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VIDEO INTEGRALE - Napoli, Sarri: "Sono contento per i primi 70 minuti e per la corsa di Insigne che ha abbracciato Mertens dopo il gol"
28.09.2016 23:33 di Napoli Magazine

NAPOLI - Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Premium Sport, Sky e in Press Conference dopo la vittoria contro il Benfica. Ecco quanto evideziato da "Napoli Magazine": "Dopo il 4-0? Ero contento per i ragazzi, stavano facendo bene, mettere sotto una squadra di prima fascia in Champions non è semplice, poi si è capito quanto difficile sia questa competizione, basta mollare un minimo e abbiamo preso due gol. Sono contento per i primi 70 minuti, per piccole cose che ho visto in campo, come una corsa di 50 metri fatta da Insigne per abbracciare Mertens che aveva segnato, è un grande segnale del gruppo, sono contento, mi lascia l'amaro in bocca prendere gol dopo che gli avversari erano praticamente ko. Più sale il livello più paghi il calo di intensità, se doveva succedere per far crescere la squadra e fargli capire qualcosa è successo al momento giusto e spero che tutta la squadra si vada a casa con un leggero giramento perchè abbiamo preso due gol evitabili. L'urlo Champions? Il vero debutto Champions a livello emozionale è stato questo, il clima del San Paolo è straordiario, ma anche quando c'è meno gente, è uno stadio particolare, il pubblico ci dà una grande mano, per me stasera è stato il vero debutto emozionale, era un po' diverso rispetto a Kiev. I ragazzi hanno fatto una grandissima prestazione, abbiamo trovato il modo di rianimarli quando avevamo la gara completamente in mano. Questo ci lascia un pò d'amaro in bocca, ma è stata una bella lezione. L'aspetto più bello della partita è un dettaglio: al gol di Mertens, Insigne ha fatto 50 metri per andare ad abbracciarlo. Maksimovic ha giocato molto bene, ha anticipato di tre giorni l'esordio. Ha dimostrato subito che la perseveranza di Giuntoli di volerlo a tutti i costi è stata la scelta giusta. Il Napoli ha dimostrato che in questa competizione ci può stare. Bisogna crescere a livello di mentalità. Era solo una partita da mettere in ghiaccio. Dobbiamo crescere un attimo. Se era un'eliminazione diretta avevamo combinato un bel casino. A livello emozionale il livello è stato intenso, lo stadio ci ha dato una grandissima mano. Il vero debutto emozionale è stato qui al San Paolo. Un aggettivo per l'urlo Champions? Direi coinvolgente, qualcosa che ti tocca, che ti resta nell'animo e sulla pelle, è un tatuaggio. Siamo andati a prenderli sempre più alti. Quello è stato il tratto di partita in cui abbiamo fatto molto bene. Diawara? Il problema non è stato difensivo. Abbiamo preso gol perdendo la palla in uscita sul palleggio. Non era un problema di interdizione. E' stato un problema di leggerezza. Diawara ci può fare comodo se gli avversari ci costringono a metà campo. E' stata una leggerezza nostra. Giaccherini e la vittoria? Mentalmente non so, non venivamo da un periodo difficile e pieno di sconfitte. Una vittoria che dà fiducia ed entusiasmo. Per il campionato purtroppo non ci dà niente dal punto di vista materiale. Spero che il gruppo capisca che poi c'e' da fare il conto della realtà di tutti i giorni. Pensiamo all'Atalanta, si va a Bergamo, non dobbiamo avere cali. Giaccherini l'ho messo perchè è un giocatore di grande ordine, e' stato bravo a tenere palla nel finale. E' forte, lo conosciamo, ha avuto un problema e sta tornando piano piano ai suoi livelli. Sarà molto importante".

 

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28/09/2024 - 23:33

NAPOLI - Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Premium Sport, Sky e in Press Conference dopo la vittoria contro il Benfica. Ecco quanto evideziato da "Napoli Magazine": "Dopo il 4-0? Ero contento per i ragazzi, stavano facendo bene, mettere sotto una squadra di prima fascia in Champions non è semplice, poi si è capito quanto difficile sia questa competizione, basta mollare un minimo e abbiamo preso due gol. Sono contento per i primi 70 minuti, per piccole cose che ho visto in campo, come una corsa di 50 metri fatta da Insigne per abbracciare Mertens che aveva segnato, è un grande segnale del gruppo, sono contento, mi lascia l'amaro in bocca prendere gol dopo che gli avversari erano praticamente ko. Più sale il livello più paghi il calo di intensità, se doveva succedere per far crescere la squadra e fargli capire qualcosa è successo al momento giusto e spero che tutta la squadra si vada a casa con un leggero giramento perchè abbiamo preso due gol evitabili. L'urlo Champions? Il vero debutto Champions a livello emozionale è stato questo, il clima del San Paolo è straordiario, ma anche quando c'è meno gente, è uno stadio particolare, il pubblico ci dà una grande mano, per me stasera è stato il vero debutto emozionale, era un po' diverso rispetto a Kiev. I ragazzi hanno fatto una grandissima prestazione, abbiamo trovato il modo di rianimarli quando avevamo la gara completamente in mano. Questo ci lascia un pò d'amaro in bocca, ma è stata una bella lezione. L'aspetto più bello della partita è un dettaglio: al gol di Mertens, Insigne ha fatto 50 metri per andare ad abbracciarlo. Maksimovic ha giocato molto bene, ha anticipato di tre giorni l'esordio. Ha dimostrato subito che la perseveranza di Giuntoli di volerlo a tutti i costi è stata la scelta giusta. Il Napoli ha dimostrato che in questa competizione ci può stare. Bisogna crescere a livello di mentalità. Era solo una partita da mettere in ghiaccio. Dobbiamo crescere un attimo. Se era un'eliminazione diretta avevamo combinato un bel casino. A livello emozionale il livello è stato intenso, lo stadio ci ha dato una grandissima mano. Il vero debutto emozionale è stato qui al San Paolo. Un aggettivo per l'urlo Champions? Direi coinvolgente, qualcosa che ti tocca, che ti resta nell'animo e sulla pelle, è un tatuaggio. Siamo andati a prenderli sempre più alti. Quello è stato il tratto di partita in cui abbiamo fatto molto bene. Diawara? Il problema non è stato difensivo. Abbiamo preso gol perdendo la palla in uscita sul palleggio. Non era un problema di interdizione. E' stato un problema di leggerezza. Diawara ci può fare comodo se gli avversari ci costringono a metà campo. E' stata una leggerezza nostra. Giaccherini e la vittoria? Mentalmente non so, non venivamo da un periodo difficile e pieno di sconfitte. Una vittoria che dà fiducia ed entusiasmo. Per il campionato purtroppo non ci dà niente dal punto di vista materiale. Spero che il gruppo capisca che poi c'e' da fare il conto della realtà di tutti i giorni. Pensiamo all'Atalanta, si va a Bergamo, non dobbiamo avere cali. Giaccherini l'ho messo perchè è un giocatore di grande ordine, e' stato bravo a tenere palla nel finale. E' forte, lo conosciamo, ha avuto un problema e sta tornando piano piano ai suoi livelli. Sarà molto importante".