TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Toni Iavarone su "NM": "Napoli, pari da abbracciare stretto"
02.11.2016 14:57 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il punto in Turchia é come un santino che va messo nel taschino vicino al cuore. E andrà accarezzato ogni qualvolta, il Napoli, ossessionato dalla propria bellezza, si salverà, da situazioni ad alto rischio, pescando il gol jolly come quello di Hamsik. Tuttavia la partita di Istanbul significa anche altro, i ragazzi di Sarri hanno segnalato un progressivo recupero delle loro migliori qualità: possesso, palleggio e gioco senza palla. Sono queste le doti del Napoli, versione Sarri. Un Napoli sicuramente bello da vedere, ma che, nonostante quanto riesce a produrre, raccoglie acini e non il frutto dell'intera semina. Contava, però, tenersi su e soprattutto stare lassù in classifica nel gironcino della Champions. Certo, vincere avrebbe cambiato il futuro europeo degli azzurri, perché il Napoli sul campo è stato più brillante del Besiktas. Ma in Turchia ha lasciato altri due punti e osservazioni senza risposta. Una su tutte: produrre e non costruire gol, vista la qualità e la mole di lavoro, diventa un castigo per chi sta in campo e per i tifosi. Qui subentra un tic antico: certo, manca il bomber del secondo posto, l’uomo che ha deciso la sfida di sabato scorso, ma questo é risaputo. Purtroppo, però, continua a non esserci - dopo l'infortunio di Milik - il vero terminale offensivo, con buona pace di un frastornato Gabbiadini. Peccato originale di questa estate, quando per un pizzico di danaro si poteva far tornare a casa Duvan Zapata. Perché due attaccanti e mezzo sono meglio di una punta e mezza. Peró almeno sino a gennaio - mercato permettendo - bisognerà fare di necessità virtù e sopratutto farsene una ragione. Magra e minima consolazione? Sì, é vero. Lo é.

 

 

Toni Iavarone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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TONI AZZURRI - Toni Iavarone su "NM": "Napoli, pari da abbracciare stretto"

di Napoli Magazine

02/11/2024 - 14:57

NAPOLI - Il punto in Turchia é come un santino che va messo nel taschino vicino al cuore. E andrà accarezzato ogni qualvolta, il Napoli, ossessionato dalla propria bellezza, si salverà, da situazioni ad alto rischio, pescando il gol jolly come quello di Hamsik. Tuttavia la partita di Istanbul significa anche altro, i ragazzi di Sarri hanno segnalato un progressivo recupero delle loro migliori qualità: possesso, palleggio e gioco senza palla. Sono queste le doti del Napoli, versione Sarri. Un Napoli sicuramente bello da vedere, ma che, nonostante quanto riesce a produrre, raccoglie acini e non il frutto dell'intera semina. Contava, però, tenersi su e soprattutto stare lassù in classifica nel gironcino della Champions. Certo, vincere avrebbe cambiato il futuro europeo degli azzurri, perché il Napoli sul campo è stato più brillante del Besiktas. Ma in Turchia ha lasciato altri due punti e osservazioni senza risposta. Una su tutte: produrre e non costruire gol, vista la qualità e la mole di lavoro, diventa un castigo per chi sta in campo e per i tifosi. Qui subentra un tic antico: certo, manca il bomber del secondo posto, l’uomo che ha deciso la sfida di sabato scorso, ma questo é risaputo. Purtroppo, però, continua a non esserci - dopo l'infortunio di Milik - il vero terminale offensivo, con buona pace di un frastornato Gabbiadini. Peccato originale di questa estate, quando per un pizzico di danaro si poteva far tornare a casa Duvan Zapata. Perché due attaccanti e mezzo sono meglio di una punta e mezza. Peró almeno sino a gennaio - mercato permettendo - bisognerà fare di necessità virtù e sopratutto farsene una ragione. Magra e minima consolazione? Sì, é vero. Lo é.

 

 

Toni Iavarone

 

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