TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Iavarone: "Napoli campione d’inverno, il merito"
11.01.2016 22:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Da quando, con Sarri, il Napoli ha imparato a camminare, lo stesso Napoli ora preferisce correre. Ecco perché con un balzo è lassù in classifica. Primo, implacabile e campione d'inverno, prepotente leader di una breve stagione conquistata con un ventaglio di vittorie limpide, meritate sino a diventare prevedibili. Ed é proprio qui il nocciolo di questa prima stesura della serie A, qui dove viene premiato chi vince bene e gioca bene. Assioma da considerare per il rilancio del calcio italiano. Soprattutto da far tenere a mente a certi commentatori che parlano, parlano, finché finalmente non trovano qualcosa da dire. Dal primo insegnamento che il campionato, al termine del girone d’andata, sta dando passiamo adesso ad altre tre indicazioni. Che il Napoli sia meritevole di questa mostrina lo dicono solo ed essenzialmente i fatti e non le opinioni. E i fatti anche nel calcio diventano numeri, davanti ai quali non c’è dibattito: trentotto gol messi a segno, appena quindici al passivo, un attaccante (Higuain) che ha realizzato quattro doppiette in sei partite con diciotto segnate e che in Europa ha fatto meglio di Suarez, Lewandowski, Ibrahimovic e Neymar. Tutto ciò ha pure un alloro prestigioso. Annotatevi questo studio dell’ Istituto internazionale di storia e statistica del calcio e, soprattutto, teniamolo a mente: per l’Iffhs il Barcellona è sì la migliore squadra del 2015 e non poteva essere altrimenti. Ma al secondo e terzo posto chi c’è? Juventus e Napoli: 379 punti per i blaugrana, 286 per i bianconeri e 268 per gli azzurri. Del resto sono sei anni che il Napoli, unica tra le italiane, gioca sempre in Europa. Si potrebbe continuare con l’aritmetica sino ad arrivare alle tabelline, tuttavia - battute a parte - quanto elencato basta e avanza per rendere l’idea di cosa è oggi la squadra di De Laurentiis. Però non è tutto, perché la somma di ogni considerazione, ha come risultato l’ingegner Napoli, ovvero ancora Maurizio Sarri. Che non solo ha rifatto la facciata di questa splendida costruzione, ma ha gettato le fondamenta per qualcosa di molto importante: il futuro. Oggi il Napoli ha i migliori tredici calciatori del campionato e tra i migliori d’Europa. Nemmeno sei mesi fa c’era un organico sfasciato, sembrava che stesse scattando un piano d’evacuazione. Invece questo allenatore non griffato, senza doppiopetto e foularini ma in tuta – tanto che gli “stilisti” del pallone lo giudicavano inadatto a una squadra d’alta fascia – venuto dal piccolo Empoli sta dimostrando che l’applicazione e il lavoro sono il primo, importante acquisto per un club. Sarri dice di essere stato folgorato negli anni ' 80 da Sacchi. E quando cominciò a fare il tecnico di aver visto anche 500 video di allenamenti senza palla. L' Arrigo sistemava i giocatori accanto a dei birilli e a ogni chiamata Baresi, Donadoni, Van Basten & C., dovevano muoversi in sincronia senza pallone. Opere d'arte per Sarri. Come le statistiche di Frosinone-Napoli al termine dei primi 45'. Hamsik e compagnia hanno dominato con addirittura 394 passaggi contro 117 per un totale di 457 tocchi di palla. Tessere di un mosaico geniale per la gente del Napoli e per Sarri.

 

 

Toni Iavarone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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11/01/2024 - 22:50

NAPOLI - Da quando, con Sarri, il Napoli ha imparato a camminare, lo stesso Napoli ora preferisce correre. Ecco perché con un balzo è lassù in classifica. Primo, implacabile e campione d'inverno, prepotente leader di una breve stagione conquistata con un ventaglio di vittorie limpide, meritate sino a diventare prevedibili. Ed é proprio qui il nocciolo di questa prima stesura della serie A, qui dove viene premiato chi vince bene e gioca bene. Assioma da considerare per il rilancio del calcio italiano. Soprattutto da far tenere a mente a certi commentatori che parlano, parlano, finché finalmente non trovano qualcosa da dire. Dal primo insegnamento che il campionato, al termine del girone d’andata, sta dando passiamo adesso ad altre tre indicazioni. Che il Napoli sia meritevole di questa mostrina lo dicono solo ed essenzialmente i fatti e non le opinioni. E i fatti anche nel calcio diventano numeri, davanti ai quali non c’è dibattito: trentotto gol messi a segno, appena quindici al passivo, un attaccante (Higuain) che ha realizzato quattro doppiette in sei partite con diciotto segnate e che in Europa ha fatto meglio di Suarez, Lewandowski, Ibrahimovic e Neymar. Tutto ciò ha pure un alloro prestigioso. Annotatevi questo studio dell’ Istituto internazionale di storia e statistica del calcio e, soprattutto, teniamolo a mente: per l’Iffhs il Barcellona è sì la migliore squadra del 2015 e non poteva essere altrimenti. Ma al secondo e terzo posto chi c’è? Juventus e Napoli: 379 punti per i blaugrana, 286 per i bianconeri e 268 per gli azzurri. Del resto sono sei anni che il Napoli, unica tra le italiane, gioca sempre in Europa. Si potrebbe continuare con l’aritmetica sino ad arrivare alle tabelline, tuttavia - battute a parte - quanto elencato basta e avanza per rendere l’idea di cosa è oggi la squadra di De Laurentiis. Però non è tutto, perché la somma di ogni considerazione, ha come risultato l’ingegner Napoli, ovvero ancora Maurizio Sarri. Che non solo ha rifatto la facciata di questa splendida costruzione, ma ha gettato le fondamenta per qualcosa di molto importante: il futuro. Oggi il Napoli ha i migliori tredici calciatori del campionato e tra i migliori d’Europa. Nemmeno sei mesi fa c’era un organico sfasciato, sembrava che stesse scattando un piano d’evacuazione. Invece questo allenatore non griffato, senza doppiopetto e foularini ma in tuta – tanto che gli “stilisti” del pallone lo giudicavano inadatto a una squadra d’alta fascia – venuto dal piccolo Empoli sta dimostrando che l’applicazione e il lavoro sono il primo, importante acquisto per un club. Sarri dice di essere stato folgorato negli anni ' 80 da Sacchi. E quando cominciò a fare il tecnico di aver visto anche 500 video di allenamenti senza palla. L' Arrigo sistemava i giocatori accanto a dei birilli e a ogni chiamata Baresi, Donadoni, Van Basten & C., dovevano muoversi in sincronia senza pallone. Opere d'arte per Sarri. Come le statistiche di Frosinone-Napoli al termine dei primi 45'. Hamsik e compagnia hanno dominato con addirittura 394 passaggi contro 117 per un totale di 457 tocchi di palla. Tessere di un mosaico geniale per la gente del Napoli e per Sarri.

 

 

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