TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Toni Iavarone su "NM": "Napoli, gol spettacolo"
12.12.2016 10:11 di Napoli Magazine

NAPOLI - C’è chi ora sogna - e magari l’ha fatto anche prima di questo forte 5-0  - e chi aspetta e spera. Certo è che lo spettacolo del gol messo su dal Napoli non è andato in scena solo a Cagliari, qui forse s’è visto il meglio dello show, i numeri da gran varietà del calcio. Già, perché le prime puntate si sono palesate contro Inter e Benfica. Il tutto nel giro di sette giorni o poco più.  Dal venerdì azzurro contro la banda Pioli alla domenica prepotente di Cagliari. E ci si chiede: possibile che si passi dalle cupe riflessioni sulle chances del Napoli ai vasti territori ancora inesplorati di questa squadra meraviglia? E ancora: possono i ragazzi della scuola M.Sarri cambiare le loro pagelle in un amen di minuti giocati? Risposte affermative, soluzioni figlie di uno sport fin troppo soggetto agli umori approssimativi e alle analisi fin troppo spicce del variegato mondo che lo accompagna. Tuttavia non c’è da gridare all’incoerenza o agli improvvisi giri di valzer delle opinioni. Il calcio cambia volto partita dopo partita, avversario dopo avversario. Diventa un frullatore di idee e proposte dentro il quale è difficile e pericoloso starci.  In fin dei conti, proprio il Napoli si sposa bene nel contesto. Lo ricordate diventare sfortunato e inconcludente una settimana sì e una pure? Per poi risollevarsi talmente con piglio e splendore nel giro di pochi fotogrammi di partita. Immagini come quelle di Cagliari. Qui una squadra d’attacco e d’avventura ha ritrovato tutta se stessa e si è distesa sui tappeti verdi concessi dagli avversari, ma non per demerito degli altri. Tutt’altro. È successo che il Napoli ha aperto il forziere delle proprie bellezze e le ha messe in vetrina. Le triangolazioni rapide, il cercarsi palla al piede con velocità fulminante, il muoversi come un corpo di ballo: sincronismi e distanze ravvicinate. E poi la condizione fisica eccellente:  presentarsi in quattro-cinque dinanzi a Storari è semplicemente segnale di freschezza atletica, perché compiuto a pochi giorni da un impegno da brividi in Champions. E poi ancora: la potenza tecnica dei singoli che ha piegato qualsiasi velleità del Cagliari. Insomma la cura ricostituente è cominciata. I risultati sono evidenti. Dieci gol in tre partite (Benfica compreso) e solo uno incassato, fanno il paio con lo score del match di oggi: sedici tiri in porta, 67% di possesso palla, 776 passaggi, quasi mille palloni giocati. E infine quel mattatore di Mertens, diavoletto dell’attacco leggero che sorride alla sua tripletta. Insomma il Napoli ha giocato un gran calcio, puro e vero divertimento. Applausi.   

 

 

Toni Iavarone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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12/12/2024 - 10:11

NAPOLI - C’è chi ora sogna - e magari l’ha fatto anche prima di questo forte 5-0  - e chi aspetta e spera. Certo è che lo spettacolo del gol messo su dal Napoli non è andato in scena solo a Cagliari, qui forse s’è visto il meglio dello show, i numeri da gran varietà del calcio. Già, perché le prime puntate si sono palesate contro Inter e Benfica. Il tutto nel giro di sette giorni o poco più.  Dal venerdì azzurro contro la banda Pioli alla domenica prepotente di Cagliari. E ci si chiede: possibile che si passi dalle cupe riflessioni sulle chances del Napoli ai vasti territori ancora inesplorati di questa squadra meraviglia? E ancora: possono i ragazzi della scuola M.Sarri cambiare le loro pagelle in un amen di minuti giocati? Risposte affermative, soluzioni figlie di uno sport fin troppo soggetto agli umori approssimativi e alle analisi fin troppo spicce del variegato mondo che lo accompagna. Tuttavia non c’è da gridare all’incoerenza o agli improvvisi giri di valzer delle opinioni. Il calcio cambia volto partita dopo partita, avversario dopo avversario. Diventa un frullatore di idee e proposte dentro il quale è difficile e pericoloso starci.  In fin dei conti, proprio il Napoli si sposa bene nel contesto. Lo ricordate diventare sfortunato e inconcludente una settimana sì e una pure? Per poi risollevarsi talmente con piglio e splendore nel giro di pochi fotogrammi di partita. Immagini come quelle di Cagliari. Qui una squadra d’attacco e d’avventura ha ritrovato tutta se stessa e si è distesa sui tappeti verdi concessi dagli avversari, ma non per demerito degli altri. Tutt’altro. È successo che il Napoli ha aperto il forziere delle proprie bellezze e le ha messe in vetrina. Le triangolazioni rapide, il cercarsi palla al piede con velocità fulminante, il muoversi come un corpo di ballo: sincronismi e distanze ravvicinate. E poi la condizione fisica eccellente:  presentarsi in quattro-cinque dinanzi a Storari è semplicemente segnale di freschezza atletica, perché compiuto a pochi giorni da un impegno da brividi in Champions. E poi ancora: la potenza tecnica dei singoli che ha piegato qualsiasi velleità del Cagliari. Insomma la cura ricostituente è cominciata. I risultati sono evidenti. Dieci gol in tre partite (Benfica compreso) e solo uno incassato, fanno il paio con lo score del match di oggi: sedici tiri in porta, 67% di possesso palla, 776 passaggi, quasi mille palloni giocati. E infine quel mattatore di Mertens, diavoletto dell’attacco leggero che sorride alla sua tripletta. Insomma il Napoli ha giocato un gran calcio, puro e vero divertimento. Applausi.   

 

 

Toni Iavarone

 

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