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Atletica: Vesuvio Ultra Marathon, festa del trail running ai piedi del vulcano, Donati vince la gara lunga di 75 chilometri
31.05.2025 17:45 di Napoli Magazine

Un’ondata di entusiasmo, fatica e meraviglia ha travolto il Parco Nazionale del Vesuvio, in occasione della Vesuvio Ultra Marathon. Un evento che si è confermato, ancora una volta, come una delle grandi celebrazioni del trail running italiano, capace di attrarre centinaia di atleti da ogni angolo d’Italia e dall’estero, uniti dalla voglia di sfidare gli altri e sé stessi in uno scenario naturale unico al mondo.

Quattro i percorsi proposti: 75K, 50K, 30K e 18K, pensati per coinvolgere runner di ogni livello, accomunati dalla passione per la corsa off road e dal desiderio di immergersi nei paesaggi selvaggi del Vesuvio, tra sentieri lavici e fioriti, boschi, e panorami mozzafiato che guardano al mare, e l’energia di un territorio che racconta la forza della natura e della resilienza.

I PRIMI ATLETI DELLE QUATTRO GARE

Start alle 7 del mattino per la gara più lunga (e ancora in corso di svolgimento), che ha visto tagliare il traguardo (al momento) due soli atleti: Alessio Donati che ha concluso la prova in 8:48:00 e, una decina di  minuti dopo, Mirko Marchi, 8:57:19.

Nella 50K il gradino più alto del podio è andato a Roberto Gheduzzi arrivato in 5:54:37, mentre in campo femminile Paola Gelpi è stata la più veloce, 6:22:37 il suo tempo.

Nella 30K, a sorpresa, a tagliare per prima il traguardo è stata l’ucraina Sofiia Porokhnavets, che ha chiuso in 3:14:49 e ha fatto il vuoto dietro di sé; dopo oltre tre minuti è giunto il primo uomo, Mario Maresca, che ha fatto registrare il tempo di 3:17:01.

Nella Spartacus Trail, ovvero la 18K, la vittoria è andata ad Alessandro Noris, 1:37:24, mentre tra le donne ha vinto l’inglese Amy Kelland in 2:02:42.

LE DICHIARAZIONI DELL'ORGANIZZAZIONE E DELL'ENTE PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

Le parole del patron della Vesuvio Ultra Marathon, Giuseppe Miranda: “Un’edizione speciale; non ci aspettavamo questo sold out, tra l’altro molto tempo prima della chiusura ufficiale delle iscrizioni. Con un aumento significativo del numero degli atleti in tutte e quattro le gare, un terzo dei quali stranieri. E la cosa più bella è che viviamo questo sport in natura e vedere la gente felice ci riempie di gioia e di soddisfazione”.

Le parole di Raffaele De Luca, Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio: “Complimenti per questa partecipatissima edizione, un fiume di atleti provenienti da tutte le parti del mondo che incontrano il nostro polmone di biodiversità, la nostra natura, il nostro cratere. Uno spettacolo unico, immersi nella nostra sentieristica per apprezzare da vicino la bellezza del paesaggio e portare con sé, alla fine della gara, gli odori e i profumi del Parco”.

Vesuvio Ultra Marathon ora attende l’arrivo di tutti i concorrenti, gli ultimi dei quali arriveranno probabilmente con il buio, e dà appuntamento al prossimo anno, ricordando che la manifestazione è una festa dello sport e della natura che celebra il suo straordinario territorio. Ed è un evento reso possibile anche grazie al supporto delle istituzioni, del Parco Nazionale del Vesuvio, dei tanti volontari e degli sponsor che hanno creduto nel valore sportivo, culturale e ambientale della manifestazione.

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Atletica: Vesuvio Ultra Marathon, festa del trail running ai piedi del vulcano, Donati vince la gara lunga di 75 chilometri

di Napoli Magazine

31/05/2025 - 17:45

Un’ondata di entusiasmo, fatica e meraviglia ha travolto il Parco Nazionale del Vesuvio, in occasione della Vesuvio Ultra Marathon. Un evento che si è confermato, ancora una volta, come una delle grandi celebrazioni del trail running italiano, capace di attrarre centinaia di atleti da ogni angolo d’Italia e dall’estero, uniti dalla voglia di sfidare gli altri e sé stessi in uno scenario naturale unico al mondo.

Quattro i percorsi proposti: 75K, 50K, 30K e 18K, pensati per coinvolgere runner di ogni livello, accomunati dalla passione per la corsa off road e dal desiderio di immergersi nei paesaggi selvaggi del Vesuvio, tra sentieri lavici e fioriti, boschi, e panorami mozzafiato che guardano al mare, e l’energia di un territorio che racconta la forza della natura e della resilienza.

I PRIMI ATLETI DELLE QUATTRO GARE

Start alle 7 del mattino per la gara più lunga (e ancora in corso di svolgimento), che ha visto tagliare il traguardo (al momento) due soli atleti: Alessio Donati che ha concluso la prova in 8:48:00 e, una decina di  minuti dopo, Mirko Marchi, 8:57:19.

Nella 50K il gradino più alto del podio è andato a Roberto Gheduzzi arrivato in 5:54:37, mentre in campo femminile Paola Gelpi è stata la più veloce, 6:22:37 il suo tempo.

Nella 30K, a sorpresa, a tagliare per prima il traguardo è stata l’ucraina Sofiia Porokhnavets, che ha chiuso in 3:14:49 e ha fatto il vuoto dietro di sé; dopo oltre tre minuti è giunto il primo uomo, Mario Maresca, che ha fatto registrare il tempo di 3:17:01.

Nella Spartacus Trail, ovvero la 18K, la vittoria è andata ad Alessandro Noris, 1:37:24, mentre tra le donne ha vinto l’inglese Amy Kelland in 2:02:42.

LE DICHIARAZIONI DELL'ORGANIZZAZIONE E DELL'ENTE PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

Le parole del patron della Vesuvio Ultra Marathon, Giuseppe Miranda: “Un’edizione speciale; non ci aspettavamo questo sold out, tra l’altro molto tempo prima della chiusura ufficiale delle iscrizioni. Con un aumento significativo del numero degli atleti in tutte e quattro le gare, un terzo dei quali stranieri. E la cosa più bella è che viviamo questo sport in natura e vedere la gente felice ci riempie di gioia e di soddisfazione”.

Le parole di Raffaele De Luca, Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio: “Complimenti per questa partecipatissima edizione, un fiume di atleti provenienti da tutte le parti del mondo che incontrano il nostro polmone di biodiversità, la nostra natura, il nostro cratere. Uno spettacolo unico, immersi nella nostra sentieristica per apprezzare da vicino la bellezza del paesaggio e portare con sé, alla fine della gara, gli odori e i profumi del Parco”.

Vesuvio Ultra Marathon ora attende l’arrivo di tutti i concorrenti, gli ultimi dei quali arriveranno probabilmente con il buio, e dà appuntamento al prossimo anno, ricordando che la manifestazione è una festa dello sport e della natura che celebra il suo straordinario territorio. Ed è un evento reso possibile anche grazie al supporto delle istituzioni, del Parco Nazionale del Vesuvio, dei tanti volontari e degli sponsor che hanno creduto nel valore sportivo, culturale e ambientale della manifestazione.