"Fin da quando ho messo i guantoni il mio maestro mi ha sempre detto di ispirarmi a lui. Seguivo i suoi consigli, per tutta la carriera è stato un simbolo da seguire sia sportivamente che umanamente". Così Giovanni De Carolis, dt delle nazionali italiane di pugilato, ricorda Nino Benvenuti ai funerali dell'oro olimpico di Roma 1960. "Per noi era un simbolo, per i valori che ha sempre voluto trasmettere - dice ancora De Carolis -. È sempre stato un grande esempio per tutti noi e spero, come maestro, di riuscire a tramandare tutti i suoi valori, non solo quello che ha fatto sul ring". "Anch'io mi sono ispirato a lui", conclude.
di Napoli Magazine
22/05/2025 - 14:12
"Fin da quando ho messo i guantoni il mio maestro mi ha sempre detto di ispirarmi a lui. Seguivo i suoi consigli, per tutta la carriera è stato un simbolo da seguire sia sportivamente che umanamente". Così Giovanni De Carolis, dt delle nazionali italiane di pugilato, ricorda Nino Benvenuti ai funerali dell'oro olimpico di Roma 1960. "Per noi era un simbolo, per i valori che ha sempre voluto trasmettere - dice ancora De Carolis -. È sempre stato un grande esempio per tutti noi e spero, come maestro, di riuscire a tramandare tutti i suoi valori, non solo quello che ha fatto sul ring". "Anch'io mi sono ispirato a lui", conclude.