi difensori, nuovi inseriti compresi, nonostante un ritmo che non è quello solito del calcio spettacolare degli uomini di mister Sarri, quelli di centrocampisti all’altezza di un secondo gol, come Piotr su assist di Dries che doppia la cifra del 2-1 finale macchiato da un gol avversario. Uno e uno solo ma un gol di troppo che si poteva evitare. Ma tant’è. Non tutte le ciambelle riescono col famoso buco, non tutte le partite restano a reti azzurre inviolate. Ma una sola squadra continua in quella scia che merita applausi: è il Napoli, signori.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Grazie a Lorenzo e al VAR"

di Napoli Magazine

19/11/2024 - 17:27

NAPOLI - Tirare, segnare, esultare, fermare, dubitare, disperare... e poi esultare di nuovo. In sintesi, il VAR nella notte napoletana di Napoli-Milan. Chiariamo, Dio la benedica, quando dà ragione a squadra e città azzurre, mentre Napoli benedice Dio per aver inventato Koulibaly ma veder esultare a scoppio ritardato fa un effetto strano, va detto. Pare quasi un premere Pausa, un fermare le emozioni, capire se sono lecite o no, se si è visto giusto o no, e poi, finalmente, viverle. I più positivi diranno che quelle emozioni è meglio viverle due volte che non viverle affatto o ancora peggio, illudersi di averle vissute per poi dovervi rinunciare. E allora ok, va bene il VAR e chi l’ha inventata, va bene al Napoli che mantiene la vetta solinga e ivi resta a guardare chi segue nell’attesa che si compia la tredicesima di questo campionato, che tutte giochino la loro partita dopo aver guardato il prodigio azzurro in maglia nera. Lassù in vetta, mirabile squadrone che gode del suo figlio partenopeo incredibilmente escluso da quei giochi nazionali dove messo in grado di giocare come sa fare, avrebbe fatto la differenza come di misura l’ha fatta il suo compagno dal sangue brasiliano, e insieme avrebbero evitato quella cocente delusione, ora realtà, ad un’intera nazionale che tra una manciata di mesi realizzerà di non esserci ai Mondiali, di non poter unire uno stivale che si scopre tricolore solo una volta ogni 4 anni, nel Mondo e in Europa: Lorenzo sigla il primo dei due gol che regalano la gioia di una domenica a guardare tutto e tutti dall’alto in basso, nonostante i diavoli riescano nell’impresa di un gol di bandiera dato grazie al VAR, pure esso. Certo, il distacco va allargato, non bisogna subire reti assurdi nei minuti di recupero, chi è dietro deve esserlo ancora di più, ma il segnale è lanciato: la squadra da battere per tutti è il Napoli, quello degli 11 leoni, quello di bravi difensori, nuovi inseriti compresi, nonostante un ritmo che non è quello solito del calcio spettacolare degli uomini di mister Sarri, quelli di centrocampisti all’altezza di un secondo gol, come Piotr su assist di Dries che doppia la cifra del 2-1 finale macchiato da un gol avversario. Uno e uno solo ma un gol di troppo che si poteva evitare. Ma tant’è. Non tutte le ciambelle riescono col famoso buco, non tutte le partite restano a reti azzurre inviolate. Ma una sola squadra continua in quella scia che merita applausi: è il Napoli, signori.

 

 

Nunzia Marciano

 

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