Il tempo, la distanza, o un'asticella, emettono verdetti inappellabili nelle prove di atletica, specie in un'epoca in cui, grazie all'elettronica, l'occhio umano è diventato secondario. Ma c'è un eccezione, la marcia, disciplina in cui conta molto un valore soggettivo, il parere di un giudice sulla tecnica di un atleta in gara, che tante volte ha inciso sulla conquista di una medaglia, di una vittoria, di un primato. Ora può essere arrivato il momento della svolta, perchè domenica prossima, a Madrid, sarà testata una nuova tecnologia, il var della marcia, denominato ufficialmente 'Sistema di Controllo elettronico'. Consiste in un mini dispositivo fissato ai lacci delle scarpe che segnala se un atleta perde contatto col terreno durante l'azione, atto notoriamente vietato e che porta ad una ammonizione e, pertanto, deve ricevere un avvertimento dal giudice. Il chip, del peso di 15 grammi, farà quindi il suo esordio nella quarta edizione del Gran premio internazionale di marcia di Madrid, promossa nel cuore della sua città da Diego García Carrera, sesto a Tokyo 2020, e che vedrà al via tanti atleti di primo piano. A idearlo è stato un professore di Ingegneria Elettronica dell'Università Politecnica della Catalogna, Javier Rosell, che parlando con 'El Mundo' ha sottolineato di aver voluto realizzare "una tecnologia oggettiva che non dipende dal giudizio umano, un sistema più equo", che domenica sarà testato "in parallelo con le decisioni dei giudici ufficiali", dato che si tratta di una prova World Race Walking Tour, che vedrà in gara insieme uomini e donne e tra i presenti annunciati ci sono gli azzurri Francesco Fortunato e Antonella Palmisano, che ha vinto la prova lo scorso anno. Rosell ha spiegato che "il sistema rileva quando la punta smette di toccare il suolo e quando il tallone tocca terra, quello definito 'tempo in aria per ogni piede'. Da lì, rileviamo la perdita di contatto col suolo. Sui risultati verrà redatto un rapporto anonimo". Si spera che, se i risultati saranno positivi, il var della marcia possa essere presto adottato in maniera ufficiale anche da World Athletics, mettendo fine a controversie e delusioni copme quelle vissute ad esempio dall'azzurro Giovanni De Benedictis, che per squalifica, notificata dopo l'arrivo, fu privato del bronzo nella 20 km ai Mondiali 1995, e venne poi escluso nel corso della gara alla 50km ai Giochi di Atene. Ai Giochi di Sydney 2000, il messicano Bernardo Segura vinse la 20 km ma fu a sua volta squalificato dopo l'arrivo.
di Napoli Magazine
28/05/2025 - 16:05
Il tempo, la distanza, o un'asticella, emettono verdetti inappellabili nelle prove di atletica, specie in un'epoca in cui, grazie all'elettronica, l'occhio umano è diventato secondario. Ma c'è un eccezione, la marcia, disciplina in cui conta molto un valore soggettivo, il parere di un giudice sulla tecnica di un atleta in gara, che tante volte ha inciso sulla conquista di una medaglia, di una vittoria, di un primato. Ora può essere arrivato il momento della svolta, perchè domenica prossima, a Madrid, sarà testata una nuova tecnologia, il var della marcia, denominato ufficialmente 'Sistema di Controllo elettronico'. Consiste in un mini dispositivo fissato ai lacci delle scarpe che segnala se un atleta perde contatto col terreno durante l'azione, atto notoriamente vietato e che porta ad una ammonizione e, pertanto, deve ricevere un avvertimento dal giudice. Il chip, del peso di 15 grammi, farà quindi il suo esordio nella quarta edizione del Gran premio internazionale di marcia di Madrid, promossa nel cuore della sua città da Diego García Carrera, sesto a Tokyo 2020, e che vedrà al via tanti atleti di primo piano. A idearlo è stato un professore di Ingegneria Elettronica dell'Università Politecnica della Catalogna, Javier Rosell, che parlando con 'El Mundo' ha sottolineato di aver voluto realizzare "una tecnologia oggettiva che non dipende dal giudizio umano, un sistema più equo", che domenica sarà testato "in parallelo con le decisioni dei giudici ufficiali", dato che si tratta di una prova World Race Walking Tour, che vedrà in gara insieme uomini e donne e tra i presenti annunciati ci sono gli azzurri Francesco Fortunato e Antonella Palmisano, che ha vinto la prova lo scorso anno. Rosell ha spiegato che "il sistema rileva quando la punta smette di toccare il suolo e quando il tallone tocca terra, quello definito 'tempo in aria per ogni piede'. Da lì, rileviamo la perdita di contatto col suolo. Sui risultati verrà redatto un rapporto anonimo". Si spera che, se i risultati saranno positivi, il var della marcia possa essere presto adottato in maniera ufficiale anche da World Athletics, mettendo fine a controversie e delusioni copme quelle vissute ad esempio dall'azzurro Giovanni De Benedictis, che per squalifica, notificata dopo l'arrivo, fu privato del bronzo nella 20 km ai Mondiali 1995, e venne poi escluso nel corso della gara alla 50km ai Giochi di Atene. Ai Giochi di Sydney 2000, il messicano Bernardo Segura vinse la 20 km ma fu a sua volta squalificato dopo l'arrivo.