NAPOLI - Come in un frullatore impazzito, il Napoli sbatte contro se stesso e poi liquida il Milan, immerso nella sua insana marmellata di errori e omissioni. Il risultato (4-2) stavolta non inganna perché è davvero successo di tutto e il suo contrario. Il Napoli, al di là dei palpiti, cancella per buona parte della partita l'abulia di Pescara e questa è già una buona notizia. Lo fa con una prosa di squadra ben diversa rispetto a sette giorni fa e, sopratutto, con quel pizzico di sana euforia tattica che, adesso, solo Mertens sa infondere alle (ben) ritrovate maglie azzurre. Il belga impazza con  i suoi svolazzi sul centrosinistra, non più esterno e basta, ma pure spalla di Milik che sa muoversi tra i tagli di Callejon e le incursione di Goulham sulla fascia: con poca difesa e molto attacco. Ma va bene così. Pur tuttavia, se gli attacchi vincono le partite, le difese vincono i campionati. Vero cari Koulibaly & co.?

Toni Iavarone

Napoli Magazine

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