NAPOLI - Non servivano magie e neppure alchimie tattiche per scacciare il Napoli dal letargo delle vittorie. Bastava aspettare e poi ritrovare il ritmo altissimo e quindi le giuste accelerazioni per tornare a correre e non solo in classifica. Buona partita, insomma; non eccezionale, tuttavia una di quei match corposi che danno le giuste indicazioni. Eccole: il Napoli ha superato il mese della congiuntura negativa, e questo è il primo punto. Ma c'è dell'altro: sembra che la squadra sia uscita dall'attenuazione del proprio sentirsi fenomeno, ovvero del Napoli agguerrito e prepotente che ieri, invece, è tornato tale. Certo, il Chievo - ha giocato come sa e s'è procurato pure occasioni - non è l'avversario più difficile, ma tant'è. Si è antagonisti sempre, con le proprie forze e le altrettante debolezze. C'è, però, un ultimo punto che va analizzato. Riguarda la forza d'urto del Napoli, mai come contro i veronesi era riuscita a scatenare l'inferno di occasioni gol. Pensate, venticinque tiri in porta e ben dieci nello specchio. Consuetudine vuole che la Sarri band, abbia, invece, una media di quindici tentativi a partita. Che senso ha questo dato? Beh, vuol dire che il Napoli, un po' opaco nelle ultime cinque partite - Europa inclusa - s'è rimesso in moto ed ha alti margini di miglioramento. Fanno testo pure i venticinque gol di Higuain, ventotto stagionali, e anche quel suo caratteraccio un po' guascone, ma tanto spontaneo che ieri l'ha tenuto lontano dal canto salvifico della vittoria. Quel "giorno all'improvviso", all'improvviso non l'ha più visto protagonista. Ma anche questa attenuazione di gioia passerà.
Toni Iavarone
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
06/03/2024 - 18:36
NAPOLI - Non servivano magie e neppure alchimie tattiche per scacciare il Napoli dal letargo delle vittorie. Bastava aspettare e poi ritrovare il ritmo altissimo e quindi le giuste accelerazioni per tornare a correre e non solo in classifica. Buona partita, insomma; non eccezionale, tuttavia una di quei match corposi che danno le giuste indicazioni. Eccole: il Napoli ha superato il mese della congiuntura negativa, e questo è il primo punto. Ma c'è dell'altro: sembra che la squadra sia uscita dall'attenuazione del proprio sentirsi fenomeno, ovvero del Napoli agguerrito e prepotente che ieri, invece, è tornato tale. Certo, il Chievo - ha giocato come sa e s'è procurato pure occasioni - non è l'avversario più difficile, ma tant'è. Si è antagonisti sempre, con le proprie forze e le altrettante debolezze. C'è, però, un ultimo punto che va analizzato. Riguarda la forza d'urto del Napoli, mai come contro i veronesi era riuscita a scatenare l'inferno di occasioni gol. Pensate, venticinque tiri in porta e ben dieci nello specchio. Consuetudine vuole che la Sarri band, abbia, invece, una media di quindici tentativi a partita. Che senso ha questo dato? Beh, vuol dire che il Napoli, un po' opaco nelle ultime cinque partite - Europa inclusa - s'è rimesso in moto ed ha alti margini di miglioramento. Fanno testo pure i venticinque gol di Higuain, ventotto stagionali, e anche quel suo caratteraccio un po' guascone, ma tanto spontaneo che ieri l'ha tenuto lontano dal canto salvifico della vittoria. Quel "giorno all'improvviso", all'improvviso non l'ha più visto protagonista. Ma anche questa attenuazione di gioia passerà.
Toni Iavarone
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